in

Domenico Clerico, primo bilancio sulla vendemmia 2021


La Vendemmia sta per concludersi tra i filari dell’azienda Domenico Clerico, a Monforte d’Alba, nel cuore delle Langhe. A tracciare un primo bilancio di come è andata è Oscar Arrivabene, enologo e direttore generale della storica cantina famosa nel mondo per i suoi Barolo.

“La stagione 2021 nella zona più a sud dell’appellazione Barolo – spiega Oscar Arrivabene – è iniziata con un inverno nevoso nella sua prima parte e nella sua conclusione mite, cosi come l’inizio della primavera. Ad aprile si è verificato un brusco ritorno del freddo, con temperature vicine allo zero in alcune notti, ma fortunatamente senza incorrere nelle tanto temute gelate tardive. L’estate, mediamente calda e poco piovosa, ha garantito un’ottima sanità delle uve e la forte escursione termica tra giorno e notte, già precocemente in atto dal 17 agosto, è riuscita a garantire ad oggi buone, se non addirittura ottime acidità nei mosti. La raccolta delle uve Nebbiolo da destinarsi a Barolo sarà presumibilmente tardiva come nelle annate classiche, con tutta probabilità dopo il 15 di Ottobre. Il quadro complessivo lascia quindi ben presagire una buona longevità dei futuri vini”.

L’azienda oggi conta 21 ettari vitati che si estendono su alcune delle migliori zone del Barolo di Monforte d’Alba e di Serralunga d’Alba. Situati ad un’altitudine che varia tra i 200 e i 450 metri sul livello del mare, ogni appezzamento ha un suolo particolare che forgia la ricchezza e le caratteristiche del vino a cui dà vita. Qui si coltivano unicamente i tre vitigni piemontesi per eccellenza, Dolcetto, Barbera e Nebbiolo, da cui nascono le 9 etichette di Domenico Clerico.

***

Domenico Clerico è un grande nome del Barolo in Italia e nel mondo. La storia di questa prestigiosa cantina di Monforte d’Alba coincide con la storia di un uomo che ha rivoluzionato il concetto della viticoltura nelle Langhe, animato dal desiderio di sperimentare per raggiungere l’eccellenza che da sempre caratterizza i suoi vini. Domenico Clerico è stato un precursore nello studio del Nebbiolo, ma anche della Barbera D’Alba e del Dolcetto, il vino da cui ha iniziato a costruire il suo sogno già dal 1976. Il suo legame intenso con la terra, il lavoro instancabile tra i filari e le peculiarità dei suoi vigneti hanno costruito negli anni un patrimonio unico.

Un’eredità raccolta dalla moglie Giuliana e portata avanti da un team di collaboratori guidato oggi da Oscar Arrivabene, enologo e direttore generale, nell’assoluto rispetto dell’impronta schietta e senza compromessi del suo fondatore. L’azienda oggi conta 21 ettari vitati, per un totale di 110.000 bottiglie prodotte ogni anno e coltiva unicamente i tre vitigni piemontesi per eccellenza, Dolcetto, Barbera e Nebbiolo, esportando in oltre 40 paesi del mondo. La gamma comprende 9 etichette: Visadì Langhe Dolcetto DOC, Trevigne Barbera D’Alba DOC, Capisme-e Langhe Nebbiolo DOC, Arte Langhe Rosso DOC, Barolo DOCG del Comune di Monforte d’Alba, Pajana Barolo DOCG, Ciabot Mentin Barolo DOCG e AereoplanServaj Barolo DOCG, , Percristina Barolo DOCG .


Fonte: https://www.bereilvino.it/feed/

Degustazione del vino di Jerez: lo Sherry

Barolo Cannubi di Tenuta Carretta: 60 vendemmie tra storia e tradizione