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    Tenute Rubino: debutto del Torre Testa 2017 con la nuova etichetta

    É in uscita dal mese di dicembre in Italia e sui mercati esteri il Torre Testa Doc Brindisi 2017, vino cru di Tenute Rubino che, a partire da quest’anno, fa bella mostra di sé con una nuova etichetta in grado di esprimere appieno l’unicità di questo Susumaniello in purezza, posto al vertice della piramide qualitativa della storica cantina pugliese.
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    UIV a Wine2Wine: 4 appuntamenti live per intercettare crescita nel post covid

    Case history, nuovi trend di prodotto e dati di scenario, ma anche politiche di filiera, strategie di ripartenza e analisi di mercato. Sono i temi di Unione Italiana Vini (Uiv) per la settima edizione di wine2wine di Veronafiere, l’evento internazionale digitale su wine business e networking in programma dal 22 al 24 novembre.
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    Duemani nella “Top 100 Wine Discoveries 2020” di The Wine Advocate

    Il G.Punto 2018 di Duemani, azienda biodinamica dell’enologo Luca D’Attoma e di Elena Celli, entra nella “Top 100 Wine Discoveries 2020”, la nuova classifica di The Wine Advocate che da quest’anno premia i vini che raccontano valori, capaci di essere longevi, prodotti in maniera sostenibile e con un approccio innovativo, sia in vigna sia in cantina.
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    2ENTYW1NE – Il futuro del vino italiano: intervista con Stevie Kim

    Manca meno di una settimana all’inaugurazione della settima edizione del Wine2Wine Business Forum, che verrà realizzata interamente online.
    Quali sono le tematiche chiave che verranno affrontate quest’anno sul wine business nelle oltre 50 sessioni e insieme a più di 70 relatori internazionali?
    Ne parliamo con Stevie Kim, Managing Director di Vinitaly International, che ci parla delle novità del forum di questa edizione per una visione sul prossimo futuro del mondo del vino.
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    Cembra Cantina di Montagna: Ororosso, l’essenza delle bollicine di montagna

    Dall’abbraccio tra le viti e il terreno porfirico della Val di Cembra nasce Ororosso, la bollicina Metodo Classico Trentodoc di Cembra Cantina di Montagna. Un omaggio al territorio e un nome che celebra il porfido, l’ororosso dei valligiani, che per circa un secolo ha trainato l’economia locale. La missione di Cembra Cantina di Montagna nel perseguire e mantenere intatta l’integrità ed autenticità del territorio si concretizza in tre Trentodoc d’altura: Ororosso Brut, Ororosso Rosè, Ororosso Dosaggio Zero.
    La Val di Cembra nasce dall’impetuoso incontro tra acqua e fuoco. Il porfido, antica roccia effusiva di origine vulcanica risalente al periodo permiano tra i 260 e i 280 milioni di anni, è il cuore pulsante dell’identità della valle. Nel corso dei millenni il fiume Avisio e lo scioglimento dei ghiacciai hanno inciso e plasmato i ripidi versanti all’interno del substrato porfirico dando origine alla Val di Cembra, una valle fluvio-glaciale addirittura più antica delle Dolomiti.
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    Dalla terra al calice: eleganza, verticalità e sapidità
    La passione e l’esperienza dei viticoltori nella coltivazione delle uve Chardonnay di montagna trovano la loro massima espressione in questo Trentodoc eroico. I vigneti destinati alla produzione di Ororosso crescono a 600 m s.l.m. e godono di una favorevole esposizione solare e dell’Ora del Garda che soffia dolcemente sui declini vitati, favorendo la crescita delle uve e garantendo un’escursione termica ottimale per un’acidità bilanciata. I terreni di origine porfirica sono leggeri e sabbiosi, poco profondi e poveri di carbonati. Il porfido forgia vigneti dalle caratteristiche inimitabili e conferisce ai vini una straordinaria freschezza, mineralità e persistenza, nonché grande eleganza. Ororosso è uno Spumante Metodo Classico vibrante ed eclettico, di un’elegante linearità: qualità che vanno di pari passo con i trend della cucina contemporanea, sempre più sincera e dai gusti definiti.
    Antichi saperi tramandati: la pressatura con il Marmonier
    La pressatura delle uve avviene con un torchio verticale Marmonier che permette una pigiatura soffice e controllata delle uve a seconda della robustezza della buccia e ne evita la loro frantumazione. La resa ottenuta dalla pressatura con il Marmonier è in mosto fiore limpido e di altissima qualità, pari al 55%. Questa rara e delicata tecnica di pressatura che tende verso la massima qualità richiede un tempo di lavorazione di 3 o 4 ore per 30 quintali di uva, la capacità massima del torchio. L’impiego di questo antico ed affascinante strumento assicura che tutte le preziose qualità organolettiche delle uve rimangano intatte. Il torchio verticale Marmonier è uno dei più prestigiosi e utilizzati in Champagne.
    Le bollicine per le festività: viaggio tra i profumi e i sapori delle vette trentine
    Lo Spumante Metodo Classico Ororosso incarna con fierezza il suo territorio di origine e si declina in tre testimoni autentici della Val di Cembra: Ororosso Brut e Ororosso Dosaggio Zero, entrambi Blanc de Blancs e quindi Chardonnay in purezza, e Ororosso Rosè, Blanc de Noirs creato con uve Chardonnay e Pinot Nero. Dopo il tiraggio a inizio estate avviene la presa di spuma che dura dai 30 mesi (Ororosso Brut), ai 48 (Ororosso Rosè) fino ai 60 mesi (Dosaggio Zero): in questa delicata fase di autolisi, le bollicine hanno tempo per sviluppare un perlage fine e crescere in complessità. Infine, si procede con il remuage e la sboccatura, dove viene aggiunto il liqueur d’expedition firmato Cembra Cantina di Montagna e i vini godono di un ultimo riposo in bottiglia. Le tre bollicine sono eclettiche e sostenute da una piacevole freschezza che dona verticalità al sorso.
    A suggello dell’amore per il territorio
    La Val di Cembra è un mosaico di vigneti, boschi e paesi che si alternano e disegnano un paesaggio pittoresco. I caratteristici vigneti terrazzati, frutto del faticoso lavoro in vigneto, sono stati nominati “Paesaggio rurale storico d’Italia” dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, confermando la straordinaria bellezza di questa valle trentina. Consapevole del patrimonio naturale circostante, la cantina ha intrapreso numerose azioni collettive per salvaguardare l’ambiente e migliorare la sostenibilità della produzione vinicola e oggi i vini di Cembra Cantina di Montagna sono il frutto e la più autentica espressione dell’armonia che esiste tra i viticoltori che lo producono e la natura.
    Cembra Cantina di MontagnaCantina di La Vis e Valle di Cembra scaViale IV Novembre, 72 38034 – Cembra Lisignago (TN)info@cembracantinadimontagna.comwww.cembracantinadimontagna.it LEGGI TUTTO

