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    Giacomo Bartolommei nuovo presidente Consorzio Vino Brunello di Montalcino

    Giacomo Bartolommei (33 anni) è il nuovo presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino. Il più giovane presidente nella storia della denominazione – e tra i più giovani in Italia in questo ruolo – è stato nominato oggi all’unanimità dal nuovo consiglio di amministrazione per il prossimo triennio e succede a Fabrizio Bindocci, alla guida dell’ente negli ultimi due mandati.Nel corso della seduta sono stati eletti anche i vicepresidenti: Andrea Cortonesi (Uccelliera, che guiderà la Commissione tecnica), Fabio Ratto (Antinori, Commissione istituzionale) e Bernardino Sani (Argiano, Commissione promozione).
    “Desidero ringraziare i soci per la significativa fiducia riposta in me e nei consiglieri appena eletti. La grande percentuale di soci presenti alle ultime elezioni sono un messaggio forte di appartenenza al Consorzio – ha dichiarato Giacomo Bartolommei, da oggi alla guida del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino -. L’auspicio, pertanto, è che tutti i soci riscoprano nel Consorzio un ambiente propizio alla coesione e al lavoro comune per il bene e lo sviluppo del territorio. Il contesto economico attuale richiede un’azione energica in termini di promozione e comunicazione – ha concluso Bartolommei -. La nostra priorità sarà duplice: valorizzare il prestigio dei nostri vini e, potenziarne la percezione sul mercato. Parallelamente con  inalterata determinazione continueremo a tutelare il nostro marchio e le nostre denominazioni.”
    “Lascio in eredità al nuovo presidente un Consorzio economicamente solido che, nel 2024, ha registrato un fatturato prossimo ai 4,5 milioni di euro, in aumento del 4,3% rispetto all’anno precedente, e un utile di quasi 627 mila euro destinato a riserva – ha commentato Fabrizio Bindocci, presidente uscente-. Sono certo che la nuova governance saprà affrontare con determinazione e visione le sfide all’orizzonte, continuando a investire sulla promozione e sul posizionamento dell’intera piramide qualitativa espressa dai vini di Montalcino, a partire dal suo Brunello divenuto sempre più brand territoriale conosciuto in tutto il mondo”.
    Classe 1991, Giacomo Bartolommei è oggi enologo e responsabile export di Caprili, l’azienda di famiglia nata nel 1965 a sud-ovest del territorio del comune di Montalcino. Dopo gli studi in Enologia e viticoltura all’istituto Tecnico Agrario Ricasoli a Siena, entra ufficialmente in Caprili nel 2016, anno della sua prima vendemmia. Nel 2018 consegue la laurea in Economia e commercio all’università senese. È stato vicepresidente del Consorzio nell’ultimo triennio.
    Il Consiglio di amministrazione del Consorzio del vino Brunello di Montalcino registra l’ingresso nel board di Violante Gardini Cinelli Colombini (Casato Prime Donne) a seguito delle dimissioni per motivi personali di Andrea Costanti intervenute successivamente alle elezioni del 14 maggio scorso.
    Il Consorzio del vino Brunello di Montalcino riunisce oggi 214 soci, per una tutela che si estende su un vigneto di oltre 4.300 ettari nel comprensorio del comune di Montalcino (2.100 gli ettari a Brunello, contingentati dal 1997), in favore di quattro Dop del territorio (Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello e Sant’Antimo). LEGGI TUTTO

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    Bollicine dei Lessini: tutti in piazza… con la pizza

