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    Anteprima Sagrantino: il 19 e 20 aprile le nuove annate a Montefalco

    Il Consorzio Tutela Vini Montefalco si prepara alla presentazione alla stampa specializzata nazionale e internazionale delle nuove annate delle denominazioni dei territori di Montefalco e Spoleto, tra cui spicca l’annata 2019 di Montefalco Sagrantino Docg, in occasione dell’evento Anteprima Sagrantino, in programma il 19 e 20 aprile prossimi.

    A Montefalco, dunque, in programma un’edizione ricchissima di novità, in cui i giornalisti di tutto il mondo avranno l’occasione di degustare le nuove annate e le annate in commercio di Montefalco Bianco DOC, Montefalco Grechetto DOC, Spoleto DOC Trebbiano Spoletino, Spoleto DOC Trebbiano Spoletino Superiore, Montefalco Rosso DOC, Montefalco Rosso DOC Riserva e Montefalco Sagrantino DOCG in un contesto ricco di novità che saranno svelate all’apertura dell’evento.

    La valutazione dell’annata 2019 di Montefalco Sagrantino Docg sarà per il quarto anno consecutivo espressa in centesimi, approfondendo i singoli parametri che compongono il giudizio complessivo, anche grazie al lavoro della Commissione esterna, composta ogni anno da un giornalista di rilievo internazionale e da un sommelier di grande esperienza, che affiancherà quella tecnica nell’esame della nuova annata. Quest’anno la valutazione sarà affidata alla giornalista Alessandra Piubello, giornalista e scrittrice veronese, degustatrice professionista, direttore responsabile di alcuni periodici, curatrice della Guida Oro I Vini di Veronelli (unica donna in Italia ad avere questo ruolo) e autrice per la guida I Ristoranti d’Italia de L’Espresso. Collabora con le più importanti riviste di settore nazionali e internazionali, ha pubblicato alcuni libri ed è membro di prestigiose associazioni di settore nazionali e internazionali e presenza costante nei più importanti concorsi enologici del mondo. Con Alessandra Piubello a valutare l’annata sarà il sommelier Giampiero Compare del ristorante Stella Michelin La Cru di Grezzana (Verona). Classe 95, campano di nascita, ha inseguito da subito il sogno di diventare sommelier, affacciandosi alle prime importanti esperienze lavorative, nelle sale di affermati ristoranti stellati come il Kresios a Telese Terme (Benevento) 1 Stella Michelin e la Siriola a San Cassiano (Bolzano) 2 Stelle Michelin. Dal 2019 Maitre e Sommelier del ristorante La Cru.

    La valutazione in stelle, che sarà espressa in parallelo,andrà a comporre il borsino delle vecchie annate. Tutti elementi che forniranno un quadro esauriente sulla nuova annata ma anche delle capacità evolutive del Montefalco Sagrantino DOCG secco e passito, nonché sui vini appartenenti alle denominazioni Montefalco DOC e Spoleto DOC delle cantine partecipanti. L’elenco delle cantine partecipanti è disponibile al link https://www.consorziomontefalco.it/cantine-partecipanti/.

    Tra i momenti attesi A Montefalco c’è il Gran Premio del Sagrantino, concorso nazionale per sommelier promosso dall’AIS – Associazione Italiana Sommelier, in cui i sommelier partecipanti provenienti da varie regioni italiane si disputeranno le ambite Borse di Studio in una finale pubblica tra i migliori tre della semifinale. Un’occasione unica per ammirare sommelier professionisti all’opera con degustazioni, abbinamenti, carte dei vini e tutto quanto riguarda la corretta comunicazione del Sagrantino all’interno di un ristorante. L’altro atteso appuntamento è la presentazione dell’Etichetta d’Autore, opera celebrativa dell’annata 2019 del Montefalco Sagrantino Docg, che quest’anno sarà realizzata quest’anno dall’Accademia delle Belli Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, fondata nel 1573 e una delle Istituzioni di Alta Formazione Artistica più attive e dinamiche dell’Italia centrale.

    Come ogni anno Anteprima Sagrantino sarà aperta, oltre che ai giornalisti, anche agli operatori del settore, che saranno A Montefalco con un programma a loro riservato. Per accreditarsi è possibile collegarsi al sito https://www.consorziomontefalco.it/anteprima-sagrantino/ e compilare il relativo form.

    Nel frattempo il Consorzio Tutela Vini Montefalco si prepara ai due più importanti appuntamenti fieristici dell’anno: le denominazioni di Montefalco e Spoleto saranno al ProWein, una delle fiere del vino più importanti al mondo in programma a Dusseldorf dal 19 al 21 marzo prossimi, presso l’area Hall 17, Stand B29, Desk n° 12, mentre dal 2 al 5 aprile tappa immancabile alla prossima edizione di Vinitaly, la più grande fiera del vino in Italia, dove il Consorzio sarà presente al Padiglione 2, Stand C9/C10, Desk 29.

    “L’evento dedicato alle Anteprime dei vini del nostro territorio che ci apprestiamo a celebrare – dichiara Giampaolo Tabarrini, presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco – si caratterizzerà per la promozione del territorio con molte novità ed estrema attenzione all’ambiente. A Montefalco ci prepariamo ad incontrare il mondo grazie alla presenza della stampa internazionale. Il nostro desiderio più grande è proprio quello di aprirci sempre più al mondo, di farci conoscere ancora di più per la singolarità dei nostri vini che nascono da un territorio che è unico ed irripetibile. Lo abbiamo fatto già in questi mesi con azioni di valorizzazione e promozione territoriale con l’obiettivo di essere ancora più presenti su specifici mercati. Lo facciamo, però, senza strizzare l’occhio a mode o tendenze, ma proponendo la solidità delle nostre radici e della nostra storia, le emozioni che la memoria riesce a suscitare se si pensa all’Umbria, al territorio di Montefalco, inteso come i comuni che appartengono alle denominazioni Montefalco e Spoleto che sono figlie di questa terra, una terra per il vino e che fa dell’accoglienza una delle sue principali attitudini”. LEGGI TUTTO

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    Gli Svitati

    Ci mancavano gli svitati, nel mondo del vino. Ora abbiamo anche quelli. Ma con la S maiuscola. Finalmente.Dice una nota stampa: “È una piccola rivoluzione quella del neonato gruppo de Gli Svitati. Franz Haas, Graziano Prà, Jermann, Pojer e Sandri e Walter Massa. Cinque aziende d’eccellenza e pioniere del tappo a vite in Italia, si sono riunite per raccontare, tutti assieme, il loro modo di “fare vino” e, soprattutto, di tapparne le bottiglie, contro i pregiudizi che hanno spesso accompagnato questa tipologia di chiusura”. Le basi del gruppo risalgono agli ormai lontani anni ’80, quando i cinque produttori iniziarono a riflettere sul possibile utilizzo di altre tipologie di chiusure. Ciascuno pioniere a modo suo, sono sempre stati accomunati da almeno un paio di caratteristiche: un’inesauribile curiosità e la coraggiosa incoscienza di spingere lo sguardo sempre oltre, per provare, sperimentare, spostando il confine ogni volta un po’ più in là, nel tempo e nello spazio. Anni di viaggi, incontri, degustazioni nel Nuovo Mondo aveva finito per convincerli che qualcosa stava inziando a cambiare, e certi tabù come l’intoccabilità del tappo in sughero non sarebbero durati ancora molto. Nel frattempo, il trentino Mario Pojer avrebbe voluto provare a “sigillare la bottiglia con la fusione del vetro come fosse una fiala, per non lasciar passare l’ossigeno”, mentre il veronese Graziano Prà, rimaneva fulminato ad Aspen, in Colorado, da un Sauvignon Blanc imbottigliato con tappo a vite e venduto a 30 dollari – altro che vino cheap. Alla fine, tutti e cinque si sono ritrovati sulla linea dello stesso traguardo, scegliendo di chiudere le loro bottiglie con il tappo a vite, che permette di mantenere quelle qualità organolettiche del vino tanto ricercate e valorizzate dal lavoro in vigneto e in cantina. Grazie alle sue caratteristiche, questa tipologia di tappo consente infatti una micro ossigenazione costante, preservando il vino e permettendo un’omogeneità qualitativa anche nel caso di vecchie annate, oltre ad una corretta evoluzione.Gli Svitati sono nati così, e in questi giorni a Gambellara hanno ufficializzato la loro iniziativa, a fianco della quale è arrivata anche la scienza, rappresentata dal prof. Fulvio Mattivi, ricercatore della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Riportando le analisi dell’Australian Wine Research Institute – che già nel 1999 aveva condotto le prime sperimentazioni su quattordici diverse tipologie di chiusure del vino, tappo a vite incluso – Mattivi può dire a chiunque glielo chieda che questa chiusura presenta una permeabilità all’ossigeno molto più bassa e variabile a seconda del rivestimento utilizzato al suo interno. “Nelle bottiglie con questa chiusura, a distanza di anni, il vino dimostrava un colore ancora brillante e presentava delle caratteristiche organolettiche ideali. Sia per i vini rossi che per quelli bianchi, in queste degustazioni, le bottiglie con tappo a vite erano uguali alle migliori bottiglie con tappo di sughero.”Come si presentano allora, oggi, Gli Svitati? “Siamo cinque aziende che cercano la precisione fin nei minimi dettagli, scegliamo i vitigni che più ci rappresentano e le uve migliori, in cantina abbiamo tutto quello che ci può aiutare a produrre un vino di un’altissima qualità. Ma soprattutto abbiamo a disposizione il tappo ideale per mantenerla. Ecco perché non possiamo non approfittarne. La precisione che abbiamo sempre ricercato oggi è anche un atto dovuto, nei confronti del pubblico e nei confronti del vino”rispondono all’unisono. Non solo: il tappo a vite ha dalla sua anche la sostenibilità, perchè è una chiusura realizzata in alluminio, un materiale rispettoso anche verso l’ambiente. Anche i dati commerciali danno ragione a questa scelta: secondo Stelvin e Guala Closures, oggi quattro bottiglie su dieci sono imbottigliate con tappo a vite, con una percentuale che in Europa Occidentale, storicamente più tradizionalista, è passata dal 29% nel 2015 al 34% nel 2021 (con un 22% in Italia). Oggi Gli Svitati sono cinque, ma il gruppo è appena nato: basta credere nel proprio lavoro (e nei dati scientifici). La porta è aperta. LEGGI TUTTO

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    Vini d’Abruzzo: nuova missione in Asia

    È iniziato il nuovo viaggio in Asia dei vini abruzzesi guidati dal Consorzio per promuoversi su alcuni dei mercati più importanti di quel territorio. Prima tappa a Seoul con una dozzina di aziende e molte etichette che si sono raccontate già in questi giorni a ristoratori, enotecari, importatori e giornalisti, tutti molto interessati alla proposta […] LEGGI TUTTO

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    Al via la terza edizione di Derthona Due.Zero

    Di Luciano Pavesio

    Domenica 12 e lunedì 13 marzo tornerà l’evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi per valorizzare e diffondere la conoscenza del vino bianco ottenuto dal vitigno Timorasso, ormai simbolo del Rinascimento dei Colli Tortonesi

    Anche quest’anno sarà la storica sede del Museo Orsi di Tortona a ospitare per due giorni un grande banco di assaggio dove sarà possibile degustare in anteprima i vini dell’annata 2021, ma allo stesso tempo anche bottiglie con più anni di invecchiamento che mostreranno lo straordinario potenziale evolutivo del Timorasso, in grado di donare vini di grande equilibrio, potenza, finezza ed intensità.

    La giornata di domenica 12 marzo sarà dedicata al pubblico degli appassionati che, dalle ore 10 alle 18, potranno dialogare con i produttori per scoprire le caratteristiche distintive di questo grande vino bianco (ingresso biglietto di 20,00€ – ridotto a 18,00€ per chi lo acquista in prevendita).

    Lunedì 13 marzo invece, sempre allo stesso orario, giorno riservato agli operatori di settore e alle associazioni di sommellerie, che potranno accedere acquistando il ticket al prezzo di 10,00 € al botteghino e 8,00 € in prevendita, e alla stampa, previa richiesta di accredito.

    Sono previste masterclass di approfondimento condotte da professionisti del settore.

    Per queste particolari degustazioni, che consentiranno di studiare le peculiarità del territorio e le diverse declinazioni del Timorasso, è previsto un ticket di ingresso di 25,00€.

    “Territorio e longevità saranno i temi centrali di questa edizione di Derthona Due.Zero alla scoperta di un vino fortemente legato alla propria zona di produzione, che sempre di più sta raccogliendo l’interesse di appassionati ed esperti.” – commenta Gian Paolo Repetto, presidente del Consorzio Tutele Vini Colli Tortonesi –  “Di questa continua crescita il merito va a tutti i produttori, che in questi anni hanno investito molto per far emergere i tratti distintivi di un vino che mostra personalità e carattere, soprattutto con il passare del tempo. Tanto abbiamo fatto ma tanto c’è ancora da fare perché siamo convinti che il Derthona possa affermarsi tra i grandi vini bianchi d’Italia”.

    Per acquistare in prevendita il ticket consultare il sito https://www.collitortonesi.com/derthonaduepuntozero LEGGI TUTTO

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    Colli Euganei nati dal fuoco plasmati dalla viticultura

    Avverrà il giorno 8 marzo alle ore 18:00, presso la spettacolare Villa Selvatico a Battaglia Terme, la presentazione di “Colli Euganei nati dal fuoco plasmati dalla viticultura”, volume promosso dal Consorzio Tutela Vini Colli Euganei come primo di una serie di quaderni scientifici che raccontano le peculiarità della denominazione padovana. Il volume, scritto a quattro […] LEGGI TUTTO

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    Vitigni resistenti in Emilia-Romagna: progetto viaggia a passo spedito

    Procede a passo spedito il progetto di ricerca e sperimentazione sui vitigni resistenti in Emilia-Romagna messo in campo dal Consorzio Vitires che associa quattro gruppi del mondo cooperativo (Cantine Riunite & Civ, Cantina Sociale di San Martino in Rio, Caviro, Terre Cevico) insieme al Centro di ricerche Ri.Nova. Nei giorni scorsi a Imola, all’Hotel Molino […] LEGGI TUTTO

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    Barolo DOCG del Comune di Serralunga d’Alba 2019

    Il 2023 ha visto l’esordio di una nuova etichetta per l’azienda vitivinicola di La Morra, Mauro Veglio. Con il Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2019 si realizza non solo un ampliamento delle referenze di Barolo DOCG, ma anche l’ambizione di lunga data della cantina di cimentarsi nell’interpretazione enologica di uno dei territori iconici della […] LEGGI TUTTO

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    Vino, Consorzio: Brunello di Montalcino chiude vendite 2022 a +18%

    Incrementano ancora le vendite di Brunello di Montalcino, che a tutto il 2022 chiudono in valore a +18% sul pari periodo dell’anno precedente, con la variazione a volume a +7%. Lo rileva il Consorzio del vino Brunello di Montalcino su base Osservatorio Prezzi, lo strumento di rilevazione delle vendite basato sulle dichiarazioni di un campione […] LEGGI TUTTO