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    La dimensione media delle aziende vinicole italiane – censimento ISTAT 2021

    Il post di oggi è particolarmente importante perchè è uno dei primi risultati del censimento dell’agricoltura 2021 (doveva essere 2020, ma poi…), per il quale ISTAT ha cominciato a disseminare qualche dato. Questo primo post si occupa delle superfici vitate a vite e risponde a diverse questioni spesso ricercate sul blog, quali quanti ettari vitati ci sono in Italia, quante aziende vinicole e, quindi, quanto è la dimensione media delle aziende vinicole. Rispondendo a queste tre domande: in Italia ci sono 636mila ettari di vite (uguale al 2010), coltivati da 255mila aziende (un terzo meno che nel 2010), che hanno dunque una superficie media di 2.5 ettari (il 50% in più del 2010).La stabilizzazione della superficie vitata è il dato più importante e che segna un punto di rottura con il passato, mentre il “consolidamento” della superficie nelle mani di un numero inferiore di aziende continua. Si tratta però di una stabilizzazione solo apparente quando si entra nel dettaglio: Veneto e Friuli Venezia Giulia crescono del 38% e 35% rispettivamente in ettari e calano di quasi il 30% in numero di aziende, il che determina quasi il raddoppio della superficie per azienda: da 3 a quasi 6 per il FVG che si colloca in cima alla lista delle regioni italiani, da 2 a quasi 4 per il Veneto.Il calo delle superfici secondo ISTAT continua soprattutto in Umbria (-23% dal 2010), Basilicata (-30%), Calabria (-24%) e Sicilia (-19%), quindi con una connotazione soprattutto nel centro sud.Per quando riguarda invece il processo di concentrazione della superficie, nell’ambito di un incremento nazionale del 51%, da 1.6 a 2.5 ettari,  i progressi più importanti sono quelli già citati nel Nord Est, cui si aggiungono i forti progressi in Campania, Liguria (entrambe da una base minuscola) e Lazio, mentre invece non sembra essere cambiata molto la situazione in alcune regioni del sud come Sicilia a Calabria (solo +8%).Quest’anno ho aggiunto la tabella con le superficie vitate per la produzione di vino, un dettaglio importante ma talvolta dimenticato. Gli ettari vitati sono 635mila, ma di questi 46mila circa non producono uva da vino ma uva da tavola (e in minor misura uva passa). Quindi se restringiamo alla produzione di vino, gli ettari diventano 590mila, le aziende scendono a 241mila e la superficie vitata è di conseguenza 2.4 ettari, un numero molto vicino a quello generale. Trovate il dettaglio nella tabella qui sotto, dove sono anche divisi gli ettari adibiti da DOP/IGT e quelli per altri vini: 453mila contro 137mila.Buona consultazione. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Sicilia – dati di produzione dei vini DOC (2020)

    Trovate all’interno del post le tabelle relative agli ettari rivendicati, ettolitri certificati, ettolitri imbottigliati e valore della produzione (ai prezzi di base) delle DOC più rilevanti della regione Sicilia. I dati sono ricavati dalle pubblicazioni ISMEA.Ho anche inserito un paio di grafici (quelli che mi parevano più espressivi), relativi al valore della produzione e alla superficie denunciata delle principali DOC regionali.Si riferiscono agli anni 2016-2020 per le seguenti DOC:Sicilia, Marsala, Etna, Pantelleria, Cerasuolo di Vittoria, Alcamo, Menfi, Noto, Vittoria, Malvasia delle Lipari, Contessa Entellina, Erice, Salaparuta, Monreale, Eloro, Mamertino di Milazzo, Contea di Sclafani e Faro. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Botter – risultati e analisi di bilancio 2021

