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Esportazioni di vino italiano – aggiornamento luglio 2018

Luglio è l’ultimo mese importante prima del rush finale dell’anno con il periodo critico per i vini spumanti. I dati appena pubblicati sono incoraggianti, con un incremento del 6% delle esportazioni, fatto dal +5% dei vini fermi e un +12% per i vini spumanti. L’andamento è dunque leggermente superiore al primo semestre e vi avvicina ai nostri vicini francesi e spagnoli, che stanno crescendo a ritmi leggermente superiori. Tra i principali mercati, riprendono vigore i paesi nordici e il mercato cinese, mentre come già ampiamente pubblicizzato sono ferme le esportazioni in USA, soprattutto a causa dei vini fermi in bottiglia compensati dagli ottimi dati sui vini spumanti. Nel segmento dei vini spumanti altre conferme: il Regno Unito non è cresciuto, mentre continua il boom in Europa continentale e nei paesi nordici. Passiamo ai dati.

  • Luglio chiude con un incremento del 6% delle esportazioni a 552 milioni, a fronte di un calo del volume esportato del 5% a 1.8 milioni di ettolitri. Sono numeri discreti, che si innestano su un andamento positivo dell’anno scorso (+10%).
  • Da inizio anno le esportazioni crescono dunque del 4.4% (3.5 miliardi di euro), a fronte di un calo del 9% del volume (11.2 milioni di ettolitri). I prossimi mesi diventano più difficili da superare, soprattutto guardando al periodo critico per gli spumanti di ottobre e novembre, che portarono lo scorso anno un forte impulso (+8% e +7%).
  • Passando alle principali geografie, si conferma il graduale rallentamento del mercato ameriano. Nel 2017 la crescita fu del 4% siamo ora al 2% sugli ultimi 12 mesi, in costante deterioramento. Tiene un ritmo dell’1% la Germania che raggiunge una quota annua di 1 miliardo di euro, mentre il Regno Unito, +6% nel 2017, sta rapidamente decelerando, e chiude i 12 mesi a luglio al +1.5%. Svizzera e Francia sono i due grandi mercati in crescita di oltre il 10%, insieme alla categoria che chiamiamo “resto del mondo”, anch’essa +10%.
  • Sul mercato americano siamo andati in negativo sui vini fermi in bottiglia (-1%), mentre teniamo un ritmo ottimo sugli spumanti (+14%). La stessa divergenza si registra per Germania e Regno Unito, anch’essi andati in negativo sui vini in bottiglia, ma ancora positivi sui vini spumanti. Svizzera, Paesi Bassi e Cina, in crescita sui 12 mesi dell’11%, 7% e 19% rispettivamente sono i mercati “buoni” per i nostri vini fermi.
  • Nel segmento degli spumanti la crescita continua a essere guidata dal Prosecco, che mantiene un ritmo di crescita del 15% sia in luglio che nei primi 7 mesi. Questo dato, unito ai buoni numeri dell’Asti e degli altri spumanti compensa il calo degli spumanti DOP, -7% nei primi 7 mesi ma -12% nel solo mese di luglio. Questa resta l’unica nota stonata delle esportazioni di spumanti, da riconsiderare quando verrà il periodo chiave per questo tipo di prodotti.
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