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Germania – produzione vino e superfici vitate 2017

La produzione di vino tedesca nel 2017 ha seguito il destino gramo degli altri paesi europei. Il volume di 7.5 milioni di ettolitri marca una delle due vendemmie peggiori dal 2002 a questa parte (l’altra ancora peggio fu nel 2010, con meno di 7 milioni di ettolitri). Come spesso accade in queste occasioni sono i vini di minore qualità a subire le maggiori conseguenze. Infatti sia i vini da tavola che i Prädikatswein sono stati largamente sotto le medie storiche, mentre per i vini di qualità (Qualitätswein) il calo è marcato ma rispetto alla media siamo sotto soltanto del 7% circa. Come abbiamo commentato nel pezzo sul mercato, così come i consumi anche la produzione si sta spostando verso i vini bianchi, anche se lo spostamento non è facile da riconoscere anche a causa della minore resa dei vini bianchi rispetto a quelli rossi (circa il 20% nel caso della Germania). Resta il fatto che sui 102mila ettari circa del vitigno tedesco negli ultimi 5 anni si sono aggiunti 1800 ettari di vigna bianca e se ne sono perduti 1600 di rosso. Un accenno al 2018, che invece è tornato a 9.8 milioni di ettolitri, quindi un livello a sua volta il 10% circa sopra la media storica, e per volume la terza/quarta vendemmia più generosa dal 2002. Passiamo a una breve analisi dei dati.

  • La produzione di vino scende del 17% a 7.46 milioni di ettolitri, a sua volta il 18% sotto la media storica di circa 9 milioni di ettolitri. La produzione di vini da tavola quasi scompare a 160mila ettolitri, mentre i vini di qualità come dicevamo si sono difesi con 5.6 milioni di ettolitri prodotti, non distanti dai 6-6.1 della media storica.
  • L’andamento dei bianchi-rossi non desta particolari commenti. I vini bianchi sono prodotti in 4.6 milioni di ettolitri, il 17.2% sotto la media storica, mentre i rossi sono a 2.9 milioni di ettolitri, il 17.6% sotto la media storica. Diciamo che all’interno del mix se analizzate i dati vedrete che la produzione di vini bianchi di qualità è assolutamente allineata alla media storica (di dati molto volatili), mentre il calo sulla categoria si concentra sui vini rossi (-14%).
  • Passando alla superficie vitata, vi allego una tabella che mostra cosa è successo per vitigno. Crescono naturalmente il Riesling, il Pinot Grigio e il Pinot Bianco, lo Chardonnay e il Sauvignon Blanc di circa 750 ettari a sostituire nella categoria il Muller Thurgau (che pure resta il secondo vitigno coltivato in zona), il Silvaner e il Kerner. Nel segmento dei rossi è stabile il Pinot Nero mentre calano le altre qualità.
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