    La terza edizione di Pizza in Piazza dedica un angolo vip allo spumante che nasce dai Monti Lessini. Le bollicine berico-scaligere animeranno il cuore di Vicenza, per un weekend di pizza, vino e musica dal vivo, in attesa dell’estate. Il 13,14 15 giugno le inconfondibili bollicine del Lessini Durello Charmat e del Monti Lessini Metodo Classico, gli spumanti da vitigno autoctono, nati sulle colline tra Vicenza e Verona, saranno protagniste alla terza edizione di Pizza in Piazza, la kernesse dedicata alla pizza contemporanea e ai pizzaioli selezionati e premiati dalle guide. Forte del successo della scorsa edizione, per il terzo anno consecutivo torna, in Piazza dei Signori, questa rassegna in grado di intercettare un pubblico trasversale, composto da tradizionalisti e amanti dell’innovazione.
    Lo spumante dei Lessini, simbolo enologico della città di Vicenza, avrà un angolo Vip in Piazza dei Signori, proprio sotto la Basilica Palladiana.
    Perfetto l’abbinamento tra le differenti interpretazioni di Lessini Durello Charmat e Monti Lessini Metodo Classico, con la pizza: la mineralità di fondo di questo spumante, i marcati sentori di crosta di pane per la versione classica, la sapidità delle sue fini bollicine, lo rendono infatti il compagno ideale per bilanciare il caleidoscopio sensoriale delle pizze d’autore che saranno proposte all’evento, tra giochi di consistenze, abbinamenti innovativi ed omaggi alla tradizione.
    «Le bollicine sono, per antonomasia, sinonimo di festa e di convivialità – afferma Gianni Tessari, Presidente del Consorzio di Tutela del Lessini Durello –. Accompagnare la pizza con il nostro spumante, nato dall’uva autoctona Durella, è senza dubbio un abbinamento originale che va oltre gli schemi classici e che apre certamente alle contaminazioni. Un’occasione davvero speciale per condividere sapori del territorio con appassionati e neofiti».
    Tre giorni di specialità gastronomiche e vino d’eccellenza, DJ set, chiacchiere e tante risate.
    Dal 13 al 15 giugno sarà possibile intraprendere un incredibile percorso di degustazione dedicato alla pizza: un viaggio sensoriale fra tradizione e creatività con una vasta selezione di assaggi che spaziano tra diverse tipologie, stili e topping. Nelle 10 postazioni, animate dalle mani esperte dei grandi maestri pizzaioli e dal talento delle giovani promesse, il pubblico avrà l’opportunità di scoprire da vicino i gesti e i segreti dei pizzaioli e avere uno sguardo privilegiato sulle loro creazioni.
    Saranno undici  i pizzaioli protagonisti dell’evento: El Anbri Abdessamad – Pizzeria Loop (Albignasego, PD), Antonio Acampora – Pizzeria Da Angelo (San Vito di Leguzzano, VI), Renato Bosco – Cruncheria by Renato Bosco (Verona, VR), Alessandro Buono – Il Picchio (Dosson, TV), Catello Buononato – Pizzeria Catello (Vigardolo, VI), Antonio Cuomo e Davide Cuomo – Pizzeria Cuomo (Thiene, VI), Matteo Grandi – Pizza dei Signori (Vicenza, VI), Francesco Puecher – Ovenova by Lievitarti (Sarmeola, PD), Camilla Parato – Pizzeria Sottoriva (Ponte di Piave, TV), Eros Segato – Alveolà (Asolo, TV), Raffaele Ugliano – Le Fornaci da Lello (Costabissara, VI).
    Gusto e convivialità per gli adulti, tanto divertimento peri bambini. Anche quest’anno Pizza in Piazza dedica uno spazio speciale ai più piccoli con il kids lab gratuito “Mmm… che pizza!”, un’esperienza pensata per stimolare creatività, manualità e tanto divertimento.
    Sabato e domenica, dalle 11.00 alle 12.00, i bambini potranno mettere le mani in pasta e, sotto la guida attenta di un pizzaiolo esperto, imparare a stendere l’impasto, scegliere gli ingredienti preferiti e condire la pizza secondo gusto e fantasia. Un momento ludico ed educativo che culminerà nella gioia della condivisione: le pizzette, sfornate dagli chef dell’evento, saranno gustate insieme alla famiglia in un clima di festa e soddisfazione.
    Non mancherà un momento di confronto e di approfondimento.
    Sabato 14 giugno alle ore 16.00 avrà luogo il talk “Pizza Business: strategie di successo tra economia, comunicazione e imprenditorialità”, alla Loggia del Capitaniato, palazzo storico affacciato su Piazza dei Signori. In questo dibattito, alcuni tra gli imprenditori italiani più di successo (Renato Bosco – Pizzaricercatore, Saporè, Cruncheria e Bakery – Verona, Francesco De Luca – AD L’Antica Pizzeria Da Michele in the World – Napoli, Salvatore Pellegrino – socio e CFO Confine-Milano ) si confronteranno con i più importanti comunicatori di settore (Luciano Pignataro – giornalista , Alberto Tonello – ispettore  guida Pizzerie & Cocktail Bar d’autore – Identità Golose, Giulia Gavagnin – collaboratrice de Il Gazzettino e ispettore della Guida al Mangiare e Bere Bene del Giornale di Vicenza). Modera l’incontro Francesca Riganati esperta di enogastronomia e consulente strategica.
    La DOC Lessini Durello

