Canada – importazioni di vino – aggiornamento 2020
Fonte: UN Comtrade
Anche nel 2020 il Canada si è dimostrato un mercato molto stabile (EUR1.7 miliardi di euro), con un livello di import in crescita del 3% in valuta locale e stabile in euro, in considerazione della svalutazione del dollaro canadese. Nel grafico sopra vedete velocemente quello che è successo nel tempo, con la leadership della Francia temporaneamente scalzata dagli americani e, nel 2020, la ripresa proprio delle spedizioni dagli USA che hanno superato l’Italia, che ha avuto un anno così così, con un calo del 3% rispetto al +6% americano e al dato stabile della Francia. Diciamo subito che si tratta di una situazione speciale: nel 2020 la Francia ha subito cali ben più pesanti di quelli dell’Italia in numerosi mercati. Comunque questo dicono i dati, che oltretutto vedono per la prima volta da tanti anni gli USA superare l’Italia in termini di volumi esportati. Passiamo a commentare qualche numero insieme, non prima di ricordarvi che tutti i numeri dettagliati e copia-incollabili sono a vostra disposizione nella sezione delle importazioni estere di Solonumeri (link).
Le Importazioni di vino del Canada sono rimaste stabili in euro a 1735 milioni di euro, mentre sono cresciute leggermente in valuta locale (+2.6% a 2655 milioni di dollari canadesi).
Meglio sono andati i volumi, che sono cresciuti dell’8% a 4.5 milioni di ettolitri, il livello massimo di sempre.
Come dicevamo sopra nell’ambito di questa stabilità di valore, la Francia mantiene le sue posizioni a poco meno di 400 milioni di euro, di cui 318 milioni sono vini in bottiglia (stabili) e 63 milioni sono vini spumanti (in calo del 10%).
I veri vincitori sono gli americani, che crescono del 6% a 373 milioni di euro, che si compone di un +5% sui vini in bottiglia (345 milioni) e di un incremento del 60% dei vini sfusi che toccano quota 22 milioni.
L’Italia perde quota, -2.7% per 363 milioni, e cede dunque la seconda posizione nel mercato agli USA, nonchè la leadership dei volumi sempre agli americani (838mila ettolitri contro i nostri 760mila – per un incremento del 40% dell’export americano verso il Canada). Per l’Italia il calo si compone di un -3% sui vini fermi in bottiglia (305 milioni), di un calo del 4% degli spumanti a 49 milioni e di vini sfusi stabili a circa 9 milioni di euro.
Sotto l’Italia fa peggio di noi l’Australia, che cala del 9% a 137 milioni di euro, mentre la Spagna è stabile a 110 milioni e la Nuova Zelanda (in modo un po’ sorprendente) cala del 2% dopo anni di costante crescita. Poco da dire sul resto, direi.
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