More stories

  • in

    Esportazioni di spumante Italia – aggiornamento primo trimestre 2024

    Anche nel primo trimestre 2024 gli spumanti stanno trainando le esportazioni italiane di vino. Nell’ambito di un dato totale in crescita del 4%, gli spumanti sono a +7% per 493 milioni di euro e (nell’arco degli ultimi 12 mesi) rappresentano ormai il 29% del totale esportato dall’Italia. Come dicevamo qualche giorno fa, ci sono alcuni aspetti da considerare che possono rendere questo dato un po’ meno attraente: primo, l’impatto molto importante dell’incremento delle spedizioni in Russia (+131% a 40 milioni nel trimestre); secondo, il calo degli USA (-5% nel trimestre, -10% nel segmento chiave del Prosecco); terzo, il fatto che le nostre esportazioni continuano a essere principalmente guidate dal volume e non dal prezzo mix. Un potenziale problema se guardiamo al calo del consumo di vino in volume… Passiamo a commentare i dati nello specifico con tabelle dettagliate per categoria.

    493 milioni di euro con 1.16 milioni di ettolitri spediti sono i dati del primo trimestre, con una crescita rispettivamente del 7% e 11%, il che implica un peggioramento del prezzo medio al litro del 3% a 4.25 euro.
    Il Prosecco resta la categoria chiave, in crescita dell’8% 369 milioni di euro (volume +11%), seguito dall’Asti spumante a 32 milioni e una crescita del 7% (volume -1%). Gli altri spumanti DOP continuano a faticare a 21 milioni di euro, +1% (volume +6%).
    I due mercati chiave per gli spumanti italiani nel primo trimestre hanno andamenti divergenti. Gli USA sono in calo del 5% a 119 milioni di euro, mentre il Regno Unito cresce dell’11% a 77 milioni di euro. Tutti positivi sono i dati degli altri mercati, fatte eccezione per Polonia, Svizzera e Francia in calo tra il 2% e il 6%. Molto visibile l’incremento della Russia a 40 milioni di euro, che lo porta (a livello annuo) a essere il quinto mercato per l’Italia.
    Se guardiamo al Prosecco in particolare, i dati sono positivi su quasi tutti i mercati fatta eccezione proprio per gli USA (-10%, rappresenta il 25% delle nostre esportazioni di Prosecco) e la Svizzera (-4%).
    Nel segmento dell’Asti il principale mercato si conferma la Lettonia, +48% nel trimestre e +28% sui 12 mesi a 34 milioni, poi viene la Germania con 17 milioni (+15% sull’anno, -5% sul primo trimestre), gli USA con 16 (-14% anno, stabili nel trimestre) e quarto mercato il Regno Unito con 15 milioni (+32% sull’anno, +31% sul trimestre). La Russia con il balzo del primo trimestre “rispunta”, anche se il saldo sull’anno resta molto negativo.

    Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

  • in

    Esportazioni di vino Italia – aggiornamento marzo 2024

    Il dato del primo trimestre delle esportazioni italiane di vino è decisamente soddisfacente e giustamente celebrato: 1840 milioni di euro, +4% con un volume di 5.1 milioni di ettolitri +3%. Tre aspetti vanno però rimarcati: primo, che l’uscita dal trimestre è stata leggermente negativa (-4%), anche se potrebbe essere colpa della Pasqua. Secondo, e questo è il punto importante, che se non fosse stato per il balzo delle esportazioni verso la Russia (sottolineo, la Russia, +143% nel trimestre), la crescita sarebbe stata dell’1.1%, dato che di 68 milioni di euro di maggiore export, 49 vengono da quel paese. A maggiore chiarezza, trovate qui sotto nel proseguimento del commento e delle tabelle, il dato ad oggi delle esportazioni di vino verso la Russia negli ultimi 12 mesi: 207 milioni di euro, il massimo da 10 anni a questa parte (e quindi credo da sempre), pari al 2.6% del totale. Quasi dimenticavo il terzo aspetto: le nostre esportazioni continuano a essere guidate principalmente dal volume e non dal prezzo/mix. Il rischio di vedere dati negativi è dietro l’angolo. Come dicevo… proseguiamo…

    Il dato del primo trimestre si compone di un incremento del 3% dei vini fermi in bottiglia a 1242 milioni di euro (-6% il dato di uscita di marzo) e di un incremento del 7% delle esportazioni di spumante (+1% l’uscita di marzo) a 493 milioni di euro.
    I dati restano guidati principalmente dall’incremento dei volumi, +5% per i vini in bottiglia (il che implica un calo del 2% del prezzo/mix) e +11% per i vini spumanti (-3% prezzo/mix).
    Se guardiamo ai dati complessivi del primo trimestre per mercato, il panorama è variegato: USA e Germania sono vicini alla parità, +2% e -3% rispettivamente. Hanno però tendenze discordanti per categoria, visto che negli USA vanno bene i vini fermi (+6%) e male gli spumanti (-10%), mentre in Germania sono gli spumanti (+6%) a rendere meno amaro il bilancio derivante dal calo del 6% dei vini in bottiglia. Il Regno Unito e il Canada sono molto positivi a +8/9%, male Svizzera e Francia a -8% e -11%.
    Una parola sul mercato cinese, di cui aggiungiamo un grafico. I dati restano molto volatili. +60% in gennaio, +32% in febbraio, -21% in marzo. se allarghiamo l’orizzonte all’anno, le esportazioni sembrano essersi stabilizzate intorno ai 100 milioni di euro.
    Nel segmento degli spumanti, cui dedichiamo un post ogni trimestre che uscirà nei prossimi giorni, il fattore chiave è il calo del 5% delle esportazioni in USA, un dato da tenere sott’occhio visto che questo mercato è il 22% della categoria. Anche in questo caso la Russia è un fattore importante, circa il 55% della crescita…

    Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

  • in

    Francia – esportazioni di vino 2023

    Il 2023 è stato difficile per il vino francese nel mondo, con un andamento leggermente più negativo di quello del vino italiano (-3% contro il nostro -1%) ma soprattutto con una dinamica di graduale indebolimento nella seconda parte dell’anno continuata in gennaio 2024, quando le esportazioni sono calate di nuovo del 10%. La differenza l’hanno fatta essenzialmente i volumi (-9% contro il nostro -2%) e probabilmente il tutto va associato alla pessima vendemmia 2022 dei francesi, cui seguirà peraltro nel 2024 l’impatto della nostra scarsissima annata 2023. Ad ogni modo, le esportazioni francesi sono state 11.9 miliardi di euro per un volume esportato di 12.6 milioni di ettolitri che determinano un prezzo medio di esportazione di 944 euro per ettolitro, +7%. Questo è il secondo aspetto da sottolineare: la Francia continua a crescere in termini di prezzo, quando invece l’Italia ha negli ultimi anni sfruttato maggiormente la leva dei volumi. Andiamo nei dettagli nel resto del post.

    Le esportazioni di vino della Francia calano del 2.9% a 11.93 miliardi di euro nel 2023 ma restano largamente positive se guardiamo a un periodo più ampio (+5% annuo 2018-23).
    I volumi esportati sono in netto calo, -9% a 12.64 milioni di ettolitri nel 2023 e -2% annuo dal 2018. Il tutto viene compensato come dicevamo sopra con il forte incremento del mix esportato, anche determinato dall’eccellente andamento di Champagne e Borgogna, salito del 7% nel 2023, in linea con la media degli ultimi anni.
    Lo Champagne è stato quasi stabile in valore a 4.2 miliardi di euro di esportazioni ma ha subito un calo dell’11% dopo i dati record del 2022, raggiungendo il ragguardevole livello di 3398 euro per ettolitro esportato (+12%), ossia 34 euro al litro.
    Sono stabili anche i dati della Borgogna a 1.45 miliardi di euro, anche qui con un calo dei volumi del 7% a 580mila ettolitri e un incremento del prezzo mix del 7% a 2496 euro per ettolitro.
    A determinare il calo delle esportazioni sono stati dunque Bordeaux, -6% a 2.23 miliardi di euro (con volume a -12%) e le altre aree della Francia, che tutte insieme fanno 4.06 miliardi di euro con un calo del 5%, anche in questo caso fatto di -9% per volumi e +5% di prezzo-mix.
    Il confronto con l’Italia è in uno dei grafici allegati al post. In questi mesi l’Italia sta andando meglio della Francia ma se guardiamo ai dati degli ultimi anni dovremmo chiamarlo “recupero” nel senso che soprattutto nell’era post Covid 2021-22 la Francia aveva avuto un andamento molto migliore del nostro.

    Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

  • in

    Argentina – esportazioni di vino – aggiornamento 2023

    Cala la produzione, calano le esportazioni. Anche l’Argentina deve adattarsi al nuovo corso del commercio mondiale di vino, che nel 2023 ha visto uno stop dopo anni di crescita storicamente interrotti solo dal Covid. Nel 2023 i dati argentini sono particolarmente negativi con un calo del 19% a 627 milioni di euro e un calo del 25% dei volumi esportati, scesi sotto 2 milioni di ettolitri e da collegare anche con la vendemmia particolarmente negativa del 2023 (circa un terzo sotto la media storica). Con una svalutazione del cambio galoppante per via dell’iperinflazione che impera nel paese, in valuta locale in realtà le esportazioni sono quasi raddoppiate (da 106miliardi a 200 miliardi di peso), ma il tutto è poco rilevante. La geografica delle esportazioni argentine di vino continua a cambiare in linea con gli anni passati: la dipendenza dal mercato americano cala (27% nel 2023 contro il 29% del 2022 e il 40% e più di 10 anni fa), crescono i mercati adiacenti, come il Brasile passato in pochi anni al 13% delle esportazioni argentine e vicino a raggiungere il Regno Unito, che resta comunque la seconda destinazione. Commenti più dettagliati e tabelle all’interno del post.

    Le esportazioni argentine scendono a 627 milioni di euro nel 2023, -19% e -2% annuo sugli ultimi 5 anni, con i volumi che scendono del 25% a 1.94 milioni di ettolitri.
    Tutti i principali mercati sono in calo. Gli USA come dicevamo subiscono un calo del 36% del volume a 426mila ettolitri che determina una caduta del 26% delle esportazioni a 167 milioni di euro. Restano il primo mercato per l’Argentina ma guardando all’andamento degli ultimi anni i dati sono preoccupanti.
    Il secondo mercato è il Regno Unito, sceso dell’8% a 95 milioni a fronte di una riduzione del 6% dei volumi a 482mila ettolitri (primo mercato per volumi) e ha un andamento anche nel medio termine decisamente migliore di quello americano.
    Il Brasile dopo diversi anni di crescita si ferma. Nel 2023 le esportazioni calano del 2% a 82 mila ettolitri, anche se il ritmo dal 2018 è di una crescita a doppia cifra. In Brasile sono stati esportati 266mila ettolitri, -8%.
    Seguono poi Canada, Messico, Olanda, Francia, Cina e Peru, tutti con cali tra il 10% e il 30%. Tra questi, guardando al passato, il Messico è il mercato che ha l’andamento migliore, nonostante il -15% registrato nel 2023.
    Vi lascio alle tabelle.

    Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

  • in

    Esportazioni di vino Italia – aggiornamento febbraio 2024

    Dopo il calo del 2023, le esportazioni italiane di vino stanno registrando una buona ripresa nei primi due mesi dell’anno. Dopo il +13% di gennaio, su una base un po’ più difficile anche febbraio è stato positivo, +6% per un saldo del valore delle esportazioni a +10% nel bimestre, ossia 1.15 miliardi di euro. Oltre alla base di partenza, che peraltro diventerà ancora più facile nei mesi centrali del 2024, un paio di annotazioni vanno fatte. Primo, le esportazioni stanno crescendo soprattutto grazie al volume, cresciuto dell’8% a 3.2 milioni di ettolitri: come sappiamo l’annata 2023 è stata scarsa e questo a un certo punto diventerà un freno. Secondo, pur essendo il periodo breve e i dati ancora volatili, i dati del Regno Unito, +20%, sono eccezionalmente positivi e probabilmente non sostenibili, compensati parzialmente dal calo delle esportazioni di spumante nel mercato americano (-6%), che andrà valutato nel corso dei prossimi mesi. Fatte queste puntualizzazioni possiamo passare a un’analisi più dettagliata nel resto del post, dove trovate come al solito diverse tabelle.

    610 milioni di euro di esportazioni e 1.7 milioni di ettolitri sono i dati di febbraio, +6% per entrambe le misure. Il totale diventa 1150 milioni di euro, +10%, con un prezzo medio di esportazione a +1% e un volume a +8%.
    Crescono i prodotti a maggior valore aggiunto, ossia i vini in bottiglia, +10% nel bimestre, e spumanti, +12%, ma in entrambi i casi con un prezzo mix in calo del 2% rispetto all’anno scorso, mentre la parte residuale, principalmente vini sfusi sono stabili in valore con un incremento del 4% del prezzo medio.
    I principali mercati del nostro vino sono tutti in recupero salvo che per la Svizzera (-3% da inizio anno). Il mercato americano cresce del 6%, la Germania del 3%, del Regno Unito abbiamo detto sopra, il Canada del 13% e, al di fuori dei primi 10, anche la Cina sembra dare segnali di risveglio (+60% a gennaio e +30% a febbraio).
    Nello specifico, il mercato americano è andato molto meglio nei vini fermi (+12%), che nei vini spumanti (-6%), il mercato inglese bene in entrambi (+15% e +27%), mentre per la Germania sono i vini spumanti (+11%) a determinare la leggera crescita.
    Se ci spostiamo sui dati relativi agli ultimi 12 mesi, che sono essenzialmente stabili, gli spazi di recupero sono chiari: gli USA sono ancora a -6%, Svizzera e Canada a -2% e -4%, Svezia e Giappone a -7% e -6% rispettivamente. Invece andrà valutata la sostenibilità della crescita del Regno Unito, +9%, e della Francia, +7%, trainata dalla crescita dei nostri spumanti.

    Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

  • in

    USA – esportazioni di vino – aggiornamento 2023

    Come sapete gli americani non producono abbastanza vino per dissetarsi e sono quindi “importatori netti” del prodotto. Eppure non tutto il vino che producono viene bevuto in loco, per cui storicamente una quota minoritaria del prodotto viene esportata. Nel 2023, le esportazioni americane di vino nel mondo sono state 2 milioni di ettolitri e 1.2 miliardi di dollari, -26% e -16% rispettivamente. In entrambi i casi si tratta del livello più basso di sempre. Come mai? Possiamo fare alcune congetture di tipo geografico, visto che il principale mercato è il Canada che nel 2023 è andato malissimo e la Cina, storicamente il 10% o più del totale sta vivendo anni difficili. Il cambio può anche aver avuto un impatto: pur considerando un indebolimento del dollaro, a 1.08 sull’euro resta su un livello elevato rispetto agli anni pre-covid e questo può aver avuto un impatto sulle esportazioni di vini a basso valore, in presenza di vendemmie in Europa (2021-22) piuttosto abbondanti. Infatti, sono i vini sfusi a calare del 40% in volume nel 2023 (-30% in valore). Bene, passiamo a un breve commento dei dati di UN Comtrade.

    Le esportazioni USA di vino sono calate del 16% a 1.22 miliari di dollari, un livello inferiore a quello osservato negli ultimi anni. La leggera svalutazione del dollaro nel 2023 rende poi il calo più marcato se tradotto in euro, -18%. L’andamento degli ultimi anni è mediamente calante, fatta eccezione per il periodo Covid.
    In termini di volumi, le esportazioni sono crollate a 2.06 milioni di ettolitri, -26%, e ben al di sotto dei 3.5-4 milioni di ettolitri dell’era pre-Covid.
    Il principale mercato per il vino americano è il Canada, che ha visto un calo del 12% a 434 milioni di dollari a fronte di un calo del 13% dei volumi a 531 mila ettolitri.
    L’altro mercato importante è il Regno Unito, dove si è verificato un calo fortissimo dei volumi negli ultimi due anni (1.2 milioni di ettolitri nel 2021, 0.9 nel 2022 e 0.6 nel 2023) che ha pesato sul valore delle esportazioni, sceso del 13% a 148 milioni di dollari.
    Canada e Regno Unito insieme sono quasi il 50% delle esportazioni di vino americano. Vengono poi Cina (incluso Hong Kong) e Giappone dove si realizza il 9% e 8% delle esportazioni di vino americane. I dati cinesi sono in realtà stabili a circa 113 milioni di dollari (dovete sommare le righe della tabella), mentre per il Giappone il calo a 94 milioni di dollari è quasi allineato al totale.
    Il fatto che il quinto mercato sia la Corea dimostra ancora una volta come il vino americano sia più forte in Asia che nel mercato europeo, dove fa breccia soltanto in qualche area del nord.

    Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

  • in

    Esportazioni italiane di vino per regione e tipologia – aggiornamento 2023

    Nell’anno di stabilizzazione delle esportazioni italiane di vino, emergono alcune tendenze che già abbiamo avuto di commentare diverse volte. Forse la più importante è quella del calo dei vini bianchi. Nelle esportazioni di vino fermo in bottiglia i DOP rossi calano del 5% mentre i DOP bianchi sono stabili, gli IGP rossi calano del 7% mentre gli IGP bianchi crescono del 2%. Il problema per noi e che le categorie sono sbilanciate, ossia che i vini rossi di qualità sono il 60% delle esportazioni di vino DOP e il 73% delle esportazioni di vino IGP. Se questa tendenza dovesse continuare (come penso sia probabile, vista l’evoluzione degli stili di consumo), potremmo trovarci di fronte a un problema “strutturale” che dovrebbe estendersi fino a un riequilibrio della base produttiva. Comunque questo non è il momento di addentrarci in queste discussioni. Le due analisi del post sono come al solito le esportazioni per tipologia e quelle per regione (delle aziende esportatrici). Della prima abbiamo detto il punto principale, della seconda possiamo soltanto ripeterci: le due regioni “rosse” italiane rilevanti per l’export, Toscana e Piemonte sono in calo del 4% e 6%, mentre il Nord Est italiano, supportato in questa analisi anche dal Prosecco, mantiene un livello stabile o crescente (Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige) di export. Passiamo a un commento più specifico, come al solito con le tabelle complete, disponibili anche su Solonumeri.

    Le esportazioni italiane di vino di 7.8 miliardi sono state realizzate per il 36% da aziende venete, del 15-16% ciascuna da Piemonte e Toscana, 8% dal Trentino Alto Adige, 6% Emilia Romagna, 4% Lombardia e per il 15% dalle restanti regioni.
    Per quanto riguarda l’andamento del 2023, il Veneto è stabile, di Toscana e Piemonte abbiamo detto, l’Emilia Romagna cresce del 3%, il Trentino Alto Adige del 4% e la Lombardia del 3%. Tra le altre regioni noterei la progressione dell’Abruzzo (+6%), del Friuli Venezia Giulia (+8% e addirittura +68% dal 2019!) e della Puglia (+5%).
    Passando ai dati delle esportazioni del vino in bottiglia troviamo alcuni “richiami” a questi dati. In Veneto non sono i vini fermi ma gli spumanti a mantenere il livello totale, visto il calo del 12% dei rossi DOP e del 4% dei bianchi DOP. I rossi piemontesi DOP invece tengono, mentre lo stesso non si può dire per i toscani (-4%). Sostanzialmente tutte le categorie di vino DOP evidenziate nel database Coeweb sono negative o tutt’al più stabili.
    Vi lascio alle tabelle.

    Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

  • in

    Portogallo – esportazioni di vino 2023

    Il Portogallo ottiene un nuovo ottimo risultato nel 2023 per quanto riguarda le esportazioni. In uno scenario chiaramente in calo il dato è quasi stabile a 928 milioni di euro e, confrontato con cinque anni fa, si posiziona su una crescita annua del 3% circa, con volumi stabili (non abbiamo peraltro il dato 2022 di confronto). Due mercati stanno sostenendo il Portogallo: Brasile e Polonia. Il primo è ormai diventato il quarto mercato, dopo Francia (in calo), USA (in calo) e Regno Unito (in leggera ripresa ma decisamente sotto i picchi del passato). La Polonia, come il Brasile cresce di oltre il 10% nel 2023 e ha un ritmo di crescita vicino al 10% sugli ultimi anni. La stragrande maggioranza del vino portoghese è esportato in bottiglia, il che supporta anche un buon prezzo medio (quasi 3  euro al litro), a differenza degli amici spagnoli (che viaggiano sotto 1.5 euro). Per chi è interessato il commento prosegue con grafici e tabelle.

    Il Portogallo ha esportato vino per 928 milioni di euro nel 2023, con un calo dell’1% sul 2022, quando aveva raggiunto il suo massimo storico. In termini di volume, il dato 2023 è di 3.2 milioni di ettolitri, che si confronta con i 3.3 del 2021 (non abbiamo il dato 2022).
    Le esportazioni sono principalmente di vino in bottiglia, 833 milioni di euro dei 928 totali, in calo dell’1%, mentre sono stabili le esportazioni di vino sfuso a 85 milioni.
    Dal punto di vista dei mercati, la Francia resta il primo mercato, con 104 milioni di euro (-6% sul 2022, -2% annuo sul 2018) e un volume di 343mila ettolitri. Il secondo mercato sono gli USA, anch’essi giù del 6% a 100 milioni (ma con un passato molto più brillante, sui 5 anni siamo a +4% medio) e poi il Regno Unito con 89 milioni e un leggero rimbalzo (+4%) dopo un anno negativo e in ogni caso con una serie di dati passati in crescita.
    Il Brasile è la vera forza trainante. Nel 2023 le esportazioni toccano il massimo storico di 80 milioni, +13%, con un volume di 260mila ettolitri. Il ritmo di crescita dal 2018 a questa parte è un promettente +9%.
    Nel post vi aggiungo un breve punto di vista sulla suddivisione delle esportazioni. Il 40% del totale è concentrato in questi 4 mercati.

    Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO