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    Consorzio Vino Chianti: il Chianti Docg protagonista in Brasile per l’internazionalizzazione

    Il Consorzio Vino Chianti rafforza la propria strategia di internazionalizzazione partecipando il 24 novembre alla tappa brasiliana del Top Italian Wines Roadshow di Gambero Rosso, presso il Tomie Ohtake Institute di San Paolo.
    L’evento offrirà oltre 40 etichette Chianti Docg in degustazione, espressione della qualità e della versatilità del vino toscano più conosciuto al mondo. Professionisti, operatori e appassionati avranno l’opportunità di scoprire la ricchezza della denominazione e la sua capacità di dialogare con la cultura gastronomica brasiliana.
    La giornata si aprirà con la masterclass “Um sabor da Toscana – o vinho Chianti Docg”, condotta da Marco Sabellico, curatore della Guida Vini d’Italia, dedicata alla stampa e agli operatori locali.
    La presenza in Brasile conferma l’impegno del Consorzio nell’apertura verso mercati emergenti come Sud America, Africa e Asia, dove il consumo di vino è in forte crescita. Il Brasile, in particolare, rappresenta un mercato strategico per il vino italiano, grazie a una tradizione gastronomica ricca e a un pubblico sempre più attento alla qualità.
    Il Chianti Docg, simbolo della Toscana e del vitigno Sangiovese, si distingue per la sua versatilità a tavola, ideale per accompagnare piatti della cucina italiana e internazionale. L’obiettivo del Consorzio è consolidare la presenza del Chianti come vino globale, mantenendo salde le radici e i valori del territorio. LEGGI TUTTO

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    Vino: settore in tenuta nei bilanci 2024, ma soffrono le medio-piccole

    Un 2024 in lieve crescita, ma non per tutti. È questa l’istantanea scattata dall’annuale report sui bilanci delle imprese del vino stilato Studio Impresa – Management DiVino in partnership con il Corriere Vinicolo, che ha fotografato da un lato un mondo del vino capace di adattarsi strategicamente ad un contesto sempre più difficile e, dall’altra, un settore che avanza a diverse velocità. Se è vero che l’ultimo esercizio si è chiuso con un complessivo +2% dei ricavi (+0,7% al netto dell’inflazione) sui risultati 2023 e con un Ebitda al 10,5% in miglioramento del 7,4%, 415 imprese sulle 877 analizzate hanno perso redditività. E le performance sembrano variare soprattutto in base alla dimensione delle imprese.Stando allo studio – presentato oggi all’Università di Verona e pubblicato integralmente sul Corriere Vinicolo (n.36) -, a registrare i risultati migliori (+8,4% l’aumento sui volumi dei ricavi nel triennio 2022-2024) sono infatti le grandi imprese con più di 50 milioni di ricavi che, pur rappresentando solo il 6,27% del campione, realizzano più della metà dei 13,4 miliardi di euro complessivamente registrati dall’indagine per il 2024. Seguono in terreno positivo le imprese con dimensioni di vendita comprese tra i 20 e i 50 milioni di euro (+4,5%), mentre diminuiscono molto (-9,9%) le aziende della fascia compresa tra 10 e 20 milioni di euro. Le imprese sotto i 10 milioni di euro, pur arginando le perdite nel triennio, rappresentano il 71% del campione ma esprimono solo 17% dei ricavi del comparto.
    Una correlazione, quella tra dimensioni e reattività alle sfide del mercato, che si registra anche in termini di redditività: le dinamiche sull’Ebitda risultano quasi proporzionali alla dimensione delle imprese, con le piccole che perdono terreno anche sul fronte dei margini. Le realtà più piccole, con ricavi inferiori ai 5 milioni di euro e compresi tra 5 e 10 milioni, registrano nel triennio le contrazioni più marcate (rispettivamente -16,4% e -6,4%). Al contrario, evidenziano un incremento significativo della redditività le imprese di dimensioni medio-grandi (ricavi tra 10 e 20 milioni, a +9,1%) e con fatturati superiori ai 50 milioni (+4,9%). Le aziende con fatturati tra 20 e 50 milioni restano sostanzialmente stabili, con una lieve flessione (-1,2%).
    “Da tempo Unione italiana vini rilancia la necessità di una riforma strutturale del settore per sostenere la competitività dell’intero comparto – ha sottolineato il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi –. In attesa di poter rinnovare l’attuale assetto normativo, gli obiettivi aziendali dovranno concentrarsi sull’efficienza della propria impresa, che in periodi delicati come questo diventa decisiva. I dati evidenziano la necessità di lavorare in generale sulla managerialità ma anche sulla dimensione delle nostre imprese in un’ottica di razionalizzazione delle risorse e sostenibilità economica. Piccolo è bello è uno slogan che dobbiamo lasciare al passato: le imprese tricolori – che hanno una superficie media del vigneto di 2,3 ettari contro i 10,5 francesi – devono puntare a un ulteriore irrobustimento, perché è chiaro che le dimensioni contano anche in ottica di attivazione di economie di scala. L’auspicio – ha concluso Frescobaldi – è di poter incentivare le aggregazioni, anche con un intervento pubblico”.
    “Guardando ai dati 2024, pur consapevoli delle maggiori difficoltà manifestatesi nel 2025, ci auguriamo che il settore vitivinicolo possa diventare un caso emblematico di adattamento dinamico – ha commentato al Corriere Vinicolo Luca Castagnetti, direttore del centro studi Management DiVino di Studio Impresa -. Il mondo del vino non deve limitarsi a resistere alle difficoltà, ma trasformarle in occasioni di riequilibrio e riorientamento. Le strategie vincenti si fondano sulla capacità di cambiare insieme al mercato, anche attraverso una lettura manageriale di maggior dettaglio: il settore ha bisogno di conoscenza e stimoli in grado di orientare le direzioni aziendali che, lo vediamo in questi giorni, stanno affrontando una crisi di mercato che renderà i numeri del 2025 forse molti diversi da quelli qui analizzati”.
    A livello regionale – prosegue il dossier del settimanale di Uiv diretto da Giulio Somma –, il Veneto si conferma la prima regione italiana per volumi di ricavi, in crescita del 4,35% sul 2023, ma risulta solo 13^ per redditività (Ebitda 8,72%). Toscana (con un primato regionale stabile irraggiungibile al 21,98%), Lombardia e Piemonte mostrano performance migliori nella generazione di valore, trainate da distretti di eccellenza come Brescia (il distretto del Franciacorta registra un Ebitda del 21,68%) e Livorno (a 53,75% grazie a Bolgheri).
    La ricerca – per il quarto anno in partnership con il Corriere Vinicolo – ha utilizzato i dati presenti nei bilanci del 2024 di mille aziende vinicole depositati presso il Registro delle Imprese alla data del 15 ottobre 2025. Su tali dati è stato individuato un campione di 877 società di cui fosse disponibile l’intera serie dei bilanci 2022-2024 tra tutte le cantine italiane che abbiano ricavi superiori a 1 milione di euro. Lo studio ha incrociato le variabili relative a dimensioni, modello societario (privati e coop), modello di filiera (agricole o industriali) e modello di investimento (asset light o asset strong) per valutare i principali indicatori economici (ricavi, redditività, immobilizzazioni materiali, posizione finanziaria netta, patrimonio netto, valore aggiunto e oneri finanziari). L’appuntamento di oggi è stato realizzato da Studio Impresa assieme all’Università di Verona e all’Accademia della Vite e del Vino. LEGGI TUTTO

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    WinesU è “Importer of the Year” ai Wine Star Awards 2025 di Wine Enthusiast

    WinesU, importatore statunitense acquisito dal Gruppo Argea nel febbraio 2025, è stato nominato “Importer of the Year” ai Wine Star Awards 2025 da Wine Enthusiast, realtà editoriale statunitense attiva da oltre quarant’anni e tra le voci più autorevoli del settore. Nell’ambito dei Wine Star Awards, la rivista celebra ogni anno cantine, professionisti e aziende che si distinguono per qualità, visione e impatto sul mercato globale.Fondata oltre 45 anni fa da Gino Razzi, WinesU – nata come Viva Vino Imports – ha svolto un ruolo fondamentale nella diffusione dei vini italiani e francesi negli Stati Uniti. Emblematica la storia del Montepulciano d’Abruzzo: Razzi è stato tra i primi a intuirne le potenzialità sul mercato americano e, grazie a una collaborazione di lunga data con Cantina Zaccagnini, ha contribuito in modo sostanziale al suo successo e alla notorietà negli USA.
    Quella relazione, nata negli anni Settanta, è diventata uno dei pilastri identitari di WinesU e continua oggi all’interno del Gruppo Argea, che ha acquisito Cantina Zaccagnini nel 2022.
    La crescita dell’azienda si è consolidata ulteriormente grazie alla collaborazione pluridecennale tra Razzi e Mark Lauber, oggi CEO & Presidente di WinesU. La combinazione tra competenze di importazione, esperienza nella distribuzione e un approccio fondato su un portfolio essenziale ma strategico ha permesso di costruire relazioni solide con i distributori statunitensi e di mantenere una traiettoria di crescita anche in un contesto di mercato complesso.
    Massimo Romani, Amministratore Delegato di Argea, commenta:«Questo successo rappresenta un grande motivo di orgoglio per tutto il Gruppo Argea, e in particolare per Cantina Zaccagnini, soprattutto in un momento così complesso per il mercato americano. Tengo a fare un ringraziamento speciale a Mark Lauber, CEO di WinesU, e al fondatore Gino Razzi per la dedizione, la visione e il contributo straordinario con cui hanno costruito e fatto crescere questa realtà. Per Argea è la conferma che, anche nei contesti più sfidanti, la qualità, la coerenza e la capacità di innovare restano le basi del nostro modo di fare impresa».
    Mark Lauber, CEO & President di WinesU, aggiunge:«Essere riconosciuti da una realtà prestigiosa come Wine Enthusiast come Importer of the Year è un tributo all’intero team di WinesU, alle straordinarie cantine che rappresentiamo e alla nostra rete di distributori. Guardiamo al futuro insieme ai nostri partner di Argea con un impegno costante verso l’eccellenza».
    L’ingresso di WinesU nel Gruppo Argea – principale player privato italiano del vino, attivo in oltre 85 mercati e con una quota export superiore al 30% nel 2024 – rappresenta un tassello strategico nel processo di rafforzamento della presenza del Gruppo negli Stati Uniti, primo mercato per valore e volumi.
    L’operazione consente al Gruppo di presidiare direttamente la filiera americana e di valorizzare un portafoglio che oggi comprende 11 etichette di 7 cantine, tra cui lo storico brand abruzzese Zaccagnini, confermando al tempo stesso la continuità della struttura manageriale di WinesU e del suo approccio operativo.
    ARGEA
    Argea è un gruppo innovativo e proiettato al futuro, nato per celebrare il settore del vino italiano, le sue culture, le persone, i territori e le tecniche di produzione, valorizzando al contempo le identità e preservandole come espressione della migliore tradizione. L’azienda è il risultato di una strategia messa in atto dalla società di private equity italiana Clessidra, che ha acquisito Botter S.p.A., Mondodelvino S.p.A. e Cantina Zaccagnini, creando il più importante player privato nel settore vinicolo italiano. Argea porta nei mercati internazionali una gamma diversificata di vini italiani riconosciuti in tutto il mondo, esportando in oltre 85 paesi, con una vasta rete di vendita in mercati dove il vino italiano è da tempo apprezzato, come Stati Uniti, Regno Unito, Germania e paesi scandinavi, e in aree del mondo con un crescente interesse per il vino italiano, come Cina, Corea del Sud e Canada. www.argea.com LEGGI TUTTO

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    1 milione e 130mila €: si chiude la quinta edizione da record di Barolo en Primeur

    Con i 22.000 € raccolti per l’ultimo lotto, la quinta edizione di Barolo en Primeur si chiude con un nuovo record, raggiungendo la cifra complessiva di 1.130.300 € destinati a progetti sociali e culturali in Italia e nel mondo. L’ultimo lotto di Barolo Gustava è stato aggiudicato durante l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba al Castello di Grinzane Cavour, con un’offerta arrivata da Hong Kong, con una donazione a sostegno della Mother’s Choice Foundation, organizzazione che dal 1987 sostiene bambini orfani e giovani madri in difficoltà.
    Con questo risultato, l’asta solidale, promossa da Fondazione CRC Donare ETS e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, in cinque edizioni ha raccolto oltre 4,5 milioni di €, a beneficio di quasi 100 progetti sociali e culturali in Italia e nel mondo.
    L’ultimo lotto di Barolo Gustava battuto si aggiunge ai 14 lotti assegnati il 24 ottobre scorso al Castello di Grinzane Cavour, in collegamento con New York e Londra, sotto il martelletto del direttore di Christie’s Italia Cristiano De Lorenzo. I fondi raccolti in questa edizione andranno così ad aiutare 21 progetti benefici, a livello locale, nazionale e internazionale, oltre alla Scuola Enologica di Alba ed altre iniziative ancora da definire:

    Galleria Borghese sostenuta da Intesa Sanpaolo
    Associazione Astra – Strategie per l’abitare sociale OdV, sostenuta da Fondazione C.R. Ascoli Piceno
    “Borsa di studio Turin Humanities Programme – Fondazione 1563” sostenuta da Fondazione Compagnia di San Paolo
    Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, progetto educativo “Una macchina per giocare”, sostenuta da ASJA Energy
    Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca e lo sport ONLUS, a supporto della ricerca sulla SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), sostenuta da F. Celada S.p.A.
    Fondazione Ospedale Alba-Bra ETS sostenuta da imprenditori del territorio
    Maggie Foundation Care ETS sostenuta da Milan Huaxia Group
    China-Italy Philanthropy Forum sostenuta da Finde S.p.A.
    Comune di Cupramontana, per riqualificazione e ampliamento del parco pubblico Colle Elisa Amatori, con il sostegno di Fondazione C.R. di Fabriano e Cupramontana
    Fondazione Insuperabili sostenuta dal Gruppo EcoEridania
    China-Europe Philanthropy Innovation Research Centre sostenuto da JING Yan Foundation
    Fondazione Augusto Rancilio, restauro cantinone storico di Villa Arconati, con il sostegno di Palladium USA International
    Fondazione Don Gino Rigoldi sostenuta dal sig. Giovanni Viani
    Associazione Cattolica Internazionale al servizio della Giovane – OdV sostenuta dal sig. Aurelio Cavallo
    Progetto sociale “Energia in comune” sostenuto da Fondazione Piacenza e Vigevano
    Ospedale a North Kinangop, in Kenya sostenuto da Poste Italiane
    Fondazione Garbi ETS sostenuta da Kruso Kapital S.p.A.
    Fondazione Ospedale Cuneo ETS sostenuta da imprenditori del territorio

    Ancora da definire i progetti sostenuti dalla donazione di Ceresio SIM S.p.A. LEGGI TUTTO

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    In un cofanetto tutti i profumi della Sicilia per brindare al Natale con i vini biologici e vegan friendly di Azienda Agricola Cortese

    Il Natale sta per arrivare e quale modo migliore di festeggiarlo se non con un viaggio sensoriale in Sicilia? Un viaggio che ci porta a Vittoria dove Stefano e Marina Girelli, alla guida dell’Azienda Agricola Cortese, interpretano i vitigni autoctoni dell’isola con la freschezza e la verticalità delle sue amate Dolomiti.In occasione delle Feste Natalizie un elegante cofanetto di latta diventa così una splendida idea per un regalo che sprigiona i colori e i sentori di un territorio unico, tra mare e collina. Ecco quindi la Selezione Nostru in Latta Vintage, una pregevole confezione con tre perle della Sicilia meridionale: un rosso, Nostru Nerello Mascalese 2023, e due bianchi, Nostru Catarratto Lucido 2024 e Nostru Carricante 2024. Una collezione di tre vini biologici e vegan che parlano la lingua del consumatore moderno: vini freschi, giovani, versatili, capaci di accompagnare momenti informali quanto esperienze più ricercate, con l’immediatezza di un sorso che racconta la Sicilia contemporanea senza rinunciare alla sua storia. 
    Fedeli alla filosofia produttiva di Cortese, questi vini nascono da una viticoltura attenta ai ritmi della natura, con tecniche di coltivazione tradizionali, fertilizzazione naturale e un profondo rispetto per la biodiversità. Ne derivano tre interpretazioni che esprimono con autenticità il terroir e l’identità mediterranea, restituendo nel calice profumi di agrumi, spezie, frutti rossi, erbe aromatiche e gli aromi tipici delle estati siciliane.
    I tre vini della linea Nostru di Azienda Agricola Cortese sono facilmente riconoscibili grazie alle colorate etichette, ispirate allo stile delle maioliche, che rievocano le immagini delle campagne siciliane dove cresce l’agave, associata al Nerello Mascalese, simbolo dello spirito del territorio, resistente e attaccata alla vita grazie alla sua capacità di sopravvivere in ogni condizione. E dove trova dimora l’asino, coloratissimo nell’etichetta del Catarratto Lucido, espressione dell’anima del lavoro nei campi, fonte di vita e ricchezza ma anche di testardaggine e della capacità di far fronte ad enormi sforzi mantenendo la calma. Il Carricante omaggia uno dei gioielli architettonici dell’isola, il Duomo di San Giorgio a Ragusa, emblema del barocco siciliano, le cui linee incontrano i colori delle maioliche in un continuo rimando alle bellezze dell’isola.
    I vini
    Il Nerello Mascalese Terre Siciliane IGP nasce da un vitigno che cresce a 400 metri di altitudine e le cui uve, 100% Nerello Mascalese, vengono raccolte a mano in piccole cassette. Di colore rosso rubino che tenderà al granato con l’invecchiamento, questo vino presenta un aroma fine e variegato, in cui prevalgono i piccoli frutti a bacca rossa accompagnati da un elegante carattere speziato. In bocca il Nerello Mascalese di Cortese eccelle per la sua eleganza grazie a tannini setosi e contrastati da una spiccata mineralità.
    Il Catarratto Lucido Terre Siciliane IGP nasce dall’omonimo vitigno autoctono siciliano, a 400 metri sul livello del mare. La vendemmia avviene rigorosamente a mano e il risultato è un vino con un caratteristico bouquet, prevalentemente speziato, che spicca per vivacità. Il Catarratto Lucido di Azienda Agricola Cortese si presenta di colore giallo paglierino con riflessi verdi e ricorda il gelsomino, le erbe aromatiche e il garofano fino a virare alla noce moscata, accompagnato da note delicate di frutta bianca.
    Il Carricante Terre Siciliane IGP trova anch’esso i propri vigneti a un’altitudine di 400 metri e i grappoli vengono raccolti a mano durante la vendemmia. È un vino dal colore giallo paglierino pallido con riflessi verdi, al naso è elegante con note che oscillano tra la frutta bianca, la mela, i fiori di zagara e i sentori di agrumi. In bocca stupisce per la grande struttura accompagnata e supportata da un’ottima acidità e sapidità, caratteristiche che donano al vino una particolare longevità.
    La Selezione Nostru in Latta Vintage ha un costo di 51,85 euro ed è disponibile online a questo link: La selezione Nostru in Latta Vintage Cortese LEGGI TUTTO

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    Sparkle 2026: 92 i vini premiati con le “5 Sfere” dalla ventiquattresima edizione

    Andrà in scena a Roma, sabato 29 novembre 2025, la presentazione di Sparkle 2026, 24esima edizione della guida ai migliori spumanti secchi italiani, edita dalla storica rivista di enogastronomia Cucina & Vini. A partire dalle ore 13.30, presso il The Westin Excelsior Hotel, saranno premiate, con le ambite 5 sfere, 92 etichette tra le 976 presenti in guida, prodotte dalle migliori aziende vitivinicole del Bel Paese.La regione più rappresentata è la Lombardia, grazie ai 31 riconoscimenti ricevuti, 29 appartenenti alla denominazione Franciacorta DOCG e 2 all’area dell’Oltrepò Pavese; a quota 21 il Trentino, con soli Trento DOC. 21 premi anche per il Veneto, 18 Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, due Lessini Durello DOC e un Asolo Prosecco Superiore DOCG, segue in classifica il Piemonte (6 premi, tutti Alta Langa), l’Alto Adige (4), l’Abruzzo (3), il Lazio e la Puglia (2), chiudono Sicilia e Umbria con un 5 sfere.
    “In ventiquattro anni di lavoro, è la prima volta che si percepisce un po’ di incertezza dal mercato, a dispetto di una qualità che ha raggiunto livelli altissimi, insieme ai traguardi di produzione, superiore a un miliardo e centoundici milioni di bottiglie prodotte in un anno, tra il primo agosto 2024 e il 31 luglio 2025 (nostra elaborazione dati Icqrf) – afferma Francesco D’Agostino, curatore della guida Sparkle -. I dazi porteranno sicuramente a una frenata nelle esportazioni, fenomeno mai registrato negli ultimi quindici anni e che però, fino a luglio 2025, non si è ancora palesato, visto che abbiamo superato un miliardo e trecento milioni, mentre a luglio 2024 ne eravamo a ridosso (dati Istat). Crediamo, però, che all’impegno dei vitivinicoltori di aumentare la produzione risponderà anche il mercato interno, grazie principalmente alla spinta delle nuove generazioni. I giovani sono sempre stati restii ad avvicinarsi al vino, ciascuno di noi ne è testimone, ma i vini con le bollicine li stanno avvicinando al consumo consapevole prima di quanto accaduto in altre generazioni. In questo contesto crediamo che una guida più agile diventi più fruibile per un mondo di consumatori che accoglie più che in passato i giovani, quantomeno per il fenomeno dell’aperitivo. Sparkle 2026 in versione cartacea presenta i migliori 150 vini con le bollicine d’Italia, mentre su web sarà disponibile il racconto dei circa mille vini che quest’anno il nostro panel di degustazione ha selezionato”.
    Il programma della manifestazione sarà più ricco che mai: si inizia alle 11.30 con la presentazione di FORVECARDO, il caglio di origine vegetale sviluppato dall’Università degli Studi della Tuscia che rappresenta una vera rivoluzione nel mondo del formaggio a beneficio di una qualità riproducibile e di un mercato vegetariano sempre più affermato. Si assaggeranno formaggi ottenuti da FORVECARDO in confronto con altri realizzati con lo stesso latte di pecora ma con caglio animale.
    Alle 13.30 andrà in scena la presentazione dell’edizione 2026 della guida Sparkle, seguita dalla consegna delle ambite 5 sfere (in allegato l’elenco completo). Alle 16.00 spazio alla masterclass sulle bollicine Alta Langa DOCG, arricchita dalla presenza del presidente del Consorzio Alta Langa Giovanni Minetti e, sempre allo stesso orario, come di consueto, l’inizio della grande degustazione di bollicine italiane, aperta al pubblico. Un appassionante percorso tra oltre duecento grandi spumanti secchi italiani, tutti da scoprire e degustare attraverso un percorso strutturato in base all’appartenenza territoriale.
    Anche quest’anno Sparkle può contare sul supporto di grandi brand nazionali e internazionali che hanno scelto l’evento come occasione di comunicazione e promozione dei propri prodotti e delle proprie eccellenze. Per la parte tecnica, un’importante conferma è la presenza consecutiva da ben 13 anni di Diam, marchio leader nella produzione di tappi in sughero presente in qualità di sponsor sin dalle prime edizioni della manifestazione. Da lato food sarà presente uno dei grandi brand di salumi italiani classe 1907, parliamo di Salumi King’s che proporrà in degustazione le sue migliori eccellenze insieme ai grissini Vitavigor, perfetti per accompagnare le bollicine in degustazione. Altra novità di questa edizione, è la presenza MemoryBox, startup toscana fondata dall’artigiano fiorentino Paolo Buffadini, che trasforma i tappi di bottiglia in ricordi da conservare ed esporre come un piccolo oggetto di design, elegante e personalizzabile.
    Tutte le info su come partecipare e l’elenco delle aziende presenti in aggiornamento su www.cucinaevini.it.
    GUIDA SPARKLE 2026
    Presentazione riservata alla stampa e agli addetti ai lavori
    Sabato 29 novembre 2025, ore 13.30
    The Westin Excelsior Hotel (Via Vittorio Veneto, 125), Roma
    In vendita su www.shop.cucinaevini.it.

    SPARKLEDAY 
    Sabato 29 novembre 2025
    Dalle ore 16 alle 22
    The Westin Excelsior Hotel 
    Via Vittorio Veneto, 125 – Roma

    Costo ingresso € 30,00 (sono inclusi calice e sacca porta bicchiere)
    Biglietteria on line: www.shop.cucinaevini.it
    Riduzione sommelier: € 20 presentando la tessera associativa in biglietteria il giorno dell’evento.
    Ingresso operatori: richiedere accredito scrivendo a eventi@cucinaevini.it
    Per info: 0698872584 oppure info@cucinaevini.it LEGGI TUTTO

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    Poderi Luigi Einaudi: la nuova stagione di un classico delle Langhe

    Fondata nel 1897 da Luigi Einaudi, economista e primo Presidente della Repubblica eletto democraticamente, l’azienda è da sempre simbolo di sobrietà, eleganza e rispetto per la terra.

    Oggi, con Matteo Sardagna Einaudi alla guida, i Poderi vivono una nuova stagione, definita dallo stesso Matteo una “Old Startup di 125 anni”: un progetto che rinnova la tradizione con una visione moderna e personale.Cresciuto tra le vigne di Dogliani, Matteo ha scelto di riportare la propria esperienza nel luogo d’origine, condividendo con l’enologo Zvonimir Jurkovic (Zvone) una filosofia fondata su ascolto, misura e artigianalità.

    Matteo Sardagna Einaudi

    Con 150 ettari di proprietà tra Dogliani, Neive, Monforte d’Alba, Verduno e Barolo, i Poderi Einaudi interpretano i grandi classici – Dolcetto, Nebbiolo, Barolo – accanto a etichette come Pelaverga e Martius, pensate per un pubblico giovane e curioso.Un percorso di continuità e innovazione che unisce rispetto per il territorio e una costante ricerca di equilibrio, cifra stilistica di ogni vino firmato Einaudi.

    Una filosofia che si ritrova pienamente nei vini degustati, testimoni di una tradizione capace di rinnovarsi con naturalezza e coerenza.

    I vini degustati

    Langhe DOC Nebbiolo 2024

    Un Nebbiolo che racconta la sobrietà e l’eleganza tipiche della casa Einaudi.Il colore è rosso rubino con riflessi granato. Al naso si apre con profumi di piccoli frutti rossi – ribes, lampone – e un accenno di spezie dolci sul finale.In bocca è sottile e armonico, con un equilibrio tra freschezza e morbidezza che lo rende piacevole anche da giovane.

    Fermenta in acciaio e cemento a temperatura controllata, matura in legno di rovere e affina in bottiglia. È un Nebbiolo equilibrato e versatile, già godibile oggi ma capace di evolvere per alcuni anni. Perfetto con piatti di carne bianca, formaggi di media stagionatura o semplicemente per accompagnare una conversazione senza fretta.

    Verduno Pelaverga DOC 2024

    Un vino raro e identitario, che esprime al meglio la freschezza e la vivacità del Pelaverga, antico vitigno piemontese.Il colore è rosso rubino chiaro, con riflessi cerasuolo. Profumi sottili di fragolina di bosco, lampone, rosa e violetta anticipano la tipica nota speziata di pepe bianco.

    All’assaggio è leggero ma vibrante, scorrevole e fragrante, con tannini morbidi e un finale delicatamente sapido e speziato.Vinificato in acciaio e affinato brevemente in bottiglia, conserva un profilo fresco e immediato.Un rosso versatile, perfetto con salumi, piatti di verdure o una semplice pasta al pomodoro: l’espressione più autentica della convivialità piemontese.

    Dogliani DOCG 2023

    Un classico intramontabile della tradizione piemontese, ottenuto da uve Dolcetto provenienti dalle colline di Dogliani.Il colore è rubino brillante; al naso emergono profumi di frutti rossi – ciliegia, ribes, prugna – e un tocco floreale di violetta.

    In bocca è fresco e diretto, di medio corpo, con un finale piacevolmente amarognolo di mandorla, segno distintivo del vitigno.Fermenta in acciaio a temperatura controllata e affina nelle stesse vasche fino alla primavera successiva alla vendemmia.

    È un vino che parla di territorio e autenticità, immediato ma mai banale.Perfetto con salumi, formaggi giovani o piatti della cucina di Langa.