    La denominazione del Lessini Durello, riconosciuta nel 1987, conta circa 430 ettari vitati ad uva Durella, distribuiti sulla fascia pedemontana dei Monti Lessini, tra Verona e Vicenza. Oggi le aziende associate al consorzio sono 34 e ogni anno vengono prodotte circa 1 milione di bottiglie, di cui 700.000 Lessini Durello Charmat e 300.000 Monti Lessini Metodo Classico. LEGGI TUTTO

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    Giannitessari presenta Durello in Malga, tra sentieri e sapori della Lessinia

    L’azienda vitivinicola Giannitessari rinnova il proprio impegno nella promozione del territorio con Durello in Malga, iniziativa enogastronomica volta a rafforzare il legame tra la proposta enologica autoctona e la gastronomia montana.
    Il progetto nasce dal coinvolgimento di rifugi, malghe e ristoranti della Lessinia che nel mese di luglio 2025 proporranno esperienze di assaggio dedicate. Camminatori e buongustai potranno, infatti, degustare piatti tipici locali in abbinamento a due etichette di Monti Lessini Metodo Classico da uva durella dell’azienda di Roncà: il Brut, versione più immediata e versatile, e il Dosaggio Zero, pensato per chi ricerca una maggiore complessità e profondità.
    “Il Durello è un vino di grande carattere, espressione autentica del terroir vulcanico da cui ha origine, che nella versione Metodo Classico raggiunge la sua massima eleganza e ricchezza aromatica – afferma Gianni Tessari, titolare ed enologo dell’omonima azienda, neoeletto Presidente del Consorzio di Tutela Vino Lessini Durello DOC –. Con Durello in Malga il nostro obiettivo è sottolineare quanto sia fondamentale creare e potenziare un sistema territoriale che unisca mondo enologico e ristorazione, uniti nell’intento di attestare la Lessinia come meta attrattiva per il turismo enogastronomico”.
    Aderiscono al progetto diverse attività ristorative della Lessinia: Lenci 3 a Bosco Chiesanuova, storico locale attivo dal 1973 rinomato per la cucina tradizionale e le pizze artigianali; Ristorante Al Caminetto a Malga San Giorgio, che propone piatti a km 0 e specialità di propria produzione; La Stua a Erbezzo, dall’impronta trentino-tirolese, la cui offerta spazia dalla selvaggina alle selezioni di formaggi e salumi lessini; Parparo Vecchio a Rovere Veronese, locale dall’atmosfera rustica che propone cucina di montagna, con piatti cotti nel suo grande camino; Rifugio Primaneve sul Monte Tomba, a 1766 metri, il più alto del Parco Naturale della Lessinia, dove gustare pietanze genuine preparate con ingredienti di qualità; Osteria al Ritorno a Grezzana, il cui menù reinterpreta con un occhio contemporaneo i piatti veneti tradizionali; infine la Braceria Al Fenile Zoccante di Vestenanova, realtà della Lessinia orientale gestita dalla famiglia Dal Zovo, celebre per la cucina casalinga a base di selvaggina.
    Per maggiori informazioni e aggiornamenti periodici relativi all’iniziativa, visitare i canali social dell’azienda Giannitessari. LEGGI TUTTO

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    I vini di Roeno protagonisti all’Ambasciata Italiana di Londra per la Festa della Repubblica

    Raccontare il volto identitario della Terradeiforti a Londra: Roeno ha rappresentato un modello di eccellenza enologica durante le celebrazioni della Festa della Repubblica all’Ambasciata d’Italia. In occasione dell’evento, che ha riunito figure istituzionali, imprenditori e membri della comunità italiana nel Regno Unito, l’azienda vitivinicola di Brentino Belluno (Verona) ha presentato due delle sue etichette più distintive: il Pinot Grigio Rivoli, raffinato e territoriale, e l’Enantio Red Point, rosso autoctono che esprime tutta l’autenticità della Valdadige Terradeiforti.
    “Per Roeno – dichiara Martina Centa, brand manager dell’azienda – questa partecipazione ha offerto un’importante opportunità di creare relazioni con i protagonisti del panorama italiano a Londra e un momento di grande visibilità per i nostri vini in un contesto internazionale di alto profilo. Poter presenziare a un appuntamento autorevole come la celebrazione della Festa della Repubblica conferma il nostro impegno nella promozione della cultura enologica italiana all’estero e nella valorizzazione delle eccellenze del territorio”.
    Roeno punta da sempre sulla ricerca agronomica ed enologica per creare produzioni di qualità. Pinot Grigio Rivoli, infatti, nasce dal progetto di zonazione iniziato nel 2000 per riscattare un vitigno molto diffuso ma spesso poco valorizzato. Elegante, armonico, con un grande equilibrio tra acidità e mineralità, il vino è frutto di un’attenta vendemmia manuale e di un affinamento prima di 10 mesi in tonneau e poi di 12 mesi in bottiglia. Enantio Red Point, invece, racconta la varietà autoctona della Terradeiforti, valorizzata e riscoperta da Roeno. Un rosso identitario che affina circa 10 mesi in tonneau e che si distingue per struttura, per il profilo aromatico complesso, per acidità e tannini ben integrati. LEGGI TUTTO

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    Brunello di Montalcino: Giacomo Bartolommei è il nuovo presidente del Consorzio

    Cambio generazionale alla guida del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino: Giacomo Bartolommei, classe 1991, è stato nominato nuovo presidente dall’assemblea dei soci, riunita per il rinnovo del consiglio di amministrazione. Con i suoi 33 anni, Bartolommei è il più giovane presidente nella storia del Consorzio e uno dei più giovani in Italia in questo ruolo. Subentra a Fabrizio Bindocci, che ha guidato l’ente per due mandati consecutivi.

    Accanto a Bartolommei, sono stati eletti anche i vicepresidenti che coordineranno le principali commissioni del Consorzio: Andrea Cortonesi (Uccelliera) per la Commissione tecnica, Fabio Ratto (Antinori) per quella istituzionale e Bernardino Sani (Argiano) per la promozione.

    “Ringrazio i soci per la fiducia accordata a me e alla nuova squadra – ha commentato Bartolommei –. L’ampia partecipazione alle elezioni è un segnale importante di attaccamento al Consorzio. L’obiettivo è rafforzare la coesione interna e lavorare insieme per far crescere il nostro territorio. In un contesto economico complesso come quello attuale, è fondamentale investire con decisione su promozione e comunicazione, per valorizzare al meglio l’identità e il posizionamento dei nostri vini sui mercati internazionali”.

    Nel passaggio di testimone, Bindocci ha sottolineato i buoni risultati raggiunti: “Lascio un Consorzio in salute, con un bilancio 2024 che ha sfiorato i 4,5 milioni di euro, in crescita del 4,3% rispetto all’anno precedente, e un utile di quasi 627 mila euro destinato a riserva. Sono certo che la nuova governance saprà affrontare con visione le sfide future, puntando ancora sulla promozione e sulla valorizzazione dell’intera piramide qualitativa dei vini di Montalcino”.

