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    Di anniversari centenari e Consorzi di Tutela: alcune note storiche

    Nel 2024 il Consorzio del Chianti Classico – “primo Consorzio di Vino” – ha celebrato il suo primo secolo di vita. Quest’anno il Consorzio della Valpolicella ha fatto la stessa cosa, aprendo ufficialmente  l’anno dei festeggiamenti all’evento “Amarone Opera Prima”. A ruota seguiranno probabilmente molti altri Consorzi, quest’anno e nei prossimi. Tutti loro infatti hanno un’origine comune. Sono tutti figli della stessa legge. Peccato che, all’inizio e per molti anni, tutti loro siano rimasti solo sulla carta.Un po’ per l’euforia per l’evento, e un po’ per (probabile) eccesso di sintesi, nei giorni precedenti all’ultima edizione di “Amarone Opera Prima” girava sulle radio nazionali una pubblicità che parlava trionfalmente di “centenario della Valpolicella”, laddove a compiere un secolo, in realtà, sarebbe il Consorzio di Tutela della denominazione, non la DOC stessa. Per chiarire un po’ le idee, ci permettiamo di fare qualche passo indietro nella Storia. Confidiamo nella comprensione dei lettori consumatori, ai quali, probabilmente, più che l’età dell’ente che lo tutela e lo promuove, interessa soprattutto che l’Amarone sia buono, anzi eccellente.Quello della “tutela dei vini pregiati italiani” è un pensiero che attraversa i secoli della storia italiana. Già all’inizio del XX° sec. in Piemonte si era costituito un “Sindacato vinicolo piemontese” con l’intento di difendere i produttori locali  da chi commerciava vino usurpando il loro nome. Bisognerà però aspettare fino all’insediamento del Governo Fascista per avere la prima legge italiana per la difesa dei vini tipici: era il 18 marzo 1926. Due anni prima (7 marzo 1924) era stato promulgato il Decreto Legge, e subito i produttori di alcune Regioni si erano lanciati a fondare gruppi, associazioni o simili, per passare dalla teoria alla pratica e difendere il loro lavoro. Il primo, come detto, fu proprio il Consorzio di Radda in Chianti.Anche a Verona si erano mossi velocemente e già nel ’24 sulla stampa locale era iniziata una appassionata campagna, orchestrata dal gen.Pio Brugnoli, per convincere i produttori dei pregiati vini veronesi a imitare i colleghi toscani. Così il 9 novembre  1924, a S.Pietro in Cariano, si tenne una riunione per gettare le basi del “Consorzio per la difesa dei vini tipici della Valpolicella”, che sarebbe poi stato costituito ufficialmente il 9 febbraio 1925, presidente il gen. Brugnoli e presente l’on.Arturo Marescalchi . Da qui lo spunto per l’attuale festa dei 100 anni. Cosa successe poi? Nulla.La legge del ’24 era così lacunosa, discutibile e zoppicante che risultò impossibile metterla in pratica. In attesa del solito regolamento attuativo, si scatenarono così tante discussioni e controversie che bisognò riformare la legge prima ancora di applicarla. Una nuova legge venne perciò promulgata nel 1930, , ma anche questa fu altamente discussa e dibattuta. Dei vini pregiati veronesi solo il Soave si vide riconosciuta dal Ministero dell’Agricoltura la zona di produzione che aveva proposto. La nuova formulazione della legge arrivò nel 1937, e in essa veniva chiarito il ruolo di “tutela dei vini pregiati di determinata origine”.E così i Consorzi poterono finalmente iniziare a svolgere i loro compiti.*Per completare il quadro, vale la pena ricordare che il ruolo del Consorzio della Valpolcella – e di tutti gli altri Consorzi vinicoli – sarebbe stato definito solo molto più tardi, nel 1963, con la legge 930 (“Norme per la tutela delle denominazioni di origine dei mosti e dei vini”) che sanciva la nascita delle denominazioni d’origine (“Capo IV” del testo di legge. “Dei Consorzi Volontari”). Quella della Valpolicella è del 1968. C’ è ancora tempo per festeggiare i  suoi 100 anni.*Note storiche tratte dalla pubblicazione “I Vini Pregiati della Provincia di Verona”, di G.Dalmasso, I.Cosmo, G.dall’Olio –  Roma, 1939 LEGGI TUTTO

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    Lake Garda Wines: L’unione dei Consorzi per l’eccellenza enologica del Lago di Garda

    Lake Garda Wines nasce dalla collaborazione strategica tra i consorzi di Bardolino, Custoza, Garda, Lugana e Valtènesi, con l’obiettivo di promuovere, sotto un’unica immagine coordinata, i vini e il territorio che si estende intorno al Lago di Garda. Questo progetto sfrutta il microclima unico, la biodiversità e secoli di tradizione vitivinicola dell’area per valorizzare un patrimonio enologico di eccellenza e raccontarne la storia, mettendo in luce l’identità locale e le peculiarità di ogni Denominazione.

