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Esportazioni di vino italiano – aggiornamento primo trimestre 2018

Con i dati di marzo che segnalano uno stop alla crescita dei primi due mesi, si chiude il primo trimestre per le esportazioni di vino. Il dato è positivo, +4.5% a 1.4 miliardi di euro, nonostante il progressivo calo dei volumi, che si materializza in modo sempre più evidente man mano che entriamo nell’anno: siamo partiti a gennaio con -3%, passati a -6% a febbraio, per arrivare al -16% di marzo, che fa chiudere il trimestre a 4.5 milioni di ettolitri, esattamente 0.5 milioni meno dello scorso anno nel medesimo periodo. I vini spumanti continuano a crescere, ma anche in questo caso assistiamo a delle variazioni percentuali calanti, per quanto siano questi mesi poco rilevanti, molto impattati dalla tempistica della Pasqua e, nel caso di marzo, con una base di comparazione difficilissima. Se escludiamo l’incognita volumi, lo scenario sembra rasserenarsi per i prossimi mesi, con il dollaro americano, ma anche le altre valute che hanno invertito la rotta, tornando a rafforzarsi contro l’euro. Buone notizie per i nostri esportatori, soprattutto in mercati ad alto margine come quello americano. Passiamo a leggere qualche dato.

  • In marzo le esportazioni di vino sono calate del 2% a valore e del 16% a volume rispetto allo scorso anno, riducendo l’andamento molto positivo dei primi due mesi a un +4.5% in euro (1384 milioni) e ampliando il calo di volumi al 9%, per 4.54 milioni di ettolitri.
  • A livello di mercati, nel primo trimestre continua a crescere l’export verso gli USA (+4% a 361 milioni, nonostante la forte svalutazione del cambio, mentre si sta indebolendo di nuovo l’export verso il Regno Unito, che cala del 6% a 148 milioni di euro, unicamente per la componente dei vini in bottiglia, -11% a 67 milioni, dato che i vini spumanti hanno mantenuto le vendite dello scorso anno di circa 76 milioni di euro. In mezzo c’è la Germania, con export di circa 230 milioni, di cui 21 sono spumanti (+10%) e 172 sono vini in bottiglia (stabili), con la rimanenza relativa ai vini sfusi.
  • Svizzera, Francia e Svezia restano i tre mercati che stanno crescendo di più e la cui positività è rimasta tale anche nei primi mesi nel 2018. Invece in Canada le esportazioni hanno subito una brusca battuta d’arresto nel mese di marzo.
  • Battuta d’arresto, secondo i dati ISTAT, che si è verificata anche per il nostro vino in Cina, con un calo in marzo del 13% a 10 milioni di euro, che porta il saldo del trimestre a 29 milioni di euro, +7%. In qualche modo meno interessante della performance della Russia, che pur cubando solo 20 milioni nel primo trimestre (essendo un mercato tipicamente di spumanti), mette a segno una crescita del 10%.
  • Abbiamo parlato degli spumanti, sui cui torneremo alla fine della settimana per il solito post più dettagliato. Il trimestre chiude di nuovo con un segno più a doppia cifra (+15%) e 303 milioni di export, ma con un rallentamento evidente a Marzo (+7%) che andrà studiato meglio quando saranno disponibili i dati di aprile per neutralizzare completamente l’effetto della Pasqua (che paradossalmente avrebbe dovuto favorire proprio Marzo 2018 rispetti ad Aprile).
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