Dolovinimiti: la Valle di Cembra e i suoi vini verticali
Cembra e i suoi vini verticali
Dal 9 al 12 ottobre, la Valle di Cembra diventa palcoscenico di Dolovinimiti, il festival che celebra la viticoltura eroica tra le Dolomiti. Quattro giorni di appuntamenti pensati per raccontare un angolo appartato ma affascinante del Trentino, attraverso degustazioni, trekking tra i vigneti, masterclass e momenti culturali, con incursioni anche nella vicina Val di Fiemme.
Qui, la viticoltura non conosce la parola “facile”: pendenze che superano il 30%, filari oltre i 500 metri di quota e vigneti incastonati su terrazzamenti e gradoni. Secondo i parametri del Centro di Ricerca per la Viticoltura in Montagna, il 96% del territorio vitato della valle rientra a pieno titolo nella definizione di viticoltura eroica: numeri che parlano da soli.
Il paesaggio, scolpito nei millenni dal torrente Avisio, custodisce oltre 800 ettari di vigne, frutto di un lavoro paziente e ostinato. Da queste alture nascono uve dalla spiccata acidità naturale, capaci di dare ai vini freschezza, identità e longevità. Tra i protagonisti, il Müller Thurgau – simbolo della valle – affiancato da Riesling, Schiava, Pinot Nero e Chardonnay. Le altitudini importanti, i terreni porfirici e le marcate escursioni termiche offrono inoltre basi di grande qualità per il Trento Doc.
Giunto alla terza edizione e ideato dall’Associazione Turistica Valle di Cembra con ApT Fiemme Cembra, Dolovinimiti propone un programma che spazia dal convegno sulla viticoltura eroica, con ospiti provenienti da altri territori montani, a masterclass dedicate alle diverse espressioni del vino di quota. Non mancheranno esperienze immersive: trekking verticali, spettacoli, cene in quota con chef stellati e degustazioni all’aria aperta.
Accanto al vino, spazio anche alla grappa trentina. In collaborazione con l’Istituto Tutela Grappa del Trentino, sarà possibile visitare gli alambicchi in piena attività post-vendemmia, respirando i profumi delle vinacce e scoprendo i segreti della distillazione in un’atmosfera calda e avvolgente.
Un invito, insomma, a vivere la montagna attraverso i suoi vini e le persone che la coltivano, scoprendo che la verticalità, qui, non è solo una questione di pendenze ma una vera e propria filosofia. LEGGI TUTTO