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    Nùali, un passito da Decanter

    Nùali, il passito di Siddùra, è stato scelto dal magazine Decanter tra i migliori vini del 2020. Un riconoscimento davvero prestigioso per il vino dolce della cantina di Luogosanto: il Decanter Magazine è tra le tre riviste più autorevoli, conosciute e affermate al mondo per quanto riguarda il settore vitivinicolo. Il risultato raggiunto da Nùali viene determinato da una selezione della selezione: il Decanter, infatti, ogni anno propone ai consumatori i vini che hanno ottenuto punteggi molto elevati. Tra questi, c’è una ulteriore scrematura e i contributor del magazine scelgono i prodotti ritenuti i più interessanti in assoluto dell’anno. Per il 2020, il passito Nùali figura tra questi.
    Nell’inserto del Decanter. Inoltre, c’è una grande sorpresa: nel prossimo numero della rivista – che avrà, come sempre, diffusione planetaria – ci sarà un inserto dedicato ai migliori vini italiani e, tra questi, ci sarà anche il passito Nùali: una vetrina di assoluto rilievo per la produzione gallurese. Una visibilità di questo livello comporterà una occasione commerciale da sfruttare. Secondo Massimo Ruggero, direttore dell’azienda gallurese “un riconoscimento di questo tipo attira l’attenzione del consumatore, perché proviene da fonti autorevoli che degustano decine di migliaia di vini. Il Decanter rappresenta sempre un passaporto internazionale. L’autorevolezza dei maestri del vino, autori delle recensioni, è riconosciuta a livello nazionale e ancora di più a livello internazionale”.
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    Un anno di vittorie. È davvero un autunno dorato per il vino di Siddùra: Nùali, infatti, qualche giorno fa ha ottenuto anche il massimo riconoscimento dall’Associazione Italiana Sommelier. Nella guida ufficiale dell’Ais, al passito gallurese sono state assegnate 4 Viti. Appunto, il punteggio massimo. E non è finita: sempre Nùali ha anche brillato al concorso internazionale Muscats du monde, meritandosi una medaglio d’oro.
    Un riconoscimento alla produzione sarda. “L’obiettivo di Siddùra è sempre stato quello di conquistare il cuore del consumatore attraverso l’emozione – spiega Massimo Ruggero – i riconoscimenti ottenuti e l’indicazione di Nùali come “vino dell’anno” sono da sprone al perseguimento dell’obiettivo finale: fare in modo che un vino sia sempre di qualità e che quella qualità sia in grado di generare sensazioni uniche in chi la degusta. La Sardegna, come ha recentemente sostenuto anche Riccardo Cotarella, presidente nazionale di Assoenologi, sta dimostrando sempre più la sua capacità di produrre vini di altissima qualità. In questo senso, il riconoscimento conquistato a livello mondiale, premiando la cantina Siddùra, premia l’intera Sardegna”.
    I segreti di Nùali. Conclude Ruggero: “Questo vino rappresenta un nuovo stile e una visione diversa: non era facile né scontato produrre un passito di moscato. Abbiamo ricercato il sapore della tradizione ma puntato al gusto del nuovo millennio dando vita ad un vino piacevolmente fruttato, intenso, morbido e persistente. Un vino dolce, ma con la grande caratteristica dell’acidità minerale che ripulisce la bocca e crea un piacevole contrasto”. LEGGI TUTTO