    Bartolommei è enologo e responsabile export dell’azienda di famiglia, Caprili, fondata nel 1965 nella zona sud-occidentale di Montalcino. Dopo gli studi in Enologia e un percorso universitario in Economia e commercio, è entrato ufficialmente in azienda nel 2016, anno della sua prima vendemmia. Già vicepresidente del Consorzio nel triennio precedente, rappresenta una nuova generazione pronta a raccogliere il testimone della tradizione con uno sguardo proiettato al futuro.

    Nel nuovo consiglio è entrata anche Violante Gardini Cinelli Colombini (Casato Prime Donne), che ha preso il posto di Andrea Costanti, dimessosi per motivi personali dopo le recenti elezioni del 14 maggio.

    Il Consorzio del vino Brunello di Montalcino rappresenta oggi 214 soci e tutela un patrimonio viticolo di oltre 4.300 ettari nel territorio comunale di Montalcino, di cui circa 2.100 destinati alla produzione del Brunello, a denominazione contingentata dal 1997. Le denominazioni tutelate sono quattro: Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello e Sant’Antimo. LEGGI TUTTO

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    Zaccagnini lancia il primo vino spumante dealcolato della linea Tralcetto

    Zaccagnini amplia la linea Tralcetto con una novità: Tralcetto Vino Spumante Dealcolato, il primo spumante no alcol firmato dalla cantina. Presentato in anteprima a Vinitaly 2025, il nuovo prodotto nasce per rispondere all’evoluzione dei consumi, offrendo un’alternativa contemporanea, inclusiva e consapevole.
    Dopo il successo di Tralcetto Vino Dealcolato Bianco e Tralcetto Vino Dealcolato Rosso, lanciati nel 2024, la linea si arricchisce con una bollicina alcohol-free. Un passo naturale per una realtà che, oggi parte del Gruppo Argea, continua a distinguersi per lo spirito innovativo e la capacità di coniugare radici territoriali e tecnologie d’avanguardia. Il nuovo vino spumante dealcolato della cantina Zaccagnini  viene prodotto da un’attenta selezione di uve bianche, vinificate e poi sottoposte a un processo di dealcolazione sottovuoto. Il metodo, articolato in due fasi, consente di preservare gli aromi più volatili e restituirli integri al vino. Il risultato è una bollicina no alcol, capace di preservare il profilo organolettico del vino di partenza.
    Tralcetto Vino Spumante Dealcolato: fresco, elegante, inclusivoPaglierino brillante, dal bouquet fragrante con note di frutta a polpa gialla e sfumature floreali, questo vino dealcolato sorprende per la sua armonia e vivacità. Ideale per l’aperitivo o da condividere in ogni momento, è pensato per chi desidera un’alternativa alcohol-free senza rinunciare al piacere di un brindisi conviviale.
    Dal 1978 Zaccagnini racconta l’Abruzzo intrecciando arte, territorio e vino. Con questo nuovo spumante, la cantina riafferma il proprio spirito pionieristico e il desiderio di innovare la cultura del bere, portando sul mercato un prodotto contemporaneo, responsabile e capace di parlare a nuove generazioni di consumatori. LEGGI TUTTO

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    Consorzio Italia del Vino: al via le iscrizioni per il Wine Business Program 2025

    È ufficialmente aperto il bando di selezione per il Wine Business Program 2025, il percorso formativo promosso dal Consorzio Italia del Vino in collaborazione con Luiss Business School e dedicato a giovani talenti interessati a intraprendere una carriera nel settore vitivinicolo. ​​​Il programma è destinato a laureati e laureandi (triennali o magistrali) con una forte motivazione verso il comparto agroalimentare e vitivinicolo. L’obiettivo è quello di formare la nuova generazione di professionisti attraverso un’esperienza intensiva, multidisciplinare e completamente finanziata. Il percorso, interamente in lingua inglese, è riservato a un massimo di 20 partecipanti e mira a facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro grazie al sostegno di una solida rete di aziende del settore. Tutte le attività didattiche e il tirocinio, nonché le spese di alloggio, sono totalmente finanziate dal Consorzio Italia del Vino.Le candidature devono essere presentate esclusivamente online entro e non oltre l’11 giugno 2025 attraverso il link disponibile qui https://businessschool.luiss.it/news/wine-business​-prog​ram-l​uiss-​busin​ess-s​chool​-e-co​nsorz​io-it​alia-​del-v​ino-i​nsiem​e-per​-i-fu​turi-​manag​er-de​l-vin​o-pub​blica​to-il​-band​o-di-​selez​ione/. Il candidato dovrà inoltre allegare il curriculum vitae aggiornato, copia di un documento d’identità, copia (o autocertificazione) del titolo di studio ed eventuali certificazioni o attestati rilevanti.
    Le selezioni saranno curate da una Commissione Tecnico-Scientifica composta da docenti e professionisti del settore che valuteranno i profili sulla base del curriculum, dell’attinenza degli studi, di eventuali esperienze pregresse nel comparto e di un colloquio motivazionale (anche in inglese).
    “Il Wine Business Program 2025 è un programma intensivo, fortemente voluto e finanziato dalle aziende del nostro Consorzio, che si propone di formare figure professionali altamente qualificate, capaci di affrontare le sfide dell’industria del vino con competenze manageriali, tecniche e strategiche – dichiara Roberta Corrà, Presidente di Italia del Vino –. Il progetto nasce con l’obiettivo di arricchire il bagaglio formativo di laureati e laureandi, offrendo un’esperienza immersiva e concreta a stretto contatto con il mondo delle imprese”.
    Il Wine Business Program 2025 avrà una durata di circa nove mesi, articolati in tre fasi principali. Da settembre a dicembre 2025 la formazione in aula: 37 giornate full immersion nella prestigiosa sede Luiss Business School di Villa Blanc, a Roma. Tra i temi affrontati: economia del vino, marketing ed export, digitalizzazione, sostenibilità, leadership e project management. Il percorso prevede inoltre esercitazioni pratiche, degustazioni guidate e attività laboratoriali.
    Alle lezioni seguirà un tirocinio curriculare tra gennaio e marzo 2026. Un’esperienza sul campo, in una delle aziende aderenti al Consorzio Italia del Vino, con l’obiettivo di tradurre le competenze acquisite in contesti reali e professionali. ​​Il percorso si concluderà con un project work: ogni partecipante sarà chiamato a sviluppare un progetto applicato, da presentare alla Commissione Tecnico-Scientifica in occasione del Graduation Day (aprile 2026).
    Al termine, previo completamento del percorso formativo e del project work finale, verrà rilasciato un attestato di partecipazione ufficiale dalla Luiss Business School. I candidati più meritevoli potranno ricevere una proposta di contratto a tempo determinato in una delle aziende partner del Consorzio. LEGGI TUTTO

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    Wine Business Program 2025: aperte le candidature per il corso dedicato ai futuri manager del vino

    Un’opportunità concreta per entrare da protagonisti nel mondo del vino. Il Consorzio Italia del Vino, in collaborazione con la Luiss Business School, ha aperto le candidature per il Wine Business Program 2025, un percorso formativo di alto livello rivolto a giovani talenti interessati a costruire una carriera nel settore vitivinicolo.