    Lo scorso anno scrivevamo del bilancio 2020 e della trasformazione di Botter in seguito all’acquisizione di Mondodelvino. Purtroppo non siamo riusciti a trovare il bilancio consolidato della nuova holding, che era accreditata di vendite pro-forma 2020 di 345-350 milioni e 400 milioni nel 2021). Leggendo il bilancio 2021 scopriamo che l’operazione si è sviluppata attraverso la costituzione di una holding (Tabacco) che ha acquistato il 70% di Botter (cioè tutto il capitale escluso il 30% di azioni proprie), e che è stata a sua volta incorporata in Botter, generando goodwill e indebitando la società, passata da 54 milioni di cassa a 87 milioni di debito, senza contare i 30 milioni ancora dovuti agli azionisti di cui si sapeva già lo scorso anno e non ancora pagati. Questi soldi sono stati utilizzati per acquistare MondodelVino, che è rimasta “fuori” dal perimetro di Botter, ricadendo sotto una società di nome Venere SpA di cui discuteremo in un altro momento. Per ora, sappiate che la previsione di 400 milioni di fatturato pro-forma è stata rispettata (412 milioni il dato riportato).Tornando a Botter, il 2021 è caratterizzato da vendite in crescita del 23% a 284 milioni di euro, con un dato stranamente negativo in Italia (-8% e comunque residuale, dato che si tratta di 15 milioni di euro) e molto positivo sia in Europa (+12% a 139 milioni) che nel resto del mondo (+44% a 130 miloni).I dati di bilancio che trovate sono fortemente influenzati dalle pratiche contabili relative all’operazione spiegata sopra, che ha generato un surplus di attivi fissi allocati a marchi e avviamento, che vanno a loro volta ammortizzati, con un impatto negativo sotto l’EBITDA di circa 25 milioni di euro. Per questo motivo abbiamo due linee di utile operativo, uno farlocco di 16 milioni e uno “vero” di quasi 42 milioni. Se guardiamo alla rappresentazione dei dati aggiustata, notiamo che i margini sono rimasti stabili intorno al 15% a livello di utile operativo (16% a livello di EBITDA). Ovviamente l’utile netto sceso a 2 milioni è largamente influenzato dai 25 milioni di ammortamenti aggiuntivi (presumibilmente non fiscalmente deducibili), ma anche da circa 6 milioni di oneri finanziari che sono emersi dopo il mutamento della struttura finanziaria.Il debito netto a fine 2021 sale a 87 milioni, oltre a 30 milioni di debiti verso soci, dopo aver effettuato investimenti per 7 milioni (un dato elevato rispetto a quanto visto negli ultimi anni). Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    La superficie vitata in Italia – aggiornamento 2021 – censimento ISTAT

    Con la chiusura del censimento dell’agricoltura ISTAT arrivano i primi dati raccolti tra gennaio e giugno 2021. Oggi ci occupiamo dei dati sulla superficie vitata in Italia. Secondo i primi risultati, ci sono in Italia 636mila ettari di vigneto nel 2021, quasi 4000 in più di quelli rilevati nel 2010. Viste le evidenze del passato si tratta del primo censimento in cui questo dato non cala. Ma come vediamo dal grafico iniziale, la geografia del vino sta cambiando con un evidente spostamento del baricentro verso il Nord, soprattutto il Nord-Est guidato dalla crescita esponenziale dei vini spumanti degli ultimi anni. Quindi, negli ultimi 10-11 anni, abbiamo un incremento di circa 35mila ettari al Nord, che arriva a 269mila ettari e un calo di 30mila al Centro-Sud che scende a 367mila. L’incremento è evidente soprattutto nel nord est italiano, il calo soprattutto nelle isole.Il 2021 ci porta anche a un maggior dettaglio sulla destinazione di questa superficie vitata. Scopriamo dunque che di questi 636mila ettari non tutti sono adibiti alla produzione di vino. Sono 590mila ettari, di cui 453mila per la produzione di vino DOC e IGT (ISTAT li mette insieme…) e 137mila per la produzione di altri vini. Il Veneto è la principale regione italiana con 100mila ettari adibiti a vino (ossia praticamente tutta la superficie), mentre la seconda è la Sicilia con 78mila ettari e non la Puglia come normalmente si crede (in Puglia gli ettari a vigna da vino sono 71mila dei 97mila totali).Non ho prodotto particolari grafici sulle variazioni delle superfici per regione. Viste in % e come analizzeremo più in dettaglio la prossima settimana, Veneto e Friuli Venezia Giulia giocano una partita a se e crescono del 35-40% sul 2010. Altri dati positivi sono in Lombardia e Trentino Alto Adige, intorno a +10%. Guarda caso le regioni più legate all’evoluzione degli spumanti. Sono invece negativi i dati al Sud e nelle isole, primi su tutti Calabria, Sicilia e Basilicata con cali del 20% e più. Tra le regioni del sud, sono stabili o leggermente crescenti le superfici in Puglia e Campania.La penetrazione dei vini di qualità sul totale delle superfici è ovviamente più elevata al Nord, anche se alcune regioni come la Sicilia hanno dati importanti, su tutte ovviamente la Sicilia. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Laurent Perrier – risultati e analisi di bilancio 2021

    Dopo l’intermezzo Covid, Laurent Perrier ha ripreso la sua corsa fatta di un costante miglioramento del mix di vendite sfiorando quota 300 milioni di vendite con 12.7 milioni di bottiglie vendute e una quota di mercato nello Champagne del 4%. Sono proprio i prezzi e il mix che guidano in modo preponderante la crescita: se ci confrontiamo con il 2020 (2021/3 nelle tabelle) ovviamente troviamo un forte recupero dei volumi dovuto al Covid, ma se invece guardiamo il 2021 contro l’ultimo anno “buono”, il 2018, troviamo un +16% nel prezzo medio di vendita (da 20 a 23 euro per bottiglia) e soltanto +8% sui volumi. Il 43% delle vendite è rappresentato da prodotti “premium”.A guidare Laurent Perrier sono i mercati esteri. Le vendite in Francia tornano a quota 70 milioni di euro, poco distanti dai 72 del 2018 (2019/3). Sono invece l’Europa (137 milioni) e il resto del mondo (86 milioni) a essere il 35-40% sopra i livelli pre crisi.I margini vanno di conseguenza, soprattutto sotto il gross margin, che nel 2021 è stato del 53%, leggermente meno del 2020 ma sopra il 50% del 2019. L’EBITDA tocca il 29% a 84 milioni, contro il 21% e 49 milioni del 2019, l’utile operativo sale a 77 milioni, contro 41 del 2019, mentre l’utile netto sale a 50 milioni, oltre il doppio rispetto agli anni scorsi.Dal punto di vista finanziario la gestione rimane molto prudente. Dividendo soltanto di 6 milioni, 1 milione di acquisto azioni proprie, investimenti che risalgono a 6 milioni dopo la stretta Covid, il capitale circolante che finalmente rilascia un po’ di cassa. Alla fine dell’anno, LP si ritrova con 221 milioni di debito netto (escluso il fastidioso IFRS16), 60 milioni meno degli anni scorsi, dove veleggiava intorno ai 280 milioni di euro.Le prospettive restano solide, nonostante sia menzionato il problema dell’incremento dei costi e dei tempi di fornitura dei materiali. In conclusione, Laurent Perrier resta la migliore azienda tra le “piccole” dello Champagne, per quanto abbiamo notato un forte miglioramento anche nei dati degli altri operatori. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Puglia – dati di produzione dei vini DOC (2020)