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    È nata Sommelier Wine Box

    Si beve meno ma di più nelle occasioni speciali, conviviali, intime, in cui il vino assume il ruolo di accompagnare e impreziosire l’esperienza dei commensali, secondo il report Istat del 2019, con un aumento del consumo fuori pasto rispetto al 2009. Sono per lo più tra i 25 e i 44 anni e con un titolo di laurea o superiore i consumatori di vino in Italia, ma quanti davvero conoscono il vino e ne sanno apprezzare le caratteristiche?
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    Vino e grande distribuzione: la tavola rotonda a Wine2Wine

    “Vino e Grande distribuzione di fronte al cambiamento”, questo il titolo della 16° edizione della tavola rotonda tematica organizzata da Veronafiere. Originariamente programmata in aprile a Vinitaly 2020, si terrà lunedì 23 novembre, dalle ore 11,00 alle 12,30, on line nell’ambito della manifestazione Wine2Wine Exhibition (www.vinitaly.com/it/wine2wineexhibition/).
    Verrà presentata la ricerca elaborata da IRI per Vinitaly che analizza l’andamento delle vendite del vino italiano nel canale della Grande distribuzione (Gdo) nei primi 10 mesi del 2020, con tendenze discontinue tra primavera, estate e autunno, causate dall’intensità variabile della pandemia Covid. Favorite anche dalla chiusura, totale o parziale, di ristoranti, bar e affini (il canale HoReCa), le vendite del vino sono complessivamente aumentate nella Gdo del 6,5% a volume.
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    Saranno esaminati l’andamento dei vari formati, dei vini a denominazione d’origine, degli spumanti e del prosecco in particolare, del vino a marchio del distributore (MDD), del vino biologico ed altro ancora. Il dibattito che seguirà la presentazione della ricerca cercherà di individuare le tendenze d’acquisto dei consumatori, di prefigurare lo scenario del 2021 e le possibili sinergie tra cantine e insegne della Grande Distribuzione.
    “Insieme alla presentazione delle ricerche di mercato del nostro Osservatorio Vinitaly Nomisma Wine Monitor, abbiamo fortemente voluto inserire la tavola rotonda sul vino nella Grande distribuzione – ha dichiarato Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere – Una iniziativa che completa il quadro del mercato per la community del vino che si riunirà in questa edizione speciale di Wine2Wine digital, relativamente a un canale che in questo anno contrassegnato dalla pandemia globale ha ampliato il suo assortimento, anche nel comparto dei vini a denominazione d’origine”.
    La tavola rotonda sarà aperta dalla presentazione della ricerca da Virgilio Romano, Business Insight Director di IRI e seguita dagli interventi dei discussant, con la conduzione di Luigi Rubinelli, Direttore di RetailWatch:
    Federvini, Mirko Baggio (Responsabile vendite canale Gdo Italia di Villa Sandi)
    Unione Italiana Vini, Enrico Gobino (Marketing Director del Gruppo Mondodelvino Spa)
    Carrefour, Gianmaria Polti, Responsabile Beverage
    Conad, Alessandra Corsi, Direttore marketing dell’offerta e MDD
    Coop Italia, Francesco Scarcelli, Responsabile Vini, Birre, Bevande Alcoliche
    Gruppo Selex, Fabio Sordi, Direttore commerciale
     La tavola rotonda è gratuita e aperta a tutti.
    Per collegarsi sarà sufficiente collegarsi al link seguente: https://bit.ly/2IPkRGc
    (E’ necessario registrarsi almeno 24 ore prima dell’inizio della tavola rotonda. Anche se il link è formulato per buyer vino, in realtà può registrarsi chiunque: giornalisti, esperti, persone interessate. Inserire nel modulo di iscrizione la parola ALTRO se non si è buyer. Quando viene chiesta la partita Iva è sufficiente inserire quella della propria testata, azienda, ente di appartenenza, o una P.Iva a piacere. Per ogni dubbio siamo a vostra disposizione). LEGGI TUTTO