    I vari presidenti dei consorzi evidenziano come questa sinergia rappresenti un’opportunità per rafforzare la visibilità internazionale dei vini della zona. Fabio dei Micheli (Consorzio Bardolino DOC) sottolinea l’importanza di unire le forze per comunicare non solo la qualità dei vini, ma anche l’essenza del territorio, definendolo un modello di eccellenza riconosciuto globalmente. Anche Roberta Bricolo (Consorzio Tutela Vino Custoza DOC) evidenzia come l’alleanza tra i cinque consorzi permetta di affrontare con determinazione le sfide del mercato globale, ottimizzando risorse e valorizzando l’autenticità del territorio.

    Paolo Fiorini (Consorzio Garda DOC) insiste sull’importanza del progetto per rafforzare la presenza del Lago di Garda sui mercati esteri, in particolare in Francia, promuovendo non solo i vini, ma anche il ricco patrimonio culturale e paesaggistico che contraddistingue la zona. Fabio Zenato (Consorzio Lugana DOC) ribadisce l’importanza di unire le forze per narrare la storia e le tradizioni vinicole locali, puntando a consolidare l’identità di ciascuna Denominazione attraverso una visione comune che abbraccia sostenibilità e innovazione. Infine, Paolo Pasini (Consorzio Valtènesi) sottolinea come il Lago di Garda rappresenti il tratto distintivo nel DNA dei vini dell’area, e come la cooperazione tra le diverse realtà sia il modo migliore per far conoscere al mondo la bellezza e l’unicità del territorio.

    L’iniziativa è un esempio virtuoso di cooperazione enogastronomica, che consente di affrontare in modo più incisivo le sfide di un mercato globale sempre più esigente, mantenendo intatte le specificità e le eccellenze di ogni Denominazione.

    Lake Garda Wines sarà protagonista a Wine Paris 2025, durante Vinexpo, dal 10 al 12 febbraio a Parigi. In questa occasione, i presidenti dei consorzi presenteranno il progetto insieme a una selezione delle etichette più rappresentative e a circa trenta aziende, offrendo a stampa e operatori del settore l’opportunità di scoprire la varietà e la qualità dei vini di questa straordinaria area. L’appuntamento è fissato per il 10 febbraio alle 14:30 al Padiglione 6, Stand C 158, dove verrà celebrato il patrimonio enologico e culturale del territorio gardesano.

    Consorzio Vini Bardolino Doc

    Il Bardolino DOC è una denominazione vinicola che si estende lungo la sponda orientale del Lago di Garda, in Veneto, caratterizzata da una straordinaria varietà climatica e paesaggistica. La zona produce vini di eccellenza come il Chiaretto di Bardolino, il Bardolino e il Bardolino Sottozone, tutti espressioni del vitigno autoctono Corvina Veronese. La produzione, che coinvolge 16 comuni , vanta una tradizione vitivinicola che affonda le radici nell’epoca romana, con una significativa evoluzione nel XX secolo. Il Consorzio di tutela, attivo dal 1969, promuove e tutela la qualità e l’identità del Bardolino, anche attraverso un’offerta enoturistica che valorizza il paesaggio e la cultura locale.

    Consorzio Tutela Vino Custoza Doc

    Custoza, situata tra Verona e il Lago di Garda, è una terra ricca di storia, cultura e tradizione. Il Custoza è un vino bianco contemporaneo ed elegante, ottenuto da un blend di uve autoctone, quali principalmente Garganega, Bianca Fernanda e Trebbianello. Connotato dalla freschezza nella versione d’annata, si distingue per la sua longevità e complessità nelle versioni Superiore e Riserva. Per tutelare questo vino, la Denominazione è stata fondata nell’anno 1971, mentre il Consorzio di Tutela è nato nel 1972. Il territorio di produzione si estende in nove comuni tra la città e il lago, e ospita numerosi itinerari storici e naturalistici: ideale per il turismo enogastronomico, offre esperienze indimenticabili tra vigneti e tradizioni locali.

    Consorzio Garda Doc

    Il Consorzio Garda DOC promuove e tutela i vini provenienti da un territorio unico per clima, geografia e tradizione. Nata nel 1996, con lo scopo di valorizzare i vini varietali prodotti nelle 10 storiche zone di produzione dell’area gardesana, la DOC Garda valorizza un patrimonio vitivinicolo che affonda le radici nell’antichità, con una viticoltura che si sviluppa su suoli di agglomerati morenici e un clima temperato favorevole alla qualità. Oltre ai vini varietali, dal 2016 la denominazione ha incluso anche spumanti, rispondendo alle nuove tendenze del mercato. Il Consorzio, che rappresenta 250 produttori e 2.800 ettari vitati, punta a consolidare la reputazione del Garda come zona vitivinicola d’eccellenza, anche tramite eventi come “Garda Wine Stories”. La sua missione è rafforzare il legame tra il vino e il territorio, valorizzando la biodiversità e promuovendo ricerca scientifica per migliorare la qualità e sostenibilità della produzione.

    Consorzio Lugana Doc

    Il Lugana DOC nasce tra le colline che circondano il Lago di Garda, dove il terreno argilloso e il clima mite favoriscono la coltivazione della Turbiana, uva autoctona che dà vita a vini freschi, eleganti e longevi. La denominazione, riconosciuta nel 1967 e regolamentata dal Consorzio dal 1990, copre oggi 2.600 ettari con 214 produttori, esportando oltre il 60% della sua produzione in 65 paesi. Il Lugana si distingue per la sua varietà di espressioni, che spaziano da fresche e giovani versioni a complesse riserve. Il Consorzio promuove anche pratiche di sostenibilità e un crescente turismo enologico, con esperienze immersive nelle cantine e percorsi enoturistici certificati. Il territorio del Lugana, ricco di storia e bellezza, è una destinazione ideale per gli appassionati di vino, cultura e benessere.

    Consorzio Valtènesi

    La Valtènesi, territorio della riviera bresciana del Lago di Garda, è conosciuta per i suoi vini legger e succosi. Rivolta al sorgere del sole, la Valtènesi è notti fresche, brezze leggere e mattinate soleggiate. Il clima dolce e l’influenza del lago creano un ambiente ideale per la viticoltura, dove la tradizione storica e il metodo di vinificazione, codificato dal Senator Pompeo Molmenti nel 1897, si intrecciano con l’innovazione. Il Terroir è caratterizzato da aziende familiari, che tramandano di generazione in generazione l’arte della viticoltura di alta qualità legata a vitigni autoctoni di rara delicatezza. Il Consorzio Valtènesi tutela i rosé, i rossi, gli spumanti e i bianchi della denominazione Valtènesi – Riviera del Garda Classico, il Bianco San Martino della Battaglia Doc e tutte le espressioni dell’IGT Benaco Bresciano. Le dolci colline della.  Valtènesi sono ricche di bellezza e cultura, come testimoniato dai grandi poeti che ne hanno celebrato il fascino, creando un’esperienza unica di “dolce vita” che si riflette nei suoi vini

    Foto conferenza stampa Milano Lake Garda Wines_Ph Stefano Campana LEGGI TUTTO

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    Il Consorzio Morellino di Scansano a Wine Paris 2025

    Dal 12 al 14 febbraio 2025 il Consorzio Morellino di Scansano sarà tra i protagonisti italiani di Wine Paris & Vinexpo Paris, diventato negli anni uno degli appuntamenti più rilevanti per il business e la promozione del vino e dei distillati a livello internazionale.
    Il Morellino sarà presente in associazione al Consorzio Vino Chianti rinnovando la sinergia proposta anche alle Anteprime di Toscana, dove il 19 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze saranno ancora una volta insieme con l’evento Chianti Lovers e Rosso Morellino.
    In occasione di Wine Paris, il Consorzio – rappresentato in fiera sia dal presidente Bernardo Guicciardini Calamai che dal direttore Alessio Durazzi – porterà una selezione di 25 etichette di Morellino di Scansano proposte da 16 realtà vitivinicole e disponibili alla degustazione in un’area espositiva dedicata situata nella Hall 6, stand C204.
    Le aziende Bruni e Conte Guicciardini inoltre avranno un proprio desk all’interno dello spazio consortile dove esporranno i loro vini.
    “Wine Paris & Vinexpo Paris rappresenta un appuntamento internazionale fondamentale per il nostro Consorzio, che oggi vede un 25% di fatturato proveniente dall’export. Si tratta di un palcoscenico diventato ormai irrinunciabile e un’occasione importante per consolidare la visibilità del Morellino di Scansano nei mercati esteri tradizionali e posizionarsi in quelli emergenti, rafforzando i rapporti con operatori, buyer e stampa specializzata”, spiega il presidente Bernardo Guicciardini Calamai.
    L’appuntamento parigino, che ospiterà oltre 4.600 espositori provenienti da 50 Paesi e si prevede attirerà più di 50.000 visitatori da 140 nazioni, si inserisce in un più ampio percorso di promozione all’estero del Consorzio Morellino di Scansano, sempre più impegnato a rafforzare la propria presenza nei diversi mercati, intercettando nuove opportunità commerciali. LEGGI TUTTO

