Roberto Cipresso è l’Enologo dell’Anno 2026. Con il secondo Oscar del Vino, annuncia la rivoluzione: il futuro è nel dialogo diretto con gli appassionati.
A vent’anni esatti dal suo primo trionfo, la Fondazione Italiana Sommelier incorona nuovamente Roberto Cipresso “Enologo dell’Anno 2026”. Un riconoscimento storico che non solo celebra due decenni di ricerca pionieristica, ma coincide con una svolta strategica radicale: il rafforzamento del canale diretto, per privilegiare un rapporto autentico con il pubblico attraverso visite in cantina, masterclass esclusive e momenti di racconto.
Inoltre, l’attività di consulenza enologica prosegue con immutato impegno, rimanendo un pilastro della filosofia di Cipresso.
La scelta di potenziare il contatto diretto nasce dalla volontà di condividere senza filtri l’anima dei suoi progetti. Il cuore di questa rivoluzione è la cantina-laboratorio di Montalcino, un luogo di pensiero e creazione. Qui, i vini che Cipresso realizza in Argentina, California, Armenia, Spagna, Francia e Italia convivono con sperimentazioni audaci come “Pigreco” e “La Quadratura del Cerchio”.
È per aprire le porte di questo universo creativo che nasce la necessità di un canale diretto, gestito attraverso il Club Eureka e un calendario di eventi esclusivi.
“Questo Oscar, a vent’anni dal primo, non è un traguardo, ma un’iniezione di fiducia per la nostra prossima evoluzione,” dichiara Roberto Cipresso. “È un onore immenso che dedico alla mia famiglia e al mio team. Oggi, grazie a loro, siamo pronti a eliminare ogni distanza con chi ama il nostro vino, condividendo non solo un prodotto, ma l’intero processo creativo che c’è dietro. Il futuro è in questo dialogo diretto.”
Nato a Bassano del Grappa nel 1963, Roberto Cipresso è tra i protagonisti più autorevoli del vino italiano, con oltre 35 anni di esperienza nella creazione di etichette d’eccellenza. La sua filosofia intreccia radici culturali profonde con una visione aperta al mondo, dando vita a vini capaci di raccontare territori unici in Italia, California, Argentina, Francia e altri paesi, sempre con l’obiettivo di trasformare la diversità in un linguaggio universale di emozioni.
“Roberto Cipresso Named FIS Winemaker of the Year 2026: The Future Lies in Direct Dialogue”
Roberto Cipresso has been named Winemaker of the Year 2026 by the Fondazione Italiana Sommelier (FIS). With his second “Oscar del Vino,” he announces a revolution: the future lies in direct dialogue with wine lovers.
Exactly twenty years after his first triumph, FIS once again crowns Roberto Cipresso “Winemaker of the Year 2026.” This historic recognition not only celebrates two decades of pioneering research, but also coincides with a radical strategic shift: strengthening direct channels to foster an authentic relationship with the public through winery visits, exclusive masterclasses, and storytelling moments.
Meanwhile, his consulting activity continues with unwavering commitment, remaining a cornerstone of Cipresso’s philosophy.
The choice to enhance direct contact stems from the desire to share the soul of his projects without filters. At the heart of this revolution is the Montalcino winery-laboratory, a place of thought and creation. Here, the wines Cipresso produces in Argentina, California, Armenia, Spain, France, and Italy coexist with bold experiments such as Pigreco and La Quadratura del Cerchio.
To open the doors of this creative universe, a direct channel has been established, managed through the Club Eureka and a calendar of exclusive events.
“This Oscar, twenty years after the first, is not a finish line but a boost of confidence for our next evolution,” says Roberto Cipresso. “It is an immense honor that I dedicate to my family and my team. Today, thanks to them, we are ready to eliminate every distance with those who love our wine, sharing not only a product but the entire creative process behind it. The future lies in this direct dialogue.”
Biographical Notes: Born in Bassano del Grappa in 1963, Roberto Cipresso is one of the most authoritative figures in Italian wine, with over 35 years of experience in crafting outstanding labels. His philosophy weaves deep cultural roots with an international outlook, creating wines that tell the stories of unique territories in Italy, California, Argentina, France, and other countries, turning diversity into a universal language of emotions.
