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    Argentina – esportazioni di vino – aggiornamento 2021

    L’inflazione galoppante in Argentina ha anche nel 2021 determinato una forte svalutazione del cambio e, di conseguenza, una divergenza importante tra il valore delle esportazioni in Euro, 700 milioni (+3%) e quello in Peso 79 miliardi (+45%). Il valore totale, visto dal nostro lato è essenzialmente allineato alle medie storiche, che negli ultimi 10 anni è stato tra 680 e 740 milioni.Ci sono alcuni segnali importanti per l’export argentino nel 2021, da confermare quest’anno. Il primo è certamente la stabilizzazione in USA intorno ai 200 milioni di euro dopo diversi anni negativi. Il secondo è lo sviluppo positivo del mercato brasiliano, ormai terzo mercato dopo USA e Regno Unito (dove le esportazioni sono state stabili intorno a 110 milioni di euro, il livello più elevato mai raggiunto).I volumi sono in calo da 3.8 a 2.9 milioni di ettolitri, ma non mi fido molto di questi dati, che oscillano di anno in anno. Sono soprattutto i 600mila ettolitri che ballano tra gli “altri” paesi. Indagando, si scopre che la Spagna ha importato 400mila ettolitri in meno del 2020, mentre si sono quasi interrotti anche i flussi verso la Repubblica Ceca e l’Australia.Infine, un commento sulla struttura delle esportazioni in valore, che sono migliorate nella direzione dei vini in bottiglia. Nel 2021, le esportazioni di vino sfuso sono scese circa al 7% del valore totale delle esportazioni vinicole argentine.Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Puglia – produzione di vino e superfici vitate 2021 – dati ISTAT

    Proseguiamo con I dati produttivi regionali di vino con la regione Puglia, seconda in Italia dopo il Veneto per quantità prodotte. Secondo l’istituto di statistica la produzione 2021 è stata praticamente identica al 2020, a sua volta molto vicino alle due annate precedenti. Questo per dire che la Puglia ha goduto di 4 vendemmie consecutive molto ricche, tra 9.6 e 9.8 milioni di ettolitri.Restano anche molto simili secondo ISTAT le proporzioni tra questi 9.6 milioni di ettolitri 2021: i vini rossi sono il 52% e i bianchi sono il 48%, i vini da tavola sono il 70%, contro solo il 7% della produzione di vini DOC e il 23% delle IGT, anche se all’interno delle due categorie del vino di qualità si rileva un leggero spostamento verso la produzione dei vini rossi, che sono un po’ più rilevanti dei vini bianchi nell’ambito dei vini di qualità della regione.Vi allego anche la tabella sulle superfici vitate e produzione di uva regionale, dove si evince un leggero calo della superficie, da 86570 ettari a 86240, il che determina una resa di 163 quintali per ettaro, considerando i circa 14 milioni di quintali di uva prodotta. Secondo Istat, le superfici vitate a Foggia (principale provincia per il vino), Bari, e Barletta-Andria-Trani sono in leggero calo, non compensate dall’incremento nelle provincie di Brindisi e Taranto.Vi lascio alle tabelle e ai grafici. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    I canali di vendita del vino e tipologia di etichette – indagine Mediobanca 2021

    Anche quest’anno il rapport Mediobanca sul vino fornisce alcune indicazioni sui canali distributivi, che però stanno diventanto sempre più “striminzite” rispetto al passato. Ad ogni modo, il rapporto ha rivisto in modo abbastanza pesante i dati che erano stati pubblicati lo scorso anno, riportandoli più in linea con i trend storici (nonostante il Covid). Partiamo con i numeri assoluti per il 2021 (stimati): secondo il rapporto (che calcola i valori e non i volumi), il 36% delle vendite di vino sono nella GDO (come nel 2020), la ristorazione resta al 16% (era il 18% pre Covid e ancora di più in passato), i grossisti e intermediari sono al 18%, la vendita diretta all’11%, mentre le enoteche toccano il minimo storico al 6%.In questo contesto il totale delle vendite online è stimato al 2.8% fatto di due componenti: la vendita diretta via internet (1%) e le piattaforme di ecommerce (qui abbiamo cumulato quelle specializzate e le generaliste) che rappresentano l’1.8% del settore.All’estero resta invece sempre tutto in mano a distributori indipendenti, 75% del totale, il che è uno dei punti deboli del sistema vino italiano, in quanto in questo modo ha minor controllo sulla catena distributiva, si fa fatica a orientare gli investimenti di marketing e, non ultimo, si lascia una bella fetta di margine in mano ai grossisti esteri.Vi lascio ai grafici del post. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Produzione, superfici e valore della produzione delle IGT italiane – aggiornamento 2020 – elaborazione dati ISMEA

    È questo come quello precedente un “post di servizio” ma secondo me di grande valore. Ho recuperato da ISMEA i dati di produzione 2020 delle principali IGT e li ho concentrati in questo post con quattro lunghe tabelle che rendono conto degli ettari riventicati, degli ettolitri imbottigliati e del valore di produzione. Per non allungarle troppo, ho tagliato a 5-6mila ettolitri, 100 ettari e circa 1 milione di euro di valore (degli ettolitri al prezzo di origine stimato da ISMEA).Nel post metto una sola piccola elaborazione che è il valore delle prime 45 DOC italiane (dati 2020) cumulato. Queste IGT hanno espresso un valore del vino al prezzo di produzione di circa 541 milioni di euro, il 3% circa in più del 2019, che a sua volta però era sceso del 13% rispetto al 2018.Vi lascio alla consultazione del post. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Esportazioni di vino – Italia – aggiornamento aprile 2021

    Il grafico qui sopra vi spiega la morale, sempre più vera, di questo inizio 2022 per il vino italiano: se siamo arrivati fin qui è grazie al mercato americano. Ciò è ancora più vero in un mese come giugno in cui le basi di comparazione erano particolarmente difficili. Infatti, di fronte al calo del 2% delle esportazioni mensile bisogna parametrarsi all’andamento del 2021, quando marzo andò male e aprile andò bene. Nel mercato europeo salvo la Francia non ci sono segni positivi. Nei primi 4 mesi del 2022, l’unico mercato che si conferma costantemente positivo è proprio quello americano, mentre nel Regno Unito il recupero visto nei mesi scorsi sembra essersi fermato. Alla fine dei conti, il primo quadrimestre chiude a 2.3 miliardi di euro, +12% sul 2021, +18% sul 2019. Proprio il confronto con il 2019 è importante, avendo una base di comparazione omogenea (cioè pulita dai lockdown): +14% in USA, +8% in Germania, 0% nel Regno Unito. Più sotto ci sono molti mercati eccezionalmente positivi (Canada, Paesi Bassi e Francia tutti intorno al +40%) ma insieme non fanno che la metà degli USA per noi.Dal punto di vista delle categorie, come vedete dalla tabella qui sopra, restano gli spumanti a sostenere il nostro export. Contro il 2019, +34% rispetto a +18% per i vini fermi in bottiglia e -1% per tutto il resto.Non mi dilungherei molto oltre, salvo fornire qualche indicazione relativamente al blocco orientale. E cioè: la Russia dall’inizio della guerra ha importato 8 milioni di euro di vino (marzo e aprile) contro 22 milioni dello scorso anno. La Cina, pur non essendo in guerra, è passata da 42 milioni (gennaio-aprile) a 38 milioni tra il 2021 e il 2022.Dove stiamo andando? Dunque, l’evoluzione delle valute gioca a nostra favore e dovrebbe sostenere le esportazioni americane. La stagionalità resta importante almeno fino a fine giugno, quindi sono mesi importanti. Nel 2021, se confrontati al 2019, non siamo distanti dalla base di confronto di aprile. Ci potremmo quindi trovare di fronte a uno scenario di normalizzazione di questo +12% (sul 2021) dei primi 4 mesi dell’anno.Appuntamento a Ferragosto per il prossimo aggiornamento e ricordatevi delle tabelle sotto la barra verde! Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Produzione, superfici e valore della produzione delle DOC italiane – aggiornamento 2020 – elaborazione dati ISMEA

    È questo un po’ un “post di servizio” ma secondo me di grande valore. Ho recuperato da ISMEA i dati di produzione 2020 di tutte le DOC importanti e li ho concentrati in questo post con quattro lunghe tabelle che rendono conto degli ettari riventicati, degli ettolitri imbottigliati, degli ettolitri certificati e del valore di produzione delle DOC italiane. Per non allungarle troppo, ho tagliato a 10mila ettolitri, 1000 ettari e 1 milione di euro di valore (degli ettolitri al prezzo di origine stimato da ISMEA) queste tabelle, ma potete trovare delle tabelle più lunghe (e copia-incollabili) nella sezione Solonumeri del blog in questa pagina.Un lavoro lungo, ma che qualcuno doveva pur fare… e quindi l’ho fatto io.Nel post metto una sola piccola elaborazione che è il valore delle prime 100 DOC italiane (dati 2020) cumulato. Queste 100 DOC hanno espresso un valore del vino al prezzo di produzione di circa 2.6 miliardi di euro, il 5% circa in meno del 2019, a sua volta il 2% in meno del 2018.Vi lascio alla consultazione delle lunghe tabelle! Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Veneto – produzione di vino e superfici vitate 2021 – dati ISTAT