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    Il Consorzio Morellino di Scansano a Wine Paris 2025

    Dal 12 al 14 febbraio 2025 il Consorzio Morellino di Scansano sarà tra i protagonisti italiani di Wine Paris & Vinexpo Paris, diventato negli anni uno degli appuntamenti più rilevanti per il business e la promozione del vino e dei distillati a livello internazionale.
    Il Morellino sarà presente in associazione al Consorzio Vino Chianti rinnovando la sinergia proposta anche alle Anteprime di Toscana, dove il 19 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze saranno ancora una volta insieme con l’evento Chianti Lovers e Rosso Morellino.
    In occasione di Wine Paris, il Consorzio – rappresentato in fiera sia dal presidente Bernardo Guicciardini Calamai che dal direttore Alessio Durazzi – porterà una selezione di 25 etichette di Morellino di Scansano proposte da 16 realtà vitivinicole e disponibili alla degustazione in un’area espositiva dedicata situata nella Hall 6, stand C204.
    Le aziende Bruni e Conte Guicciardini inoltre avranno un proprio desk all’interno dello spazio consortile dove esporranno i loro vini.
    “Wine Paris & Vinexpo Paris rappresenta un appuntamento internazionale fondamentale per il nostro Consorzio, che oggi vede un 25% di fatturato proveniente dall’export. Si tratta di un palcoscenico diventato ormai irrinunciabile e un’occasione importante per consolidare la visibilità del Morellino di Scansano nei mercati esteri tradizionali e posizionarsi in quelli emergenti, rafforzando i rapporti con operatori, buyer e stampa specializzata”, spiega il presidente Bernardo Guicciardini Calamai.
    L’appuntamento parigino, che ospiterà oltre 4.600 espositori provenienti da 50 Paesi e si prevede attirerà più di 50.000 visitatori da 140 nazioni, si inserisce in un più ampio percorso di promozione all’estero del Consorzio Morellino di Scansano, sempre più impegnato a rafforzare la propria presenza nei diversi mercati, intercettando nuove opportunità commerciali. LEGGI TUTTO

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    Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano presenta San Bruzio Vermentino Superiore Maremma Toscana Doc 2023

    Una nuova creazione arricchisce la linea Le Vigne di Cantina Vignaioli Morellino di Scansano: è San Bruzio Vermentino Superiore Maremma Toscana Doc 2023, inedita etichetta della cooperativa grossetana che dimostra come il tempo possa essere un alleato prezioso per questa varietà.
    “Accarezzavamo da tempo l’idea di lavorare sul lungo affinamento del vermentino – spiega Benedetto Grechi, Presidente di Cantina Vignaioli Morellino di Scansano – e con San Bruzio ci siamo riusciti. Vogliamo esplorare tutte le sfumature e raccontare la versatilità di questa varietà, che nella Maremma ha trovato il luogo ideale, dove le sue caratteristiche possono esprimersi al meglio. Nella linea Le Vigne erano già presenti San Rabano Vermentino Maremma Toscana Spumante Doc e Vigna Fiorini Vermentino Maremma Toscana Doc. Proprio la degustazione di alcune vecchie annate del Vigna Fiorini ci ha fatto capire che il vermentino ha un interessante potenziale di invecchiamento. Da lì l’idea del San Bruzio. Si tratta di un vino che si può bere giovane, ma regala note e sensazioni straordinarie a due o tre anni dalla vendemmia”.
    La nuova referenza prende il nome dall’antica canonica di San Bruzio, costruita attorno all’Anno Mille a ridosso del borgo di Magliano in Toscana (Grosseto), forse sulle spoglie di un tempio pagano. Oggi rimangono solo i resti dell’edificio, ma il fascino del luogo è immutato, tanto che una leggenda narra che il Destino alberghi proprio in queste terre.
    San Bruzio viene prodotto con uve vermentino, coltivate a cordone speronato su un terreno arenario limoso. Circa un terzo dei grappoli utilizzati viene raccolto a maturazione regolare e mantenuto in cella, mentre il resto rimane in vigna per altre due settimane, per favorire lo sviluppo di aromi fruttati. Dopo 48 ore di macerazione a freddo con le bucce, si estrae e fermenta il mosto fiore; segue affinamento in acciaio per sei mesi assieme alle fecce fini. Una volta pronto, il vino viene imbottigliato a partire dal mese di luglio successivo alla vendemmia.
    Giallo paglierino arricchito da riflessi dorati, San Bruzio Vermentino Superiore Maremma Toscana Doc 2023 si caratterizza al naso per le note di ginestra e susina gialla, con un finale di albicocca. Al palato è pieno, spicca la sapidità che, unita alla freschezza, vivacizza la struttura marcata. Il sorso è lungo e rimarca le note sapide avvertite all’olfatto. Il calice accompagna perfettamente piatti di pesce, carni bianche o formaggi freschi.
    San Bruzio sarà in vendita a partire da marzo 2025 al prezzo di 18 euro in enoteca e nell’e-shop aziendale. LEGGI TUTTO

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    Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano presenta San Bruzio Vermentino Superiore Maremma Toscana Doc 2023

    Una nuova creazione arricchisce la linea Le Vigne di Cantina Vignaioli Morellino di Scansano: è San Bruzio Vermentino Superiore Maremma Toscana Doc 2023, inedita etichetta della cooperativa grossetana che dimostra come il tempo possa essere un alleato prezioso per questa varietà.
    “Accarezzavamo da tempo l’idea di lavorare sul lungo affinamento del vermentino – spiega Benedetto Grechi, Presidente di Cantina Vignaioli Morellino di Scansano – e con San Bruzio ci siamo riusciti. Vogliamo esplorare tutte le sfumature e raccontare la versatilità di questa varietà, che nella Maremma ha trovato il luogo ideale, dove le sue caratteristiche possono esprimersi al meglio. Nella linea Le Vigne erano già presenti San Rabano Vermentino Maremma Toscana Spumante Doc e Vigna Fiorini Vermentino Maremma Toscana Doc. Proprio la degustazione di alcune vecchie annate del Vigna Fiorini ci ha fatto capire che il vermentino ha un interessante potenziale di invecchiamento. Da lì l’idea del San Bruzio. Si tratta di un vino che si può bere giovane, ma regala note e sensazioni straordinarie a due o tre anni dalla vendemmia”.
    La nuova referenza prende il nome dall’antica canonica di San Bruzio, costruita attorno all’Anno Mille a ridosso del borgo di Magliano in Toscana (Grosseto), forse sulle spoglie di un tempio pagano. Oggi rimangono solo i resti dell’edificio, ma il fascino del luogo è immutato, tanto che una leggenda narra che il Destino alberghi proprio in queste terre.
    San Bruzio viene prodotto con uve vermentino, coltivate a cordone speronato su un terreno arenario limoso. Circa un terzo dei grappoli utilizzati viene raccolto a maturazione regolare e mantenuto in cella, mentre il resto rimane in vigna per altre due settimane, per favorire lo sviluppo di aromi fruttati. Dopo 48 ore di macerazione a freddo con le bucce, si estrae e fermenta il mosto fiore; segue affinamento in acciaio per sei mesi assieme alle fecce fini. Una volta pronto, il vino viene imbottigliato a partire dal mese di luglio successivo alla vendemmia.
    Giallo paglierino arricchito da riflessi dorati, San Bruzio Vermentino Superiore Maremma Toscana Doc 2023 si caratterizza al naso per le note di ginestra e susina gialla, con un finale di albicocca. Al palato è pieno, spicca la sapidità che, unita alla freschezza, vivacizza la struttura marcata. Il sorso è lungo e rimarca le note sapide avvertite all’olfatto. Il calice accompagna perfettamente piatti di pesce, carni bianche o formaggi freschi.
    San Bruzio sarà in vendita a partire da marzo 2025 al prezzo di 18 euro in enoteca e nell’e-shop aziendale. LEGGI TUTTO

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    Vini d’Abruzzo al Wine Paris

    Dal 10 al 12 febbraio, il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo sarà tra i protagonisti italiani del Wine Paris, uno degli eventi più prestigiosi del panorama internazionale dedicato al settore vinicolo e dei distillati. La manifestazione, che si terrà nella celebra “Città delle Luci”, accoglierà oltre 4.600 espositori provenienti da 50 Paesi e attirerà più di 50.000 visitatori da 140 nazioni.
    Il Consorzio avrà uno stand dedicato (Stand D006) che ospiterà 28 cantine pronte a presentare tutte le novità del panorama enologico abruzzese. Sarà l’occasione per raccontare ancor più nel dettaglio l’entrata in vigore – a partire proprio dalla vendemmia 2024 – del “Modello Abruzzo” con l’introduzione della menzione Superiore per le Dop, delle nuove appellazioni provinciali, e dell’unica Indicazione Geografica Protetta – Terre d’Abruzzo Igp. Un primo fondamentale passo volto a rafforzare la comune identità dell’enologia regionale che va al contempo a valorizzare i singoli territori, rendendo facilmente riconoscibile la scala dei valori delle diverse tipologie di vino ai consumatori.
    “Siamo stati tra i primi, in Italia, ad intuire le potenzialità di questa manifestazione in crescita continua”, spiega il presidente Alessandro Nicodemi, impegnato in questo inizio d’anno, assieme al Consorzio, in diverse “missioni” estere. “Sarà un 2025 ricco di appuntamenti, anche al di fuori del nostro Paese, in continuità con la strategia di voler allargare o potenziare i nostri mercati di riferimento, siamo reduci da un importante evento in Svizzera, a Zurigo, e siamo in partenza per una nuova tappa londinese, per poi spostarci in Scozia, dove l’interesse nei confronti dei vini d’Abruzzo è sempre più in crescita; sarà poi la volta di Parigi con una speciale delegazione di Aziende”, conclude Nicodemi.
    L’appuntamento fieristico, organizzato da Vinexposium, si conferma dunque come un crocevia globale unico per il wine business e un’importante piattaforma per affrontare le grandi sfide del settore vinicolo, dai cambiamenti geopolitici e ambientali fino alle nuove opportunità offerte dai mercati globali. LEGGI TUTTO

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    Vini d’Abruzzo al Wine Paris

    Dal 10 al 12 febbraio, il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo sarà tra i protagonisti italiani del Wine Paris, uno degli eventi più prestigiosi del panorama internazionale dedicato al settore vinicolo e dei distillati. La manifestazione, che si terrà nella celebra “Città delle Luci”, accoglierà oltre 4.600 espositori provenienti da 50 Paesi e attirerà più di 50.000 visitatori da 140 nazioni.
    Il Consorzio avrà uno stand dedicato (Stand D006) che ospiterà 28 cantine pronte a presentare tutte le novità del panorama enologico abruzzese. Sarà l’occasione per raccontare ancor più nel dettaglio l’entrata in vigore – a partire proprio dalla vendemmia 2024 – del “Modello Abruzzo” con l’introduzione della menzione Superiore per le Dop, delle nuove appellazioni provinciali, e dell’unica Indicazione Geografica Protetta – Terre d’Abruzzo Igp. Un primo fondamentale passo volto a rafforzare la comune identità dell’enologia regionale che va al contempo a valorizzare i singoli territori, rendendo facilmente riconoscibile la scala dei valori delle diverse tipologie di vino ai consumatori.
    “Siamo stati tra i primi, in Italia, ad intuire le potenzialità di questa manifestazione in crescita continua”, spiega il presidente Alessandro Nicodemi, impegnato in questo inizio d’anno, assieme al Consorzio, in diverse “missioni” estere. “Sarà un 2025 ricco di appuntamenti, anche al di fuori del nostro Paese, in continuità con la strategia di voler allargare o potenziare i nostri mercati di riferimento, siamo reduci da un importante evento in Svizzera, a Zurigo, e siamo in partenza per una nuova tappa londinese, per poi spostarci in Scozia, dove l’interesse nei confronti dei vini d’Abruzzo è sempre più in crescita; sarà poi la volta di Parigi con una speciale delegazione di Aziende”, conclude Nicodemi.
    L’appuntamento fieristico, organizzato da Vinexposium, si conferma dunque come un crocevia globale unico per il wine business e un’importante piattaforma per affrontare le grandi sfide del settore vinicolo, dai cambiamenti geopolitici e ambientali fino alle nuove opportunità offerte dai mercati globali. LEGGI TUTTO