Le parole arrivano da Londra e hanno il peso di una consacrazione: «La qualità dei vini di Modigliana è cresciuta in modo impressionante, nessuno in Italia ha fatto meglio». A scriverle è Nelson Pari, uno dei narratori del vino più ascoltati nel mondo anglosassone, che nell’ultimo report dedicato all’annata 2022 incorona Modigliana come la vera regina del vino in Romagna.
Ed è proprio a Modigliana che, domenica 7 settembre, ritorna l’appuntamento annuale con i vini dell’associazione Stella dell’Appennino, ospitato quest’anno nello spazio coperto davanti al Municipio. Una giornata interamente dedicata all’anima più autentica dell’Appennino romagnolo, con banchi d’assaggio aperti dalle 10 alle 19, masterclass, incontri e la possibilità di conoscere da vicino i vignaioli che hanno reso questo territorio un caso unico in Italia.
Perché Modigliana non è solo un luogo geografico: è un’identità collettiva, una comunità che ha scelto di raccontarsi attraverso il vino. «Siamo impegnati a produrre fine wines, vini di grande pregio. È l’Appennino che ci chiama a questa sfida», spiega Giorgio Melandri, curatore della manifestazione e produttore con Mutiliana. Nei calici, chi verrà a degustare troverà un filo conduttore fatto di freschezze balsamiche, speziature sottili, agrumi e mineralità: tratti comuni che diventano lingua condivisa del territorio.
Anche Francesco Falcone, che ha firmato i ritratti dei vignaioli nel catalogo dell’evento, descrive Modigliana come «un’anomalia felice, un contrattempo che suona sinfonie sospese nel bosco». Un’immagine potente che restituisce il senso di una viticoltura capace di parlare al di fuori degli schemi romagnoli consolidati, con una voce che vibra di autenticità.
Durante la giornata, oltre ai banchi d’assaggio — accessibili con una donazione di almeno 20 euro che comprende calice, catalogo e braccialetto per le degustazioni illimitate — sarà possibile partecipare alle tre masterclass gratuite condotte da Nelson Pari, dal titolo emblematico Tannins don’t lie. Un’occasione per approfondire i tratti dell’annata 2022 e scoprire da vicino i segreti che rendono unici i vini di Modigliana.
A raccontarsi saranno nove aziende: Casetta dei Frati, Fondo San Giuseppe, Lu.Va., Menta e Rosmarino, Mutiliana, Pian di Stantino, Il Pratello, Il Teatro e Villa Papiano. Realtà diverse per dimensione e stile, ma unite dalla volontà di dare voce a un territorio che oggi rappresenta uno dei laboratori più interessanti del vino italiano.
Modigliana, insomma, non è più un segreto per pochi. È diventata un caso emblematico di come l’identità territoriale, se custodita e condivisa, possa trasformarsi in un racconto corale capace di arrivare lontano, persino oltre i confini dell’Appennino.
Tutte le informazioni sono disponibili anche sulla pagina Facebook dell’associazione.