    Trovate all’interno del post le tabelle relative agli ettari rivendicati, ettolitri certificati, ettolitri imbottigliati e valore della produzione (ai prezzi di base) delle DOC più rilevanti della regione Puglia. I dati sono ricavati dalle pubblicazioni ISMEA.Ho anche inserito un paio di grafici (quelli che mi parevano più espressivi), relativi al valore della produzione e alla superficie denunciata delle principali DOC regionali.Si riferiscono agli anni 2016-2020 per le seguenti DOC:Primitivo di Manduria, Salice Salentino, Castel del Monte, Copertino, San Severo, Brindisi, Locorotondo, Castel del Monte  Nero di Troia Riserva, Castel del Monte  Bombino Nero, Leverano, Primitivo di Manduria Dolce Naturale, Gioia del Colle, Castel del Monte  Rosso Riserva, Nardò, Negroamaro di Terra d’Otranto, Squinzano, Cacc’emmitte di Lucera, Lizzano, Martina Franca, Tavoliere delle Puglie e Moscato di Trani. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    L’andamento degli indici Liv-ex – aggiornamento 2021/22

    I prezzi dei vini da collezione continuano a correre anche nel 2022. Questo è in due parole la principale conclusione dell’aggiornamento annuale degli indici Liv-Ex. L’indice più rappresentativo, il Liv-Ex 1000 è balzato del 27% nel 2021 e, da quel livello già elevato, di un ulteriore 12% nei primi 7 mesi del 2022. Come da diversi anni a questa parte sono i vini di Borgogna a guidare questo vero e proprio boom. Nel 2021 i prezzi dei grandi vini di Borgogna sono cresciuti del 40%, nei primi 7 mesi del 2022 di un ulteriore 25%. Oggi l’indice in euro dei vini di Borgogna segna 1044, quindi un incremento di 10 volte rispetto ai prezzi del 2003.La febbre dei prezzi ha coinvolto anche gli Champagne, il cui indice è cresciuto del 51% a 707 nel 2021 e del 16% a luglio 2022, a un valore di 820.Per quanto riguarda i nostri vini, l’”Italy 100” è cresciuto del 22% nel 2021 a 432 per raggiungere quota 456 a luglio 2022 (+6% sul fine anno). Quindi, un dato piuttosto positivo ma comunque sotto la “media” dei 1000 vini, che segna 557 a luglio 2022 e che comunque è cresciuto più dei vini italiani sia nel 2021 che nel 2022.Dietro l’Italia restano i vini di Bordeaux (+18% nel 2021 e “solo” +4% nel 202) a quota 434 e quelli del Rodano che però stanno dando segni di risveglio: nel 2021 sono cresciuti come i vini italiani e nel 2022 hanno fatto leggermente meglio (+8%). I loro prezzi, se si prende 100 il 2003 sono comunque a un livello ancora molto più basso, 289. Saranno forse i prossimi ad accelerare? Buona consultazione. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Lombardia – dati di produzione dei vini DOC (2020)

    Trovate all’interno del post le tabelle relative agli ettari rivendicati, ettolitri certificati, ettolitri imbottigliati e valore della produzione (ai prezzi di base) delle DOC più rilevanti della regione Lombardia. I dati sono ricavati dalle pubblicazioni ISMEA.Ho anche inserito un paio di grafici (quelli che mi parevano più espressivi), relativi al valore della produzione e alla superficie denunciata delle principali DOC regionali.Si riferiscono agli anni 2016-2020 per le seguenti DOC: Franciacorta, Lugana, Garda, Bonarda dell’Oltrepo Pavese, Oltrepo’ Pavese, Sangue di Giuda, Riviera del Garda Classico, Valtellina superiore, Lambrusco Mantovano, Valcalepio, Sforzato di Valtellina, Curtefranca, Oltrepo’ Pavese Pinot Grigio, Valtellina rosso, Buttafuoco, Oltrepo’ Pavese Metodo Classico, Pinot Nero dell’Oltrepo’ Pavese, Capriano del colle, Garda Colli Mantovani, San Colombano al Lambro, Terre del Colleoni, Botticino, Moscato di Scanzo e San Martino della Battaglia. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO