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    Dolo-Vini-Miti, ad ottobre torna in Trentino il festival dei vini verticali

    Masterclass, trekking gourmet, aperitivi vista Dolomiti, convegni, spettacoli a tema e una folkloristica cena itinerante tra le “caneve”. Tutto questo e molto altro, per un totale di oltre 20 appuntamenti, nel programma della manifestazione che dall’11 al 20 ottobre si snoderà tra Val di Cembra e Val di Fiemme.

    La bellezza delle Dolomiti della Val di Fiemme e i terrazzamenti vitati della Valle di Cembra, con i suoi 700 chilometri di muretti a secco, sono lo scenario d’eccezione che ospita anche quest’anno Dolo-Vini-Miti, il festival dei vini verticali.

    Una dieci giorni di eventi e appuntamenti, da venerdì 11 a domenica 20 ottobre, per scoprire meglio questi due territori, la loro storia e le loro caratteristiche ma, soprattutto, le loro produzioni più significative.

    Protagonisti principali, i vini della Valle di Cembra, spesso definiti come “verticali”. Un concetto che si traduce in tre accezioni: quella paesaggistica, poiché nascono nei vigneti strappati con fatica dall’uomo alle proibitive pendenze della valle, che arrivano fino al 40%; quella della longevità, garantita anche dalla distintiva acidità delle uve che supera brillantemente la prova del tempo anche nelle varietà che altrove vengono consumate giovani; quella della sapidità, figlia di terreni prevalentemente porfirici.

    Lenti diverse che verranno messe a fuoco in occasioni di altrettante masterclass, affidate ad alcuni tra i migliori sommelier della scena enologica anche attraverso il coinvolgimento di altri territori italiani di riferimento per la produzione vitivinicola: da quelli vulcanici di Etna, Vesuvio, Tuscia, Gambellara, Lessini Durello, Pitigliano, Boca, a quelli eroici della Valtellina fino a quelli delle Langhe Patrimonio Unesco.

    A fianco di questi momenti tecnici si sviluppano tutta una serie di appuntamenti di diverso taglio: dal convegno sui paesaggi del vino alla tavola rotonda sulle esperienze outdoor e i cammini; dal “Wine Trekking Gourmet” per attraversare i vigneti terrazzati con piacevoli pause gastronomiche di alto livello allestite presso le tradizionali baite rurali con il coordinamento dello chef stellato Alessandro Gilmozzi, alle “Caneve en festa”, apericena conviviale con imperdibili tappe nelle cantine private di Cembra, aperte eccezionalmente al pubblico per l’occasione. E ancora, per chi ama la scoperta del territorio a ritmo “slow”, le passeggiate con accompagnatori di media montagna, che guideranno i partecipanti alla scoperta di angoli davvero nascosti del territorio. Imperdibili le uscite in Val di Fiemme, con aperitivi finali vista Dolomiti, e l’incontro dedicato con i produttori enogastronomici del territorio.

    E poi cinema, teatro e spettacoli, come quello a cura del collettivo Miscele d’Aria Factory, ma anche una serata tutta dedicata alle grappe artigianali e alla loro miscelazione in inediti cocktail. Una proposta contemporanea per celebrare questo distillato così intrinsecamente legato alla storia della Valle di Cembra e alla sussistenza delle sue famiglie nel passato.

    A corollario, menù dedicati nei ristoranti delle due valli e iniziative dedicate nelle cantine, oltre all’apertura di un temporary restaurant presso Ca’ dei Volti di Cembra durante i due weekend di manifestazione. LEGGI TUTTO

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    Inycon ritorna a Menfi dopo cinque anni: un weekend di enogastronomia, cultura e spettacolo

    Da venerdì 4 a domenica 6 ottobre 2024, Menfi, proclamata Città Italiana del Vino 2023, si prepara a diventare il fulcro dell’enogastronomia siciliana, offrendo tre giorni di eventi, degustazioni e spettacoli. Grande attesa per lo spettacolo finale a cura del Festi Group, “Taccuini di Viaggio”, che chiuderà la manifestazione domenica sera, con una straordinaria fusione di danze in cielo, terra e acqua.