    C’è tempo fino all’11 giugno per inviare la propria candidatura, esclusivamente online, tramite il link ufficiale:👉 https://businessschool.luiss.it/news/wine-business-program-luiss-business-school-e-consorzio-italia-del-vino-insieme-per-i-futuri-manager-del-vino-pubblicato-il-bando-di-selezione

    Villino centrale – Luiss

    Un percorso intensivo e interamente finanziato

    Il programma, erogato in lingua inglese, è aperto a un massimo di 20 partecipanti tra laureati e laureandi (triennali o magistrali), selezionati in base al curriculum, alla motivazione e, se necessario, a un colloquio individuale. Tutte le spese – incluse formazione, alloggio e tirocinio – sono totalmente coperte dal Consorzio Italia del Vino, a testimonianza dell’impegno concreto delle aziende aderenti nel formare le nuove professionalità del settore.

    “Vogliamo contribuire a far crescere competenze strategiche e visione internazionale, indispensabili per affrontare le sfide dell’industria del vino di oggi e di domani”, spiega Roberta Corrà, presidente del Consorzio.

    Roberta Corrà – Presidente Consorzio Italia del vino

    Formazione, tirocinio, project work

    Il programma si articola in tre fasi distribuite su circa nove mesi:

    Formazione in aula (settembre–dicembre 2025), presso la sede Luiss Business School di Villa Blanc, con 37 giornate full immersion dedicate a economia del vino, marketing, export, sostenibilità, digitalizzazione e leadership.

    Tirocinio curriculare (gennaio–marzo 2026) in una delle aziende del Consorzio, per mettere subito in pratica quanto appreso.

    Project work finale, da presentare alla Commissione in occasione del Graduation Day ad aprile 2026.

    Villa Blanc – Luiss

    A chi completerà con successo il percorso verrà rilasciato un attestato ufficiale della Luiss Business School. I profili più promettenti potranno ricevere un’offerta di lavoro a tempo determinato da una delle aziende partner.

    Consorzio Italia del Vino​Il Consorzio raggruppa 23 prestigiose realtà leader del vino italiano, con un fatturato complessivo che supera il miliardo e mezzo di euro e una quota export pari a circa il 15% dell’export nazionale di settore. Dal 2009 lavora sui mercati internazionali con lo scopo di incrementare la conoscenza e la cultura del vino italiano, di aumentarne la diffusione nel mondo e di sviluppare la conoscenza complessiva dell’Italian lifestyle. ​​Le 23 realtà consorziate operano in 17 regioni vinicole italiane, coprendo una proprietà complessiva di 15mila ettari vitati e muovendo una forza lavoro totale di oltre 3.500 unità dirette. Sono: Angelini Estates, Banfi, Bisol, Cà Maiol, Collis Heritage, Di Majo Norante, Diesel Farm, Drei Donà, Duca di Salaparuta, Ferrari F.lli Lunelli, Gruppo Italiano Vini, Gruppo Mezzacorona, Le Monde, Librandi Antonio e Nicodemo, Lunae Bosoni, Marchesi di Barolo, Medici Ermete & Figli, Mesa, Herita Marzotto Wine Estates, Tenimenti Leone, Terre de La Custodia, Torrevento e Zonin1821.

    Luiss Business School​Fondata nel 1987 come Scuola di management dell’Università Luiss, prende il naming di Luiss Business School nel 2006 e dal 2017 ha sede nella prestigiosa cornice di Villa Blanc a Roma. ​ Nel panorama nazionale ha acquisito una posizione di indiscussa leadership nell’higher education, con focus sullo sviluppo delle competenze manageriali. Grazie agli accreditamenti internazionali ottenuti – AACSB, EQUIS e AMBA – si posiziona nell’élite mondiale delle business school e, attraverso il modello multi-hub, persegue una strategia che consente di arricchire l’esperienza formativa con programmi erogati in diverse sedi, sia in Italia (Roma, Milano, Belluno), sia all’estero (Amsterdam, Dubai).​La Faculty rappresenta uno dei fattori distintivi della Luiss Business School grazie alla sua capacità di implementare il modello educativo, rafforzare i legami con il mondo aziendale e aumentare il livello di internazionalizzazione della Scuola.​L’offerta formativa comprende: MBA, Master, Executive Programmes, Programmi Custom e Consulenza, Digital Programmes. LEGGI TUTTO