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    Una ricerca svela le preferenze degli americani in fatto di vino al ristorante

    Buono, anzi ottimo, purché non superi i 60$ a bottiglia. Parliamo di vino, per la precisione di quello che gli americani amano ordinare quando vanno al ristorante. Secondo una ricerca condotta dalla storica rivista di wine& food Quench Magazine per conto di Wine2Wine Business Forum, tra i principali risultati ci sarebbero la maggiore importanza del menu rispetto alla carta dei vini e la forte preferenza dei consumatori per carte dei vini più semplici e prezzi più bassi. L’indagine aveva l’intento di capire il ruolo e l’importanza della selezione dei vini e delle carte dei vini nell’esperienza gastronomica complessiva in Nord America. Ovvero nel mercato più importante del mondo per gran parte dei vini italiani. In breve, nella scelta di un ristorante, per la maggioranza degli intervistati (81,13%) il menu è il fattore più importante quando si tratta di scegliere dove andare a mangiare. La carta dei vini è importante solo per pochi appassionati (9,43%). Altro dettaglio interessante: il 40% degli intervistati ha dichiarato di aver sperimentato nei ristoranti scelti degli abbinamenti cibo-vino che li hanno lasciati insoddisfatti. Questi e altri risultati saranno illustrati e discussi nel corso e e altre martedì 14 novembre nel corso della giornata conclusiva di Wine2Wine Business Forum. Un’edizione – la decima! – che si presenta perfino più ricca e densa di contenuti del previsto. Come sempre, l’intento della due-giorni (lunedì 13 e martedì 14) in programma presso Verona Fiere è quella di offrire giornate di intenso networking e formazione a produttori e professionisti del vino, insieme all’opportunità di ricevere un po’ di formazione e di aggiornamenti ad alto livello. Tendenze di settore, esperienze, buone pratiche spiegate e condivise: tutto ciò che può essere utile per migliorare e far crescere il proprio business in Italia e fuori. “Uno dei principali obiettivi di Wine2Wine Business Forum è quello di fornire ai professionisti del settore vinicolo informazioni aggiornate e subito applicabili che possano aiutarli a far crescere il proprio business a livello internazionale – spiega Stevie Kim, general manager di Wine2Wine – I risultati di questo sondaggio forniscono un’affascinante visione delle abitudini e dei comportamenti dei consumatori nordamericani, e non vedo l’ora di sapere di più su ciò che si cela dietro queste tendenze durante il Forum”. “Sono lieto di partecipare ancora una volta a wine2wine Business Forum e di presentare i risultati della nostra ricerca a un pubblico internazionale di professionisti del settore vinicolo – ha detto Gurvinder Bhatia, Direttore ed Editore di Quench Magazine – I risultati sono significativi, non solo per l’ampiezza del campione, ma anche perché forniscono un’istantanea del comportamento e delle aspettative dei consumatori in un momento cruciale per il settore dell’ospitalità”.Il programma di Wine2Wine BF: 2023 è visibile qui. LEGGI TUTTO

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    Buon compleanno, Wine2Wine!

