Esportazioni di vino Italia – aggiornamento luglio 2023
Per il quarto mese consecutivo le esportazioni di vino sono in calo, nel mese di luglio del 5%. A partire da giugno, a una moderata tendenza calante dei volumi (circa 2%) si è aggiunga la discesa del “prezzo-mix” per circa il 2-3% rispetto allo scorso anno che sta ribaltando il forte incremento visto negi ultimi 12 mesi anche legato all’inflazione. Come dicevamo nella newsletter di qualche giorno fa (a proposito, volete iscrivervi? Viene pubbicata solo una volta al mese! scrivetemi), il mercato più in difficoltà è il Nord America, con il Canada in calo del 17% e gli USA dell’8% nei primi 7 mesi dell’anno, e ben di più nel solo mese di luglio (-25% e -15% rispettivamente). Il danno è per ora limitato dato che le altre due colonne delle nostre esportazioni, Germania e Regno Unito, tengono appena sopra la parità e gli spumanti come categoria si mantengono in leggera crescita. Abbiamo davanti un mese relativamente tranquillo, agosto, prima del “trimestre” chiave di settembre-ottobre-novembre che sarà il banco di prova degli spumanti e certamente l’andamento del cambio non ci aiuterà, con l’indebolimento del dollaro rispetto ai livelli record del 2022. Passiamo a un breve commento.
Con 684 milioni di euro e un calo del 5.1% si chiude il mese di luglio per le esportazioni italiane. Da inizio anno il saldo è dunque negativo a -1.2% a 4.45 miliardi. Se guardiamo agli ultimi 12 mesi siamo a 7.81 miliardi di euro. In altre parole, se l’andamento corrente non si ribalta in una crescita nella parte finale dell’anno, l’obiettivo degli 8 miliardi appare fuori portata.
Fino ad ora sono proprio gli spumanti che tengono, in crescita del 3.6% nel mese a 201 milioni e nei primi 7 mesi del 3.3% a 1.2 miliardi. Invece, i vini in bottiglia hanno subito un pesante calo in luglio, -10% circa, che ha portato il saldo da inizio anno a -3.1% per un valore di 2.97 miliardi di euro.
Quali sono i paesi che contribuiscono a questo -5%? Beh, se moltiplichiamo il peso per il calo delle esportazioni ci sono tre chiari “responsabili”. Gli USA principalmente, in calo del 15% e con un peso del 22% sul totale, poi il Canada, in calo del 24% e con un peso del 5% sul totale e la Svizzera, in calo del 20% e con un peso del 4% sul totale esportato. I segni positivi sono pochi: Francia, Germania e Regno Unito nel mese di luglio.
Nel segmento dei vini in bottiglia il discorso si ripete in termini di geografie, mentre per gli spumanti gioca a favore l’assenza del Canada tra i principali mercati e la spinta ancora importante di alcuni mercati come la Francia, il Regno Unito e l’Est Europa (Lettonia). Più dettagli nella tabella allegata.
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