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    Rontana brinda a 25 anni di storia con una nuova cantina sempre più all’avanguardia

    Un traguardo importante e un nuovo capitolo per l’Azienda Agricola Rontana: il progetto romagnolo della famiglia Ricci Curbastro festeggia i suoi primi 25 anni e lo fa in grande stile con numerose novità e una degustazione esclusiva, guidata da Armando Castagno, delle etichette signature dell’azienda. Protagonista il Sangiovese Colli di Faenza DOC “Col Mora” nelle annate 2001, 2008, 2011, 2017, il filo conduttore del racconto di una grande storia enologica che si rinnova pur mantenendo salde le proprie radici. E ancora il Romagna Sangiovese DOC Brisighella 2022 ed il Sauvignon Blanc “Zinëstra” Ravenna IGT 2024, una novità.
    Era il 2000 quando Gualberto e suo figlio Riccardo Ricci Curbastro, insieme a Daria Costa ed Andrea Gaetano, fondarono l’azienda di Brisighella con l’intento di valorizzare le tradizioni e le peculiarità di un territorio che da sempre ha fatto parte della storia familiare. Parliamo di sedici ettari di vigneti e meleti, a pochi chilometri da Faenza che dominano, da una parte la vallata del Lamone con Brisighella e le sue rocche, dall’altra la vallata del Sintria con le colline della Vena del Gesso.
    Un progetto ambizioso e lungimirante che affonda le sue radici nel XIX secolo quando gli antenati della famiglia riconobbero il potenziale di questa terra, selezionando le migliori uve nelle colline intorno al fiume Lamone. Un’eredità secolare, custodita nelle missive scritte da Lorenzo Ricci Curbastro (1818-1886) presenti all’interno dell’archivio di famiglia, e oggi portata avanti da Gualberto e Filippo Ricci Curbastro.
    È grazie ai nipoti del fondatore e alla loro forte passione unita a una visione moderna che oggi la cantina di Brisighella è pronta a scrivere un nuovo capitolo della propria storia. La sfida colta alla morte del nonno da Gualberto e Filippo, già attivamente impegnati nella conduzione dell’Azienda Ricci Curbastro in Franciacorta, è in primo luogo partita da imponenti lavori di drenaggio che hanno permesso all’azienda di superare incolume le terribili giornate dell’alluvione di maggio 2023. A questo è seguito il raddoppio della superficie vitata che ha aggiunto gli 8 ettari e l’introduzione di nuove varietà particolarmente adatte a questa zona come il Sauvignon Blanc da cui nasce il “Zinëstra” Ravenna IGT 2024, uno dei vini più interessanti dell’azienda. Non solo vino: di grande interesse anche la storica produzione di Acquavite di Mele, alla quale si è recentemente aggiunta quella di sidro, ottenuto dalla rifermentazione in bottiglia.
    Un percorso di ricerca della qualità che parte dalla terra e prosegue in fase produttiva. Infatti, tra le novità più rilevanti legate al 25esimo anniversario, spicca la realizzazione della nuova cantina con 350 ettolitri di capienza, l’introduzione delle vasche in cemento vetrificato e acciaio interamente a controllo termico, nonché l’impiego di nuove attrezzature. A questo si affianca il rebranding e il nuovo sito curato dall’agenzia Zowart di Roma. Ma il progresso passa anche per l’attenzione al sostenibile: Rontana, infatti, guarda al futuro annunciando la realizzazione di un impianto fotovoltaico che renderà l’azienda pienamente autosufficiente dal punto di vista energetico. LEGGI TUTTO

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    Dal 4 al 6 luglio la Valle di Cembra brinda al Müller Thurgau

    Una valle disegnata dalle geometrie di oltre 700 km di muretti a secco che abbracciano spettacolari terrazze vitate, un vitigno nato in Svizzera e diffusosi poi in tutto l’arco alpino, un evento che ogni anno sa sorprendere tra momenti tecnici e iniziative dedicate al grande pubblico. Questi gli ingredienti della rassegna “Müller Thurgau: Vino di Montagna”, manifestazione che dal 4 al 6 luglio celebra le molteplici espressioni di questo celebre bianco aromatico e le bellezze del territorio della Valle di Cembra.
    Tre giorni per assaporare, esplorare e lasciarsi stupire: winelover, appassionati e operatori del settore potranno vivere un’esperienza immersiva tra degustazioni, masterclass e appuntamenti en plein air.
    Cuore della manifestazione sarà ancora una volta il prestigioso Palazzo Maffei, dove sarà possibile degustare oltre 60 etichette di Müller Thurgau provenienti dalla Val di Cembra, dal Trentino, dall’Alto Adige e dall’estero. Nello spazio esterno, “Fuori di Taste”, invece, ci sarà spazio per scoprire le altre produzioni enologiche del territorio ed esplorare inedite contaminazioni, come “Il giro del mondo in 80 Müller”, shocooking che celebra la versatilità del Müller Thurgau attraverso l’abbinamento con la cucina thai, o “La grappa si fa cocktail”, in collaborazione con l’Istituto Tutela Grappa del Trentino.
    A completare il programma, l’attesissima proclamazione dei vincitori del 22° Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau, che premierà le migliori espressioni del vitigno in gara, ma anche lo spettacolo eno-comico di Lucio Gardin, la cena sul viale “Cenando con le stelle” accompagnata da esibizioni di danza di campioni della scuola Ritmomisto, il trekking “Heroes” tra i vigneti e l’esperienza in e-bike “Cantine in sella”.
    Una festa del gusto e del paesaggio, che mette al centro il vino e chi lo fa, in un’atmosfera autentica che solo la Val di Cembra sa regalare.
    Tutti i dettagli del programma su www.mostramullerthurgau.it LEGGI TUTTO

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    Italian Wine Brands tra i protagonisti dell’evento “Envisioning2035 Wine (R)Evolution”

    Italian Wine Brands, prima azienda italiana quotata nel settore vitivinicolo e “Ambassador” del vino italiano di qualità all’estero, ha preso parte oggi, presso la Terrazza Belvedere di Palazzo Regione Lombardia a Milano, al Summit “Envisioning2035 Wine (R)evolution – Piano strategico per il vino italiano”, un evento che ha raccolto e condiviso riflessioni e spunti per contribuire a rafforzare la strategia di sviluppo del sistema vitivinicolo nazionale.Promosso da FreedL Group in collaborazione con Ettore Nicoletto, il Summit ha riunito istituzioni, imprenditori ed esperti internazionali per analizzare tendenze e criticità del settore, con l’obiettivo di definire strategie condivise per rafforzare la competitività del vino italiano a livello globale.
    Nell’edizione 2025 di “Envisioning 2035” è stato presentato il “Manifesto Envisioning2035”, documento strategico per lo sviluppo del comparto che, attraverso l’analisi delle aree di debolezza e miglioramento, punta ad elaborare e offrire misure e proposte dirette per rendere più competitivo e performante il sistema vitivinicolo italiano.
    Italian Wine Brands, tra i primi tre gruppi vinicoli privati italiani, è stato tra i protagonisti del dibattito che è seguito alla presentazione del Manifesto attraverso l’intervento del proprio Presidente e Amministratore delegato Alessandro Mutinelli, che ha preso parte alla sessione “Quali strategie di vendita per navigare con successo attraverso le turbolenze del contesto attuale”, affiancato da Edoardo Freddy (CEO FreedL Group), Danny Brager (Brager Beverage) e Fabio Piccoli (Wine Meridian).
    “In un momento sfidante per il mondo del vino – ha dichiarato Mutinelli – è importante condividere una visione del futuro, ascoltando tutte le voci, in particolare quelle provenienti dai consumatori, per mettere in azione iniziative dirette allo sviluppo di tutto il settore, che rappresenta una parte consistente dell’agroalimentare italiano. Come IWB partecipiamo e diamo il nostro contributo, basato su una visione globale del mercato e su un modello di crescita che unisce sostenibilità, innovazione e capacità industriale”.
    ITALIAN WINE BRANDS
    Italian Wine Brands tra i più grandi gruppi vinicoli privati italiani. Produce vini di qualità provenienti dalle più rinomate zone viticole d’Italia e li distribuisce su scala globale in tutti i canali di vendita. Nasce nel 2015 approdando direttamente in Borsa grazie al consolidamento di due importanti realtà vinicole (Giordano Vini e Provinco) e diventa così la prima società del mondo del vino italiano ad essere quotata. Sotto la guida di Alessandro Mutinelli e di un team di manager appassionato, il gruppo ha effettuato acquisizioni strategiche (Svinando nel 2018; Raphael Dal Bo nel 2020, Enoitalia ed Enovation Brands nel 2021 e Barbanera nel 2022), rappresentando un esempio di come la finanza industriale, abbinata a capacità e visione imprenditoriali, consenta di conquistare performance nel medio lungo periodo. Oggi IWB è una vera public company che conta centinaia di investitori istituzionali italiani e internazionali di primissimo livello. IWB ha la forza di un grande Gruppo che opera in tutto il mondo ed in tutti i canali (on-trade, off-trade ed on-line) esportando in oltre 80 Paesi. LEGGI TUTTO

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    Custodi del Lambrusco: una voce collettiva per raccontare un vino autentico

    Dall’Emilia arriva un segnale forte: nel mondo del vino c’è chi ha deciso di fare squadra, non per inseguire una tendenza, ma per affermare un’identità. Ventisette produttori – dalle piccole realtà artigiane alle cantine più strutturate – si sono uniti sotto un nome che è già tutto un programma: Custodi del Lambrusco. Un progetto che nasce con l’obiettivo di restituire a questo vino la dignità e la complessità che merita, superando gli stereotipi e aprendo nuovi scenari.

    Alla base c’è un Manifesto, una dichiarazione d’intenti condivisa che non guarda al passato con nostalgia, ma al presente con consapevolezza e al futuro con ambizione. Il gruppo parla con una voce corale, determinata e inclusiva, mettendo al centro valori comuni e una visione chiara: raccontare il Lambrusco nella sua forma più autentica e contemporanea.

    “Siamo custodi dell’essenza più pura del Lambrusco”: è il cuore del Manifesto, ma anche il ritmo che accompagna ogni passo di questo percorso. In quel “siamo” si ritrova la forza di una comunità che non difende un simbolo, ma ne rinnova il significato. Perché il Lambrusco non è – e non è mai stato – un vino banale. Può essere leggero e conviviale, certo, ma sa anche essere complesso, sfaccettato, capace di esprimere con profondità il carattere della sua terra.

    Oggi più che mai i consumatori chiedono verità, responsabilità, passione. I Custodi rispondono con una proposta concreta, radicata nel lavoro quotidiano in vigna, in cantina, in una filiera che parte dalla terra e si conclude in bottiglia. Un approccio che fa della qualità un punto fermo, senza rinunciare alla sperimentazione, al dialogo, alla voglia di crescere insieme.

    “Siamo nati da un sogno – scrivono – raccontare la migliore manifestazione del Lambrusco. Essere avanguardia e professionalità, qualità estrema e pura artigianalità”. Due anime che convivono e si rafforzano a vicenda. Perché i Custodi non appartengono solo a un vino, ma a un territorio: anzi due, Modena e Reggio Emilia, culle storiche di una viticoltura profondamente identitaria.

    La ricchezza del Lambrusco sta proprio nella sua pluralità di espressioni. Non una voce sola, ma un coro di stili, interpretazioni, storie personali. I Custodi lo sanno bene e lo rivendicano: ogni produttore porta la propria visione, ma è nella condivisione che trovano forza e coerenza. “Siamo un gruppo che si nutre delle differenze del singolo e siamo singoli produttori che diventano forti in un gruppo.”

    L’associazione è nata da pochi mesi, ma si è già messa in movimento. Dopo il debutto ufficiale lo scorso 31 marzo, i Custodi stanno costruendo una rete viva fatta di incontri, confronti e nuove narrazioni. L’obiettivo? Portare il Lambrusco oltre i suoi confini abituali, raccontarlo con nuovi strumenti, a un pubblico più ampio, anche a chi finora lo ha guardato con sufficienza.

    “Siamo Custodi di un cambiamento culturale – dichiarano –. Questa è la nostra piccola rivoluzione gentile.” Un modo per affermare, con pacatezza ma senza esitazioni, che il Lambrusco ha tutte le carte in regola per essere protagonista. Basta saperlo ascoltare. Basta raccontarlo per quello che è: autentico, sorprendente, profondamente attuale.

    ELENCO SOCI CUSTODI DEL LAMBRUSCO

    AZIENDA AGRICOLA BUONARIVA

    AZIENDA AGRICOLA MANICARDI

    AZIENDA AGRICOLA MESSORI

    AZIENDA AGRICOLA PEZZUOLI

    AZIENDA AGRICOLA SAN PAOLO

    CA’ DE’ MEDICI

    CANTINA DELLA VOLTA

    CANTINA DIVINJA

    CANTINA VENTIVENTI

    CANTINA VEZZELLI FRANCESCO

    CANTINA ZUCCHI

    CAVALIERA

    CLETO CHIARLI TENUTE AGRICOLE

    FATTORIA MORETTO

    GARUTI VINI

    LA BATTAGLIOLA

    LA PIANA WINERY

    LE CASETTE

    LINI 910

    MARCHESI DI RAVARINO

    OPERA02

    PODERE IL SALICETO

    RINALDINI AZ. AGR. MORO

    TERRAQUILIA

    VENTURINI BALDINI

    VILLA DI CORLO

    ZANASI SOCIETA’ AGRICOLA LEGGI TUTTO

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    VinNatur, nasce il progetto Enologia Pulita: analisi e supporto tecnico per i soci

    VinNatur conferma il proprio ruolo di riferimento nel settore del vino naturale con il lancio di Enologia Pulita, un programma dedicato ai soci che prevede analisi microbiologiche a spese dell’Associazione e un percorso tecnico di miglioramento continuo. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Food Micro Team, realtà di riferimento nel campo della microbiologia enologica. ​​​Durante l’edizione 2025 di VinNatur Tasting, svoltasi dal 5 al 7 aprile allo showroom Margraf di Gambellara (Vicenza), una commissione di esperti ha selezionato 26 vini che presentavano evidenti alterazioni olfattive. I campioni sono stati poi sottoposti a controlli più approfonditi da parte del reparto enologico di Food Micro Team, sotto la guida del dottor Giacomo Buscioni. Ai vignaioli coinvolti è stata quindi proposta l’adesione al progetto Enologia Pulita, che analizza vini in conservazione con l’obiettivo di prevenire alterazioni e difetti e garantirne la salubrità.​​“Non vogliamo giudicare né penalizzare, ma aiutare chi ha voglia di migliorarsi. Questo è il senso profondo di far parte della nostra Associazione: crediamo che il vino naturale non sia solo una scelta agricola o filosofica, ma una responsabilità verso il consumatore che deve tradursi in una qualità percepibile nel calice – commenta Marino Colleoni, consigliere di VinNatur –. Enologia Pulita nasce proprio per accompagnare i nostri soci in un percorso di trasparenza e crescita continua”.​​Precisa Giacomo Buscioni: “Conosciamo da sempre VinNatur, e l’obiettivo di questo progetto non è certo quello di omologare le peculiarità di ciascuna singola azienda. Al contrario, vogliamo fornire gli strumenti e le conoscenze per evitare ogni tipo di alterazione microbica nei vini, migliorando gli aspetti di pulizia di cantina, la gestione delle fermentazioni spontanee e la conservazione, sempre rimanendo all’interno dei parametri del protocollo VinNatur. Non si lavora aggiungendo additivi o correttori, ma curando ogni dettaglio del processo produttivo”.​​Enologia Pulita rappresenta un esempio concreto di evoluzione virtuosa, che promuove il confronto costruttivo tra i vignaioli e rafforza un percorso condiviso attento e responsabile. LEGGI TUTTO

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    Relais Il Biserno: dormire tra i vigneti, vista mare

    Incastonato tra le colline toscane dell’Alta Maremma, a pochi chilometri dalle spiagge e dalle acque azzurre del Mar Tirreno, il Relais Il Biserno è una dimora di charme dove ogni dettaglio è curato nei minimi particolari per consentire ai propri ospiti di godere di momenti di indimenticabile relax, circondati dai vigneti e dalla bellezza di una natura rigogliosa e custodita con cura.A Bibbona (LI), nel cuore di Tenuta di Biserno, blasonata cantina fondata dagli Antinori nel 2001 e oggi guidata da Niccolò Marzichi Lenzi, il relais incanta con la sua atmosfera intima e accogliente e l’eleganza discreta di questa dimora del Settecento avvolta da un susseguirsi di giardini e incantevoli angoli bucolici, erbe aromatiche, orto tradizionale, ulivi e una limonaia.

    Realizzato da un’importante squadra di architetti italiani, Relais Il Biserno affascina da subito gli ospiti con la sua raffinatezza architettonica, a partire dal grande salone centrale con volte a crociera, da cui poi si accede a una serie di ambienti raccolti, caratterizzati da arredi eleganti, nuance calde e sfumature dei colori della terra.
    Un’atmosfera di grande stile e allure per questo piccolo e ricercato relais con sole quattro camere, per un’esperienza esclusiva, immersi nel lusso della semplicità e del savoir faire più toscano. La suite, composta da un soggiorno luminoso con due divani e da una camera matrimoniale spaziosa con letto a baldacchino, gode di una vista suggestiva sul mare. Le camere deluxe, invece, sono tutte diverse tra loro per stile, colore, posizione e vista e alcune sono affrescate con scene della macchia toscana circostante.

    Da non perdere l’attigua ed elegante infinity pool, dove si riflettono i cipressi che le fanno da cornice e dove concedersi momenti di puro relax, immersi nella natura toscana che qui coinvolge tutti i sensi. Un luogo per pochi, tutto da scoprire. Un’esperienza unica che può diventare ancora più speciale scegliendo una delle tante possibilità di degustazione dei prestigiosi vini prodotti dalla tenuta.
    Prezzi e disponibilità su richiesta compilando questo form: http://biserno.it/it/prenota.html LEGGI TUTTO

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    Giacomo Bartolommei nuovo presidente Consorzio Vino Brunello di Montalcino

    Giacomo Bartolommei (33 anni) è il nuovo presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino. Il più giovane presidente nella storia della denominazione – e tra i più giovani in Italia in questo ruolo – è stato nominato oggi all’unanimità dal nuovo consiglio di amministrazione per il prossimo triennio e succede a Fabrizio Bindocci, alla guida dell’ente negli ultimi due mandati.Nel corso della seduta sono stati eletti anche i vicepresidenti: Andrea Cortonesi (Uccelliera, che guiderà la Commissione tecnica), Fabio Ratto (Antinori, Commissione istituzionale) e Bernardino Sani (Argiano, Commissione promozione).
    “Desidero ringraziare i soci per la significativa fiducia riposta in me e nei consiglieri appena eletti. La grande percentuale di soci presenti alle ultime elezioni sono un messaggio forte di appartenenza al Consorzio – ha dichiarato Giacomo Bartolommei, da oggi alla guida del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino -. L’auspicio, pertanto, è che tutti i soci riscoprano nel Consorzio un ambiente propizio alla coesione e al lavoro comune per il bene e lo sviluppo del territorio. Il contesto economico attuale richiede un’azione energica in termini di promozione e comunicazione – ha concluso Bartolommei -. La nostra priorità sarà duplice: valorizzare il prestigio dei nostri vini e, potenziarne la percezione sul mercato. Parallelamente con  inalterata determinazione continueremo a tutelare il nostro marchio e le nostre denominazioni.”
    “Lascio in eredità al nuovo presidente un Consorzio economicamente solido che, nel 2024, ha registrato un fatturato prossimo ai 4,5 milioni di euro, in aumento del 4,3% rispetto all’anno precedente, e un utile di quasi 627 mila euro destinato a riserva – ha commentato Fabrizio Bindocci, presidente uscente-. Sono certo che la nuova governance saprà affrontare con determinazione e visione le sfide all’orizzonte, continuando a investire sulla promozione e sul posizionamento dell’intera piramide qualitativa espressa dai vini di Montalcino, a partire dal suo Brunello divenuto sempre più brand territoriale conosciuto in tutto il mondo”.
    Classe 1991, Giacomo Bartolommei è oggi enologo e responsabile export di Caprili, l’azienda di famiglia nata nel 1965 a sud-ovest del territorio del comune di Montalcino. Dopo gli studi in Enologia e viticoltura all’istituto Tecnico Agrario Ricasoli a Siena, entra ufficialmente in Caprili nel 2016, anno della sua prima vendemmia. Nel 2018 consegue la laurea in Economia e commercio all’università senese. È stato vicepresidente del Consorzio nell’ultimo triennio.
    Il Consiglio di amministrazione del Consorzio del vino Brunello di Montalcino registra l’ingresso nel board di Violante Gardini Cinelli Colombini (Casato Prime Donne) a seguito delle dimissioni per motivi personali di Andrea Costanti intervenute successivamente alle elezioni del 14 maggio scorso.
    Il Consorzio del vino Brunello di Montalcino riunisce oggi 214 soci, per una tutela che si estende su un vigneto di oltre 4.300 ettari nel comprensorio del comune di Montalcino (2.100 gli ettari a Brunello, contingentati dal 1997), in favore di quattro Dop del territorio (Brunello di Montalcino, Rosso di Montalcino, Moscadello e Sant’Antimo). LEGGI TUTTO

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    Bollicine dei Lessini: tutti in piazza… con la pizza

    La terza edizione di Pizza in Piazza dedica un angolo vip allo spumante che nasce dai Monti Lessini. Le bollicine berico-scaligere animeranno il cuore di Vicenza, per un weekend di pizza, vino e musica dal vivo, in attesa dell’estate. Il 13,14 15 giugno le inconfondibili bollicine del Lessini Durello Charmat e del Monti Lessini Metodo Classico, gli spumanti da vitigno autoctono, nati sulle colline tra Vicenza e Verona, saranno protagniste alla terza edizione di Pizza in Piazza, la kernesse dedicata alla pizza contemporanea e ai pizzaioli selezionati e premiati dalle guide. Forte del successo della scorsa edizione, per il terzo anno consecutivo torna, in Piazza dei Signori, questa rassegna in grado di intercettare un pubblico trasversale, composto da tradizionalisti e amanti dell’innovazione.
    Lo spumante dei Lessini, simbolo enologico della città di Vicenza, avrà un angolo Vip in Piazza dei Signori, proprio sotto la Basilica Palladiana.
    Perfetto l’abbinamento tra le differenti interpretazioni di Lessini Durello Charmat e Monti Lessini Metodo Classico, con la pizza: la mineralità di fondo di questo spumante, i marcati sentori di crosta di pane per la versione classica, la sapidità delle sue fini bollicine, lo rendono infatti il compagno ideale per bilanciare il caleidoscopio sensoriale delle pizze d’autore che saranno proposte all’evento, tra giochi di consistenze, abbinamenti innovativi ed omaggi alla tradizione.
    «Le bollicine sono, per antonomasia, sinonimo di festa e di convivialità – afferma Gianni Tessari, Presidente del Consorzio di Tutela del Lessini Durello –. Accompagnare la pizza con il nostro spumante, nato dall’uva autoctona Durella, è senza dubbio un abbinamento originale che va oltre gli schemi classici e che apre certamente alle contaminazioni. Un’occasione davvero speciale per condividere sapori del territorio con appassionati e neofiti».
    Tre giorni di specialità gastronomiche e vino d’eccellenza, DJ set, chiacchiere e tante risate.
    Dal 13 al 15 giugno sarà possibile intraprendere un incredibile percorso di degustazione dedicato alla pizza: un viaggio sensoriale fra tradizione e creatività con una vasta selezione di assaggi che spaziano tra diverse tipologie, stili e topping. Nelle 10 postazioni, animate dalle mani esperte dei grandi maestri pizzaioli e dal talento delle giovani promesse, il pubblico avrà l’opportunità di scoprire da vicino i gesti e i segreti dei pizzaioli e avere uno sguardo privilegiato sulle loro creazioni.
    Saranno undici  i pizzaioli protagonisti dell’evento: El Anbri Abdessamad – Pizzeria Loop (Albignasego, PD), Antonio Acampora – Pizzeria Da Angelo (San Vito di Leguzzano, VI), Renato Bosco – Cruncheria by Renato Bosco (Verona, VR), Alessandro Buono – Il Picchio (Dosson, TV), Catello Buononato – Pizzeria Catello (Vigardolo, VI), Antonio Cuomo e Davide Cuomo – Pizzeria Cuomo (Thiene, VI), Matteo Grandi – Pizza dei Signori (Vicenza, VI), Francesco Puecher – Ovenova by Lievitarti (Sarmeola, PD), Camilla Parato – Pizzeria Sottoriva (Ponte di Piave, TV), Eros Segato – Alveolà (Asolo, TV), Raffaele Ugliano – Le Fornaci da Lello (Costabissara, VI).
    Gusto e convivialità per gli adulti, tanto divertimento peri bambini. Anche quest’anno Pizza in Piazza dedica uno spazio speciale ai più piccoli con il kids lab gratuito “Mmm… che pizza!”, un’esperienza pensata per stimolare creatività, manualità e tanto divertimento.
    Sabato e domenica, dalle 11.00 alle 12.00, i bambini potranno mettere le mani in pasta e, sotto la guida attenta di un pizzaiolo esperto, imparare a stendere l’impasto, scegliere gli ingredienti preferiti e condire la pizza secondo gusto e fantasia. Un momento ludico ed educativo che culminerà nella gioia della condivisione: le pizzette, sfornate dagli chef dell’evento, saranno gustate insieme alla famiglia in un clima di festa e soddisfazione.
    Non mancherà un momento di confronto e di approfondimento.
    Sabato 14 giugno alle ore 16.00 avrà luogo il talk “Pizza Business: strategie di successo tra economia, comunicazione e imprenditorialità”, alla Loggia del Capitaniato, palazzo storico affacciato su Piazza dei Signori. In questo dibattito, alcuni tra gli imprenditori italiani più di successo (Renato Bosco – Pizzaricercatore, Saporè, Cruncheria e Bakery – Verona, Francesco De Luca – AD L’Antica Pizzeria Da Michele in the World – Napoli, Salvatore Pellegrino – socio e CFO Confine-Milano ) si confronteranno con i più importanti comunicatori di settore (Luciano Pignataro – giornalista , Alberto Tonello – ispettore  guida Pizzerie & Cocktail Bar d’autore – Identità Golose, Giulia Gavagnin – collaboratrice de Il Gazzettino e ispettore della Guida al Mangiare e Bere Bene del Giornale di Vicenza). Modera l’incontro Francesca Riganati esperta di enogastronomia e consulente strategica.
    La DOC Lessini Durello

    La denominazione del Lessini Durello, riconosciuta nel 1987, conta circa 430 ettari vitati ad uva Durella, distribuiti sulla fascia pedemontana dei Monti Lessini, tra Verona e Vicenza. Oggi le aziende associate al consorzio sono 34 e ogni anno vengono prodotte circa 1 milione di bottiglie, di cui 700.000 Lessini Durello Charmat e 300.000 Monti Lessini Metodo Classico. LEGGI TUTTO