Frescobaldi – risultati e dati di bilancio 2023
Dopo un paio di anni eccezionali sia per crescita delle vendite (2021 e 2022) che margini di profitto (2022), Frescobaldi ha chiuso il 2023 con buoni numeri che confermano tali progressi. Le vendite sono cresciute del 7%, mentre i margini sono calati leggermente rispetto al record del 2023 ma restano molto elevati (margine operativo 29%), l’utile netto è rimasto stabile e la posizione finanziaria netta è ulteriormente migliorata. L’evento forse più importante dell’anno è forse stato l’acquisizione di Domaine Roy & Fils in Oregon (USA) nella Willamette Valley, chiusa a luglio 2023 per un investimento complessivo di circa 14.5 milioni di euro. Va comunque sottolineato che Frescobaldi continua ad acquistare vigneti in Toscana. Nel 2023 è stata la volta di un ramo d’azienda della tenuta Poggioverrano a Magliano in Toscana. Nel complesso Frescobaldi ha investito, tra acquisizioni e investimenti organici 35 milioni (erano 32 nel 2022), ma è comunque riuscita a migliorare leggermente la struttura finanziaria, con una cassa netta che passa da 37 a 44 milioni di euro. Per quanto riguarda il 2024, la relazione degli amministratori preannuncia una annata più difficile per via della necessità di aumentare i prezzi in un contesto di consumi statici. Passiamo a un’analisi più dettagliata con ulteriori grafici e tabelle, inclusa l’evoluzione di Frescobaldi rispetto al campione Mediobanca che mette in luce l’andamento particolarmente favorevole dei suoi margini.
Le vendite 2023 toccano quota 166 milioni, con un progresso dell’11% in Italia a 67 milioni e del 4% all’estero a 99 milioni di euro.
I margini sono leggermente calati, da un livello molto elevato. Il MOL cresce da 62 a 64 milioni di euro, con un margine che passa dal 39.7% al 38.4%, mentre l’utile operativo pur crescendo del 3.5% a 48.4 milioni di euro scende di un punto percentuale al 29.2%. Guardando i numeri la ragione principale è l’inflazione dei costi di acquisto, che sono passati, al netto della variazione delle rimanenze, dal 20.3% al 21.1% del fatturato.
Con un incremento degli oneri finanziari e un pochino più di tasse (dal 4% al 5% dell’utile pretasse), l’utile netto resta quasi stabile a 33.2 miloni di euro.
Dal punto di vista finanziario, il 2023 chiude con un capitale investito in crescita a circa 340 milioni (le acquisizioni lo spiegano) ma una posizione di cassa in crescita da 37 a 44 milioni di euro, dopo aver chiuso acquisizioni per un totale di circa 20 milioni e pagato dividendi per 13 milioni di euro (stabile rispetto al 2022).
Includo infine il confronto tra l’andamento delle vendite e dell’utile operativo del campione Mediobanca (solo aziende) e Frescobaldi dal 2010. Come potete notare Frescobaldi ha avuto uno sviluppo di vendite comparabile al resto del settore (con un 2023 probabilmente migliore della media, che dovrebbe essere rimasta stabile nel suo complesso) ma con un andamento dei profitti molto più sostenuto: il campione mostra per il 2022 un utile operativo circa 2.3 volte più alto del 2010, per Frescobaldi era stato di 3.6 volte nel 2022 ed è diventato 3.7 volte nel 2023.
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