    La città, conosciuta per la sua eccellenza vinicola, celebra oggi anche l’olio, la gastronomia e le bellezze naturalistiche che l’hanno resa una meta turistica ambita. “Siamo pronti a festeggiare le nostre eccellenze locali in un contesto di divertimento e spettacoli”, afferma il Sindaco Vito Clemente. L’evento, inserito anche nel Calendario delle Manifestazioni di grande richiamo Turistico 2024-2025 della Regione Siciliana, continua ad essere un appuntamento di rilievo per l’isola.

    Vino, olio, gastronomia e turismo saranno i protagonisti della ventiseiesima edizione di Inycon. Il programma inizia venerdì 4 ottobre con attività per le scuole, seminari, laboratori del gusto con Alessio Vascellaro di Fooddie, e masterclass condotte dal Presidente AIS Sicilia Francesco Baldacchino e dalla critica Monica Coluccia, seguite dallo spettacolo del cabarettista Antonio Pandolfo.

    Sabato mattina sarà dedicato al convegno “Sicilia, Regione europea della gastronomia 2025”, accreditato dall’Ordine dei Giornalisti della Sicilia, che vedrà la partecipazione di esponenti politici e professionisti del turismo e dell’enogastronomia. Nel pomeriggio, l’Urban Tour e altre degustazioni animeranno il programma, tra cui un’esplorazione dei vitigni antichi con Giacomo Ansaldi e Antonio Sparacio. La serata culminerà con lo spettacolo musicale di Dj Molella di Radio Deejay in Piazza Vittorio Emanuele III.

    Domenica, la giornata conclusiva, vedrà protagonisti laboratori del gusto, degustazioni a cura delle Donne del Vino e Gianni Giardina e l’estemporanea di pittura. Gran finale con lo spettacolo “Taccuini di Viaggio” di Festi Group e la Compagnia Anima Ignis.

    Ogni giorno, il Villaggio enogastronomico offrirà la possibilità di degustare i prodotti delle Terre Sicane, visitare l’Expo Village dedicato all’artigianato e alle tradizioni locali e godere dei vini e delle specialità siciliane in un’atmosfera di festa.

    DA VISITARE DURANTE LA MANIFESTAZIONE

    Mostra “Valle del Belice” – Installazioni a cura della Rete Museale Belicina – Via della Vittoria, cortile 22

    I suoli delle Terre Sicane – Casa Planeta

    Esposizione d’arte permanente: donazione civica “Gallè – Upiglio” – Casa Planeta

    Mostra malacologica “Vanna Rotolo” – Palazzo Pignatelli

    Museo del mare “Sebastiano Tusa” – Palazzo Pignatelli

    Museo cose di mare “Prof. Lillo Barbera” – Via Garibaldi

    Museo dell’artigianato dell’Associazione “I Sicani” – Ex Asilo Stella

    Visite alle cantine e ai frantoi di Menfi (su prenotazione)

    Cortile “Olio su Terra”, Via della Vittoria – Cortile 39

    Tutti i dettagli ed il programma completo è visionabile qui https://inyconsicilia.it/  LEGGI TUTTO

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    Nuove soluzioni per l’affinamento nella cantina di Joško Gravner

    Joško Gravner, figura cardine nella storia del vino italiano continua a dimostrare il suo spirito innovativo. Da sempre alla ricerca del contenitore ideale per affinare i suoi vini, Gravner, insieme al nipote Gregor Pietro, sta esplorando nuove frontiere per migliorare la qualità del processo di produzione. Di recente, la sua attenzione si è concentrata sull’uso del vetro, apprezzato per le sue proprietà di inerzia, resistenza e facilità di pulizia.

    Enokube Gravner

    Tra il 2024 e il 2025, due nuove realtà, EnoKube e Pfaudler, introdurranno contenitori innovativi che si affiancheranno alle tradizionali anfore interrate nella cantina di Oslavia. EnoKube, un progetto italiano nato dall’idea di Gravner, realizzato da Enrico Cusinato e dal mastro vetraio Vittorio Benvenuto, ha creato una vasca in vetro da 10 ettolitri, già utilizzata nella cantina per sperimentare l’affinamento di piccole quantità di vino. Grazie alla precisione del vetro, questo contenitore si è rivelato ideale per piccoli lotti, garantendo una maturazione qualitativa superiore.

