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    Cantina Valtidone: doppio riconoscimento al Concorso Premio Qualità Italia 2023

    Ancora una volta Cantina Valtidone convince la commissione e ottiene a Città Sant’Angelo il prestigioso riconoscimento “Premio Qualità Italia 2023” per il 50 Vendemmie Colli Piacentini Malvasia DOC frizzante, nella categoria vini frizzanti bianchi IGT, DOC, DOCG del Concorso Enologico Nazionale, organizzato dalla “Scuola Etica di Alta Formazione e Perfezionamento Leonardo”. “Il Concorso è nazionale, […] LEGGI TUTTO

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    In arrivo la sesta edizione di Casa Cayega dedicata a tutti i sensi

    Settembre 2023. Tutto è ormai pronto per Casa Cayega, la festa di Tenuta Carretta giunta alla sua 6ª edizione in calendario a Piobesi d’Alba domenica 10 settembre, con un programma rinnovato che vedrà il coinvolgimento di tutti i sensi dei partecipanti: gusto, olfatto, tatto, udito e vista. Di anno in anno, Casa Cayega riunisce centinaia […] LEGGI TUTTO

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    Vendemmia 2023: produzione di rilievo per la Doc Colli Berici e Vicenza

    Il Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza presenta le previsioni sull’andamento vendemmiale dei 28 soci distribuiti in tutta la provincia. In base alle prime analisi, si prospetta un’annata di alta qualità. Il territorio dei Colli Berici, sebbene per natura meno piovoso rispetto all’arco pedemontano vicentino, è stato anch’esso colpito dai fenomeni grandinigeni che hanno interessato […] LEGGI TUTTO

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    Trentino, dal 7 al 10 settembre a Isera si celebra il Marzemino

    Il secondo fine settimana di settembre l’appuntamento da non perdere è con “La Vigna Eccellente…ed è subito Isera”, la manifestazione dedicata al Marzemino, uno dei vini simbolo dell’enologia trentina. Tra degustazioni, visite guidate, escursioni nei dintorni della splendida Città del Vino di Isera, appuntamenti con la cucina locale e non, vi sarà occasione per rilanciare […] LEGGI TUTTO

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    Osservatorio UIV-Vinitaly: mai così tanto vino in cantina dal 2000 a oggi

    Record di stock in cantina a fine luglio ed export verso i Paesi extra-Ue in peggioramento – specie negli Stati Uniti – per le imprese italiane del vino. Lo rileva l’Osservatorio Uiv-Vinitaly che ha elaborato i dati di Cantina Italia (Masaf) sulle giacenze e i numeri sulle vendite nei Paesi terzi relative al 1° semestre […] LEGGI TUTTO

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    A ViniMilo 2023 intrecci di viti, vite e vini

    1990. Una coppia di coniugi – lui, Edoardo Ventimiglia, siciliano, documentarista a Roma, nipote del primo cameramen di Alfred Hitchcock, lei, Carla Benini, trentina, agronoma – dopo una vita trascorsa a fare altro, decidono per una svolta radicale. Con “un ettaro di vigneto, una casa scassata, 72 ettari di terra abbandonata per anni” gettano le basi di un’azienda vinicola, Sassotondo, in Mare.2023. in Sicilia, a Milo, dal 28 agosto al 1 settembre si festeggia ViniMilo, il più antico appuntamento dedicato ai vini della “Muntagna”. Una 43esima edizione che si annuncia particolarmente ricca e interessante, perché capace di legare ancora di più delle precedenti presente passato e futuro di uve e vini. Con l’aiuto di amici dai 4 angoli d’Italia.Riceviamo e volentieri rilanciamo: “ Alla luce delle tante storiche relazioni, anche famigliari, attivate in sinergia con molti produttori di Milo, l’az.Sassotondo si propone con il progetto “RITORNO- Un Etna Bianco Superiore per la Biodiversità Viticola” (dedicato a Edoardo Ventimiglia) la produzione, l’imbottigliamento e la commercializzazione di una serie limitata e numerata di bottiglie in formato magnum, stabilita anno per anno sulla base delle condizioni produttive, di Etna Bianco Superiore.L’utile di questa azione di solidarietà è destinato al sostegno delle azioni di ricerca per la salvaguardia e preservazione dei “Gioielli dell’Etna” ovvero dei vitigni storici locali a rischio estinzione.Questa attività di tutela e valorizzazione della Biodiversità Viticola dell’Etna è affidata all’associazione GRASPO, alla luce dei lavori di conservazione attivati in altri territori italiani e delle storiche azioni condivise di promozione con i tecnici dell’Associazione. Graspo provvederà, in sintonia con l’Università di Catania, ad individuare e attivare sul territorio etneo ed in particolare nel comune di Milo le competenze e le professionalità più adatte a collaborare con le Istituzioni preposte, con gli obiettivi di una valorizzazione del potenziale enologico di questi vitigni, sia in purezza che come elemento di valore insieme ad altri uvaggi già esistenti. Ogni anno VINIMILO sarà lo scenario ideale per testimoniare, vitigno dopo vitigno, il percorso fatto per la salvaguardia della Biodiversità Viticola dell’Etna”.Un progetto già attivo con l’Università di Catania e Proposta viniElisabetta Nicolosi con il gruppo di lavoro del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione ed Ambiente dell’Università di Catania, il CREA sede di Acireale e l’IRVO ( Istituto regionale del vino e dell’olio con sede a Palermo) hanno da tempo avviato azioni di reperimento e caratterizzazione ampelografica, enologica e produttiva anche utilizzando i marcatori molecolari SSR e realizzando alcune microvinificazioni.“I vitigni gioiello dell’Etna”, detti anche “vitigni reliquia” sono piante rare, trovate nei tre diversi versanti del vulcano. Si tratta però di pochi ceppi, e quindi con alto indice di rischio di estinzione. Il lavoro di ricerca e caratterizzazione è iniziato nei primi anni del 2000, grazie all’azione dei ricercatori dell’Università di Catania e alla collaborazione di alcuni anziani viticoltori custodi. Tra i vitigni reperiti ritenuti oggi più interessanti troviamo il Terribile, lo Zzinèuru, il Virdisi, le due Madama bianca e nera, la Vispara, il Barbarossa e la Moscatella nera, oggi custoditi in un campo collezione dell’Università di Catania.Alcuni di questi vitigni per esempio sono stati ritrovatianche n ello storico vigneto in contrada Caselle dello stesso sindaco di Milo, Alfio Cosentino, dove accanto al Carricante ed alla Minnella bianca conserva gelosamente la Vispara dell’Etna. Si tratta di un vitigno che appartiene a una famiglia numerosa come quella delle Vespare, della quale fa parte anche la Visparola; quest’ultima di recente ha acquisito centralità, perchè le ultime indagini sull’origine del germoplasma viticolo italiano hanno dimostrato che nei secoli ha generato molti altri vitigni strategici (come il Sangiovese e la Vulpea) e lo stesso Carricante. Sembra che l’origine del suo nome sia dovuto al fatto che la sua ricchezza in zuccheri e la sua precocità la rendono particolarmente attraente per le vespe.Poiché per, se la ricerca non viene condivisa e diffusa, resta fine a se stessa, ecco che in questo progetto trova spazio anche un importante distributore come Proposta Vini, azienda creata da Gianpaolo Girardi e specializzata nella selezione e commercializzazione di vini, spumanti, distillati od oli. E’ presente sul mercato, non solo italiano, da oltre un trentennio e rivolge una particolare attenzione ai produttori che realizzano i loro vini nel rispetto del mantenimento delle tradizioni produttive dei loro territori.Manifesto ufficiale e concreto di questa filosofia è il catalogo di proposta Vini che ogni anno diventa un affascinante viaggio alla (ri)scoperta della straordinaria ricchezza di biodiversità che caratterizza territori e aziende valorizzandoli con progetti coraggiosi e originali.Tra i più suggestivi quelli legati ai “Vini Estremi” realizzati in zone impervie a forte pendenza, o come i “Vini dell’Angelo” dedicati ai vitigni storici del Trentino, oggi coltivati e riproposti dalle aziende più sensibili al tema della biodiversità viticola. Sarà Proposta Vini a dare diffusione ai vini del progetto “Ritorno”: presentato ufficialmente all’ultimo Vinitaly, la realizzazione “liquida” del progetto, il suo primo Etna Bianco Superiore sarà in degustazione a Milo il 1 settembre. 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    Giacenze in cantina mai così alte dal 2000

    Record di stock in cantina a fine luglio ed export verso i Paesi extra-Ue in peggioramento – specie negli Stati Uniti – per le imprese italiane del vino. Lo rileva l’Osservatorio Uiv-Vinitaly che ha elaborato i dati di Cantina Italia (Masaf) sulle giacenze e i numeri sulle vendite nei Paesi terzi relative al 1° semestre di quest’anno secondo le ultime rilevazioni delle dogane.

    Secondo l’analisi Uiv e Vinitaly, la vendemmia 2023 si apre con una giacenza di vino in cantina pari a 45,5 milioni di ettolitri, l’equivalente di oltre 6 miliardi di potenziali bottiglie da 0,75/litri. Il dato riflette un’eccedenza dello 4,5% rispetto al pari periodo dello scorso anno a causa in particolare di un incremento senza precedenti degli stock per i vini di maggior qualità, con le Dop a +9,9% sull’ultima rilevazione pre-vendemmiale del 2022. L’altro indicatore di mercato – aggiunge l’Osservatorio – è anch’esso complicato, con la domanda extra-europea segnalata nel primo semestre in ulteriore contrazione. Tra i top 10 buyer – che assieme rappresentano circa l’85% del mercato extra comunitario – le esportazioni a volume sono positive solo per la destinazione russa, con cali quantitativi in doppia cifra per Stati Uniti, Canada, Giappone, Norvegia, Cina e Corea del Sud. Complessivamente la riduzione tendenziale nella prima metà dell’anno segna un -9% a volume e un -5% a valore, con gli spumanti giù del 13% e i fermi imbottigliati inchiodati a -5%. Per entrambe le tipologie, il trend a valore indica un gap del 4%, ma mentre per gli sparkling l’aumento del prezzo medio è in linea con il surplus dei costi produttivi (+10%), lo stesso non si può dire per i fermi (+1%).

    Per il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi: “Sulla prossima vendemmia – la cui paventata forte contrazione è ancora tutta da verificare – pesa una congiuntura che si sta manifestando in tutta la sua complessità. Comprendiamo la volontà da parte delle nostre imprese di mantenere le quote di mercato, ma abbassare i prezzi – come per esempio con i rossi sfusi in Germania, che stanno scendendo verso le quotazioni spagnole a circa 50 centesimi/litro – rischia di diventare un pericoloso boomerang una volta fuori dalla crisi di potere di acquisto che coinvolge anche i nostri competitor. A tal proposito – ha concluso Frescobaldi – il fenomeno crescente dei prodotti a private label e gli imbottigliamenti del nostro vino fuori dall’Italia contribuiscono all’erosione del valore aggiunto”.

    Per l’ad di Veronafiere, Maurizio Danese: “L’Osservatorio aveva previsto un 2023 difficile, ciò si sta verificando nonostante l’economia globale abbia per ora tenuto lontano buona parte delle nubi recessive. Ciò che può fare Vinitaly è intensificare la costruzione di ponti commerciali con l’estero, in particolare nelle relazioni con i mercati extra-Ue, a partire da quello americano dove saremo partner della Camera di Commercio di Chicago per l’International Wine Expo. Da settembre a dicembre abbiamo infatti in programma una nuova campagna di internazionalizzazione con 25 appuntamenti in 15 Paesi e 4 Continenti. Da una parte per rifinire ulteriormente l’incoming per la prossima edizione veronese, dall’altra per garantire b2b direttamente sulle piazze estere”.

    Il 12 settembre Assoenologi, Ismea e Uiv rilasceranno le proprie previsioni vendemmiali in conferenza stampa al ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare. LEGGI TUTTO

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    Villa Donoratico Bolgheri DOC Rosso 2021

    Dai vigneti più prossimi a Villa Serristori nasce Villa Donoratico Bolgheri DOC Rosso 2021. Blend di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, esso rappresenta un’ulteriore conferma dell’eccellenza bolgherese ed è un vino che, insieme ad Argentiera Bolgheri DOC Superiore e Ventaglio Toscana IGT, costituisce l’apice qualitativo di Argentiera. Simbolo e massima espressione del […] LEGGI TUTTO