More stories

  • in

    “Un palco di Vini” al Teatro Mancinelli di Orvieto

    Con il Patrocinio del Comune di Orvieto e la collaborazione della Coop. Sistema Museo, il Consorzio dei Vini di Orvieto e il Palace Cafè, al Teatro Mancinelli di Orvieto, Giovedì 14 novembre 2024 dalle ore 18 alle 20, in anteprima dello spettacolo musicale del cantante Amedeo Minghi dal titolo “Anima Sbiadita”, la Strada dei Vini […] LEGGI TUTTO

  • in

    Barolo en primeur fa record di donazioni

    Barolo en primeur conferma le attese e sfonda il muro del milione di euro: l’asta solidale, promossa da Fondazione CRC Donare ETS e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, raccoglie altri 40 mila € per la quindicesima e ultima barrique, battuta durante […] LEGGI TUTTO

  • in

    Cantina Roeno: una famiglia, tante anime

    di Patrizia Vigolo

    La Terradeiforti sta a Roeno come Roeno sta alla Terradeiforti. Una corrispondenza che non sempre si ritrova quando si parla di cantine che parlano di territorio e di unicità.

    Approcciarsi ai vini della cantina Roeno vuol dire entrare in un caleidoscopio di chiaroscuri dove ogni vino racchiude un microcosmo tutto suo ma allo stesso tempo si lega agli altri con un fil rouge, a volte invisibile, a volte estremamente chiaro.

    Questo territorio, la Terradeiforti, è stato per molto tempo ignorato dal pubblico e anche dalla stampa. Quanti di voi conoscono questa zona? Spero in molti ma non credo sia così.

    Cantina Roeno: la famiglia Fugatti

    È in questa zona che la famiglia Fugatti ha deciso di dedicare la sua vita al vino. C’è chi produce vino per il mercato e c’è chi produce vino per il territorio. Loro fanno parte di questa seconda categoria.

    A Brentino Belluno nasce l’azienda vitivinicola fondata da Rolando Fugatti e sua moglie Giuliana dal Fior. Da oltre 50 anni, Roeno è il simbolo della passione e dell’impegno per una terra ricca di storia, che si trova tra le province di Verona e Trento.

    Attualmente, Cantina Roeno è supportata da un gruppo di professionisti altamente qualificati che affiancano la famiglia Fugatti: Giuseppe Fugatti, direttore di produzione; Alessandro Corazzola e Mirko Maccani, enologi; Roberta Fugatti, addetta all’accoglienza; Matilde Peres, responsabile dell’ospitalità; Nonna Giuliana, cuoca presso la Locanda; Cristina Fugatti, responsabile commerciale; Luca D’Arcano, sales manager; e Martina Centa, responsabile marketing e comunicazione.

    Così come i loro vini, anche la famiglia Fugatti racconta diverse storie, usando linguaggi e approcci diversi.

    Cristina Fugatti, responsabile commerciale, una donna solare, che parla dei suoi vini con enorme rispetto e fa trasparire l’amore e le grandi aspettative per questo percorso intrapreso.

    Giuseppe Fugatti, direttore di produzione, che quando parla delle varie fasi produttive cerca gli occhi del suo team tecnico, Mirko Maccani e Alessandro Corazzola, perché, come dice lui, “sono loro che insieme a me fanno il vino”. Mirko e Alessandro, le due figure tecniche esterne alla famiglia ma che parlano dell’azienda come se fosse loro, con orgoglio e voglia di farla crescere.

    E poi la nuova generazione, Martina Centa che si occupa del marketing e della comunicazione. Lei che racconterà l’eredità della sua famiglia e che, come fa oggi, cercherà di farla conoscere in giro per il mondo alle generazioni più giovani.

    Filosofia aziendale

    Il nome Roeno nasce dall’unione di “ro”, che richiama il fondatore Rolando, e “enos”, termine greco che indica il vino e l’enologia. Un progetto che oggi continua grazie ai figli Roberta, Cristina e Giuseppe, che hanno saputo unire l’enoturismo con la coltivazione della vite e la produzione vinicola. La cantina è infatti accompagnata da un agriturismo e una locanda, spazi accoglienti dove i visitatori possono gustare piatti tipici trentino-veronesi accompagnati da una selezione di vini di alta qualità.

    La filosofia aziendale è ben rappresentata da questo mantra: “Non fermarsi. Sperimentare e osare“: evoluzione sempre, ma senza mai dimenticare le proprie radici.

    Perché scegliere Roeno se lo trovate in una carta dei vini al ristorante?

    Potrei raccontarvi di una verticale di Riesling Italico di ben 6 annate, dalla 2019 alla 2013. Vi potrei descrivere l’estrema complessità e longevità che la famiglia riesce a mantenere nei suoi vini grazie alla cura nella produzione e allo studio di ogni vitigno e alla sua zonazione, potrei raccontarvi della cura che l’azienda mette nella valorizzazione di vitigni autoctoni e rari ma non lo farò.

    Il motivo più forte per cui dovreste scegliere un loro vino, è il caleidoscopio di esperienze che potrete godere: vitigni autoctoni come l’Enantio e il Teroldego o vitigni non prettamente autoctoni come il Riesling renano. Molte anime in un calice, a voi la scelta: quella della montagna, il Monte Baldo e quella della Valdadige dove scorre il grande fiume Adige.

    Sentirete vini che raccontano di un passato, quello di agricoltori legati al proprio territorio e allo stesso tempo di un’azienda che parla di futuro e tecnologia.

    La tecnologia in cantina

    Succede poche volte che una cantina parli di tecnologia quando racconta i propri vini. Nella cantina Roeno invece la tecnologia, lo studio e l’approfondimento sono un vanto e un mezzo per riuscire a far emergere l’unicità del loro territorio.

    Studiare la zonazione dei vigneti, utilizzare una macchina selezionatrice ottica a getto d’aria X-tri che individua eventuali corpi estranei e difetti legati alla presenza di clorofilla: studiare e mettersi sempre in gioco per riuscire a dare voce a dei vitigni e a un terroir che merita di essere raccontato.

    “Non dobbiamo avere paura della tecnologia, soprattutto quando questa viene usata al servizio della qualità e dell’esaltazione di un territorio.” queste le parole di Giuseppe Fugatti

    La ricerca dei vitigni perduti

    Ciascun vino racconta un vitigno, ogni annata racconta una storia fatta di temperature, temporali estivi, a volte grandinate o gelate primaverili. Ogni vino è uno scrigno che racconta una storia.

    Sarebbe molto più semplice produrre vini da vitigni famosi, semplici da gestire. E invece il team della cantina Roeno ha deciso di fare dello studio il loro cavallo di battaglia.

    Enantio, un nome che sa di antico, ed effettivamente è un vitigno antico.

    Riesling renano, sicuramente non uno dei vitigni che metteremo nella top 10 dei vitigni più conosciuti italiani.

    Eppure eccoli qua, portati in palmo di mano e con risultati eccellenti dalla cantina Roeno.

    Riesling Renano collezione famiglia

    Dalla passione di Giuseppe Fugatti e Mirko Maccani nasce nel 2003 un progetto incentrato sul riesling renano, vitigno tipico della Mosella e dell’Alsazia. Un progetto nato da una passione e che quotidianamente si scontra con la necessità di studiare, ancora e ancora.

    Anni passati a studiare i vigneti, la posizione, la vinificazione, affinché si potesse creare un vino da un vitigno tipico delle regioni più a nord e che necessita ampie escursioni termiche tra il giorno e la notte e di un’ottima esposizione al sole.

    Dopo anni di sperimentazioni esce la prima annata 2009, Riesling Renano Preacipuus 2009. Un vino che fonde la freschezza, l’acidità e la sapidità tipiche delle regioni settentrionali con il calore, la ricchezza e la struttura di un terroir unico come quello della Valdadige.

    Non aspettatevi che vi parli dei classici sentori da idrocarburi e pietra focaia che solitamente ritroviamo nel riesling. La bravura di Cantina Roeno è quella di far emergere altri sentori, quelli più tipici di un vino cresciuto in queste zone: quando metterete il naso su un loro riesling renano aspettatevi un ventaglio di fiori e frutta che solamente in futuro si arricchiranno di note minerali, pietra focaia e grafite in primis.

    Il riesling sa essere un vino che sa ammaliare, intenso al naso ed estremamente aperto al palato. È un vino che noi del settore per qualche strano motivo abbiamo voluto dipingere come un vino difficile, per intenditori. In realtà un riesling ben fatto come quello della cantina Roeno è un vino che sa adattarsi al palato di chi lo beve. Saprà stupirvi se cercate corpo e profondità, vi accompagnerà se amate i vini che evolvono nei profumi e saprà anche essere un compagno gioviale per una bevuta immediata e amichevole.

    I vini degustati

    Collezione di Famiglia – Riesling renato: Annate 2013 – 2015 – 2016 – 2017 – 2018 – 2019

    Pinot Grigio Rìvoli 2021 –

    Pinot Grigio Rìvoli 2021

    Enantio Riserva 1865 Prefillossera 2019

    Solaris Repanda 2023

    Cristina Vendemmia Tardiva 2021 LEGGI TUTTO

  • in

    Nasce Campus Grapes, la vigna urbana del Politecnico di Torino

    A Torino nasce una vigna urbana all’interno di un polo universitario. Rigenerazione urbana, beni comuni, tecnologia e innovazione ambientale sono le parole chiave alla base di questo innovativo progetto del Politecnico di Torino che insieme a Citiculture, startup green tech che trasforma spazi urbani in luoghi di grande impatto sociale e ambientale attraverso la vigna, […] LEGGI TUTTO

  • in

    Vajo dei Masi 1999: l’Amarone che sfida il tempo

    Masi, leader nella produzione di Amarone della Valpolicella, è orgogliosa di presentare il Vajo dei Masi, Amarone della Valpolicella Classico DOC, annata 1999, una delle migliori degli ultimi decenni. Il Vajo dei Masi, pregiato cru che affonda le radici nella storia e nell’eccellenza della Valpolicella Classica, è il mitico terreno impiantato a vigna dai Boscaini […] LEGGI TUTTO

  • in

    Brunello Vigna del Fiore 2019 vino gemma per Vitae 2025

    Vitae 2025, la Guida Vini d’Italia dell’Associazione Italiana Sommelier ha assegnato la qualifica di Gemma oltre al massimo punteggio delle quattro viti al Brunello di Montalcino DOCG Vigna del Fiore 2019, premiandolo come uno dei protagonisti assoluti della produzione vinicola nazionale. La Gemma identifica i vini Quattro Viti che hanno ottenuto le performance migliori, meritando i punteggi […] LEGGI TUTTO

  • in

    Fèlsina presenta la sua Materia Prima: le identità di dodici suoli, raccontate attraverso i suoi Sangiovese

    Le identità di dodici suoli interpretati attraverso dodici Sangiovese. Fèlsina presenta Materia Prima, progetto enologico con cui l’azienda di Castelnuovo Berardenga (Siena) approfondisce la sua ricerca su questo vitigno icona, che si fa narratore ed interprete fedele del territorio in cui viene coltivato. Un progetto ambizioso, che indaga non solo il rapporto tra il Sangiovese […] LEGGI TUTTO