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    Le statistiche de “I numeri del vino” – aggiornamento 2021

    Buon anno a tutti voi.Oggi si parla delle statistiche del blog. Come vedete dal grafico qui sopra anche il 2021 è stato un anno negativo per I numeri del vino. Le visite sono calate del 20% e le pagine viste del 19%, visto che la media di pagine per visita e la durata delle visite è circa la medesima dell’anno scorso.I numeri sono negativi, “senza se e senza ma”. Potrei sottolinearvi i dati di alcune delle tabelle allegate qui sotto, dove noterete che a calare di più sono le visite dai motori di ricerca (Google), -22%, mentre invece le visite dirette sono in calo “solo” del 10% e i “richiami” dagli altri siti sono in ripresa. Potrei invitarvi a notare che le visite alle pagine pubblicate nell’anno 2021 sono giù “solo” del 12% mentre invece sono in calo più forte quelle degli anni passati, segno probabilmente di un cambio negli algoritmi di ricerca dei motori.Da qualunque lato si guardi questi numeri, c’è poco da stare allegri. Anche la sezione “Solonumeri”, nonostante il costante incremento delle pagine inserite (e mantenute aggiornate) scende del 9%.Chiudo con un auspicio per il mio blog: che il 2022 sia l’anno della stabilizzazione. Buon anno! Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Corea – importazioni di vino – aggiornamento 2020

    Fonte: UN Comtrade / per tabelle complete cliccare “Continua a leggere”Chiudiamo l’anno con una nota positiva, analizzando le importazioni di vino in Corea del Sud. Anche nel 2020, nonostante il Covid, la Corea si è rivelata un mercato molto positivo per gli esportatori di vino. Le importazioni, e dunque il consumo, non essendoci una produzione locale e non essendo la Corea un “trader” internazionale (cioè si bevono tutto quello che importano), sono cresciute costantemente negli ultimi anni. Nel 2020, le importazioni sono arrivate a oltre 0.5 milioni di ettolitri per un valore di 289 milioni di euro. Quindi ne deriva un prezzo al litro particolarmente interessante di 5.3 euro. Nello specifico del 2020, le crescite sono importanti, +25% a valore (che diventa +29% in valuta locale) e +27% a volume. Vale la pena però di sottolineare che le crescite sono importante anche sterilizzate per l’eccezionalità del 2020: sui 5 anni come vedete nelle tabelle i volumi crescono dell’8% all’anno e il valore dell’11% annuo. Il mercato è dominato dai francesi ma con quote di mercato calanti, nel 2020 intorno al 28%. Stesso destino per il numero 2 del mercato, il vino cileno, ora al 18%. A guadagnare negli ultimi anni sono stati gli americani, che sono costantemente in crescita e ora rappresentano il 17% del mercato. L’Italia con 43 milioni di euro e 78mila ettolitri esportate è il quarto esportatore nel paese, con una quota di mercato stabile negli ultimi anni al 15% circa. Gli spumanti, purtroppo, non aiutano, visto che il nostro export è di 7 milioni di euro contro i 28 milioni esportati dalla Francia.Vi lascio alle tabelle nel resto del post, e buon 2022. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Vranken Pommery – risultati 2020 e primo semestre 2021

    Come sempre il Natale consente di recuperare dei ritardi e delle cose lasciate indietro, in questo caso relativamente ai dati finanziari di Vranken Pommery, una delle più importanti aziende della Champagne, quotata in borsa con un valore di mercato di circa 156 milioni di euro. Non si tratta di un aggiornamento e basta. Il gruppo francese sta mettendo mano alla strategia e finalmente dopo anni di incremento del debito e profitti stagnanti, ha deciso di “mettere ordine” e di aumentare il focus sui prodotti più “premium” ma soprattutto sui mercati esteri. Per un’azienda di Champagne non è difficile, direi. Infatti, le cose stanno migliorando, e non poco. Dopo un 2020 che vedrete dai grafici e dalle tabelle, è andato male ma non così male come si poteva temere (vendite -11%, EBITDA -14%, utile operativo -22%, bilancio in pareggio con un calo del debito di 27 milioni contro un calo del magazzino di 16), il primo semestre 2021 è stato di decisa soddisfazione: le vendite sono rimbalzate del 45% e sono tornate sopra il 2019, ma soprattutto i margini sono molto migliori: l’EBITDA è stato 14.5 milioni, un dato che non si vedeva dal 2008, l’utile operativo 7 milioni e la perdita di 2.4 milioni del primo semestre (vi ricordo che le aziende della Champagne sono strutturalmente in perdita nel primo semestre) è la più bassa da diversi anni. La divisione Champagne (dato che VP ha anche una divisione vini fermi) è quella che sta dietro a dati tanto positivi, oltre alle vendite fuori dalla Francia, in fortissima crescita e con una penetrazione (64%) mai raggiunta nel gruppo. Vi lascio ai dati. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Concha y Toro – risultati primo semestre 2021