    Per gestire volumi più grandi, Gravner ha poi collaborato con Pfaudler Italia, specializzata in apparecchiature vetrificate per l’industria chimica e farmaceutica. Insieme, hanno sviluppato serbatoi in acciaio vetrificato da 70 ettolitri, combinando la robustezza dell’acciaio con le qualità del vetro. Il processo di vetrificazione, eseguito a circa 900°C, conferisce ai serbatoi una superficie liscia, priva di porosità e altamente igienica, ideale per la conservazione del vino. Questi serbatoi, oltre a garantire una lunga durata, sono completamente riciclabili, migliorando così la sostenibilità ambientale.

    Mateja Gravner e Joško Gravner

    Mateja Gravner, commentando le innovazioni, ha sottolineato come entrambe le soluzioni, EnoKube per le piccole produzioni e Pfaudler per i volumi maggiori, rappresentino un passo fondamentale nella continua ricerca della perfezione nel vino. Ogni contenitore ha un ruolo specifico e complementare, permettendo alla cantina di continuare a produrre vini di altissima qualità senza compromessi.

    Joško Gravner

    Anche Mauro Bona di Pfaudler ha evidenziato l’importanza della collaborazione, definendola un incontro tra ricerca industriale e natura, che apre nuove opportunità per entrambi i brand e porta tecnologie all’avanguardia nel settore vinicolo di Oslavia. LEGGI TUTTO

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    Serprino, il brand autonomo dei Colli Euganei

    Il Serprino è l’unico vino veneto specializzato nella tipologia frizzante e rappresenta un’esclusività dei Colli Euganei, stante che il Decreto 13 agosto 2012 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali stabilisce che il nome Serprino può essere utilizzato “ai soli fini della designazione dei vini Dop Colli Euganei”. Questo significa che, al di fuori dei Colli Euganei, non può esistere alcun vino che possa utilizzare il nome Serprino.

    Di conseguenza, il piano strategico recentemente adottato dal Consorzio Tutela Vini Colli Euganei prevede che il nome Serprino venga considerato un vero e proprio brand autonomo e che, in quanto tale, sia protagonista di uno specifico progetto di valorizzazione, così come lo saranno, in maniera distinta, i rossi dei Colli Euganei e i vini aromatici locali a base delle varietà di Moscato. Insomma: Serprino, vini rossi e vini aromatici non saranno più promossi assieme, ma sempre in maniera separata, in modo da attrarre l’interesse di specifici segmenti di mercato.

    La specializzazione nella tipologia frizzante offre al Serprino una considerevole opportunità di posizionamento commerciale, alla luce dell’andamento favorevole dei vini “con le bollicine” e del fatto che, stanti recenti indagini di mercato, in Italia circa otto consumatori su dieci di tali tipologie di vini si definisce acquirente di vini “frizzanti”, a prescindere dal fatto che il vino sia davvero frizzante o sia spumante.

    Vigneti lungo il sentiero M.Fasolo_Gallato ALberto

    Le parole chiave su cui si baserà la promozione del Serprino sono quelle che ne rappresentano la specificità: sarà dunque presentato come un vino frizzante, vulcanico, dinamico, unico, informale, trasversale a tutte le fasce di età e dotato di una forte identità. Dal lato dell’immagine grafica, invece, il Serprino disporrà di un proprio marchio specifico, il cui utilizzo sarà normato in maniera molto rigorosa per garantirne la costante riconoscibilità.

    Frizzarin_Pan_Carraro_

    Dal lato della produzione, il Serprino dispone di un potenziale considerevole: attualmente, se ne imbottigliano poco meno di un milione di bottiglie, ma i vigneti già esistenti possono consentire, teoricamente, di arrivare a 8,5 milioni di bottiglie. Per sviluppare il mercato occorrerà lavorare sulla crescita della percezione identitaria del Serprino da parte sia della filiera produttiva, sia dei consumatori. In questo sono d’aiuto la forte conoscenza del vitigno da parte dei viticoltori locali e la rapidità potenziale di collocamento sul mercato post vendemmia, stante che i tempi di rifermentazione del Serprino sono relativamente brevi: di fatto, prima di Natale possono essere già sul mercato le prime bottiglie di Serprino della nuova annata.

    Filari e Oche_ ph. M.Danesis

    Sotto il profilo geografico, il focus iniziale dell’azione consortile sarà concentrato sulla provincia di Padova e sulle provincie contermini (esclusa Treviso, fortemente radicata nel Prosecco), per puntare successivamente a un ampliamento graduale verso l’Italia Settentrionale e i mercati continentali. In particolare, per quanto riguarda Padova e provincia, il Consorzio intende fare del Serprino il vino di riferimento per i brindisi augurali e per tutti i momenti di festeggiamento, e per questo è disponibile ad affiancare attivamente gli organizzatori di eventi e iniziative locali.

