More stories

  • in

    Marche – dati di produzione dei vini DOC (2019)

    Trovate all’interno del post le tabelle relative agli ettari rivendicati, ettolitri certificati, ettolitri imbottigliati e valore della produzione (ai prezzi di base) delle DOC più rilevanti della regione Marche. I dati sono ricavati dalle pubblicazioni ISMEA. Si riferiscono agli anni 2016-2019 per le seguenti DOC: Verdicchio dei Castelli di Iesi, Rosso Piceno, Falerio, Offida, Verdicchio di Matelica, Lacrima di Morro, Bianchello del Metauro, Rosso Conero, Colli Maceratesi, Colli Pesaresi, Conero, Verdicchio dei Castelli di Iesi Riserva, Verdicchio di Matelica Riserva, Vernaccia di Serrapetrona, Serrapetrona, San Ginesio, Terre di Offida.Vista la laboriosità dell’elaborazione dei dati ho omesso le denominazioni meno rilevanti (in base al valore).Per ottenere i dati in formato Excel contattatemi.Tabelle allegate nel resto del post Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

  • in

    Importazioni di vino in Italia – aggiornamento primo semestre 2021

    Se le esportazioni di vino sono del 10% circa sopra il 2019, nel primo semestre 2021 le importazioni di vino in Italia sono state del 20% più alte. Si tratta ovviamente di numeri con uno zero di differenza, centinaia di milioni contro miliardi e, soprattutto, si tratta di un segnale positivo perchè la principale componente del nostro import di vino è quello dalla Francia (+13% a 103 milioni di euro), segno che le cose vanno bene dato che si tratta di vini pregiati (Champagne in primis). I numeri dicono che le importazioni di vino sono a 167 milioni di euro e 1.38 milioni di ettolitri. Dopo la Francia, la Spagna ha esportato vino in Italia per 44 milioni di euro (+48%) per un volume di 1.15 milioni di ettolitri, quasi raddoppiato rispetto al 2019. Portogallo, Austria e Germania sono gli altri tre paesi da cui importiamo vino, ma in volumi e quantità non comparabili a quelli di Francia e Spagna. Numeri completi e grafici all’interno del post. Buona consultazione. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

  • in

    Botter – risultati e analisi di bilancio 2020

    Botter ha chiuso il 2020 con un aumento delle vendite del 6% (230 milioni) e, più importante, un miglioramento del margine operativo che dopo la flessione del 2019 ha toccato il 15%, il livello più elevato di sempre. In fondo al bilancio l’utile è di 25 milioni e la cassa netta 54 milioni, anche grazie all’assenza di dividendi che saranno recuperati (30 milioni da distribuire) nel 2021. Per Botter il 2021 è un anno di trasformazione. La holding Botter-Mondodelvino messa in piedi a metà 2020 dovrebbe cominciare a dare i suoi frutti. Il fatturato previsto per il 2020 è di 400 milioni di euro, il che implicherebbe una accelerazione rispetto al combinato 2020 (345-350 milioni), per una crescita vicina al 15%. Il nuovo gruppo è anche alla ricerca di acquisizioni e nuovi accordi di fornitura per coprire l’area toscana, ancora scoperta come offerta di prodotti. Bene, passiamo a una breve discussione dei risultati, con grafici e tabelle all’interno del post. Le vendite crescono del 6% a 230 milioni di euro, con una forte volatilità tra le aree geografiche, che in realtà non è un buon segno. Ad ogni modo il fatturato italiano pur crescendo del 24% resta marginale a 16 milioni, mentre le vendite nel resto dell’Europa crescono del 37% dopo la flessione importante del 2019, toccando quota 124 miloni. Se “cancellassimo” il 2019, la crescita 2018-20 cumulata sarebbe 11%. Esattamente il contrario succede nel resto del mondo, che dopo l’esplosione del 2019 (+52%), cala del 20% a 90 milioni.I margini migliorano in modo significativo. Dal punto di vista industriale, Botter fa un altro passa avanti con il costo del venduto calato al 69.6% delle vendite, dal 71% del 2019 e 74% del 2018. I costi per servizi balzati nel 2019 al 10% del fatturato calano al 9.5% e lo stesso vale per il costo del personale sceso dal 7% al 5% delle vendite e calato anche in valore assoluto. Così il margine torna al 16.5% a livello EBITDA e al 15.1% a livello utile operativo, contro l’11.2% e 9.7% del 2019 e il precedente picco del 2018, 14% e 12.5%.L’utile netto è di 25.6 milioni di euro, dopo una tassazione del 25.5%.A livello finanziario, la cassa netta sale da 30 milioni a 54, sostanzialmente in linea con l’utile netto. Non sono stati distribuiti dividendi (5 milioni nel 2019) ma come dicevamo ne saranno distribuiti circa 30 nel 2021 a valere sul 2020, mentre sono stati investiti circa 3.5 milioni di euro, più del 2019 (2.6). Nei grafici e nelle tabelle troverete un forte incremento del patrimonio netto e del capitale investito: è frutto della rivalutazione dei marchi di 32 milioni di euro che Botter ha attivato e che consentirà rilevanti vantaggi fiscali nei prossimi anni.Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