    Suggerisco anche a chi non è interessato al tema specifico di oggi, Concha y Toro, di dare un’occhiata alla loro presentazione dei risultati del primo semestre (scaricabile qui), da pagina 48 a 58, perchè contiene una serie di tavole molto interessanti sul tema della sostenibilità e del vino, dove sono elencate anche alcune statistiche di settore, come il consumo d’acqua per litro di vino (secondo loro 872 litri di acqua per produrre un litro di vino in media, che loro esprimono pudicamente in un 109 litri per produrre un bicchiere, ma va beh).Ancora più divertente è la parte della presentazione dove si “lamentano” del fatto che nonostante i risultati raggiunti negli ultimi anni siano stati molto buoni le azioni in borsa non siano salite e addirittura i multipli di Concha y Toro sono scesi. Arrivano anche a confrontarsi con gli altri big e con un paio di nuovi arrivati (Duckhorn, che abbiamo guardato qui e Vintage Wine Estates, che scopro ora grazie a loro e che guardarò).Tornando ai numeri di Concha y Toro del primo semestre, beh, continuano a essere buoni. In valuta locale le vendite crescono del 9% a 374 miliardi di peso e anche se non migliora più il margine industriale (38.5% contro il 40% del H1-20, forse questo è il motivo della paura degli investitori), l’utile operativo comunque cresce del 12% e l’utile netto del 30% a 38 miliardi di peso, quindi con un margine netto invidiabile del 10% delle vendite. Il debito migliora e scende a 257 miliardi di peso, che corrispondono a un moltiplicatore dell’EBITDA molto basso ormai di 1.6 volte contro 2.2 di un anno fa. Bisogna dire, prima di lasciarvi nel resto del post ai grafici e alla tabella riassuntiva, che dal terzo trimestre le cose hanno cominciato ad andare meno bene. Non tanto in termini di fatturato, dove la strategia di premiumizzazione (Casillero del Diablo su tutti) continua a funzionare, ma in termini di costi operativi, causa la crisis logistica. Vedremo come evolveranno i conti nel futuro, ma nel frattempo il valore delle azioni Concha Y Toro veleggia nell’intorno di 1 miliardo di euro di capitalizzazione, sostanzialmente stabile rispetto al livello pre-crisi.Buona lettura. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Esportazioni di spumante Italia – aggiornamento primi nove mesi 2021

    In questo post prenatalizio approfondiamo un pochino l’analisi dei dati export relativi al segmento degli spumanti, che continua a essere guidato dal Prosecco. Nei 9 mesi terminati a settembre ben 930 milioni dei 1272 milioni di export di spumanti sono stati di Prosecco, per un volume di 2.6 milioni di ettolitri (che diventano 3.5 quando si calcolano sui 12 mesi). Ora, se consideriamo che in tutto la produzione annua dei due Prosecchi (quello normale e quello superiore) viaggia sui 4.5 milioni di ettolitri, beh forse stiamo arrivando al limite. Comunque tornando ai nostri numeri, i primi 9 mesi vedono una crescita del 28% delle esportazioni di spumante contro il 2020 e il 16% contro il 2019. Rispetto al 2019, gli USA sono a +30%, il Regno Unito a -15%, Germania a +18, Francia a +21% e Svizzera a +12%. Nelle categorie, il Prosecco è a +25% nei 9 mesi 2021 contro il 2019 mentre l’Asti viaggia intorno a +15%. Nello specifico dei principali mercati del Prosecco, gli USA sono il primo mercato con 282 milioni sui 9 mesi e +37% sul 2019, il Regno Unito è -9% a 199 milioni, mentre Germania, Francia e Svizzera sono tutte su di oltre il 20% sul 2019. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Il valore dei vigneti in Italia per denominazione – dati CREA, aggiornamento 2020