    Il piano strategico prevede anche che la promozione del brand Serprino venga agevolata da alcuni interventi di adeguamento del disciplinare di produzione, da realizzarsi secondo modalità che rendano maggiormente coerente e compatibile la percezione dell’identità del vino già a partire dalle etichette delle bottiglie. A tal fine, si pensa di sottoporre all’Assemblea dei Soci del Consorzio la modifica dell’attuale modalità di etichettatura, passando dalla menzione Colli Euganei Serprino alla nuova definizione di Serprino dei Colli Euganei, e dunque ponendo in primo piano il nome Serprino. Inoltre, si vorrebbe introdurre la tipologia di Serprino frizzante “sui lieviti”, in coerenza con le attuali dinamiche della domanda di vini frizzanti e con la tradizione veneta dei vini “col fondo”. Si ipotizza infine di liberalizzare i sistemi di chiusura del Serprino, con l’autorizzazione all’uso del tappo a vite, ampiamente richiesto dagli importatori esteri.

    La foto di copertina è Alessandra Lazzarotto. LEGGI TUTTO

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    Le Finali Nazionali di Vinibuoni d’Italia in Istria

    Vinibuoni d’Italia rinnova ancora una volta l’appuntamento pubblico con le Finali nazionali, che per l’edizione 2025 della guida edita dal Touring Club Italiano si svolgeranno per la prima volta oltre i confini nazionali, in una location d’eccezione affacciata sullo splendido mare della Croazia, in collaborazione con l’Ente turistico dell’Istria, partner storico della guida, Hrvatski Sommelier Klub e Aminess Hotels & Resorts.

    Le degustazioni, in programma dal 12 al 13 settembre, saranno ospitate dall’Aminess Maestral Hotel di Cittanova. “Siamo felici e onorati – dichiara il curatore nazionale di Vinibuoni d’Italia Mario Busso – di concretizzare ulteriormente un legame di lunga data con l’Istria croata. Dall’edizione 2011 della guida, grazie all’interesse e collaborazione con il direttore dell’Ente per il Turismo Denis Ivošević, è presente infatti una sezione dedicata agli autoctoni della regione. Il nostro coordinatore e alcuni componenti della sua commissione fanno parte della giuria ufficiale di Vinistra, dove abbiamo l’opportunità di visitare le cantine e degustare annualmente in anteprima un centinaio di campioni di vini autoctoni nei 4 giorni di valutazione dell’evento. Nei mesi successivi assaggiamo i vini delle aziende istriane che ci inviano i campioni, approfondendo sempre più la conoscenza della vitivinicoltura della regione istriana.” A seguito delle selezioni delle aziende vitivinicole che entreranno nella nuova edizione della guida, i coordinatori regionali, tra più di 35000 campioni ricevuti, hanno individuato oltre 700 vini che si sono distinti per aver superato i 91 centesimi di valutazione, aggiudicandosi la Corona, assegnata dalle commissioni regionali.

    I vini premiati si sono guadagnati inoltre l’accesso alle Finali Nazionali, dove concorreranno al raggiungimento della TOP 300, massimo riconoscimento assegnato dalla guida. Le selezioni sono state condotte come ogni anno inflessibilmente alla cieca e i vini che si presentano alla prestigiosa kermesse rappresentano la migliore espressione raggiunta dai vignaioli della Penisola, dell’Istria Croata e del Brda Sloveno nel produrre vini autoctoni e spumanti Metodo Classico. A selezionare i TOP 300, nelle due giornate di degustazione, saranno i curatori nazionali, Mario Busso e Alessandro Scorsone, ai quali si affiancheranno le commissioni parallele del progetto “Oggi le corone le decido io”, appuntamento unico nel panorama delle guide.

    Mario Busso

    Gli stessi vini che verranno esaminati dalla commissione di Vinibuoni d’Italia saranno valutati e votati da una giuria composta da sommelier, operatori, giornalisti e blogger, provenienti dall’Italia e dalla Croazia. Un’occasione davvero avvincente per chi opera nel mondo della comunicazione del vino e del turismo enogastronomico. Anche le Corone attribuite dalle commissioni di “Oggi le corone le decido io” verranno segnalate nella guida Vinibuoni d’Italia 2025 con una specifica icona e riportate sul sito http://www.vinibuoni.it.

    Alessandro Scorsone

    Le Finali nazionali si concluderanno venerdì 13 settembre, nell’affascinante area in riva al mare dell’Aminess Maestral Hotel, con La notte delle Corone, una cena evento esclusiva, riservata ai giornalisti ospiti, media, istituzioni, rappresentanti degli enti turistici e marketing manager delle principali strutture ricettive dell’Istria Croata. Un menu dedicato alle eccellenze gastronomiche della regione, a cura dell’Ente per il Turismo dell’Istria e dell’Aminess Maestral Hotel, in abbinamento alla degustazione libera degli oltre 700 vini finalisti, provenienti da tutta Italia, con un brindisi di benvenuto in collaborazione con il Consorzio per la Tutela dell’Asti docg e del Moscato d’Asti docg e il Consorzio Tutela Vini d’Acqui. Al percorso gastronomico istriano si affiancherà la presenza di Caviar Giaveri con il prestigioso Caviale Siberian Classic. LEGGI TUTTO

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    Le Finali Nazionali di Vinibuoni d’Italia in Istria

    Vinibuoni d’Italia rinnova ancora una volta l’appuntamento pubblico con le Finali nazionali, che per l’edizione 2025 della guida edita dal Touring Club Italiano si svolgeranno per la prima volta oltre i confini nazionali, in una location d’eccezione affacciata sullo splendido mare della Croazia, in collaborazione con l’Ente turistico dell’Istria, partner storico della guida, Hrvatski Sommelier Klub e Aminess Hotels & Resorts.

    Le degustazioni, in programma dal 12 al 13 settembre, saranno ospitate dall’Aminess Maestral Hotel di Cittanova. “Siamo felici e onorati – dichiara il curatore nazionale di Vinibuoni d’Italia Mario Busso – di concretizzare ulteriormente un legame di lunga data con l’Istria croata. Dall’edizione 2011 della guida, grazie all’interesse e collaborazione con il direttore dell’Ente per il Turismo Denis Ivošević, è presente infatti una sezione dedicata agli autoctoni della regione. Il nostro coordinatore e alcuni componenti della sua commissione fanno parte della giuria ufficiale di Vinistra, dove abbiamo l’opportunità di visitare le cantine e degustare annualmente in anteprima un centinaio di campioni di vini autoctoni nei 4 giorni di valutazione dell’evento. Nei mesi successivi assaggiamo i vini delle aziende istriane che ci inviano i campioni, approfondendo sempre più la conoscenza della vitivinicoltura della regione istriana.” A seguito delle selezioni delle aziende vitivinicole che entreranno nella nuova edizione della guida, i coordinatori regionali, tra più di 35000 campioni ricevuti, hanno individuato oltre 700 vini che si sono distinti per aver superato i 91 centesimi di valutazione, aggiudicandosi la Corona, assegnata dalle commissioni regionali.

    I vini premiati si sono guadagnati inoltre l’accesso alle Finali Nazionali, dove concorreranno al raggiungimento della TOP 300, massimo riconoscimento assegnato dalla guida. Le selezioni sono state condotte come ogni anno inflessibilmente alla cieca e i vini che si presentano alla prestigiosa kermesse rappresentano la migliore espressione raggiunta dai vignaioli della Penisola, dell’Istria Croata e del Brda Sloveno nel produrre vini autoctoni e spumanti Metodo Classico. A selezionare i TOP 300, nelle due giornate di degustazione, saranno i curatori nazionali, Mario Busso e Alessandro Scorsone, ai quali si affiancheranno le commissioni parallele del progetto “Oggi le corone le decido io”, appuntamento unico nel panorama delle guide.

    Mario Busso

    Gli stessi vini che verranno esaminati dalla commissione di Vinibuoni d’Italia saranno valutati e votati da una giuria composta da sommelier, operatori, giornalisti e blogger, provenienti dall’Italia e dalla Croazia. Un’occasione davvero avvincente per chi opera nel mondo della comunicazione del vino e del turismo enogastronomico. Anche le Corone attribuite dalle commissioni di “Oggi le corone le decido io” verranno segnalate nella guida Vinibuoni d’Italia 2025 con una specifica icona e riportate sul sito http://www.vinibuoni.it.

    Alessandro Scorsone

    Le Finali nazionali si concluderanno venerdì 13 settembre, nell’affascinante area in riva al mare dell’Aminess Maestral Hotel, con La notte delle Corone, una cena evento esclusiva, riservata ai giornalisti ospiti, media, istituzioni, rappresentanti degli enti turistici e marketing manager delle principali strutture ricettive dell’Istria Croata. Un menu dedicato alle eccellenze gastronomiche della regione, a cura dell’Ente per il Turismo dell’Istria e dell’Aminess Maestral Hotel, in abbinamento alla degustazione libera degli oltre 700 vini finalisti, provenienti da tutta Italia, con un brindisi di benvenuto in collaborazione con il Consorzio per la Tutela dell’Asti docg e del Moscato d’Asti docg e il Consorzio Tutela Vini d’Acqui. Al percorso gastronomico istriano si affiancherà la presenza di Caviar Giaveri con il prestigioso Caviale Siberian Classic. LEGGI TUTTO

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    Ritorna l’8 e il 9 settembre l’appuntamento annuale con i vini di Modigliana

    Al via la rassegna annuale dei vini di Modigliana (FC), organizzata dall’Associazione Modigliana Stella dell’Appennino, quest’anno di nuovo in scena al mercato coperto del piccolo paese, con la collaborazione della Pro Loco e Prima Pagina Comunicazione. Appuntamento domenica 8 e lunedì 9 settembre. “Aspettiamo giornalisti da tutta Italia, il nostro racconto di vini d’Appennino sta creando un interesse straordinario. Modigliana è l’astro nascente del vino italiano”.

    i produttori di Modigliana – Stella dell’Appennino

    Le parole di Francesco Bordini, Presidente dell’Associazione e produttore a Modigliana con Villa Papiano, descrivono bene l’entusiasmo che anima questo gruppo. “La domenica i banchi d’assaggio saranno a disposizione degli appassionati, ma la novità sarà il calendario Panem et circenses, una serie di venti che vedrà protagonisti 8 cuochi impegnati a interpretare i caratteri dei vini di Modigliana” Giorgio Melandri, curatore della manifestazione, sottolinea la novità di quest’anno. A Modigliana saranno presenti: Fabrizio Mantovani (Fmarket, Faenza), Sebastiano Caridi (Pasticceria Caridi, Faenza e Bologna), Giuseppe Gasperoni (Povero Diavolo, Torriana), Omar Casali (Maré, Cesenatico), Francesco Vincenzi (La Franceschetta, Modena), Gianni e Federico D’Amato (D’AMATOSTERIA, Castello di Arceto Scandiano), Gianluca Gorini (da Gorini, San Piero in Bagno) ed Edoardo Tilli (Podere Belvedere, Pontassieve).

    Il programma nel dettaglio.

    Domenica 8 settembre banchi d’assaggio aperti dalle ore 10 alle 19 e programma Panem et Circenses con 8 eventi (dalle 11 ogni ora). L’ingresso per la domenica costa 25 euro (con calice e catalogo compresi) e permette di assaggiare tutti i vini e di accedere a un evento della giornata gratuitamente fino a esaurimento posti. La biglietteria chiude alle 18.

    Lunedì 9 settembre i banchi d’assaggio sono aperti dalle 10 alle 18. La giornata è riservata ai professionali -sommelier, ristoratori, enotecari, agenti di commercio, distributori e l’ingresso è gratuito: è sufficiente registrarsi all’ingresso. Il pranzo del lunedì, offerto dall’associazione, è a cura dell’Osteria La Sangiovesa di Santarcangelo e Osteria Bartolini di Cesenatico.

    In entrambi i giorni i banchi d’assaggio delle nove aziende presenti: Casetta dei Frati, Fondo San Giuseppe, Lu.Va., Menta e Rosmarino, Mutiliana, Pian di Stantino, Il Pratello, Il Teatro, Villa Papiano. Sarà possibile assaggiare tutti i Modigliana (da uve sangiovese) e i Modigliana bianco che tanto hanno fatto parlare in questo ultimo anno.

    Tutte le informazioni sono disponibili sulla pagina Facebook dell’associazione LEGGI TUTTO

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     Tutto pronto per la prima edizione del Barbera D’Asti Wine Festival

    La prima edizione del Barbera D’Asti Wine Festival, si terrà dal 6 al 15 settembre nel cuore del Monferrato. La conferenza stampa di presentazione ha sottolineato che il festival celebrerà il vitigno barbera unendo cultura, tradizione, arte e gastronomia. Sveliamo i dettagli direttamente dalla voce dei protagonisti:

    Vitaliano Maccario, Presidente del Consorzio, ha evidenziato l’importanza storica dell’evento: “Questa prima edizione del Barbera D’Asti Wine Festival rappresenta un’opportunità imperdibile per esaltare e festeggiare la Barbera, emblema della nostra identità territoriale. È con immenso orgoglio che ci prepariamo a mostrare al mondo l’autentica ricchezza e la diversità del nostro patrimonio enologico.”

    La direzione artistica dell’evento, affidata a Luciano Ferraro, vicedirettore del Corriere della Sera, Media Partner dell’evento, proporrà dal 6 all’8 settembre una ricca programmazione. Il festival ospiterà infatti personalità di spicco del mondo del vino, dell’arte e dell’impresa. Tra gli appuntamenti più attesi, figurano gli incontri con l’attore e regista Neri Marcorè, con la scrittrice Stefania Auci e il cantautore Giorgio Conte.

    Luciano Ferraro ha dichiarato: “L’idea del Barbera D’Asti Wine Festival è di mettere assieme il racconto del vino con quello del suo territorio attraverso diverse forme artistiche. Il vino è un contenitore di culture, per questo verrà accostato alla musica, alla letteratura, alla comicità, alla fotografia e all’architettura. Abbiamo creato un programma pensando non solo agli appassionati di vino e agli enoturisti. Con questa iniziativa vogliamo divertire, far riflettere, informare. Da un palcoscenico in cui la protagonista sarà la Barbera.” 

    Il palinsesto prevede una serie di dibattiti sul vino e la comunicazione e ogni giornata sarà accompagnata da serate musicali e degustazioni, che si svolgeranno nel cortile di Palazzo Alfieri. Il Sindaco di Asti, Maurizio Rasero, ha dichiarato: “Il Barbera d’Asti Wine Festival si inserisce in un settembre astigiano già ricco di iniziative ed eventi che ormai vantano una consolidata tradizione storica. Proprio oggi, il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato ha presentato questa iniziativa, che si configura come un festival nel festival, caratterizzando un settembre unico per Asti. Da profondo amante della Barbera sono particolarmente contento e fiero di questa iniziativa a cui auguro di riscuotere un grande successo.”

    Dal 9 al 15 settembre, il Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato prenderà le redini dell’evento, orchestrando una serie di talk e masterclass giornalieri che esploreranno i vari aspetti della Barbera. Moderati da figure chiave nel panorama enologico, questi incontri saranno una finestra aperta sull’evoluzione e le sfaccettature di questo nobile vitigno. Oltre ai talk, i produttori locali saranno protagonisti dei banchi d’assaggio, offrendo ai partecipanti l’opportunità di degustare e scoprire la ricchezza del territorio attraverso i suoi vini.

    Tra le novità più attese, Guido Martinetti presenterà un esclusivo gelato Limited Edition con riduzione alla Barbera. Questa delizia gastronomica unisce la tradizione gelatiera con l’arte vinicola del territorio, promettendo di essere una delle attrazioni più originali del festival. L’evento sarà anche arricchito dalle opere di Cracking Art. In conferenza stampa, in rappresentanza del collettivo, era presente Kicco, che ha illustrato come con le loro installazioni trasformeranno Asti in un vero e proprio museo a cielo aperto, aggiungendo un ulteriore strato di creatività e colore.

    “Questo festival – ha chiuso il Presidente Maccario – non è quindi solo un evento, ma una vera e propria esperienza culturale che celebrerà la bellezza e le mille sfumature della Barbera e del nostro territorio, una vera festa di sapori e conoscenze di altissimo livello”.

    Per ulteriori informazioni sul programma e biglietti, visitate il sito del Consorzio o la pagina Eventbrite.

    IL CONSORZIO BARBERA D’ASTI E VINI MONFERRATO

    Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, fondato nel 1946, ha il compito di tutelare e promuovere le sue denominazioni per garantire la loro diffusione e la loro immagine sui mercati nazionali e internazionali, anche attraverso appositi marchi distintivi. Attualmente il Consorzio conta più di 410 aziende associate e 14 denominazione tutelate. LEGGI TUTTO