  • in

    Puglia – dati di produzione dei vini DOC (2019)

    Trovate all’interno del post le tabelle relative agli ettari rivendicati, ettolitri certificati, ettolitri imbottigliati e valore della produzione (ai prezzi di base) delle DOC più rilevanti della regione Puglia. I dati sono ricavati dalle pubblicazioni ISMEA. Si riferiscono agli anni 2016-2019 per le seguenti DOC: Primitivo di Manduria, Salice Salentino, Castel del Monte, Brindisi, Leverano, San Severo, Castel del Monte  Rosso Riserva, Locorotondo, Primitivo di Manduria Dolce Naturale, Gioia del Colle, Copertino, Squinzano, Castel del Monte  Bombino Nero, Negroamaro di Terra d’Otranto, Castel del Monte  Nero di Troia Riserva, Nardò, Martina Franca, Lizzano, Cacc’emmitte di Lucera, Moscato di Trani, Tavoliere delle Puglie.Vista la laboriosità dell’elaborazione dei dati ho omesso le denominazioni meno rilevanti (in base al valore).Per ottenere i dati in formato Excel contattatemi.Tabelle allegate nel resto del post Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

  • in

    Mondodelvino – risultati 2020

    Per Mondodelvino il 2020 è stato un anno di “riordino” e di preparazione per quella che poi è stata l’operazione del 2021 (Aprile), cioè la cessione della maggioranza del capitale al fondo di private equity Clessidra, che nel frattempo aveva comperato Botter e che come si legge dai recenti articoli di giornale mira a mettere le due aziende insieme. Mi fa sorridere il fatto che all’atto dell’annuncio si parlava della creazione del primo player italiano privato del settore (ovviamente parliamo di vendite!) e che dopo qualche mese la combinazione Botter-Mondodelvino sia stata “superata” da IWB-Enoitalia. Ad ogni modo, nel 2020 i dati di Mondodelvino sono molto buoni e il 2021 promette bene, con una attesa di crescita delle vendite del 7-10%. Nel resto del post approfondiamo l’analisi dei risultati e “calcoliamo” anche qualche numero del nuovo gruppo “Botter-Mondodelvino”. Buona lettura. Come dicevamo il fatturato 2020 è stato in crescita moderata, frutto dell’esposizione e dell’andamento positivo in Scandinavia e Russia, che ha più compensato i cali dei mercati più esposti alla pandemia (Cina) o alla ristorazione (Francia, USA e Giappone). Le vendite sono cresciute del 6%, il gross margin è stato stabile intorno al 31% e con un buon risparmio sui costi operativi (servizi soprattutto), i circa 2 milioni di euro in più a livello “industriale” sono diventati quasi 4 a livello di utile operativo, che passa da 4 a 7.6 milioni di euro.A livello di utile netto tale beneficio si annulla quasi completamente per via degli oneri finanziari dove si contabilizzano i costi di emissione di un bond (1 milione) e rilevanti perdite su cambi (Rublo, alcune di queste non realizzate), che dall’altra parte hanno presumibilmente sospinto l’utile operativo.Il debito scende da 69 a 66 milioni, anche grazie al taglio degli investimenti (da 10 a 6 milioni, con un dimezzamento degli investimenti in immobilizzazioni materiali), mentre nessun dividendo è stato pagato.Se le attese del management sono confermate, le vendite 2021 dovrebbero attestarsi a 125-130 milioni di euro. Nel 2020 Botter ha realizzato 230 milioni di fatturato e un utile operativo straordinariamente elevato di 34 milioni di euro. Combinando le due aziende su base pro-forma 2020, uscirebbe un gruppo da 345-350 milioni di fatturato e un utile operativo di 42 milioni di euro, mentre se entrambe le aziende crescessero in linea con le indicazioni di Mondodelvino nel 2021 potrebbero arrivare a 370-380m milioni di fatturato.Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

  • in

    Esportazioni di vino italiano – aggiornamento luglio 2021

    Il ritmo di crescita delle esportazioni italiane si mantiene sostenuto anche in luglio, che fa segnare una crescita dell’8.3% sul 2020 e del 10% sul medesimo mese del 2019. Il saldo da inizio anno sale quindi a 3.98 miliardi di euro, +14% sul 2020 e +10% sui primi sette mesi del 2019. Potremmo dunque dire che nel periodo il Covid è stato pienamente riassorbito, visto che +10% su due anni significa +5% annuo, il che è coerente con il nostro potenziale di crescita. A livello geografico, possiamo dire che tutti i principali paesi di destinazione sono tornati al livello pre pandemia, anzi direi al livello massimo di sempre, salvo Regno Unito (-16%), Giappone (-16%) ed marginalmente Francia, Svizzera e Belgio. Dal punto di vista dei prodotti, luglio è stato un mese eccezionalmente positivo per gli spumanti (+29%) e negativo per i vini sfusi (-12%). Sempre guardando al 2019 e ai primi 7 mesi, siamo a 2.8 miliardi sui vini fermi in bottiglia (+10%) e a 954 milioni sui vini spumanti (+15%). Bene, vi lascio alle tabelle e grafici allegati all’interno del post. Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

  • in

    Sartori – risultati e analisi di bilancio 2020

    Il 2020 di Sartori è più da raccontare con i fatti che con i numeri. Le vendite sono calate dell’8% circa sia in valore che in volume (21.4 milioni di bottiglie), principalmente causa del crollo nel mercato inglese e dal cambio di distributore nel mercato americano, non compensato dall’andamento positivo in diversi mercati, tra cui quello italiano (GDO +4%). Gli utili vanno di conseguenza, con il margine operativo che scende dal 4% al 3% circa e l’utile netto che si assesta poco sotto un milione di euro. Molto di più di questo è però successo, a partire dall’uscita di un azionista che deteneva il 30% del capitale, che ha determinato l’investimento nel riacquisto di azioni proprie (circa il 15% per 3.4 milioni di euro) a parziale liquidazione. Sartori ha poi acquistato il 50% della società immobiliare proprietaria degli immobili utilizzati dall’azienda, il che ha portato a investimenti per oltre 4.7 milioni. Il quadro finale vede la nuova compagine azionaria formata dalla famiglia, con il 45%, e da Collis Veneto Wine Group con il 55%, e un incremento dell’indebitamento finanziario netto da circa 11 milioni a poco meno di 18 milioni di euro. C’è ancora di più da dire, peraltro: Sartori ha deciso di intraprendere un percorso commerciale teso a migliorare il suo mix di prodotti verso i marchi propri concentrando gli investimenti di marketing in questa direzione, e ha assunto una nuova figura manageriale per svilupparsi nei mercati esteri. Tutti questi investimenti determineranno un sacrificio nel 2021, ancora impattato dal COVID, ma dovrebbero consentire di ritornare alle vendite del 2019 nel corso del 2022, sperabilmente con un vantaggio in termini economici nei margini di profitto. Passiamo a una breve analisi dei dati di bilancio. Il fatturato cala dell’8% a 47.2 milioni di euro, che diventano 47.8 milioni con alcuni ricavi accessori. Le vendite in Italia sono cresciute grazie alla GDO, ma anche in Canada, Germania, Benelux, Australia e Cina si registrano dati positivi. Sono invece calate del 19% le vendite nel Regno Unito e del 54% nel mercato americano, dove la distribuzione passa da Banfi a Shaw Ross. Sono negativi anche i dati dove Sartori vende soprattutto nel canale della ristorazione, come Scandinavia, Francia e Giappone.I margini sono in leggero calo, da livelli piuttosto contenuti, nonostante il taglio delle spese generali. Il valore aggiunto resta stabile all’11.4% delle vendite (5.4 milioni), ma maggiori ammortamenti determinano un calo del margine operativo dal 4% al 3.1% e dell’utile netto da 1.3 milioni a 0.9 milioni.La struttura finanziaria benefica di un leggero calo del capitale circolante (0.7 milioni) e di un cash flow di circa 1.5 milioni, ma poi viene appesantita dalle voci sopra menzionate, oltre che da dividendi per 0.9 milioni (1 milione nel 2019). Il risultato finale è un indebitamento finanziario netto di 17.7 milioni, contro un patrimonio netto salito a 14.3 milioni, anche in relazione alla rivalutazione dei marchi, che più che compensa la riserva negativa per le azioni proprie.Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO