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    Purcari Wines – analisi di bilancio 2023

    Introduciamo oggi una nuova azienda vinicola quotata nel raggio di azione del blog. Si tratta di Purcari Wines, attiva in Est Europa con base principale in Romania, quotata nel mercato locale da qualche anno, con un fatturato atteso di circa 400 milioni di RON locali (80 milioni di euro) e un utile netto di 60 (12 milioni di euro). La sua valutazione borsistica è oggi intorno ai 600 milioni di RON (120 milioni di euro), che corrispondono a circa 10 volte gli utili attesi 2024 e 5.5 volte l’EBITDA.
    La ragione per analizzarla è che è un’azienda in forte crescita (fenomeno raro nel settore del vino…), che cercherà nei prossimi anni di uscire dai suoi confini (attualmente circa il 70% delle vendite è concentrato in Romania e Moldavia) per aggredire i mercati internazionali. L’ambizione di crescita è stata delineata lo scorso ottobre in un evento dedicato agli investitori in cui sono stati dai gli obiettivi al 2027, dopo che l’azienda ha dismesso una linea di attività non vinicola che rappresentava l’8% delle vendite e il 4% degli utili: vendite in crescita a circa 600 milioni di RON (quindi il 50% in più in 3 anni), utile netto previsto raddoppiare a 120 milioni di RON con un EBITDA di 210-230 milioni di RON dai 100 attesi nel 2024.
    Bene, passiamo a una breve analisi dei dati con grafici e tabella riassuntiva.

    Le vendite di Purcari Wines sono cresciute del 22% nel 2023 e in media del 16% dal 2019 al 2023. La Romania è stata la principale area di crescita, con un incremento annuo del 24% dal 2019 che l’ha portata a rappresentare quasi il 60% del fatturato totale e a costruire una quota di mercato del 13%. La Moldavia è il secondo mercato, con un peso del 16% del totale.
    Purcari lavora con 4 marchi. Purcari, che rappresenta il 56% delle vendite, Bostavan e Crama Ceptura il 15% circa ciascuno, Divin Baldar al 10%, oltre a un piccolo marchio Angel’s Estate che copre il 3%.
    L’azienda ha nel corso degli anni sacrificato i margini industriali per crescere. Si vede bene dalla tabella come il margine è calato dal 50% circa del 2019 al 42% del 2023. A livello di EBITDA e utile operativo è successo più o meno lo stesso, con l’EBITDA passato dal 33% al 27% e l’utile operativo dal 27% al 20%. Vero è che la crescita delle vendite è stata importante e dunque in valore assoluto l’EBITDA è passato da 65 a 100 milioni di RON tra il 2019 e il 2023, l’utile operativo da 55 a 74 e l’utile netto da 43 a 60.
    A livello finanziario il commento principale riguarda l’esplosione del capitale circolante, passato da meno di 100 milioni prima del Covid ai 260 milioni attuali, che ha assorbito la generazione di cassa. A fine 2023, Purcari Wines aveva un debito netto di circa 140 milioni, corrispondenti a 1.4 volte l’EBITDA.
    Le previsioni per il 2024 sono per una crescita delle vendite del 5-10% (15-20% per la divisione vino, cui si deve dedurre l’interruzione dell’attività non più critica) e un margine netto del 14-16%.

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    La produzione di vino nel mondo nel 2023 – aggiornamento OIV

    Con il forte calo dei consumi in essere e che abbiamo analizzato qualche giorno fa, il calo della produzione mondiale di vino nel 2023, rivista da OIV al ribasso a 237 milioni di ettolitri (il 10% sotto sia il 2022 che la media degli ultimi anni di 264 milioni) non è così drammatico. Certamente il primo dato che salta all’occhio è che l’Italia ha perso il primato produttivo a favore della Francia, almeno per il 2023, con 38 milioni di ettolitri contro 48 milioni, noi in discesa del 23%, la Francia in ripresa del 9% sull’anno precedente. A dire il vero l’Italia è un buona compagnia visto il forte calo a livello mondiale: la Spagna cala solo poco meno di di noi, -21% e Australia, Argentina e soprattutto Cina calano come o più dell’Italia. Dunque, un quadro a tinte fosche con l’Europa che scende a 144 milioni di ettolitri, -9/10% e il resto del mondo a 93 milioni di ettolitri e un andamento egualmente negativo. Passiamo a un breve commento dei dati che trovate anche nella sezione Solonumeri qui sopra.

    La produzione di vino mondiale nel 2023 si è attestata a 237.3 milioni di ettolitri, in calo del 10% e del 10% sotto la media storica. L’Europa scende da 161 a 144.5 milioni di ettolitri, -10%, mentre il resto del mondo passa da 102 a 93, -9%. Il calo è molto simile anche rispetto alle medie storiche visto che il 2022 era stato un anno “nella media”.
    Per l’Italia OIV prende il dato del Ministero (che i meglio informati dicono di essere) di 38.3 milioni d ettolitri, -23% sul 2022 e -20% sulla media storica, mentre la Francia dopo i pessimi dati del 2022 si è ripresa (+5% e +9% sulla media storica) e chiude a 48 milioni di ettolitri.
    Gli altri paesi in cui la produzione è stata sopra media sono il Portogallo, con 7.5 milioni di ettolitri il 14% sopra la media storica, la Romania (4.6m/hl, +13%) e gli USA, che con 24.3 milioni di ettolitri sono a +2%.
    Il resto mostra cali da moderati a forti contro le loro medie storiche. Tra i più marcati, la produzione presunta cinese di 3.2 milioni di ettolitri è il 64% sotto la media storica, quella dell’Argentina di 8.8 milioni di ettolitri è il 28% sotto e quella spagnola è il 24% sotto.
    In termini relativi, nel 2023 la Francia dunque copre il 18% della produzione mondiale, l’Italia il 15% e la Spagna l’11%. I tre paesi insieme sono dunque sotto il 50% della produzione mondiale, livello a cui storicamente si ponevano.
    L’equilibrio produzione consumo sembra dunque mantenersi e secondo OIV anche la superficie vitata continua a calare. Nell’ultima stima 2023 si parla di 7202 milioni di ettari, ossia 35mila in meno dei 7537 del 2022.

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    La produzione di vino nel mondo nel 2020 – aggiornamento OIV

    Fonte: OIV
    OIV ha rilasciato l’aggiornamento relative alla produzione e al consumo di vino nel mondo nel 2020, mettendo anche a posto un po’ i dati passati, soprattutto della produzione di vino americana, che è passata dall’essere “riportata” all’essere “stimata” per differenza tra import, export e consumo (stessa procedura adottata per la Cina). Questo modo di procedere mette in difficoltà chi vuole utilizzare questi dati che sono da un lato preziosi perchè completi, ma dall’altro approssimativi perchè in alcune situazioni la produzione di vino riportata localmente differisca da quella inserita nel tabellone OIV. Per questo motivo, stiamo già sostituendo per quanto possiamo i dati relativi a Italia, Francia e Spagna, che qui vedete riportati con serie storiche coerenti con le evidenze di ISTAT in Italia, Agreste in Francia e del ministero dell’agricoltura spagnolo. Per completezza di informazione, la tabella originale OIV è inclusa alla fine del post.
    Passando ai dati, OIV stima una produzione mondiale di vino nel 2020 di 260 milioni di ettolitri nel 2020, un paio di milioni sopra quella del 2019 (rivista a 258). Avendo corretto un pochino i numeri qui riportiamo una produzione circa stabile a 260 milioni di ettolitri. Il consumo di vino mondiale è invece stimato in calo di 7 milioni di ettolitri a 234 milioni (241 milioni di ettolitri nel 2019), ma di questo parleremo in un altro post.

    Nell’ambito dei 260 milioni di ettolitri prodotti nel 2020, l’Italia si conferma primo produttore mondiale con 49 milioni di ettolitri, quindi il 19% del totale. L’Italia ha avuto una vendemmia 2020 superiore alla media decennale del 7%, mentre per l’Europa siamo sopra del 2%. Sembrerebbe che il 2021 sarà invece particolarmente scarso a causa delle gelate. Comunque, Francia e Spagna sono state anche loro del 4% e del 10% sopra la media storica, mentre i dati sono più negativi per la Germania (sotto del 3%).
    Per il resto del mondo il dato totale di 101 milioni di ettolitri è dell’8% inferiore alla media storica. Qui dobbiamo registrare la forte revisioni del dato per gli USA, ora visto in calo dell’11% sul 2019 e allineato alle medie storiche. Australia e Argentina sono il 12% e 18% rispettivamente sotto la media storica, mentre OIV ci dice che la produzione di vino cinese è calata da 8.3 a 6.6 milioni di ettolitri tra il 2019 e il 2020, quindi il 41% sotto la media di 11 milioni registrata storicamente. Ora, che in Cina si produca quasi la metà del vino rispetto agli anni scorsi a me sembra strano, ma questi sono i dati e dobbiamo prenderli come sono, come dicevo prima salvo avere delle fonti migliori…

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