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    Lo Spinello dei Falconi è TopWine SlowWine 2026

    La Guida SlowWine di SlowFood, da quando è nata, ha sempre dedicato alla Cantina Cupertinum parole d’elogio per l’impegno aziendale – enologico e sociale – e l’alta qualità dei vini. E se in altre edizioni era stato il Negroamaro a ricevere il TopWine in quella del 2026 (in libreria da ottobre) la “palma d’oro” è passata al rosato Spinello dei Falconi Salento Igt, ottenuto da negroamaro in purezza, ormai diventato uno dei simboli enoici non soltanto della storica Cantina di Copertino ma dell’intero Salento. La comunicazione di questo nuovo riconoscimento è arrivata dalla redazione di SlowWine, precisamente da Giancarlo Gariglio, suo direttore.
    Felice di questo premio il presidente Francesco Trono: “la nostra storica Cantina è in sintonia con gli obiettivi del ‘buono, giusto, pulito’ di SlowFood, che ha particolare attenzione per la valorizzazione del territorio, dell’ambiente, dei prodotti enogastronomici. Questa affermazione, che conferma i premi ottenuti negli ultimi anni: WineSpectator, Decanter, Joe Bastianich, Vinous, Vitae/AIS, Bibenda/FIS, Vinibuoni, etc”. Soddisfatto anche l’enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi: “Sia in Italia che all’estero, siamo da sempre una realtà che dà sicurezza per la qualità dei propri vini. La serietà alla lunga paga e grazie a questo premio continuiamo a valorizzare non solo i nostri vini ma anche il territorio e le sue ricchezze turistiche. Il Salento – continua Pizzolante Leuzzi – è la regione in cui questo metodo di vinificazione ha mantenuto i più solidi legami con la tradizione. La vinificazione trae origine dall’antica lacrima – ottenuta un tempo per percolazione del liquido attraverso le trame dei sacchi di iuta che contenevano i grappoli di Negroamaro – poi sostituita dalla vinificazione per alzata di cappello: dopo la diraspatura, l’uva pigiata viene lasciata fermentare e si attende che la parte solida, costituita dalle bucce, risalga in superficie per formare quello che in gergo viene chiamato appunto il cappello; a quel punto si estrae solo il fiore, il mosto leggermente colorato, che termina la fermentazione. Il Rosato è il vino di una notte: nel volgere di poche ore acquista le sue caratteristiche cromatiche, dal rosa corallo alle nuances più tenui. La versatilità negli abbinamenti con il cibo, i profumi, la sapidità e la freschezza sono le principali caratteristiche di questo vino simbolo del Salento”.
    Cupertinum Antica Cantina del Salento 1935 / 90° annivesrario di fondazione
    Via Martiri del Risorgimento 6, Copertino (Le)
    Tel.0832.947031 / 3393667470; www.cupertinum.it More

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    Parte il countdown per Vinòforum 2025, 3.200 etichette in degustazione di 800 cantine

    È tutto pronto per le serate di Vinòforum 2025. Piazza di Siena si prepara ad accogliere visitatori, addetti ai lavori, stampa e professionisti del settore in un grande omaggio all’enogastronomia tricolore.  Ben 3.200 etichette ai banchi d’assaggio di 800 cantine rappresentative dei territori enologici più interessanti di tutto lo Stivale e oltre 60 tra chef e maestri pizzaioli provenienti da Roma e da tutta Italia saranno i protagonisti di centinaia di appuntamenti che, da lunedì 8 a domenica 14 settembre, porteranno il pubblico alla scoperta delle grandi eccellenze e dei migliori talenti del nostro Paese. Sette serate di grandi degustazioni, esperienze enogastronomiche di altissimo livello, ma anche momenti di formazione con i percorsi di avvicinamento al vino e all’Extravergine, nonché spazi business oriented e incontri sul mondo del digitale. Tutto questo nella cornice di Piazza di Siena nel cuore di Villa Borghese, una location d’eccezione che farà da sfondo unico e suggestivo per questa nuova, attesissima 22esima edizione di Vinòforum.“Vinòforum 2025 rinnova il concetto di Roma Capitale del Vino e del Cibo, questo perché per sette giorni, Piazza di Siena, cuore della città, sarà palcoscenico di promozione assoluta non solo dei prodotti del territorio, ma di tutta l’eccellenza nazionale, con qualche incursione internazionale – racconta Emiliano De Venuti, organizzatore e CEO di Vinòforum. Siamo felici che Istituzioni, Consorzi ed Enti di Promozione, come la Regione Lazio, l’ARSIAL, la Regione Calabria, l’ARSAC, Unaprol, ma anche la Strada del Barolo e dei grandi Vini di Langa, il Consorzio della Doc Friuli Venezia Giulia e Frascati Docg, vedano in Vinòforum un’importante vetrina di diffusione e comunicazione. Siamo onorati infine di avere, per questa edizione, il sostegno da parte del Ministero delle Politiche Agricole, della Sovranità Alimentare e delle Foreste con l’obiettivo di supportare la valorizzazione enologica e gastronomica nazionale e allo stesso tempo rinnovare al pubblico la candidatura della cucina italiana come patrimonio UNESCO”.
    Per questa edizione Vinòforum ha in programma un calendario di appuntamenti unici che spaziano dalle cene esclusive in compagnia di grandi chef, agli incontri con i più importanti nomi del vino e menu interamente dedicati alla tradizione gastronomica di Roma e del Lazio nei Temporary Restaurant. Si parte lunedì 8 con Flavio Pulicati di N’Antro Bistrot e L’Oste della Bon’Ora (Roma) anima e cuore della vera cucina romana, Giuseppe Milana di Giù Upside Down Restaurant (Roma), il connubio perfetto tra tradizione, passione per l’Oriente e le origini siciliane dello chef e Alessandro Bizzotti di JappoRomano (Roma), grande esempio di come cultura romana e nipponica possano dialogare alla perfezione. Martedì 9 si prosegue con Riccardo Ulsi de La Bottega Frascatana (Frascati) con la sua cucina sincera e fortemente legata alla tradizione, Ciro Alberto Cucciniello di Carter Oblio (Roma) con le sue materie prime d’eccellenza e Franklin Garcia di Garden Ristò (Roma) che mixa origini ecuadoriane e una cucina sostenibile fatta di materie prime locali. Mercoledì 10 sarà la volta di Enrico Braghese di Zi’ Rico (Palestrina) con il suo menu tributo ai sapori del territorio, Otello Evangelista di Casa Maggiolina (Roma) con i grandi classici della tradizione e Pietro Adragna di Anni e Bicchieri (Roma) che propone materie prime della cucina romana rivisitate in chiave originale. I protagonisti di giovedì 11 saranno: Daniele Mochi di Cantina Simonetti  (Frascati) grande esempio di vera tradizione dei Castelli Romani, Paolo D’Ercole di Scima (Roma) con il suo percorso che passa per i piatti più iconici di varie regioni italiane. A chiudere il trio Marco Di Venere e Federico Compagnucci, i due amici e colleghi del ristorante Mafè Osteria Moderna (Roma) che propongono una cucina creativa dalle influenze moderne.
