Casauria diventa Docg: l’Abruzzo celebra una nuova eccellenza del Montepulciano
In Abruzzo la mappa delle denominazioni si arricchisce di un nuovo tassello: Casauria, storica sottozona del Montepulciano d’Abruzzo, ha completato l’iter di riconoscimento e si appresta a diventare ufficialmente Docg. Un passaggio che segna non solo un traguardo burocratico, ma soprattutto il riconoscimento di una vocazione territoriale radicata e di un’identità enologica forte.
Un territorio che si racconta nel bicchiere
La nuova denominazione abbraccia 18 comuni della provincia di Pescara, dove una ventina di aziende coltivano e vinificano Montepulciano con approccio di qualità. Nel 2022 la produzione imbottigliata ha superato le 300mila bottiglie, con circa 35 ettari rivendicati. Numeri contenuti, ma che collocano Casauria nella fascia alta dei vini regionali: bottiglie che si trovano soprattutto nel canale horeca e nelle enoteche, con un posizionamento sopra i 25 euro.
Dalla sottozona alla Docg
Casauria era stata individuata già nel 2006 come area particolarmente vocata all’interno del disciplinare del Montepulciano d’Abruzzo. Oggi, grazie al lavoro dell’associazione Casauria Docg guidata dall’enologo Concezio Marulli e al sostegno della Regione Abruzzo, il percorso si è concluso. Dopo i 90 giorni previsti per eventuali opposizioni da parte dei Paesi membri dell’Unione Europea, si attende la pubblicazione del disciplinare sulla Gazzetta ufficiale europea, ultimo passo formale prima dell’entrata in vigore.
Radici storiche e memoria collettiva
Il nome “Casauria” richiama il monastero di San Clemente a Casauria, fondato nell’871 per volontà dell’imperatore Ludovico II. Ma la vocazione vinicola del territorio è testimoniata anche da episodi più recenti: negli anni ’30 la stazione ferroviaria di Torre dei Passeri era il crocevia delle spedizioni di uve e vini pregiati provenienti da questa zona, confermando la centralità di Casauria nella viticoltura abruzzese.
Le parole della Regione
Al Merano Wine Festival, l’assessore regionale all’Agricoltura Emanuele Imprudente ha sottolineato il valore di questa conquista: «La nuova Docg segna un pezzo di storia importante per l’Abruzzo. È un risultato che rafforza la viticoltura regionale e porta benefici all’economia locale e al turismo».
Un mosaico di denominazioni
Con Casauria, l’Abruzzo porta a tre il numero delle Docg riconosciute: Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo, Tullum e ora Casauria. Tutte sotto l’egida del Consorzio Vini d’Abruzzo, che sta ridisegnando l’architettura delle denominazioni regionali per valorizzare le specificità dei territori.
Casauria Becomes a DOCG: Abruzzo Celebrates a New Montepulciano Excellence
Abruzzo’s wine map has gained a new highlight: Casauria, once a subzone of Montepulciano d’Abruzzo, has completed the recognition process and is now officially a DOCG. This achievement is not just a bureaucratic milestone but a true acknowledgment of the territory’s deep-rooted vocation and strong enological identity.
A Territory Told Through Wine
The new denomination covers 18 municipalities in the province of Pescara, where around twenty wineries cultivate and vinify Montepulciano with a focus on quality. In 2022, production exceeded 300,000 bottles, with about 35 hectares claimed. These are niche numbers, positioning Casauria wines at the high end of the regional spectrum: bottles mainly distributed through the horeca channel and wine shops, with prices starting from €25.
From Subzone to DOCG
Casauria was already recognized in 2006 as a particularly suitable area within the Montepulciano d’Abruzzo regulations. Today, thanks to the work of the Casauria DOCG association, led by oenologist Concezio Marulli, and the support of the Abruzzo Region, the process has reached completion. After the 90-day period for possible objections from EU member states, the official regulations are expected to be published in the European Official Gazette, marking the final step before enforcement.
Historical Roots and Collective Memory
The name “Casauria” recalls the San Clemente a Casauria monastery, founded in 871 by Emperor Louis II. The area’s winemaking vocation is also evidenced by more recent history: in the 1930s, the railway station of Torre dei Passeri was a hub for shipping premium grapes and wines from this territory, confirming Casauria’s central role in Abruzzo’s viticulture.
The Region’s Perspective
At the Merano Wine Festival, regional agriculture councillor Emanuele Imprudente emphasized the importance of this achievement: “The new DOCG marks an important chapter in Abruzzo’s history. It strengthens regional viticulture and brings benefits to the local economy and tourism.”
A Mosaic of Denominations
With Casauria, Abruzzo now counts three DOCGs: Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo, Tullum, and Casauria. All are under the umbrella of the Consorzio Vini d’Abruzzo, which is reshaping the regional denomination system to highlight the uniqueness of each territory. LEGGI TUTTO
