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    di Patrizia Vigolo

    L’obiettivo del Gruppo dei Vignaioli di Mezzane è ben definito: dare un forte stimolo e un impegno costante per il processo di definizione delle “Vallate della Valpolicella” come future sottozone, oltre a valorizzare le migliori aree di produzione del Soave.

    13 produttori con ciascuno la sua storia, le proprie origini e uno stile unico, accomunati da due elementi fondamentali: provengono tutti dalla Valle di Mezzane e sono aziende agricole che vinificano esclusivamente uve di loro produzione:

    Roccolo Grassi

    Massimago

    Le Tre Talestri

    Le Guaite di Noemi

    Le Cesette

    Ilatium Morini

    Il Monte Caro

    I Tamasotti

    Grotta del Nifeo

    Falezze

    Carlo Alberto Negri

    Benini Alessandro

    Camerani Marinella

    Da qui nasce il desiderio di unirsi per raccontare il proprio territorio e approfondirne la conoscenza al fine di valorizzarlo. “La conoscenza porta al miglioramento” queste le parole di Camilla Rossi Chauvenet, titolare dell’azienda Massimago.

    Conoscere e studiare i suoli della Valle di Mezzane è anche un messaggio e uno stimolo che questi vignaioli vogliono rivolgere al Consorzio di Tutela Vini della Valpolicella, affinché vengano definite le Sottozone.

    Valle di Mezzane, una futura Sottozona della Valpolicella?

    Lo studio delle Sottozone è attualmente al centro delle attività della “Commissione Vallate” dello stesso Consorzio di Tutela Vini della Valpolicella.

    Il tema delle Sottozone non è sicuramente nuovo. Basti pensare che esso risale alla fine dell’Ottocento, quando Giovanni Battista Perez, nel suo libro La provincia di Verona ed i suoi vini, pubblicato nel 1900, descrisse le peculiarità della produzione vinicola di ciascuna vallata della Valpolicella, inclusa quella di Mezzane.

    Lo studio dei suoli aziendali fu commissionato all’inizio del 2023 lo studio dei suoli aziendali al pedologo Giuseppe Benciolini. Il risultato di questo grande lavoro è una Carta dei Suoli della Vallata e tredici carte dei suoli di dettaglio dei vigneti di ogni singola azienda. E’ uno strumento fondamentale che supporterà i vignaioli nel fronteggiare i cambiamenti climatici e aprirà la strada alla ricerca di caratteristiche che accumunano i vini della Valle di Mezzane.

    I suoli della Valle di Mezzane

    La Valle di Mezzane, come le altre vallate delle colline veronesi situate tra la Val d’Adige e il confine orientale della provincia, rappresenta un piccolo universo unico.

    Dal punto di vista geo-pedologico, riflette appieno le peculiarità dell’areale dei bassi Lessini, pur conservando, come ogni vallata, una propria identità distintiva e originale.

    La Vallata di Mezzane presenta tutte le rocce della serie stratigrafica che caratterizza i bassi Lessini; i suoli che derivano dall’alterazione e dal modellamento di queste rocce ne riflettono le caratteristiche e coprono il territorio della vallata con un mosaico variegato e originale: suoli moderatamente profondi ed estremamente o molto calcarei in corrispondenza delle formazioni geologiche calcaree dominanti, suoli argillosi e non calcarei dove affiorano i basalti vulcanici, terreni molto profondi a granulometria variabile in pianura.

    Le tredici aziende che hanno sostenuto questo progetto incarnano, ciascuna a modo suo, i diversi aspetti di questa varietà: alcune si distinguono per la predominanza dei suoli più tipici e diffusi della Vallata; altre racchiudono, in pochi ettari, l’intera variabilità delle denominazioni locali; altre ancora si caratterizzano per la presenza di suoli “rari”, meno comuni nell’area e nella denominazione, ma altamente distintivi, capaci di riflettersi in maniera unica nelle loro produzioni.

    Degustazione “Nero su bianco”

    La degustazione “nero su bianco” è stata ideata proprio per questa ricerca, richiamando i colori dei suoli vulcanici e calcarei che caratterizzano la Valle di Mezzane e riflettendo il desiderio del Gruppo di catturare e valorizzare queste peculiarità nei loro vini.

    “Il percorso verso le Sottozone per i vini Valpolicella – ha raccontato Christian Marchesini, presidente del Consorzio – è partito tempo fa ed è stato più recentemente ripreso con uno studio pedologico che ha messo in luce delle difficoltà di definizione delle aree. Abbiamo, inoltre, già una sottozona, la Valpantena, peraltro poco rivendicata, che ha la sua storicità e quindi definendo altre 11-12 sottozone-vallate dovremo tenere presente i diritti acquisiti. Quindi esistono aspetti politici complessi da affrontare puntando alla condivisione e all’inclusione. Si sta discutendo nelle diverse Vallate e spero che questo fermento si estenda per arrivare a un progetto unitario e siamo convinti che le Sottozone ci daranno un’opportunità in più di raccontare i vini Valpolicella”.

    Il lavoro di definizione territoriale nella doc Soave tramite le UGA ha già qualche anno alle spalle, ma pretende ulteriori specifiche. “Abbiamo 33 UGA, alcune delle quali coincidono con cru storici, ma siamo agli inizi e stiamo lavorando per definirle ulteriormente – ha sottolineato Cristian Ridolfi, presidente del Consorzio Vini Soave. Non è facile raccontarne le specificità anche perché non sono sancite specificatamente dal disciplinare e per definirle mi piacerebbe andare oltre gli aspetti pedoclimatici evidenziando le tradizioni produttive anche perché si prestano al racconto. Esistono tanti luoghi belli in tutto il mondo, ma a fare la differenza è il lavoro dell’uomo”.

    Sono cauti nel voler attivarsi fin da subito in voli pindarici: “piedi per terra, consapevolezza e conoscenza. Serve conoscersi come gruppo per fare i passi giusti per crescere insieme” le parole di Marco Sartori, titolare dell’azienda agricola Roccolo Grassi.

    Ai 13 vignaioli va riconosciuto l’amore per questa Valle, anche se il percorso che li attende sarà complesso ma sicuramente ricco di soddisfazioni. Lavorare in gruppo non è mai semplice, ma un obiettivo chiaro e condiviso sarà la chiave per il successo del progetto?

    I vini in degustazione

    1- Soave Balinda 2023, Benini Alessandro; 2- Soave Fienile 2023, Camerani Marinella; 3- Soave 2021, Carlo Alberto Negri; 4-Soave Broia 2022, Roccolo Grassi.

    5-Valpolicella Superiore 2020, Grotta del Ninfeo; 6-Valpolicella Superiore Determinazione 2021, Talestri;   7- Valpolicella Superiore Sol Aria 2020, Il Monte Caro; 8- Valpolicella Superiore Profasio 2020, Massimago.

    9-Valpolicella Superiore 2018, Falezze;
10- Valpolicella Superiore 2014, Le Guaite di Noemi; 11- Valpolicella Superiore Prognài 2017, Ilatium Morini; 12- Valpolicella Superiore 2016, Le Cesete;
13- Valpolicella Superiore 2018, I Tamasotti. LEGGI TUTTO

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