    Anticipo in un periodo più tranquillo dell’anno la pubblicazione dell’aggiornamento 2020 dei valori minimi e massimi dei vigneti per zona vinicola, pubblicata da INEA. I dati sono molto simili a quelli del 2019, qualche piccola eccezione. INEA rileva un calo del valore dei vigneti nella zona di Parma e Piacenza, ma forse in modo più sorprendente nelle zone della grande crescita del Prosecco. Sono stati rivisti al ribasso i valori massimi dei vigneti di Valdobbiadene (-10%) e Asolo (-11%), ma anche quelli della pianura veneziana. Ci sono di converso degli incrementi anche sostanziosi in alcune zone della fascia adriatica, come sulle colline di Pescara, Ancona, nella zona del Falerio, e poi scendendo Francavilla e Foggia in Puglia. Sono stati riviste al rialzo anche le valutazioni in alcune zone della Sicilia (Caltanissetta e Naro-Canicatti, ma anche Etna e Marsala) e nella zona di Orvieto (qui i valori sono saliti di oltre il 20%, ma da un punto di partenza molto basso).Se mettiamo insieme tutto e facciamo come ogni anno la media, arriviamo a un risultato un po’ meno positivo di quello degli altri anni, +1.2%, contro il +1.8% del 2019 e il +1.5% del 2018. Si resta comunque allineati alla crescita media storica che è stata tra l’1% e l’1.5%.Vi lascio al tabellone e ad alcuni grafici che mostrano un po’ di trend e le classifiche delle zone con i vigneti più cari in Italia. Vi ricordo anche che la tabella completa in formato scaricabile e con dati che vanno indietro fino al 2000 è disponibile nella sezione Italia di Solonumeri. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Esportazioni di vino italiano – aggiornamento settembre 2021

    I dati di settembre dell’export di vino segnano una nuova crescita a doppia cifra sul 2020, che però non fu un buon mese (-4% sul 2019). In altre parole, se proiettiamo il dato di 636 milioni di euro di export rispetto al 2019 siamo a +7%, rispetto a una media annua sui 9 mesi di +11%. Secondo messaggio: molto del “buono” di questi numeri viene ancora una volta dagli USA, che crescono del 27% sul mese e portano il cumulato gennaio-settembre a +23% sul 2020 e +16.6% sul medesimo periodo del 2019. Quindi il mercato più grande è anche uno dei più performanti. Terzo messaggio: anche con i dati di settembre ci ritroviamo con tre mercati, tra quelli “grandi”, ancora in negativo sul 2019: Regno Unito (-6%), Francia (-1%), Giappone (-13%). In tutto questi tre mercati sono circa 800 milioni di euro di export sui 9 mesi rispetto al totale di 5.13 miliardi. Quarto messaggio: ci accingiamo ad affrontare un ultimo trimestre che nel complesso non fu particolarmente eccitante nel 2020 (crescita del 3-4% sul 2019). Questo significa che il dato che vedete oggi sui 12 mesi che sfiora i 7 miliardi di euro (6977 per la precisione) dovrebbe sperabilmente sfondare il muro dei 7 miliardi. Se l’ultimo trimestre mantiene il passo di +7% contro il 2019 si dovrebbe chiudere intorno a 7100 milioni di euro. Quinto messaggio: siamo sempre appesi al forte progresso dei vini spumanti (+16% sul 2019 nei 9 mesi contro +11% del totale). Nel segmento degli spumanti, che guarderemo più in dettaglio tra qualche giorno, abbiamo un “prezzo-mix” leggermente negativo (più marcato nel Prosecco). Quanto potrà durare la crescita dei volumi? Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO