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    Settore vino a un bivio, sì a rinnovamento, no ad abbandono

    No agli estirpi incondizionati, sì al contenimento delle rese, all’allargamento della misura Ocm Promozione in ambito unionale e alla proposta di trasferire i fondi inutilizzati al plafond dell’anno successivo. È, in estrema sintesi, la posizione di Unione italiana vini (Uiv) espressa oggi in Consiglio nazionale in vista della riunione – il prossimo 14 ottobre a […] LEGGI TUTTO

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    Cannubi Path: inaugurato il nuovo percorso artistico tra le vigne

    La famiglia Chiarlo è lieta di annunciare l’inaugurazione del percorso artistico di Cannubi, realizzato dal Maestro Ugo Nespolo e dedicato a Michele Chiarlo. Celebrazione di un fruttuoso e ispirato sodalizio lungo oltre un decennio, il percorso sarà visitabile liberamente e aperto al pubblico tutto l’anno (ad eccezione dei giorni di vendemmia). Questa iniziativa rappresenta un’importante […] LEGGI TUTTO

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    Fabè Barbera d’Asti Docg: il progetto solidale di Cadgal

    L’azienda vitivinicola Cadgal presenta ufficialmente Fabè Barbera d’Asti DOCG 2022, protagonista del progetto solidale in memoria di Fabio “Fabè” Costantino, figlio di Michele, grande sostenitore del rinnovato progetto Cadgal, e caro amico prematuramente scomparso di Alessandro Varagnolo, titolare della tenuta astigiana. ​ L’iniziativa mira a sostenere la costruzione e il funzionamento del Centro Medicale Fabio […] LEGGI TUTTO

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    «Top Wine», sul Sass Pordoi l’evento enogastronomico più alto al mondo

    Oltre venti fra le migliori cantine del Trentino-Alto Adige produttrici di vino insieme, a quasi tremila metri di quota, per una degustazione unica: il Simposio Top Wine 2950 torna, il 18 e il 19 ottobre, per la sua ventiquattresima edizione. Se, come diceva uno dei più grandi esperti enogastronomici italiani, Luigi Veronelli, «il vino è […] LEGGI TUTTO

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    Dolo-Vini-Miti, ad ottobre torna in Trentino il festival dei vini verticali

    Masterclass, trekking gourmet, aperitivi vista Dolomiti, convegni, spettacoli a tema e una folkloristica cena itinerante tra le “caneve”. Tutto questo e molto altro, per un totale di oltre 20 appuntamenti, nel programma della manifestazione che dall’11 al 20 ottobre si snoderà tra Val di Cembra e Val di Fiemme.

    La bellezza delle Dolomiti della Val di Fiemme e i terrazzamenti vitati della Valle di Cembra, con i suoi 700 chilometri di muretti a secco, sono lo scenario d’eccezione che ospita anche quest’anno Dolo-Vini-Miti, il festival dei vini verticali.

    Una dieci giorni di eventi e appuntamenti, da venerdì 11 a domenica 20 ottobre, per scoprire meglio questi due territori, la loro storia e le loro caratteristiche ma, soprattutto, le loro produzioni più significative.

    Protagonisti principali, i vini della Valle di Cembra, spesso definiti come “verticali”. Un concetto che si traduce in tre accezioni: quella paesaggistica, poiché nascono nei vigneti strappati con fatica dall’uomo alle proibitive pendenze della valle, che arrivano fino al 40%; quella della longevità, garantita anche dalla distintiva acidità delle uve che supera brillantemente la prova del tempo anche nelle varietà che altrove vengono consumate giovani; quella della sapidità, figlia di terreni prevalentemente porfirici.

    Lenti diverse che verranno messe a fuoco in occasioni di altrettante masterclass, affidate ad alcuni tra i migliori sommelier della scena enologica anche attraverso il coinvolgimento di altri territori italiani di riferimento per la produzione vitivinicola: da quelli vulcanici di Etna, Vesuvio, Tuscia, Gambellara, Lessini Durello, Pitigliano, Boca, a quelli eroici della Valtellina fino a quelli delle Langhe Patrimonio Unesco.

    A fianco di questi momenti tecnici si sviluppano tutta una serie di appuntamenti di diverso taglio: dal convegno sui paesaggi del vino alla tavola rotonda sulle esperienze outdoor e i cammini; dal “Wine Trekking Gourmet” per attraversare i vigneti terrazzati con piacevoli pause gastronomiche di alto livello allestite presso le tradizionali baite rurali con il coordinamento dello chef stellato Alessandro Gilmozzi, alle “Caneve en festa”, apericena conviviale con imperdibili tappe nelle cantine private di Cembra, aperte eccezionalmente al pubblico per l’occasione. E ancora, per chi ama la scoperta del territorio a ritmo “slow”, le passeggiate con accompagnatori di media montagna, che guideranno i partecipanti alla scoperta di angoli davvero nascosti del territorio. Imperdibili le uscite in Val di Fiemme, con aperitivi finali vista Dolomiti, e l’incontro dedicato con i produttori enogastronomici del territorio.

    E poi cinema, teatro e spettacoli, come quello a cura del collettivo Miscele d’Aria Factory, ma anche una serata tutta dedicata alle grappe artigianali e alla loro miscelazione in inediti cocktail. Una proposta contemporanea per celebrare questo distillato così intrinsecamente legato alla storia della Valle di Cembra e alla sussistenza delle sue famiglie nel passato.

    A corollario, menù dedicati nei ristoranti delle due valli e iniziative dedicate nelle cantine, oltre all’apertura di un temporary restaurant presso Ca’ dei Volti di Cembra durante i due weekend di manifestazione. LEGGI TUTTO

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    DOC Monreale, il vigneto di Palermo scommette sul futuro

    La DOC Monreale vara un nuovo disciplinare di produzione (che punta tutte le sue carte sulle uve autoctone), mentre si confronta con i principali attori delle molte realtà del suo territorio, alla ricerca di sinergie in grado di far quadrare il cerchio tra promozione e valorizzazione dei prodotti enogastronomici e di quelli ambientali e culturali. Riceviamo e volentieri rilanciamo il loro ultimo comunicato: “DOC Monreale,il vigneto di Palermo scommette sul futuroNon un semplice progetto legato al mondo della vitivinicoltura, bensì un percorso di crescita complessivo che strizza l’occhio all’esperienza dell’enoturismo e ai luoghi della cultura e dell’arte: c’è questo alla base dell’evento promosso dalla DOC Monreale lo scorso 1° ottobre negli spazi dell’Orto Botanico di Palermo, realizzato in partenariato con la CIA Sicilia Occidentale  nell’ambito della misura, PSR Sicilia 2014-2022, Sottomisura 3.2 dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura. Una giornata di dialogo e confronto per esplorare la denominazione più estesa della provincia tra accordi strategici, un rinnovato Disciplinare di produzione e una pregiata Carta dei Vini.Alessandro di Camporeale, Case Alte, Feudo Disisa, Marchesi de Gregorio, Porta del Vento, Principe di Corleone, Sallier de La Tour e Terre di Gratia sono oggi le aziende aderenti a un progetto guidato dal Consorzio di tutela dei vini DOC Monreale e dal suo C.dA., presieduto da Mario Di Lorenzo e mirato a diventare un punto di riferimento per tutti i produttori  che, condividendo uno standard  qualitativo dei vini, possano insieme presentarsi alla ristorazione qualificata, ai consumatori e winelover,  al sistema turistico e a  tutti gli attori che – tra pubblico e privato – vogliono fare rete e condividere le giuste azioni di promozione e sviluppo che possono accrescere il valore dell’esperienza offerta e l’attrattività della destinazione.Dai vigneti alla tavola, un’associazione di idee, di valori e di bellezza che non intende però fermarsi al calice: il vino come elemento di complicità con altri tesori della città di Palermo e la sua provincia, ereditati dall’incontro di culture ed esistenze del passato. Da Monreale e Cefalù, da Solunto e Cefalàdiana: i gioielli arabo-normanni, le aree archeologiche, i musei sparsi nella provincia sono l’anima di un territorio che guarda più che mai a inedite sinergie, rientrando in un’esplicita prospettiva di valorizzazione enoturistica della DOC Monreale.Vertici del Consorzio e produttori hanno contestualmente approfondito i valori distintivi di un tessuto produttivo dove si riconferma l’impegno per l’eccellenza con l’entrata in vigore del nuovo disciplinare, volto a valorizzare i vitigni più identitari della DOC e potenziare la verticalizzazione e specializzazione produttiva delle aziende  puntando su tre vitigni tanto identitari quanto contemporanei: gli autoctoni Catarratto e Perricone, e il Syrah, “il più siciliano degli internazionali”, come sottolineato dal sommelier Andrea Amadei, ospite d’eccezione dell’incontro.Nel dettaglio, il disciplinare stabilisce: Monreale Bianco, che prevede un minimo del 60% di Catarratto, integrato da Inzolia fino al 40%; Monreale Rosso, compreso il Riserva, richiedente almeno il 60% di Perricone, accompagnato da Calabrese o Nero d’Avola; Monreale Rosato che segue la stessa composizione del rosso, con il Perricone al 60% e il Calabrese o Nero d’Avola a completare; infine Monreale Syrah, nelle versioni rosato o riserva, che impone un minimo dell’85% di Syrah. Per mantenere alti i livelli qualitativi, la resa delle uve non dovrà superare il 70%. I vini rossi Riserva, in particolare, devono essere invecchiati per almeno 24 mesi.Esito di interpretazioni e cicli di lavorazione differenti, sono queste le varietà chiamate a rappresentare l’areale a sud della città di Palermo che si spinge sino a Corleone e Roccamena, entra nell’alto Belìce con i comuni di Camporeale, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Piana degli Albanesi e Santa Cristina Gela. Territori di media e alta collina, con suoli prevalentemente argillosi e di medio impasto (ma talvolta anche sabbiosi e con molto scheletro), pendenze e microclimi in grado di diversificare notevolmente, sulla stessa varietà coltivata, i vini oggi prodotti.Una viticoltura di qualità e stili produttivi differenziati da cantina a cantina che il celebre sommelier, ha selezionato e reso protagonisti di una masterclass di alta gamma, per condividere le specificità espressive gusto-olfattive di ciascun vino proposto e la straordinaria rappresentatività varietale. Otto le etichette proposte in degustazione, e che rientrano tra le sedici inserite nella Carta dei Vini della DOC Monreale, capaci di incarnare al meglio il vigneto di Palermo e appannaggio dei suoi ristoratori.“Scommettiamo sul futuro investendo in radici, terroir, ristorazione qualificata, beni culturali. – sottolinea Mario Di Lorenzo – Le cantine del Consorzio si trovano a pochi chilometri da Palermo; siamo circondati da paesaggi incontaminati, bellezze senza tempo, comunità che profumano di genuinità. Oggi più che mai dobbiamo fare squadra, lavorare all’unisono per potenziare l’identità di un territorio di grande respiro, da riscoprire dentro e fuori i nostri calici”.Il Consorzio di Tutela della DOC Monreale nel segno della rinascita, tradizioni e opportunità al centro di un incontro ambizioso che celebra le infinite sfumature della Sicilia. All’evento hanno preso parte anche i rappresentanti del mondo della cultura, di istituzioni regionali e locali, tra cui il Direttore del Parco Archeologico di Monte Iato, Himera e Solunto Arch. Domenico Targia, il Dirigente Dott. Vincenzo Pernice del Vivaio F. Paulsen dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura e il Sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono.” LEGGI TUTTO

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    Tutto pronto per Corciano Castello di vino

    Corciano pronta per immergersi nell’atmosfera coinvolgente della dodicesima edizione di Castello di vino, kermesse promossa dall’omonima associazione in collaborazione con il Consorzio dei vini Doc Colli del Trasimeno, che presenterà Anteprima Trasimeno 2024, dedicata all’enologia e alle eccellenze del territorio del Trasimeno. Dal 4 al 6 ottobre le vie del centro storico del borgo arroccato […] LEGGI TUTTO