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    Vallepicciola e Balan: una partnership strategica per portare l’eccellenza del Chianti Classico in tutta Italia

    Vallepicciola, rinomata cantina nel cuore del Chianti Classico, annuncia con entusiasmo una nuova e importante collaborazione con Balan, uno dei principali distributori di vini a livello nazionale. Un’intesa che segna un passo fondamentale nell’espansione di Vallepicciola sul mercato nazionale, consolidando ulteriormente la sua posizione nel panorama vinicolo di alta qualità.
    Vallepicciola, celebre per vini che coniugano tradizione e innovazione, ha scelto Balan come partner ideale per distribuire le sue pregiate etichette sul mercato italiano, garantendo così ai consumatori un accesso ancora più ampio e capillare a prodotti definibili come espressione autentica del territorio toscano. L’obiettivo di questa intesa è rafforzare il legame con il pubblico italiano e affermare ulteriormente l’eccellenza vitivinicola di Vallepicciola.
    “È un onore poter collaborare con un distributore di grande prestigio come Balan, che condivide con noi l’impegno per la qualità e la passione per il mondo del vino”, ha dichiarato Alberto Colombo, CEO di Vallepicciola. “Siamo felici di iniziare questa nuova avventura con Vallepicciola, un partner che condivide i nostri valori e il nostro impegno nel rappresentare il meglio dell’enologia italiana” fa eco Daniele Balan, CEO di Balan Srl.”
    Il recente accordo mira non solo a rendere i prodotti di Vallepicciola disponibili in nuove aree geografiche, ma anche a rafforzare – sinergicamente – l’identità del marchio, puntando oltretutto su un approccio sostenibile e innovativo nella gestione della distribuzione e nella promozione dei prodotti.
    Vallepicciola e Balan sono pronte ad avviare insieme una serie di iniziative di promozione e comunicazione che accompagneranno il lancio dei prodotti nei nuovi mercati. Un viaggio che porterà i vini di Vallepicciola sempre più lontano, consolidando il legame con i consumatori e con tutti gli amanti del buon vino.
    Attualmente, Vallepicciola si estende su 265 ettari, di cui 107 vitati. La produzione annua s’attesta a 500.000 bottiglie divise in 17 etichette tra Chianti Classico Docg e Igt Toscana. L’elegante champagne P. Vallée impreziosisce la ricca offerta di Vallepicciola che, grazie a Balan, potrà d’ora in poi raggiungere un pubblico sempre più numeroso. LEGGI TUTTO

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    Vinibuoni d’Italia ospite di SACMI a Imola per la premiazione delle Corone 2025

    Vinibuoni d’Italia, la guida edita dal Touring Club Italiano, sarà ospite di SACMI all’interno dello splendido Auditorium della sede di Imola (BO). A partire dalle 10.30 prenderà avvio l’evento di presentazione della nuova edizione della guida, con la presenza del curatore nazionale Mario Busso e dei coordinatori regionali.La ventiduesima edizione della guida conferma la crescita nella qualità e nella quantità dei campioni degustati: oltre 35000, con 1934 aziende selezionate e 6572 vini recensiti, tra cui spiccano 726 Corone, assegnate dai coordinatori regionali ai migliori assaggi individuati nelle selezioni.
    Alcuni dei vini coronati, che in virtù del riconoscimento hanno preso parte alle degustazioni delle Finali Nazionali, sono stati ulteriormente premiati dai curatori nazionali, che hanno stilato la classifica dei TOP 300. Le commissioni parallele delle finali, nell’ambito del progetto “Oggi le corone le decido io”, hanno infine decretato i premi assegnati dalla giuria ospite composta da giornalisti e operatori del settore.
    Dopo la consegna dei diplomi di merito ai TOP 300 svoltasi a Merano, l’evento di Imola sarà dedicato alla premiazione delle Corone di Vinibuoni d’Italia e delle Corone del progetto “Oggi le corone le decido io”.
    L’evento sarà anche occasione di approfondire il tema dell’attenzione alla sostenibilità ambientale. Interverranno il Presidente SACMI IMOLA Paolo Mongardi e i partner della guida Repower e Rastal.
    «Con grande piacere, anche quest’anno, SACMI ospita questo prestigioso appuntamento. Questo evento, che celebra le eccellenze enologiche italiane, è per noi un’occasione speciale per riflettere su temi cruciali per il futuro delle nostre comunità. Il mondo del vino, con il suo profondo legame con la terra, può essere un esempio virtuoso di come tradizione e innovazione possano unirsi per consegnare alle prossime generazioni un pianeta migliore», sottolinea il Presidente di SACMI, Paolo Mongardi.
    Alla presentazione e premiazione seguirà una straordinaria degustazione delle oltre 500 etichette premiate, accompagnate da salumi Levoni, Grana Padano Dop e tipicità a marchio Io sono Friuli Venezia Giulia, storici partner di Vinibuoni d’Italia.
    Per accedere all’evento le aziende, gli operatori della ristorazione e della stampa possono richiedere l’accredito all’indirizzo eventi@vinibuoni.it, fino ad esaurimento dei posti disponibili. LEGGI TUTTO

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    Vinibuoni d’Italia ospite di SACMI a Imola per la premiazione delle Corone 2025

    Vinibuoni d’Italia, la guida edita dal Touring Club Italiano, sarà ospite di SACMI all’interno dello splendido Auditorium della sede di Imola (BO). A partire dalle 10.30 prenderà avvio l’evento di presentazione della nuova edizione della guida, con la presenza del curatore nazionale Mario Busso e dei coordinatori regionali.La ventiduesima edizione della guida conferma la crescita nella qualità e nella quantità dei campioni degustati: oltre 35000, con 1934 aziende selezionate e 6572 vini recensiti, tra cui spiccano 726 Corone, assegnate dai coordinatori regionali ai migliori assaggi individuati nelle selezioni.
    Alcuni dei vini coronati, che in virtù del riconoscimento hanno preso parte alle degustazioni delle Finali Nazionali, sono stati ulteriormente premiati dai curatori nazionali, che hanno stilato la classifica dei TOP 300. Le commissioni parallele delle finali, nell’ambito del progetto “Oggi le corone le decido io”, hanno infine decretato i premi assegnati dalla giuria ospite composta da giornalisti e operatori del settore.
    Dopo la consegna dei diplomi di merito ai TOP 300 svoltasi a Merano, l’evento di Imola sarà dedicato alla premiazione delle Corone di Vinibuoni d’Italia e delle Corone del progetto “Oggi le corone le decido io”.
    L’evento sarà anche occasione di approfondire il tema dell’attenzione alla sostenibilità ambientale. Interverranno il Presidente SACMI IMOLA Paolo Mongardi e i partner della guida Repower e Rastal.
    «Con grande piacere, anche quest’anno, SACMI ospita questo prestigioso appuntamento. Questo evento, che celebra le eccellenze enologiche italiane, è per noi un’occasione speciale per riflettere su temi cruciali per il futuro delle nostre comunità. Il mondo del vino, con il suo profondo legame con la terra, può essere un esempio virtuoso di come tradizione e innovazione possano unirsi per consegnare alle prossime generazioni un pianeta migliore», sottolinea il Presidente di SACMI, Paolo Mongardi.
    Alla presentazione e premiazione seguirà una straordinaria degustazione delle oltre 500 etichette premiate, accompagnate da salumi Levoni, Grana Padano Dop e tipicità a marchio Io sono Friuli Venezia Giulia, storici partner di Vinibuoni d’Italia.
    Per accedere all’evento le aziende, gli operatori della ristorazione e della stampa possono richiedere l’accredito all’indirizzo eventi@vinibuoni.it, fino ad esaurimento dei posti disponibili. LEGGI TUTTO

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    Vinitaly Design Award cresce ancora: 4 nuove categorie e debutto di Vinitaly Design Experience

    Vinitaly Design Award cresce ancora e per la 29^ edizione di quest’anno amplia le categorie con quattro nuove sezioni di candidatura del concorso dedicato al packaging di vini, distillati, birre e oli extravergini di oliva e che dal 2025 raggiunge, così, complessivamente 20 riconoscimenti.Entrano a far parte del regolamento ufficiale i premi Concept (progetti che esplorano nuovi linguaggi di design), Illustrated Wines (packaging con illustrazioni esclusive che raccontano storie), Restyling Wines (evoluzioni creative tra il “prima” e il “dopo”) e Timeless Wines (icone che hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo del design). A valutare i progetti – dalla bottiglia alla chiusura, dalla capsula all’etichetta e controetichetta, fino a sigilli e all’imballo secondario -, sarà una giuria tecnica composta da 30 esperti (cinque in più rispetto all’anno scorso) guidata dal designer pluripremiato Mario Di Paolo, confermato per il secondo anno alla direzione artistica del Premio di Vinitaly.
    Da oggi e fino al 23 febbraio si potranno candidare le aziende ma anche le agenzie creative italiane ed estere, a condizione che i progetti si riferiscano a prodotti di imprese domestiche. Saranno altresì ammessi progetti di aziende produttrici straniere purché concepiti da designer italiani.
    Tra le altre novità, debutta quest’anno la Vinitaly Design Experience, un progetto di formazione e aggiornamento tecnico in programma il 4 aprile 2025. Professionisti del settore enogastronomico e studenti delle più importanti scuole di design e comunicazione potranno partecipare a workshop e conferenze tenute da esperti di standing internazionale per esplorare le nuove tendenze di packaging design, comunicazione visiva e branding. Lo scopo è quello di ispirare i professionisti del presente e del futuro a lavorare in uno dei settori che più generano valore in Italia e contribuiscono alla diffusione del Made in Italy nel mondo.
    Per quanto riguarda i prodotti, sono ammesse a partecipare le seguenti tipologie: White Wines, Red Wines, Rosé Wines, Sparkling Wines, Fine Wines, Gdo Wines, Concept, Aromatized Wines/Cocktail Base/Soft Alcool/No Alcool, Liqueur Wines, Series Wines, Limited Edition, Private Label, Clear Spirits, Dark Spirits, Secondary Pack, Extra Virgin Olive Oils, Beers. Per ogni categoria saranno assegnati 4 trofei Vinitaly Design Award: Black, Gold, Silver e Bronze. Verranno, inoltre, conferiti 11 premi speciali, tra cui “Best in Show” e “Agency of the Year”.
    I vincitori del 29° Vinitaly Design Award saranno svelati e proclamati sabato 5 aprile nel corso dell’evento di gala dedicato alla consegna dei trofei, presso il Teatro Ristori di Verona.
    Comitato tecnico-scientifico: Mauro Cobelli e Marco Giuri (Avvocati), Paolo Brogioni (Direttore Assoenologi), Luca Fois (Designer e docente) e Chiara Tomasi (Designer ed esperta di packaging).
    Giuria: Antonella Andriani (VP ADI), Zeno Bersanetti (Art Director NSG), Camilla Gatti (Design Director CBA), Maricetta Gianfalla (Creative Director Alias), Gianluca Invernizzi (Design Director Smith Lumen), Nicola Mincione (Partner RBA), Simonetta Doni (Fondatrice e CEO di Doni e Associati), Papi Frigerio (Design Director Robilant Associati), Francesco Voltolina (Designer e artista), Juan Mantilla (Creative Director Kiko), Stefano Torregrossa (Direttore Creativo O,Nice! Design Studio), Dario Frattaruolo (Direttore Creativo Dario Frattaruolo Design), Andrea Basile (Direttore Creativo Basile ADV), Jana Kokrhanek (CEO Luxoro), Michela Pibiri (Editor in Chief PrintLovers), Leila Salimbeni (Direttore Spirito DiVino), Alessandro Regoli (Direttore WineNews), Fabio Piccoli (Direttore WineMeridian), Giuseppe Roberto Biagetti (Direttore ISIA), Fulvio Ravagnani (Direttore Scuola di Comunicazione IED) Giulia Corcos (Sales Director Tannico), Alessandro Rossi (Category Manager Wines Partesa), Daniele Colombo (Category Manager W&S Esselunga). LEGGI TUTTO

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    Vinitaly Design Award cresce ancora: 4 nuove categorie e debutto di Vinitaly Design Experience

    Vinitaly Design Award cresce ancora e per la 29^ edizione di quest’anno amplia le categorie con quattro nuove sezioni di candidatura del concorso dedicato al packaging di vini, distillati, birre e oli extravergini di oliva e che dal 2025 raggiunge, così, complessivamente 20 riconoscimenti.Entrano a far parte del regolamento ufficiale i premi Concept (progetti che esplorano nuovi linguaggi di design), Illustrated Wines (packaging con illustrazioni esclusive che raccontano storie), Restyling Wines (evoluzioni creative tra il “prima” e il “dopo”) e Timeless Wines (icone che hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo del design). A valutare i progetti – dalla bottiglia alla chiusura, dalla capsula all’etichetta e controetichetta, fino a sigilli e all’imballo secondario -, sarà una giuria tecnica composta da 30 esperti (cinque in più rispetto all’anno scorso) guidata dal designer pluripremiato Mario Di Paolo, confermato per il secondo anno alla direzione artistica del Premio di Vinitaly.
    Da oggi e fino al 23 febbraio si potranno candidare le aziende ma anche le agenzie creative italiane ed estere, a condizione che i progetti si riferiscano a prodotti di imprese domestiche. Saranno altresì ammessi progetti di aziende produttrici straniere purché concepiti da designer italiani.
    Tra le altre novità, debutta quest’anno la Vinitaly Design Experience, un progetto di formazione e aggiornamento tecnico in programma il 4 aprile 2025. Professionisti del settore enogastronomico e studenti delle più importanti scuole di design e comunicazione potranno partecipare a workshop e conferenze tenute da esperti di standing internazionale per esplorare le nuove tendenze di packaging design, comunicazione visiva e branding. Lo scopo è quello di ispirare i professionisti del presente e del futuro a lavorare in uno dei settori che più generano valore in Italia e contribuiscono alla diffusione del Made in Italy nel mondo.
    Per quanto riguarda i prodotti, sono ammesse a partecipare le seguenti tipologie: White Wines, Red Wines, Rosé Wines, Sparkling Wines, Fine Wines, Gdo Wines, Concept, Aromatized Wines/Cocktail Base/Soft Alcool/No Alcool, Liqueur Wines, Series Wines, Limited Edition, Private Label, Clear Spirits, Dark Spirits, Secondary Pack, Extra Virgin Olive Oils, Beers. Per ogni categoria saranno assegnati 4 trofei Vinitaly Design Award: Black, Gold, Silver e Bronze. Verranno, inoltre, conferiti 11 premi speciali, tra cui “Best in Show” e “Agency of the Year”.
    I vincitori del 29° Vinitaly Design Award saranno svelati e proclamati sabato 5 aprile nel corso dell’evento di gala dedicato alla consegna dei trofei, presso il Teatro Ristori di Verona.
    Comitato tecnico-scientifico: Mauro Cobelli e Marco Giuri (Avvocati), Paolo Brogioni (Direttore Assoenologi), Luca Fois (Designer e docente) e Chiara Tomasi (Designer ed esperta di packaging).
    Giuria: Antonella Andriani (VP ADI), Zeno Bersanetti (Art Director NSG), Camilla Gatti (Design Director CBA), Maricetta Gianfalla (Creative Director Alias), Gianluca Invernizzi (Design Director Smith Lumen), Nicola Mincione (Partner RBA), Simonetta Doni (Fondatrice e CEO di Doni e Associati), Papi Frigerio (Design Director Robilant Associati), Francesco Voltolina (Designer e artista), Juan Mantilla (Creative Director Kiko), Stefano Torregrossa (Direttore Creativo O,Nice! Design Studio), Dario Frattaruolo (Direttore Creativo Dario Frattaruolo Design), Andrea Basile (Direttore Creativo Basile ADV), Jana Kokrhanek (CEO Luxoro), Michela Pibiri (Editor in Chief PrintLovers), Leila Salimbeni (Direttore Spirito DiVino), Alessandro Regoli (Direttore WineNews), Fabio Piccoli (Direttore WineMeridian), Giuseppe Roberto Biagetti (Direttore ISIA), Fulvio Ravagnani (Direttore Scuola di Comunicazione IED) Giulia Corcos (Sales Director Tannico), Alessandro Rossi (Category Manager Wines Partesa), Daniele Colombo (Category Manager W&S Esselunga). LEGGI TUTTO

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    Il Masi Wine Bar Munich si aggiudica il premio ‘Top Italian Restaurant’ 2025 del Gambero Rosso

    Per il secondo anno consecutivo, il Masi Wine Bar di Monaco di Baviera si aggiudica il prestigioso riconoscimento della Guida “Top Italian Restaurants” del Gambero Rosso, dedicata alle più autentiche esperienze enogastronomiche italiane all’estero (ristoranti, pizzerie ed enoteche).In occasione della cerimonia di premiazione, tenutasi mercoledì 22 gennaio presso la Künstlerhaus di Monaco, durante la degustazione I Vini d’Italia, Vitangelo Galluzzi, Responsabile dei Servizi di Ospitalità della Masi Wine Experience, e Oscar Zorzetto, Direttore Operativo del Masi Wine Bar Munich, hanno ritirato il premio, che conferma il locale come una delle principali mete per gli amanti del vino e della cucina italiani a Monaco.
    Il Gambero Rosso definisce il Masi Wine Bar di Monaco un autentico piccolo tempio del vino italiano, con oltre 50 etichette provenienti da molteplici regioni e una selezione di vecchie annate di Amarone. L’atmosfera elegante si fonde con un design contemporaneo e, secondo la guida ai ristoranti italiani, è “il luogo ideale per una pausa all’insegna del relax, sorseggiando un bicchiere di vino o un cocktail”. Questo, insieme all’offerta di raffinati antipasti veneziani e piatti tipici della regione reinterpretati con creatività, lo rende uno dei 16 migliori wine bar e ristoranti italiani di Monaco. Gli originali drink a base di vini Masi, preparati da un eccellente team di bartender – novità introdotta nel 2024 nell’experience degustativa – fanno di questo bar un vero e proprio punto di riferimento della città monacense.
    Il Masi Wine Bar Munich è parte della Masi Wine Experience, progetto di enoturismo di Masi che include sette location iconiche, tra cui le storiche cantine Masi e Serego Alighieri in Valpolicella, Tenuta Canova a Lazise sul Lago di Garda, Canevel nel cuore delle colline di Valdobbiadene e Masi Tupungato a Mendoza, in Argentina. Fanno parte del progetto di ospitalità anche l’esclusivo Masi Wine Bar Al Druscié di Cortina d’Ampezzo e, appunto, il Masi Wine Bar Munich, nel noto adresse “Campari Haus” in Maximilianstrasse a Monaco di Baviera.
    ***
    MASI AGRICOLA: Masi è produttore leader di Amarone e da sempre interpreta con passione i valori delle Venezie. Nel 2022 ha celebrato la 250° vendemmia della famiglia Boscaini nei pregiati vigneti del “Vaio dei Masi”, valle nel cuore della Valpolicella Classica (1772-2022). Masi ha un expertise riconosciuta nella tecnica dell’Appassimento, praticata sin dai tempi degli antichi Romani, per concentrare colore, zuccheri, aromi e tannini nel vino, ed è uno degli interpreti storici dell’Amarone: il suo presidente, Sandro Boscaini, rappresenta la sesta generazione della famiglia che ha contribuito a creare con questo vino un’eccellenza italiana. Oggi Masi produce cinque diversi Amaroni, la gamma più ampia e qualificata proposta al mercato internazionale.
    Da quasi cinquant’anni ha avviato un ambizioso progetto di valorizzazione di storiche tenute vitivinicole, collaborando con i Conti Serego Alighieri, discendenti del poeta Dante, proprietari della tenuta che in Valpolicella può vantare la più lunga storia e tradizione, e con i Conti Bossi Fedrigotti, prestigiosa griffe trentina con vigneti in Rovereto, a cui si aggiunge lo storico château nel cuore di Valdobbiadene di Canevel Spumanti, cantina rinomata per i suoi spumanti premium e parte del gruppo Masi da fine 2016.
    Nel 2023 Masi ha acquisito Tenuta “Casa Re” nell’Oltrepò Pavese, territorio vocato per la produzione di uve Pinot Nero per base spumante. Masi fonda la propria attività su valori sociali, etici e ambientali e ha un’importante produzione di vini biologici, sia nelle Venezie che nelle tenute Poderi del Bello Ovile in Toscana e Masi Tupungato in Argentina. In linea con il proprio heritage, Masi ha approvato a marzo 2024 il progetto di sostenibilità “Masi Green Governance” che vede l’adozione dello status di Società Benefit e l’integrazione nell’oggetto sociale di ulteriori attività con finalità di beneficio comune, legate alla crescita sociale, alla promozione e valorizzazione della cultura delle Venezie, delle persone, del territorio e dell’ambiente.
    www.masi.it LEGGI TUTTO

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    Il Masi Wine Bar Munich si aggiudica il premio ‘Top Italian Restaurant’ 2025 del Gambero Rosso

    Per il secondo anno consecutivo, il Masi Wine Bar di Monaco di Baviera si aggiudica il prestigioso riconoscimento della Guida “Top Italian Restaurants” del Gambero Rosso, dedicata alle più autentiche esperienze enogastronomiche italiane all’estero (ristoranti, pizzerie ed enoteche).In occasione della cerimonia di premiazione, tenutasi mercoledì 22 gennaio presso la Künstlerhaus di Monaco, durante la degustazione I Vini d’Italia, Vitangelo Galluzzi, Responsabile dei Servizi di Ospitalità della Masi Wine Experience, e Oscar Zorzetto, Direttore Operativo del Masi Wine Bar Munich, hanno ritirato il premio, che conferma il locale come una delle principali mete per gli amanti del vino e della cucina italiani a Monaco.
    Il Gambero Rosso definisce il Masi Wine Bar di Monaco un autentico piccolo tempio del vino italiano, con oltre 50 etichette provenienti da molteplici regioni e una selezione di vecchie annate di Amarone. L’atmosfera elegante si fonde con un design contemporaneo e, secondo la guida ai ristoranti italiani, è “il luogo ideale per una pausa all’insegna del relax, sorseggiando un bicchiere di vino o un cocktail”. Questo, insieme all’offerta di raffinati antipasti veneziani e piatti tipici della regione reinterpretati con creatività, lo rende uno dei 16 migliori wine bar e ristoranti italiani di Monaco. Gli originali drink a base di vini Masi, preparati da un eccellente team di bartender – novità introdotta nel 2024 nell’experience degustativa – fanno di questo bar un vero e proprio punto di riferimento della città monacense.
    Il Masi Wine Bar Munich è parte della Masi Wine Experience, progetto di enoturismo di Masi che include sette location iconiche, tra cui le storiche cantine Masi e Serego Alighieri in Valpolicella, Tenuta Canova a Lazise sul Lago di Garda, Canevel nel cuore delle colline di Valdobbiadene e Masi Tupungato a Mendoza, in Argentina. Fanno parte del progetto di ospitalità anche l’esclusivo Masi Wine Bar Al Druscié di Cortina d’Ampezzo e, appunto, il Masi Wine Bar Munich, nel noto adresse “Campari Haus” in Maximilianstrasse a Monaco di Baviera.
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    MASI AGRICOLA: Masi è produttore leader di Amarone e da sempre interpreta con passione i valori delle Venezie. Nel 2022 ha celebrato la 250° vendemmia della famiglia Boscaini nei pregiati vigneti del “Vaio dei Masi”, valle nel cuore della Valpolicella Classica (1772-2022). Masi ha un expertise riconosciuta nella tecnica dell’Appassimento, praticata sin dai tempi degli antichi Romani, per concentrare colore, zuccheri, aromi e tannini nel vino, ed è uno degli interpreti storici dell’Amarone: il suo presidente, Sandro Boscaini, rappresenta la sesta generazione della famiglia che ha contribuito a creare con questo vino un’eccellenza italiana. Oggi Masi produce cinque diversi Amaroni, la gamma più ampia e qualificata proposta al mercato internazionale.
    Da quasi cinquant’anni ha avviato un ambizioso progetto di valorizzazione di storiche tenute vitivinicole, collaborando con i Conti Serego Alighieri, discendenti del poeta Dante, proprietari della tenuta che in Valpolicella può vantare la più lunga storia e tradizione, e con i Conti Bossi Fedrigotti, prestigiosa griffe trentina con vigneti in Rovereto, a cui si aggiunge lo storico château nel cuore di Valdobbiadene di Canevel Spumanti, cantina rinomata per i suoi spumanti premium e parte del gruppo Masi da fine 2016.
    Nel 2023 Masi ha acquisito Tenuta “Casa Re” nell’Oltrepò Pavese, territorio vocato per la produzione di uve Pinot Nero per base spumante. Masi fonda la propria attività su valori sociali, etici e ambientali e ha un’importante produzione di vini biologici, sia nelle Venezie che nelle tenute Poderi del Bello Ovile in Toscana e Masi Tupungato in Argentina. In linea con il proprio heritage, Masi ha approvato a marzo 2024 il progetto di sostenibilità “Masi Green Governance” che vede l’adozione dello status di Società Benefit e l’integrazione nell’oggetto sociale di ulteriori attività con finalità di beneficio comune, legate alla crescita sociale, alla promozione e valorizzazione della cultura delle Venezie, delle persone, del territorio e dell’ambiente.
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    Assovini Sicilia e Università di Milano: un progetto innovativo sul Nero d’Avola

    L’associazione di viticoltori Assovini Sicilia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, ha avviato una ricerca pionieristica per esplorare nuove frontiere nella produzione vinicola. L’obiettivo principale è diversificare le tecniche enologiche, studiare la varietà del vitigno Nero d’Avola e sviluppare vini con un contenuto alcolico ridotto, mantenendo inalterata la qualità sensoriale. La presentazione del progetto, denominato InnoNDA, si è tenuta martedì 21 gennaio a Palermo presso la sede di Assovini Sicilia.

    Il progetto InnoNDA

    Il progetto InnoNDA riunisce una rete di partner di alto livello: Assovini Sicilia come capofila, l’Università degli Studi di Milano, i laboratori ISVEA e alcune aziende vitivinicole siciliane, tra cui Dimore di Giurfo (CT), Feudi del Pisciotto (CL), Tenute Lombardo (CL) e Tenuta Rapitalà (PA). A supporto del progetto collaborano tecnici e professionisti del settore, tra cui l’Innovation Broker Dott. Enol. Leonardo La Corte.

    L’iniziativa, avviata nell’aprile 2024, punta a individuare tecniche agronomiche ed enologiche innovative che consentano di ottenere vini con una gradazione alcolica ridotta, senza sacrificare l’intensità aromatica e il gusto distintivo del Nero d’Avola, il vitigno a bacca rossa più rappresentativo della Sicilia. Inoltre, il progetto esplora la diversificazione produttiva attraverso l’uso di anfore di terracotta e analizza le diverse espressioni del Nero d’Avola nei vari terroir siciliani.

    Macerazione e affinamento in anfora

    Una delle innovazioni centrali del progetto è rappresentata dalla macerazione e dall’affinamento in anfore di terracotta. Questa pratica, seppur antica, non è mai stata applicata sistematicamente al Nero d’Avola. L’obiettivo è comprendere come questa tecnica possa influire sulle caratteristiche organolettiche del vino, offrendo nuove opportunità di valorizzazione per il vitigno siciliano.

    Feudi del Pisciotto birdeyeview_credit@Alfio Garozzo

    La diversità del Nero d’Avola

    Il progetto pone particolare attenzione alla diversità del Nero d’Avola, esplorando come fattori come il terroir e l’età del vigneto influenzino le caratteristiche dell’uva e del vino. Vigneti più maturi, ad esempio, potrebbero dimostrarsi più resilienti agli effetti dei cambiamenti climatici, un aspetto cruciale per il futuro della viticoltura in Sicilia.

    Tenuta Rapitalà

    Riduzione del contenuto alcolico

    In un contesto di crescente attenzione alla salute e alle preferenze dei consumatori, la riduzione del grado alcolico nei vini rappresenta una sfida cruciale. Il progetto InnoNDA mira a rispondere a questa esigenza, sviluppando tecniche di vinificazione che consentano di preservare le caratteristiche sensoriali del Nero d’Avola, pur riducendone il tenore alcolico.

    Tenute Lombardo

    Sinergia tra ricerca e produzione

    La collaborazione tra l’Università degli Studi di Milano e Assovini Sicilia è un esempio virtuoso di sinergia tra ricerca accademica e settore produttivo. Questo approccio consente di integrare conoscenze scientifiche e competenze pratiche, favorendo l’innovazione in un settore chiave per l’economia italiana.

    Dichiarazioni dei protagonisti

    “I cambiamenti climatici e le aspettative dei consumatori spingono le aziende di Assovini Sicilia a sperimentare nuove tecniche agronomiche e produttive”, ha dichiarato Lilly Fazio, vicepresidente di Assovini Sicilia. “Grazie a questa collaborazione con l’Università di Milano, supportata dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, possiamo affrontare le sfide globali e migliorare la qualità della vita e la sostenibilità produttiva.”

    La Prof.ssa Daniela Fracassetti, responsabile scientifico del progetto, ha sottolineato: “InnoNDA introduce approcci enologici innovativi per il Nero d’Avola, fornendo strumenti utili ai produttori per una crescita consapevole e sostenibile del settore vitivinicolo.”

    Terre di Giurfo

    Infine, l’enologo Leonardo La Corte di ISVEA ha evidenziato: “Questo progetto offre un contributo significativo alla diversificazione della produzione e alla valorizzazione del Nero d’Avola come simbolo del Made in Sicily nel mondo.”

    Il progetto InnoNDA rappresenta una pietra miliare per il futuro della viticoltura siciliana, coniugando tradizione e innovazione per affrontare le sfide di domani.

    Assovini Sicilia

    Fondata nel 1998 da Giacomo Rallo, Diego Planeta e Lucio Tasca, Assovini Sicilia oggi conta 101 aziende associateche producono circa 900 etichette da cui si genera più dell’80% del valore del vino siciliano imbottigliato. Ad unire gli associati è il grande amore per la propria terra e la consapevolezza che il vino siciliano rappresenti un valore unico nel panorama enologico italiano e mondiale. Attraverso la Fondazione SOStain Sicilia, Assovini è inoltre impegnata nel promuovere e supportare la sostenibilità sociale, economica e ambientale, incentivando le buone pratiche per una vitivinicoltura sempre più green. Un’associazione dinamica e contemporanea che ha già tracciato la rotta per il futuro puntando sulle nuove generazioni. LEGGI TUTTO