Presentiamo oggi I dati relativi alle importazioni tedesche di vino, che sono stati corretti da UN Comtrade dopo un primo rilascio non corretto. Per incuriosirvi, in fondo in caratteri italici, al post trovate l’elaborazione fatta da ChatGPT Pro a cui ho fornito le tabelle principali. Il commento sotto è stato redatto in 11 minuti di lavoro (suo). Se preferite il suo al mio fatemelo sapere, così in futuro lo faccio fare da lui!
Dati in formato testo disponibili nella sezione Solonumeri.
Tornando a noi, la Germania ha importato meno vino che nel 2023, stiamo parlando di un calo dell’8% delle importazioni a 2.47 miliardi di euro per quanto riguarda il valore e del 7% in volume a 12.8 milioni di ettolitri. Sono cosciente che i dati non corrispondo a quelli riportati da ISTAT per le esportazioni italiane in Germania sia in valore assoluto (1.18 miliardi di euro contro 974 milioni di euro qui) che relativo (-7% qui, +1% secondo ISTAT). Ad ogni modo, i dati di UN Comtrade dovrebbero essere coerenti tra di loro e non è detto che le classificazioni per paese non possano cambiare a seconda di chi importa ed esporta.
Mercato in calo dicevamo, sia per l’Italia che per la Francia (-7% per entrambi) e con invece un buon dato per la Spagna, che è rimasta stabile. Ma sono soprattutto i prodotti del nuovo mondo a perdere quota di mercato, con cali a doppia-cifra per USA, Australia, Cile e Nuova Zelanda. Come vedremo anche tra qualche tempo con i dati sul consumo di vino in Germania, il calo è indice una riduzione strutturale del consumo di vino anche in questo paese.
Ma per ora concentriamoci sui dati di UN Comtrade, con tutte le tabelle e i grafici nel resto del post.
Le importazioni tedesche di vino sono calate dell’8% a 2.47 miliardi di euro, di cui 1.5 miliardi sono di vino fermo in bottiglia (-8%), 519 milioni sono di vino sfuso (-3%) e circa 440 milioni sono di vino spumante, in calo ancora più marcato, -11%.
L’Italia resta il leader del mercato non domestico con 974 milioni di euro, -7%, e 4.5 milioni di ettolitri esportati, -14%. La nostra posizione è particolarmente importante nei vini fermi in bottiglia, -8% a 700 milioni di euro, il doppio della Francia, mentre siamo i secondi nei vini sfusi nel 2024 (eravamo primi nel 2023) sopravanzati dalla Spagna. Negli spumanti le importazioni tedesche dall’Italia sono calcolate in 117 milioni di euro e -7%, a una distanza siderale dai 288 della Francia, che pur cala del 10%.
La Francia come l’Italia “mantiene le quote”, che sono rispettivamente del 28% e del 39% (Italia), mentre la Spagna sale al 16% e tutto il resto del mondo cala al 17% del totale, seguendo un percorso calante che dura ormai da molto tempo.
Perfetto, preparerò un commento tecnico di circa 600 parole sull’evoluzione delle importazioni di vino in Germania, con focus specifico sul confronto tra il 2023 e il 2024, includendo i principali dati per valore, volume e tipologia. Ti aggiorno a breve con il testo.
Research completed in 11m · 7 sources
Evoluzione delle importazioni di vino in Germania (2023-2024)
Andamento complessivo (valore e volume)
Nel 2024 la Germania ha importato meno vino rispetto al 2023 sia in valore che in volume. Il valore totale delle importazioni vinicole è diminuito di circa 8-9%, scendendo intorno a 2,5 miliardi di euro (rispetto ai circa 2,68 miliardi del 2023). Anche il volume totale è calato, ma più lievemente: si attestano circa 13,0 milioni di ettolitri importati nel 2024, con un calo intorno al 4-5% rispetto ai 13,7 milioni di ettolitri del 2023. In altre parole, la contrazione in valore è stata maggiore di quella in volume, riflettendo una diminuzione del prezzo medio per litro di vino importato. Questo indica che nel 2024 i consumatori tedeschi si sono orientati verso vini meno costosi (ad esempio vini sfusi) a scapito dei vini premium (imbottigliati e spumanti), con un conseguente calo del prezzo medio d’importazione per litro.
Principali fornitori: variazioni 2023-2024
Di seguito le variazioni percentuali più rilevanti tra il 2023 e il 2024 per i principali Paesi esportatori di vino verso la Germania:
Italia: rimane il primo fornitore in valore nonostante un calo. Nel 2024 le importazioni di vino italiano valgono poco meno di 1,0 miliardo €, con una diminuzione di circa -8% sul 2023. Anche in volume l’Italia registra un forte calo (oltre -10%), scendendo a circa 3,3 milioni di ettolitri importati. Pur mantenendo la leadership in valore (circa 39-40% del totale import in valore), l’Italia perde terreno soprattutto nei vini fermi imbottigliati, mentre mantiene quote migliori negli spumanti.
Francia: subisce la flessione più marcata tra i big in termini di valore assoluto. Il 2024 chiude con circa 0,65 miliardi € importati dalla Francia, in calo di circa -12% ÷ -15% rispetto al 2023. Il calo francese in valore è il maggiore in termini assoluti (una contrazione di circa -100 milioni € anno su anno). In volume, la Francia esporta in Germania intorno a 1,3 milioni di ettolitri nel 2024, leggermente meno (-2% circa) rispetto al 2023. La performance francese risente soprattutto del calo nei vini imbottigliati di fascia alta, mentre i volumi di Champagne e altri spumanti risultano stabili o in lieve diminuzione.
Spagna: rappresenta l’eccezione positiva tra i principali fornitori. Le importazioni di vino spagnolo in Germania crescono leggermente in valore, con circa +2% sul 2023 (attorno a 0,40 miliardi € nel 2024). Questo rende la Spagna l’unico grande Paese esportatore a mostrare un aumento in valore. L’incremento è ancora più evidente in volume: grazie soprattutto ai vini sfusi, la Spagna esporta circa 3,3-3,4 milioni di ettolitri in Germania nel 2024, con una crescita superiore al +5% sul 2023. La Spagna diventa così il primo fornitore per volume, superando di misura l’Italia (che cala a ~3,2-3,3 milioni hl). In termini di quota, oltre un quarto del vino importato (in volume) in Germania nel 2024 è di origine spagnola. Va notato però che buona parte di questa crescita riguarda vini a basso prezzo (sfusi), mentre il segmento degli spumanti spagnoli è in netto calo.
Altri Paesi: la maggior parte degli altri fornitori mostra cali in linea con il trend generale. Ad esempio, Stati Uniti, Cile e Sudafrica registrano diminuzioni in valore stimate tra -5% e -10% rispetto al 2023. Fanno eccezione minore gli USA, che segnano un valore sostanzialmente stabile (variazione di circa +1%), e alcuni esportatori europei secondari come Austria e Ungheria, i cui volumi esportati verso la Germania sono leggermente aumentati nel 2024 nonostante valori stagnanti. Nel complesso, però, Francia, Italia e Spagna continuano a rappresentare la quota dominante (oltre 80% del totale in valore e volume) delle importazioni vinicole tedesche.
Confronto per tipologia di vino
L’andamento delle importazioni differisce nettamente per tipologia di vino tra il 2023 e il 2024:
Vino imbottigliato: è la categoria principale per valore, e ha subito un calo significativo. Nel 2024 il valore importato di vini in bottiglia scende di circa -10% rispetto al 2023. In termini assoluti, si passa da circa 1.640 milioni € nel 2023 a circa 1.480 milioni € nel 2024 (in linea con il calo complessivo del mercato). Anche i volumi di imbottigliato sono in diminuzione (qualche punto percentuale in meno rispetto all’anno precedente). Questo riflette la contrazione della domanda di vini fermi confezionati, soprattutto da Francia e Italia.
Vino sfuso: rappresenta l’unica categoria in tenuta o lieve crescita. Nel 2024 il valore delle importazioni di vino sfuso aumenta leggermente (+1-2% circa) raggiungendo circa 540-550 milioni € (dal valore di 536 milioni € nel 2023). Il volume di vino sfuso importato è cresciuto in modo più marcato, sospinto dai maggiori volumi dalla Spagna (la quale da sola fornisce quasi la metà del vino sfuso importato dalla Germania). L’incremento dei quantitativi sfusi compensa in parte il calo degli imbottigliati: ciò indica che una quota maggiore di vino è stata acquistata in cisterna a prezzi più bassi.
Vino spumante: è la tipologia che ha registrato il calo più pronunciato. Il valore totale degli spumanti importati scende da circa 498 milioni € nel 2023 a circa 450 milioni € nel 2024, con una flessione intorno al -10%. In volume il calo è ancor più netto (stimato oltre -10%), segno di una domanda interna indebolita per gli spumanti esteri. In particolare, le importazioni di spumanti spagnoli hanno subito un forte ridimensionamento (il volume di Cava e simili è calato di oltre un terzo rispetto al 2023), solo in parte compensato dalla tenuta degli spumanti italiani (Prosecco in primis) e francesi. Nonostante ciò, la Francia mantiene il primato in valore nel segmento spumanti, grazie a importazioni di Champagne ancora rilevanti, mentre l’Italia consolida la propria presenza con gli spumanti a prezzo medio (Prosecco e altri).
Dati salienti e conclusione
In sintesi, tutti i principali indicatori mostrano una contrazione nel 2024 rispetto all’anno precedente, ad eccezione di pochi segmenti in controtendenza. Il totale import mondiale verso la Germania è diminuito in valore assoluto (circa -200 milioni € anno su anno) e leggermente in volume, determinando un calo del prezzo medio d’importazione. Tra i partner commerciali, la Spagna spicca come unico Paese in crescita (+2% valore, +5% volume) e raggiunge il primo posto per volume fornito, mentre Francia e Italia accusano i cali maggiori in termini di valore assoluto. Dal punto di vista merceologico, il vino sfuso emerge come categoria resiliente (valori stabili o in lieve aumento), contrastando il netto arretramento dei vini imbottigliati e soprattutto dei vini spumanti. Questi dati evidenziano uno spostamento del mix delle importazioni tedesche verso prodotti di fascia più economica nel 2024, all’interno di un mercato complessivamente in flessione rispetto al 2023.
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