    Venerdì 12 sarà il momento Jacopo Caira di Felice a Testaccio (Roma), una vera e propria istituzione dell’autentica cucina romana, Gianluca Marrella di Osteria Da Francesco (Roma) da oltre 60 anni punto di riferimento per chi ricerca piatti della tradizione fatti a regola d’arte e Pietro De Luca dell’Agriturismo La Collina (Monte Compatri), un’oasi per gli amanti dei prodotti d’eccellenza e dei sapori genuini. Ad aprire il weekend, sabato 13, ci saranno Alessandra Verdile, Federico Pitti e Andrea Verdile di Osteria Della Vittoria, nuova apertura in Prati dai sapori di casa e un’atmosfera accogliente, Daniele Maragnani di Bon’s (Roma) e il suo menu che fonde tradizione e contemporaneità e Anthony Morosillo di Caligola Osteria Sincera (Roma) e le sue rivisitazioni dei grandi classici. A chiudere la programmazione dei Temporary Restaurant domenica 14, Marcello Acquarelli e Aldo Serra – Hostaria 100 Celle (Roma), punto di riferimento per la tradizione in uno dei quartieri più identitari della Capitale, Emanuele Mastroianni di Tacito (Roma) e la fusione tra cucina romana e influenze calabresi e, infine, Federico Salvucci di Fase Cucina Spontanea (Roma) con la sua cucina innovativa, attenta all’ambiente e legata al proprio territorio.
    Vinòforum 2025 riserva un posto speciale al mondo della pizza, con le cene Pizza d’Autore signature by Molino Casillo che questo anno si arricchiranno anche della parte bakery. Da lunedì 8 a sabato 13 settembre, i maestri dell’arte bianca – pizzaioli e panificatori – provenienti da tutta Italia, si presenteranno al pubblico con menù unici ideati e realizzati a quattro mani. “La presenza a Vinòforum 2025 conferma la filosofia del Molino Casillo che vuole essere un vero partner degli artigiani, supportandoli nella valorizzazione della loro arte e del loro talento.”
    In apertura, lunedì 8 Leonardo Lanza di Sfizio (Roma) e Francesco Arena di Arena Mastrofornaio (Messina), a seguire, martedì 9, Gabriele Paradiso di Santini Bistrot (Roma) e Marco Lattanzi de Il Toscano Panificio (Corato). Mercoledì 10 sarà la volta di Ciro Salvo di 50 Kalò (Napoli – Roma) e di Alessandro Albanesi di Panificio Albanesi (Roma), mentre saranno Claudio Abate di Abate Pizzeria Gastronomica (Castel di Sangro), Pasquale Moro (Tecnico Molino Casillo) e Mauro Mari di Panificio Mari (Montefiascone) i protagonisti della serata di  giovedì 11. Venerdì 12 toccherà a Gianluigi Di Vincenzo di Giangi Pizzeria (Chieti), Antonio Tancredi di Diametro 3.0 (Casoria) e Melania Guarnieri del Panificio Grammo (Palermo) mentre sabato saliranno sul palco Pier Daniele Seu di Seu Pizza Illuminati e Tac (Roma) e Alessandro Lo Stocco . Tutte le creazioni dei pizzaioli saranno abbinate alla famosa Birra d’Abbazia Leffe nelle varianti Rouge, Blonde, Ritual, Triple, Ambree, alla spina e in bottiglia.
    Vinòforum è la grande casa di tutti gli amanti del vino di qualità non solo di quello italiano, ma anche delle grandi eccellenze di molti altri Paesi. Una delle grandi novità di questa edizione 2025 è il calendario di degustazioni interamente dedicato ai vini della Spagna che, come l’Italia, può vantare un patrimonio enologico ricco e variegato, con ben 96 denominazioni di origine e alcune tra le regioni vitivinicole più rinomate al mondo. Il programma, predisposto dall’Ente Turistico Spagnolo, tra cui il Turismo di Aragon e il Turismo della Rioja, vedrà una serie di degustazioni guidate, a partire dalle 19.30 fino a serata inoltrata, che apriranno le porte sulle più importanti etichette dell’enologia spagnola, introdotte dalla presentazione Rutas del Vino de España. Qui il programma.
    A firmare tutti i momenti di degustazione sarà Paşabahçe, leader globale nel vetro da tavola, che, con il suo calice “Allegra” accompagnerà wine lovers, espositori ed operatori in un percorso di oltre 3.200 etichette. Design elegante, funzionalità e qualità superiore si uniscono per trasformare ogni degustazione in un’esperienza memorabile.  La partecipazione di Paşabahçe a Vinòforum 2025 non è solo una collaborazione tecnica, ma una scelta di valore, volta a sottolineare l’importanza del design e della qualità del vetro nella valorizzazione del vino e dell’esperienza sensoriale. More

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    Montina e il Festival di Franciacorta 2025: due giorni di esperienze tra gusto, convivialità e musica

    In occasione del Festival di Franciacorta, Montina si prepara ad accogliere appassionati e curiosi con un programma ricco di emozioni e appuntamenti esclusivi. Sabato 20 e domenica 21 settembre, la storica tenuta di Monticelli Brusati aprirà le porte al pubblico con percorsi di visita, degustazioni tematiche e momenti di festa che uniscono l’eccellenza del Franciacorta a esperienze uniche da vivere nel cuore di questo affascinante territorio.FESTIVAL DI FRANCIACORTA DA MONTINA: IL PROGRAMMA DI SABATO 20 E DOMENICA 21 SETTEMBRE 2025
    La giornata di sabato sarà dedicata alla scoperta della storia e del patrimonio della cantina. Le visite guidate condurranno i partecipanti tra la corte di Villa Baiana, la cantina ipogea di oltre 7.500 metri quadrati e la Galleria d’Arte Contemporanea. Durante il percorso sarà possibile immergersi nell’anima produttiva della tenuta e approfondire i diversi volti del Franciacorta attraverso degustazioni dedicate. Dalla finezza del Satèn, accompagnato da selezioni gastronomiche del territorio, alle verticali dei millesimati più rappresentativi, fino all’esperienza interattiva del laboratorio “Crea la tua Cuvée”, ogni momento sarà un’occasione per avvicinarsi al mondo Montina in modo autentico e coinvolgente. La domenica sarà invece una vera e propria festa all’aperto che unirà vino, cucina e musica. Le visite guidate si svolgeranno nell’arco della giornata e saranno arricchite dalla degustazione del Franciacorta Satèn abbinato a specialità locali. Dalle 11 del mattino fino alla sera, Villa Baiana diventerà il cuore pulsante di una Food&Wine Experience senza interruzioni, con gli chef della tenuta impegnati a proporre piatti iconici come paccheri con pomodoro e burrata, calamari fritti, pane con pulled pork e, nel pomeriggio, una ricca paella, accompagnata da gelati artigianali e calici di Franciacorta. Il momento più atteso sarà al tramonto, quando la corte storica si trasformerà in palcoscenico di un esclusivo Sunset Party animato dal DJ set Soleil. Un’atmosfera unica che unirà il brindisi con le bollicine Montina alla musica, per un finale indimenticabile tra convivialità e divertimento.
    FORMA E COLORE: L’INCLUSIONE IN MOSTRA A MONTINA CON LA COOPERATIVA IL VOMERE.
    All’interno della Galleria d’Arte Contemporanea di Montina sarà ospitata la mostra “Simposio – quando arte e vino si incontrano”, frutto del progetto “Forma e Colore” della Cooperativa Il Vomere. L’iniziativa nasce come percorso di inclusione e creatività, dove le persone con disabilità possono esprimersi attraverso l’arte, trasformando emozioni, materia e libertà in opere uniche. L’esposizione sarà visitabile dal 3 settembre al 27 ottobre 2025 presso l’azienda, offrendo al pubblico l’occasione di ammirare quadri che raccontano storie di bellezza, immaginazione e condivisione.
    La partecipazione a tutte le attività è su prenotazione e i posti sono limitati per garantire la migliore accoglienza possibile.
    Per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere a: [email protected]
    Telefonare allo 030 653278
    Inviare un messaggio WhatsApp al numero 342 7550097. More

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    Cantina Valtidone prima al Premio Metodo Classico Emilia-Romagna 2025

    Arvange Blanc De Noir Pas Dosé di Cantina Valtidone, vincitore nella categoria “Metodo Classico Bianco” del ‘Premio Giuliano Zuppiroli – Miglior Spumante Metodo Classico Emilia-Romagna’, premiato insieme ai vini selezionati dalla Guida A.I.S. “Emilia Romagna da Bere e da mangiare”.
    Il premio per il Miglior Spumante Metodo Classico dell’Emilia-Romagna è un riconoscimento annuale che celebra le eccellenze e valuta le migliori produzioni spumantistiche Metodo Classico della regione, con il coinvolgimento di esperti dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS)
    La premiazione è avvenuta martedì 22 luglio nella Rocca Sforzesca di Dozza, sede dell’Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna: i top 12 e best 100, che hanno ottenuto i migliori punteggi sulla Guida A.I.S. 2026 tra le oltre mille etichette partecipanti, hanno ricevuto il Diploma che attesta la qualità della propria produzione.
    Il vino di Cantina Valtidone che è stato giudicato primo classificato per la “Categoria Metodo Classico Bianco” è Arvange Spumante Blanc De Noir Pas Dosè. Uve di Pinot Nero, con una piccola aggiunta di Chardonnay, dei vigneti più vocati della Val Tidone: pressatura soffice, vinificazione in bianco e tirage primaverile, affinamento di almeno 40 mesi sui lieviti danno vita a questo spumante dalla spuma bianca esuberante e bollicina finissima e persistente. Colore giallo paglierino intenso e brillante, profumo penetrante e complesso; sapore secco, sapido e potente in bocca.
    “La nostra Regione ha una grande tradizione enologica” commenta il Presidente di Cantina Valtidone Gianpaolo Fornasari “Essere stati riconosciuti meritevoli del Primo premio nella categoria Metodo Classico Bianco insieme alla nostra presenza sulla Guida A.I.S. 2026, attenta e competente rispetto alle eccellenze dell’Emilia-Romagna, ci rende orgogliosi del grande lavoro di ricerca della qualità che stiamo attuando.” More

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    Golferenzo celebra il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese

    Il borgo di Golferenzo, riconosciuto tra i “Borghi più belli d’Italia”, si prepara a diventare il palcoscenico di un racconto fatto di bollicine e Pinot Nero. Il 21 e 22 settembre, l’Oltrepò Pavese celebra la quinta edizione di “Oltrepò: Terra di Pinot Nero”, evento ideato dal Consorzio Classese Oltrepò Pavese per mettere in dialogo produttori, operatori del settore, stampa e – per la prima volta – appassionati di vino.

    Due giorni in cui la tradizione incontra la visione del futuro. Al centro dell’attenzione c’è il Metodo Classico DOCG, pronto a diventare Classese, e il Pinot Nero DOC vinificato in rosso, ambasciatori di un territorio che punta con decisione sulla qualità e sull’identità.

    La giornata di domenica 21 settembre sarà aperta al pubblico: dalle 10.30 alle 18, gli appassionati potranno degustare i vini di 30 cantine locali, incontrare i produttori e scoprire i segreti di un territorio che ha fatto del Pinot Nero il suo simbolo. I biglietti sono disponibili online a 35 euro (25 euro per soci AIS, FISAR, ONAV e studenti).

    Protagonista indiscusso dell’evento è il blanc de noirs, celebrato quest’anno anche dal nuovo disciplinare DOCG che introduce il nome Classese e una serie di norme dedicate alla valorizzazione della qualità. Un passo storico, che coincide con i 160 anni dalla nascita del Metodo Classico in Oltrepò, quando a Rocca de’ Giorgi furono prodotte le prime bottiglie spumantizzate nel 1865.

    Non si tratta solo di un cambio di denominazione, ma di una vera e propria visione: fare dell’Oltrepò Pavese la prima denominazione al mondo fondata sul Metodo Classico da uve Pinot Nero vinificate in bianco. Un ambizioso progetto che affonda le radici nella storia e guarda con decisione al futuro del territorio e dei suoi vini.

    Segreteria organizzativa e accreditamento operatori: Scaramuzzi Team +39 055 494949 Ufficio stampa evento: AB Comunicazione [email protected] biglietti: https://eventboost-ticketing.myshopify.com/

    Foto Linda Vukaj – Agenzia AICOD More

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    Modigliana luogo di forte identità, è un caso in Italia, i suoi vini sono unici

    Le parole arrivano da Londra e hanno il peso di una consacrazione: «La qualità dei vini di Modigliana è cresciuta in modo impressionante, nessuno in Italia ha fatto meglio». A scriverle è Nelson Pari, uno dei narratori del vino più ascoltati nel mondo anglosassone, che nell’ultimo report dedicato all’annata 2022 incorona Modigliana come la vera regina del vino in Romagna.

    Ed è proprio a Modigliana che, domenica 7 settembre, ritorna l’appuntamento annuale con i vini dell’associazione Stella dell’Appennino, ospitato quest’anno nello spazio coperto davanti al Municipio. Una giornata interamente dedicata all’anima più autentica dell’Appennino romagnolo, con banchi d’assaggio aperti dalle 10 alle 19, masterclass, incontri e la possibilità di conoscere da vicino i vignaioli che hanno reso questo territorio un caso unico in Italia.

    Perché Modigliana non è solo un luogo geografico: è un’identità collettiva, una comunità che ha scelto di raccontarsi attraverso il vino. «Siamo impegnati a produrre fine wines, vini di grande pregio. È l’Appennino che ci chiama a questa sfida», spiega Giorgio Melandri, curatore della manifestazione e produttore con Mutiliana. Nei calici, chi verrà a degustare troverà un filo conduttore fatto di freschezze balsamiche, speziature sottili, agrumi e mineralità: tratti comuni che diventano lingua condivisa del territorio.

    Anche Francesco Falcone, che ha firmato i ritratti dei vignaioli nel catalogo dell’evento, descrive Modigliana come «un’anomalia felice, un contrattempo che suona sinfonie sospese nel bosco». Un’immagine potente che restituisce il senso di una viticoltura capace di parlare al di fuori degli schemi romagnoli consolidati, con una voce che vibra di autenticità.

    Durante la giornata, oltre ai banchi d’assaggio — accessibili con una donazione di almeno 20 euro che comprende calice, catalogo e braccialetto per le degustazioni illimitate — sarà possibile partecipare alle tre masterclass gratuite condotte da Nelson Pari, dal titolo emblematico Tannins don’t lie. Un’occasione per approfondire i tratti dell’annata 2022 e scoprire da vicino i segreti che rendono unici i vini di Modigliana.

    A raccontarsi saranno nove aziende: Casetta dei Frati, Fondo San Giuseppe, Lu.Va., Menta e Rosmarino, Mutiliana, Pian di Stantino, Il Pratello, Il Teatro e Villa Papiano. Realtà diverse per dimensione e stile, ma unite dalla volontà di dare voce a un territorio che oggi rappresenta uno dei laboratori più interessanti del vino italiano.

    Modigliana, insomma, non è più un segreto per pochi. È diventata un caso emblematico di come l’identità territoriale, se custodita e condivisa, possa trasformarsi in un racconto corale capace di arrivare lontano, persino oltre i confini dell’Appennino.

    Tutte le informazioni sono disponibili anche sulla pagina Facebook dell’associazione. More

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    Viticoltura a piede franco: Ercolano ospita la conferenza nazionale

    L’8 settembre 2025 Villa Campolieto a Ercolano diventa il centro di un confronto nazionale dedicato alla viticoltura a piede franco, organizzato dall’Associazione Culturale Identità Mediterranea. Un tema che guarda alle radici più autentiche del vino, ma anche al futuro della sostenibilità, della ricerca scientifica e della valorizzazione territoriale.

    La conferenza – dal titolo “Progresso ed evoluzione per un sistema integrato di difesa, preservazione e valorizzazione” – riunirà ricercatori, docenti, enologi, giornalisti ed esperti del settore. Tra i relatori attesi: Roberto Cipresso, winemaker e scrittore di fama internazionale; Luciano Pignataro, docente di Comunicazione Enogastronomica all’Università Federico II di Napoli; Ciro Giordano, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini del Vesuvio; Marco Serra, presidente del Consorzio di Tutela dei Vini di Salerno; Stefano Del Lungo, ricercatore del CNR; l’agronomo Gaetano Conte; e la professoressa Teresa Del Giudice, economista agraria.

    La giornata si aprirà con i saluti istituzionali di rappresentanti del mondo politico, accademico e consortile, per poi lasciare spazio agli interventi scientifici e ai contributi di ricerca. A moderare sarà Gaetano Cataldo, fondatore di Identità Mediterranea, giornalista enogastronomico e Miglior Sommelier dell’Anno al Merano Wine Festival.

    I temi al centro del dibattito

    Il valore genetico e la biodiversità della viticoltura a piede franco.

    Le prospettive di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

    Le opportunità di sviluppo territoriale e turistico legate al vino.

    L’ipotesi di un protocollo integrato per la salvaguardia della viticoltura a piede franco e, più in generale, del sistema agricolo.

    La conferenza gode del patrocinio morale del Consiglio Regionale della Campania, del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, dell’Associazione Nazionale delle Città del Vino, dei Consorzi di Tutela dei Vini del Vesuvio e di Salerno, della Fondazione Monti Lattari Onlus, della Fondazione Ente Ville Vesuviane e del Mavv-Wine Art Museum.

    Un appuntamento pensato per mettere in dialogo saperi diversi – dall’archeologia alla biologia molecolare, dall’agronomia all’economia – con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni e pubblico su un patrimonio che appartiene non solo alla Campania, ma all’intera viticoltura italiana ed europea.

    Associazione Identità Mediterranea

    Fondata il 12 luglio 2016, da sempre impegnata nella divulgazione della Cultura del Mare Nostrum mediante la promozione del Patrimonio Paesaggistico, la divulgazione della Tradizione Enogastronomica e la preservazione della Biodiversità Mediterranea, oltre che ideatrice di Mosaico per Procida, primo vino a celebrare una Capitale Italiana della Cultura, ha organizzato tale evento, così come nel settembre dello scorso anno, quale associazione richiedente il coinvolgimento e il patrocinio del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, confermato anche quest’anno. More

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    Alto Adige Wine Summit: un’occasione unica per esplorare l’eccellenza vinicola del territorio

    Il 7 e l’8 settembre si terrà la prima edizione dell’Alto Adige Wine Summit interamente dedicata ai professionisti del vino italiani. Organizzato dal Consorzio Vini Alto Adige, l’evento accoglierà ristoratori, enotecari e sommelier per due giornate di approfondimento e degustazione.

    L’appuntamento, che segna anche il 50° anniversario della DOC Alto Adige e il riconoscimento delle 86 Unità Geografiche Aggiuntive, offrirà un’immersione completa nel panorama enologico altoatesino. Saranno presenti 98 aziende con 365 etichette, tra cui anteprime, annate storiche e vini iconici.

    Il programma e le masterclass

    Il summit si aprirà la sera del 7 settembre con una cena di gala a Castel Mareccio, nel cuore dei vigneti di Bolzano, un’opportunità per degustare i migliori vini e spumanti del territorio.

    La giornata successiva, l’8 settembre, si sposterà nella Sala Carroponte del NOI Techpark, dove si svolgerà la grande degustazione. Il programma prevede sei masterclass, guidate da professionisti del calibro di Andrea Amadei, Filippo Bartolotta, Aldo Fiordelli, Cristina Mercuri, André Senoner ed Eros Teboni. Le sessioni si concentreranno su temi chiave, tra cui:

    I vitigni autoctoni simbolo, come Gewürztraminer, Pinot nero, Schiava e Lagrein.

    Le nuove visioni dei giovani produttori altoatesini.

    Un’analisi approfondita degli Icon Wines del territorio.

    Questa prima edizione del Wine Summit, aperta al pubblico professionale nazionale, rappresenta un’opportunità imperdibile per scoprire da vicino una delle realtà vitivinicole più dinamiche d’Italia.

    Per ulteriori informazioni e per accreditarsi all’evento, gli operatori del settore possono scrivere a: [email protected]. More