    Prosegiuamo l’aggiornamento estivo dei dati di produzione di vino con la regione Veneto, cioè la più importante dal punto di vista produttivo in Italia, con una superficie vitata di 94mila ettari e una resa molto importante (150 quintali di uva per ettaro circa) che le consente ormai da qualche anno di superare la soglia di 10 milioni di ettolitri di produzione. Nel 2021, secondo ISTAT sono stati 10.9 milioni, come nel 2020 e circa il 14% in più della media decennale. Si tratta del 20% circa della produzione vinicola italiana.Come potete apprezzare dai grafici, la regione è molto concentrata sui vini bianchi (leggi Prosecco) dove la produzione sta strutturalmente crescendo: nel 2021 si sono prodotti 8.9 milioni di ettolitri di vino bianco e 2 di vino rosso, rispettivamente il 23% sopra e il 13% sotto la media decennale. Infatti, quel 20% di peso sul totale nazionale, diventa il 30% se parliamo di vino bianco mentre scende al 10% se invece concentriamo l’attenzione sui vini rossi.Vini bianchi, spumanti… ci si sposta sempre di più sui vini a denominazione, che tornano nel 2021 al 76% della produzione totale, per un volume di 8.3 milioni di ettolitri, +44% sulla media storica, mentre i vini IGT con 2.2 milioni di ettolitri sono un buon 25% sotto la media storica. I vini IGT sono molto più bilanciati tra rossi e bianchi (0.9 milioni di ettolitri contro 1.2 milioni) mentre invece nel segmento DOC la predominanza dei vini bianchi è evidente (7.3 milioni di ettolitro contro 1).Nel ricordarvi che tutti i dati sono anche disponibili nella sezione Solonumeri, attirerei l’attenzione sui dati provinciali presenti nelle ultime due tabelle del post. Sono dati da prendere un po’ con le molle secondo me, soprattutto sulla superficie vitata, ma vi danno un quadro della situazione: Treviso e Verona sono i poli veneti, con 5.2 miloni e 3.0 milioni di ettolitri prodotti rispettivamente nel 2021. Secondo ISTAT per la provincia di Treviso si tratta di un incremento del 9%, mentre per Verona il dato è negativo, -15% sul 2020.Buona consultazione. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Tannico – risultati 2021

    Concedetemi la battuta: il 2021 per Tannico tende all’astringente. Fatta la battuta che si riferisce all’andamento negativo dell’attività ordinaria dell’azienda (peraltro dovuto a un evento negativo non ricorrente), il 2021 è anche l’anno in cui Tannico ha acquisito il 68% del capitale di Ventealapropriete.com per 32.6 milioni di euro, interamente finanziato dai soci con un contributo praticamente equivalente. I dati che presentiamo oggi non includono la controllata francese perchè Tannico non fa bilancio consolidato. Lo fa la capogruppo Dioniso, che a sua volta detiene la maggioranza (ma non tutto) Tannico ed è detenuta da metà da Campari e LVMH, come forse avrete letto. Attraverso questa operazione Campari ha “opportunamente” deconosolidato dai suoi conti i dati di Tannico, che avrebbero avuto un impatto leggermente negativo.Ad ogni modo, passando ai numeri del 2021 come dicevamo, non bene. Sicuramente l’ecommerce sta subendo un contraccolpo rispetto al 2020 per il ritorno alla vita normale, ma vedere un calo delle vendite del 10% sul 2020 (comunque +65% sul 2019) fa un po’ strano per un’azienda che si presume debba avere praterie davanti a se. Il problema sembra essere stato il ritardo nell’implementazione di un nuovo magazzino costato 5 milioni di euro, che ha avuto un forte impatto negativo sulle vendite dell’ultimo trimestre del 2021, chiaramente il più importante. Secondo gli amministratori ciò ha determinato un calo delle referenze da 12500 a 4500 e un corrispondente danno al fatturato. Fatturato che cala a 33.5 miloni di euro, di cui 30.2 in Italia (-12% sul 2020 e +60% sul 2019) e 3.3 milioni all’estero (qui si cresce in modo importante).I margini sono invece allinati con gli anni precedenti, se non in leggero ulteriore miglioramento per quanto riguarda il gross margin, che tocca il 29.3% del fatturato (da 27% pre crisi e 28.9% del 2020) ma cala in valore assoluto e quindi non riesce ad assorbire i costi operativi crescenti (sia contro il 2020 che contro il 2019). Si giunge dunque a un bilancio con una perdita operativa di 4.8 milioni di euro, rispetto a 1.6 milioni persi sia nel 2019 che nel 2020, cui corrisponde poi una perdita netta molto simile.Nella parte finanziaria, i soci hanno come dicevo sopra finanziato l’esborso per l’acqusizione francese, mentre la combinazione di perdite e investimenti (saliti a oltre 4 milioni di euro, se escludiamo l’acquisizione, per il nuovo magazzino) porta a un deterioramento della cassa netta dell’azienda da quasi 10 milioni a poco più di 3 milioni di euro. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO