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    Villa Bogdano 1880: trent’anni di viticoltura bio e salvaguardia della biodiversità

    Da sempre impegnata nella tutela della biodiversità del luogo in cui è nata, Villa Bogdano 1880 si prepara a festeggiare quest’anno un anniversario particolarmente importante: i suoi primi trent’anni di conversione biologica. “Oggi più di ieri la coltivazione biologica rappresenta un grande valore aggiunto in termini di salvaguardia dell’ambiente e del territorio in cui viviamo […] LEGGI TUTTO

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    Monte del Frà: con Art-Winery vino e arte si incontrano in cantina

    Vino e arte. Un binomio indissolubile che Monte del Frà celebra con un calendario di appuntamenti dedicati, in collaborazione con 6499 Milano, Hub di Arte e Design, diventandone spazio espositivo ufficiale. Il nuovo progetto, che prende il nome di Art-Winery, consiste in un’esposizione permanente allestita nella barricaia di Monte del Frà, a Sommacampagna (Verona), con le opere […] LEGGI TUTTO

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    Il Consorzio di Cirò e Melissa consolida la Doc al di fuori dei confini regionali e nazionali

    Il Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa, nel corso degli anni, ha intrapreso un cammino che ha portato i vini delle denominazioni di questo territorio a raggiungere molteplici mercati nazionali e internazionali. Anche il 2023 sarà caratterizzato da appuntamenti e occasioni di incontro, con il pubblico consumer e con gli addetti ai lavori del mondo wine.

    Già nel mese di marzo sono previsti due appuntamenti dedicati alla scoperta del vitigno autoctono più iconico e identitario del Cirò: il Gaglioppo.

    “Da sempre la tradizione vitivinicola del Cirò è legata a doppio filo al Gaglioppo, vitigno autoctono calabrese.” dichiara Raffaele Librandi, Presidente del Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa “Il Gaglioppo, ha delle peculiarità davvero uniche e dalle sue uve si originano vini con caratteristiche inequivocabili, fortemente identitari e inimitabili, primo fra tutti il Cirò Rosso.”

    Gaglioppo

    Al Gaglioppo verranno infatti dedicati i due seminari dal titolo “Gaglioppo, tra identità e longevità”. Un viaggio sensoriale che, attraverso la degustazione di otto referenze di cantine selezionate, porterà i partecipanti alla scoperta dalle marcate connotazioni identitarie che contraddistinguano i rossi calabresi ottenuti da uve Gaglioppo. Un’occasione per scoprire grandi vini rossi, complessi, strutturati, capaci di invecchiare acquisendo caratteristiche uniche e riconoscibili, come una tannicità sapientemente domata dagli enologi.

    Il primo appuntamento, organizzato in collaborazione con AIS, si terrà lunedì 6 marzo a Milano presso The Westin Palace e sarà condotto da Maria Rosaria Romani, sommelier AIS Calabria, e Davide Gilioli, sommelier e degustatore ufficiale di AIS Lombardia.

    Il secondo appuntamento, realizzato in collaborazione con FIS, si terrà lunedì 20 marzo a Roma, presso la sede centrale della Fondazione e sarà guidato da un docente di Fondazione Italiana Sommelier e da un Rappresentante del Consorzio Cirò e Melissa.

    Al termine di entrambi i seminari seguiranno banchi d’assaggio nei quali 15 cantine del Consorzio porteranno i loro vini DOC bianchi, rossi e rosati.

    Il Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa inoltre sarà presente a Vinitaly e anche durante la fiera non mancheranno le occasioni e gli appuntamenti per scoprire i vini della DOC calabrese. Fuori salone, domenica 2 aprile, ci sarà un evento al Teatro Stabile di Verona che vedrà i vini dei produttori del Consorzio abbinati ai differenti sapori delle cucine regionali italiane. Focus dell’evento è scoprire i vini di questo territorio, i vitigni autoctoni da cui nascono e la loro grande abbinabilità.

    Il Consorzio, dunque, inizia il 2023 rinnovando a tutti i suoi aderenti l’impegno di continuare a muoversi con energia verso la promozione dei vini e del territorio della DOC, rafforzandone l’immagine e creando un’identità forte, riconoscibile e unitaria. LEGGI TUTTO

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    Collio Bianco da uve autoctone, ritorno al futuro

    Correva l’anno 2017 quando il Collio Bianco Gran selezione, realizzato con le varietà autoctone storiche, friulano (dal 40% al 70%) – ribolla gialla (max 30%) e malvasia (max 30%), sembrava dovesse trovare la strada spianata grazie all’approvazione del nuovo Disciplinare che prevedeva, tra l’altro, oltre al recupero dell’uvaggio storico, l’ uscita sul mercato dopo almeno 24 mesi d’invecchiamento e con una  riconoscibilità evidente dovuta alla “Bottiglia Collio”, pensata qualche anno prima da Edi Keber. Era l’idea vincente per riposizionare il Collio tra i grandi terroir del mondo. Come spesso succede, quando si tratta di mettere d’accordo più teste che la pensano in modo diverso, l’idea rimase al palo, preferendo il mantenimento dello status quo. In realtà questo pensiero non ha mai abbandonato un manipolo di produttori che in quel disegno, marcatamente identitario, vedevano e vedono una straordinaria possibilità per il rilancio del Collio tout court.

    A questo proposito la Cantina Produttori di Cormons, Terre del Faet, Edi Keber e Muzic, hanno fortemente voluto riproporre quel progetto che adesso prende il nome di “Collio Bianco da uve autoctone”, dotandosi di una sorta di manifesto programmatico che si potrebbe riassumere in questi punti:

    Utilizzo bottiglia Collio

    Il marchio “Collio –vino da uve autoctone” va posizionato nella parte superiore dell’etichetta frontale, la scritta Collio deve avere una dimensione minima di 1,5 cm

    C’è la possibilità di utilizzare retro etichette e di utilizzare o meno il marchio anche su queste

    Etichetta di dimensione 7×11 (oppure dimensioni simili) con sfondo chiaro

    Utilizzo del nome “Collio Uve Autoctone” nella promozione, guide, siti e materiale pubblicitario per dare il più possibile un’identità comune ai vini dei diversi produttori

    Preferibile non affiancare nomi di fantasia

    Uscita del vino ad almeno 18 mesi dalla vendemmia

    Utilizzo di tutte le tre varietà autoctone (friulano, malvasia, ribolla gialla ) con prevalenza del friulano

    Vino senza macerazioni o con macerazioni brevi prefermentative

    Possibilità di utilizzare botti di legno per l’affinamento (preferibilmente legno grande) senza che il legno abbia predominanza organolettica sulle note varietali dei vitigni

    Nel caso di utilizzo di menzioni (es. riserva) è preferibile che vengano indicate solamente in retro etichetta per mantenere la continuità grafica sul fronte etichetta

    Le buone idee, si sa, sono contagiose; non è un caso che il Collio Bianco da uve autoctone abbia fatto breccia anche in altri cuori; presto si aggiungeranno i produttori Maurizio Buzzinelli, Korsic e Alessio Komianc e via via altri, il perché è facile intuirlo leggendo le parole di Andrea Drius (Terre del Faet) che riassumono l’essenza di tutto il progetto:

    “Questa “nuova – vecchia “idea di vino per noi è fondamentale per dare identità allo storico Bianco delle nostre Colline.Pensiamo che mettere il Territorio davanti a tutto, anche a costo di fare un passo indietro come aziende sia fondamentale per riportare il Collio al prestigio che aveva un tempo.La speranza è che sia un vino riconoscibile, che finalmente si parli di Collio e non si parli di varietà di uva .Avremmo vinto quando si dirà “beviamo un Collio “ ed a nessuno importerà nulla delle varietà , ma tutti sapranno cosa aspettarsi .Troppo spesso i grandi vini friulani sono conosciuti con nomi aziendali e di fantasia, ed è riconoscibile uno stile personale.

    I Produttori che aderiscono al progetto Collio Bianco da uve autoctone

    Cercheremo invece di puntare su uno stile di territorio e per fare questo abbiamo deciso di ascoltare quella che è la storia della nostra zona. La cosa più importante è fare una scelta ed avere un racconto univoco da comunicare in giro per il mondo.Per le varietà che utilizziamo ci rifacciamo alla storia. Sono le varietà che si sono diffuse nel primo dopo guerra perché si adattavano al meglio alle nostre colline (ribolla parti alte, tocai metà collina , malvasia zone calde e con più acqua ) ed erano state scelte dai  contadini senza nessuno scopo commerciale. Si piantava la varietà che dava migliori risultati nel posto ideale, senza essere influenzati da spinte commerciali.Crediamo che sia il messaggio più forte che possiamo comunicare come vino, come storia e come territorio .Per fare questo abbiamo deciso di richiamare le vecchie etichette dove la parola Collio era sempre nella parte superiore e sempre scritto molto. In grande, era un vanto scriverlo e non sono un obbligo.” LEGGI TUTTO

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    Menfi, svelato il calendario della Capitale Italiana del Vino 2023

    Distese di vigneti abbracciano oltre la metà del territorio di Menfi (Ag), dalle spiagge fino alle colline, i lunghi filari raccontano l’essenza del territorio: agricoltura di qualità e turismo enogastronomico ed esperienziale, oggi considerati il vero valore aggiunto di un areale dove il vino è motore propulsore dell’intero comprensorio. In questo palcoscenico, nella nuova location […] LEGGI TUTTO

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    Follador Prosecco: arrivano le tre medaglie “Double Gold” del Gilbert & Gaillard International Challenge 2023

    Ruiol Castei, Nani dei Berti e Xzero di Follador Prosecco dal 1769 vincono per il secondo anno consecutivo i premi “Double Gold”, massimi riconoscimenti alla qualità dei vini attribuiti a livello mondiale dal Concorso internazionale Gilbert & Gaillard 2023. I migliori sommelier del mondo, che compongono la commissione di Bailly non hanno avuto dubbi nel […] LEGGI TUTTO

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    Biserno presenta la sua enologa Helena Lindberg

    Cervelli in fuga, cervelli che restano a dispetto di tutto, e cervelli che abbandonano il ricco e opulento nord del mondo per stabilirsi in Italia. È il caso di Helena Lindberg, nata a Moheda, in Svezia, laurea in Ingegneria chimica, padre ingegnere e madre farmacista, dal 2004 responsabile del settore enologico di Tenuta di Biserno, […] LEGGI TUTTO