    Barolo DOCG “Ludo” 2021

    Il Barolo Ludo nasce da una selezione di uve Nebbiolo provenienti dai cru Cannubi, Terlo, Bussia e Monvigliero.Colore rosso rubino con riflessi granato. Al naso sprigiona note di frutta rossa matura, spezie, viola e un accenno di cuoio.

    Il sorso è profondo e avvolgente, con tannini ben integrati e un finale lungo e persistente.Affina 36 mesi in botti di rovere e ulteriormente in bottiglia, rivelando eleganza e potenziale di invecchiamento.

    Un Barolo di struttura e finezza, che unisce potenza e misura, perfetto con piatti di selvaggina o carni brasate.Un’etichetta simbolo della visione contemporanea dei Poderi Luigi Einaudi: tradizione e rigore al servizio dell’eleganza.

    Poderi Luigi Einaudi: a New Chapter for a Langhe Classic

    Founded in 1897 by Luigi Einaudi, economist and the first democratically elected President of the Italian Republic, the estate has always been a symbol of sobriety, elegance, and respect for the land.

    Today, under the guidance of Matteo Sardagna Einaudi, Poderi Einaudi is experiencing a new chapter — described by Matteo himself as an “Old Startup of 125 years”: a project that renews tradition through a modern and deeply personal vision.Having grown up among the vineyards of Dogliani, Matteo chose to bring his experience back to his origins, sharing with winemaker Zvonimir Jurkovic (Zvone) a philosophy based on listening, precision, and craftsmanship.

    With 150 hectares of estate land across Dogliani, Neive, Monforte d’Alba, Verduno, and Barolo, Poderi Einaudi interprets the great classics — Dolcetto, Nebbiolo, Barolo — alongside labels such as Pelaverga and Martius, designed for a younger and curious audience.A path of continuity and innovation that blends respect for the territory with a constant search for balance — the true stylistic hallmark of every Einaudi wine.

    A philosophy that fully emerges in the wines tasted, each one a testament to a tradition capable of evolving naturally and coherently.

    Tasted wines

    Langhe DOC Nebbiolo 2024A Nebbiolo that captures the sobriety and elegance typical of Einaudi’s style.Bright ruby red with garnet highlights. On the nose, small red fruits — currant, raspberry — followed by a hint of sweet spice.On the palate, it’s refined and harmonious, balancing freshness and softness, already enjoyable now but with potential to evolve.Fermented in steel and cement at controlled temperature, aged in oak and refined in bottle.A versatile and balanced Nebbiolo, perfect with white meats, medium-aged cheeses, or simply for an unhurried conversation.

    Verduno Pelaverga DOC 2024A rare and distinctive wine, expressing the freshness and liveliness of this ancient Piedmontese variety.Pale ruby with cherry reflections. Subtle aromas of wild strawberry, raspberry, rose, and violet anticipate the typical white pepper note.Light yet vibrant on the palate, smooth and fragrant, with soft tannins and a delicately savory, spicy finish.Vinified in steel and briefly aged in bottle to preserve its freshness.A versatile red, ideal with cured meats, vegetable dishes, or a simple tomato pasta — the purest expression of Piedmontese conviviality.

    Dogliani DOCG 2023A timeless classic of Piedmontese tradition, made from Dolcetto grapes grown on the hills of Dogliani.Bright ruby color; aromas of red fruits — cherry, currant, plum — with a floral touch of violet.Fresh and direct on the palate, medium-bodied, with a pleasantly almond-like finish, the hallmark of the grape.Fermented in steel at controlled temperature and aged in the same tanks until the spring after harvest.A wine that speaks of territory and authenticity — immediate yet never ordinary.Perfect with cured meats, young cheeses, or traditional Langa dishes.

    Barolo DOCG “Ludo” 2021The Barolo Ludo is born from selected Nebbiolo grapes from the Cannubi, Terlo, Bussia, and Monvigliero crus.Ruby red with garnet nuances. On the nose, ripe red fruit, spices, violet, and a hint of leather.Full-bodied and enveloping on the palate, with well-integrated tannins and a long, persistent finish.Aged 36 months in oak barrels and further refined in bottle, revealing elegance and excellent aging potential.A Barolo of structure and finesse, combining power and precision — perfect with game or braised meats.An emblematic label of the contemporary vision of Poderi Luigi Einaudi: tradition and rigor in the service of elegance. LEGGI TUTTO