    Chissà se esiste un evento, una fiera, un congresso o qualcosa del genere che in un paio di giorni permetta di fare il punto sulla situazione dei mercati mondiali del vino, offra momenti di informazione sulle ultime novità della tecnologia digitale e di formazione su marketing & comunicazione, permetta di confrontarsi con esperti internazionali, ma non trascuri gli aspetti di socialità, cultura, innovazione…Se non esistesse un contenitore così bisognerebbe inventarlo, ma per fortuna qualcuno ci ha già pensato. E l’ha fatto ben 10 anni fa, con largo anticipo sui tempi e molta visione.Buon compleanno, Wine2Wine! Dieci anni fa sembravi un esperimento dall’esito incerto come tutte le novità, e invece guarda dove sei arrivato: sei diventato un punto di riferimento per comunicatori del web, produttori, giornalisti specializzati, esperti, marketing manager, direttori, ecc. ecc. E’ più che giusto e doveroso perciò festeggiare alla grande questo primo importante traguardo. Per questo la prossima edizione di Wine2Wine International Business Forum, in programma alla Fiera di Verona il 13 e 14 novembre 2023 vedrà molte importanti novità: dal punto sulla situazione di un’altra iniziativa di successo come il programma (anch’esso decenne) per la formazione degli Italian Wine Ambassador* , alle partnership con testate di settore come Wine Meridian o con istituzioni come l’AIS, dalle degustazioni guidate dai due (per ora) unici Master of Wine italiani (Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi), alle numerose sessioni di approfondimento sui temi più caldi e/più sentiti dagli addetti ai lavori: DTC del vino, situazione nei mercati chiave, i nuovi strumenti digitali per la comunicazione del vino, eccetera.Per chi lo frequenta, W2W è un momento di incontri, confronti, riflessioni. Gli spunti sono sempre tanti, e poi serve tempo per metabolizzarli. Per questo vale sempre la pena esserci: non esci mai a mani vuote. Ci vediamo la’. *la tempistica non è casuale: dietro l’invenzione di Wine2Wine e dell’Italian Wine Ambassador Academy c’è sempre la stessa vulcanica persona, Stevie Kim, che ha saputo coinvolgere le persone più adatte per aiutarla a concretizzare entrambe le iniziative. LEGGI TUTTO

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    A ViniMilo 2023 intrecci di viti, vite e vini

    1990. Una coppia di coniugi – lui, Edoardo Ventimiglia, siciliano, documentarista a Roma, nipote del primo cameramen di Alfred Hitchcock, lei, Carla Benini, trentina, agronoma – dopo una vita trascorsa a fare altro, decidono per una svolta radicale. Con “un ettaro di vigneto, una casa scassata, 72 ettari di terra abbandonata per anni” gettano le basi di un’azienda vinicola, Sassotondo, in Mare.2023. in Sicilia, a Milo, dal 28 agosto al 1 settembre si festeggia ViniMilo, il più antico appuntamento dedicato ai vini della “Muntagna”. Una 43esima edizione che si annuncia particolarmente ricca e interessante, perché capace di legare ancora di più delle precedenti presente passato e futuro di uve e vini. Con l’aiuto di amici dai 4 angoli d’Italia.Riceviamo e volentieri rilanciamo: “ Alla luce delle tante storiche relazioni, anche famigliari, attivate in sinergia con molti produttori di Milo, l’az.Sassotondo si propone con il progetto “RITORNO- Un Etna Bianco Superiore per la Biodiversità Viticola” (dedicato a Edoardo Ventimiglia) la produzione, l’imbottigliamento e la commercializzazione di una serie limitata e numerata di bottiglie in formato magnum, stabilita anno per anno sulla base delle condizioni produttive, di Etna Bianco Superiore.L’utile di questa azione di solidarietà è destinato al sostegno delle azioni di ricerca per la salvaguardia e preservazione dei “Gioielli dell’Etna” ovvero dei vitigni storici locali a rischio estinzione.Questa attività di tutela e valorizzazione della Biodiversità Viticola dell’Etna è affidata all’associazione GRASPO, alla luce dei lavori di conservazione attivati in altri territori italiani e delle storiche azioni condivise di promozione con i tecnici dell’Associazione. Graspo provvederà, in sintonia con l’Università di Catania, ad individuare e attivare sul territorio etneo ed in particolare nel comune di Milo le competenze e le professionalità più adatte a collaborare con le Istituzioni preposte, con gli obiettivi di una valorizzazione del potenziale enologico di questi vitigni, sia in purezza che come elemento di valore insieme ad altri uvaggi già esistenti. Ogni anno VINIMILO sarà lo scenario ideale per testimoniare, vitigno dopo vitigno, il percorso fatto per la salvaguardia della Biodiversità Viticola dell’Etna”.Un progetto già attivo con l’Università di Catania e Proposta viniElisabetta Nicolosi con il gruppo di lavoro del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione ed Ambiente dell’Università di Catania, il CREA sede di Acireale e l’IRVO ( Istituto regionale del vino e dell’olio con sede a Palermo) hanno da tempo avviato azioni di reperimento e caratterizzazione ampelografica, enologica e produttiva anche utilizzando i marcatori molecolari SSR e realizzando alcune microvinificazioni.“I vitigni gioiello dell’Etna”, detti anche “vitigni reliquia” sono piante rare, trovate nei tre diversi versanti del vulcano. Si tratta però di pochi ceppi, e quindi con alto indice di rischio di estinzione. Il lavoro di ricerca e caratterizzazione è iniziato nei primi anni del 2000, grazie all’azione dei ricercatori dell’Università di Catania e alla collaborazione di alcuni anziani viticoltori custodi. Tra i vitigni reperiti ritenuti oggi più interessanti troviamo il Terribile, lo Zzinèuru, il Virdisi, le due Madama bianca e nera, la Vispara, il Barbarossa e la Moscatella nera, oggi custoditi in un campo collezione dell’Università di Catania.Alcuni di questi vitigni per esempio sono stati ritrovatianche n ello storico vigneto in contrada Caselle dello stesso sindaco di Milo, Alfio Cosentino, dove accanto al Carricante ed alla Minnella bianca conserva gelosamente la Vispara dell’Etna. Si tratta di un vitigno che appartiene a una famiglia numerosa come quella delle Vespare, della quale fa parte anche la Visparola; quest’ultima di recente ha acquisito centralità, perchè le ultime indagini sull’origine del germoplasma viticolo italiano hanno dimostrato che nei secoli ha generato molti altri vitigni strategici (come il Sangiovese e la Vulpea) e lo stesso Carricante. Sembra che l’origine del suo nome sia dovuto al fatto che la sua ricchezza in zuccheri e la sua precocità la rendono particolarmente attraente per le vespe.Poiché per, se la ricerca non viene condivisa e diffusa, resta fine a se stessa, ecco che in questo progetto trova spazio anche un importante distributore come Proposta Vini, azienda creata da Gianpaolo Girardi e specializzata nella selezione e commercializzazione di vini, spumanti, distillati od oli. E’ presente sul mercato, non solo italiano, da oltre un trentennio e rivolge una particolare attenzione ai produttori che realizzano i loro vini nel rispetto del mantenimento delle tradizioni produttive dei loro territori.Manifesto ufficiale e concreto di questa filosofia è il catalogo di proposta Vini che ogni anno diventa un affascinante viaggio alla (ri)scoperta della straordinaria ricchezza di biodiversità che caratterizza territori e aziende valorizzandoli con progetti coraggiosi e originali.Tra i più suggestivi quelli legati ai “Vini Estremi” realizzati in zone impervie a forte pendenza, o come i “Vini dell’Angelo” dedicati ai vitigni storici del Trentino, oggi coltivati e riproposti dalle aziende più sensibili al tema della biodiversità viticola. Sarà Proposta Vini a dare diffusione ai vini del progetto “Ritorno”: presentato ufficialmente all’ultimo Vinitaly, la realizzazione “liquida” del progetto, il suo primo Etna Bianco Superiore sarà in degustazione a Milo il 1 settembre. 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    Malvasia Day alle Lipari

    Una delle poche cose buone che ci ha imposto l’attuale emergenza sanitaria è quella di guardare un po’ più in casa nostra e un po’ meno fuori. In questo modo molta sta scoprendo o riscoprendo pezzi d’Italia che non conosceva o che aveva dimenticato – e non è una brutta cosa. Per chi si trovasse a veleggiare dalle parti delle Isole Eolie, ecco un appuntamento che vale la pena onorare: il Malvasia Day delle Lipari, che quest’anno festeggia già la sua decima edizione. Un’edizione importante, la prima sotto l’insegna diretta del Consorzio di tutela della Malvasia, dopo quelle organizzate e svolte nella Tenuta di Capofaro della famiglia Tasca d’Almerita.Sarà una festa dedicata ad un vino leggendario per storicità ma anche per la capacità di rappresentarne l’identità culturale oltre che viticola ed enologica di questi territori. Con il Malvasia Day  insomma riparte un progetto di valorizzazione del soggiorno sulle isole che vede coinvolto l’intero tessuto produttivo, compresa la filiera della ristorazione e del turismo: la più forte e rinomata attività economica delle Eolie. Martedì 20 luglio dalle ore 18 in poi, gli appassionati del vino potranno partecipare ad un programma che inaugurerà la stagione della ripartenza, con il primo evento aperto al pubblico. A Palazzo Marchetti nel comune di Malfa – ore 18.00 – si terrà un incontro letterario e storico ma anche scientifico, alla scoperta delle testimonianze e delle origini legate al vitigno principe delle Isole Eolie, raccontate nel libro a cura di Marcello Sajia: ‘Malvasia delle Lipari – Storia dell’Antico passito eoliano’.Alle 19,30 – nella piazza antistante il Municipio di Malfa – il momento più atteso: dodici produttori si raccontano, e lo fanno presentando al pubblico la loro interpretazione di Malvasia. Ciascuna azienda aderente al Consorzio presenterà, infatti, la migliore selezione delle bottiglie prodotte, dai vini dolci naturali alle nuove espressioni di Malvasia secca, sempre più interessanti e identitarie del territorio e dell’isola di provenienza.  Il panel delle aziende partecipanti a questo Malvasia Day 2021 è di primissimo piano e costituisce un record di presenza delle aziende produttrici di Malvasia DOC delle Lipari: Barone di Villagrande, Caravaglio, Colosi, D’Amico, Fenech, Hauner, Punta Aria, Tenuta Capofaro, Virgona a cui si aggiungono, per questa edizione del 2021, Barbanacoli, Eolia e Tenuta di Castellaro.Con il disciplinare – più rigoroso ed attento alla tutela del territorio (e il riconoscimento dell’erga omnes), viene garantito un controllo sulla qualità in vigna prima e in bottiglia poi, per un sempre miglior posizionamento delle produzioni delle isole Eolie e una maggiore tutela dei consumatori.“Abbiamo inaugurato questa edizione del Malvasia Day affrontando il tema della storia della Malvasia e del suo indissolubile legame con il territorio” -ha detto Mauro Pollastri, Presidente del Consorzio Malvasia delle Lipari -. Con la narrazione della nostra DOC, insieme ai nostri ospiti e produttori, vogliamo suggerire alcuni spunti utili ad interpretare il futuro che ci attende con un occhio globale, puntando su promozione e valorizzazione sia in Italia che all’estero”.“Un’edizione che afferma il valore di un’economia sana, che trova il supporto di viticoltori esperti e un rinnovato slancio nell’erga omnes – ha commentato il vicepresidente del Consorzio Ivo Basile – e quindi nella possibilità per il Consorzio di svolgere funzioni di tutela e sviluppo per la nostra denominazione, per un “vigneto Eolie” piccolo, costoso, e che non può non crescere guardando al valore a alla rete tra i produttori”. Alle parole di Ivo Basile si aggiungono quelle di Carlo Hauner – ex Presidente del Consorzio – che sottolinea lo slancio che l’erga omnes ha dato al territorio e come quanto seminato negli anni stia portando i suoi frutti in comparti diversi.Già ne loro paesaggio le isole Eolie affermano un modello di viticoltura eroica, caratterizzata da vigneti terrazzati con i tipici muretti a secco e forti pendenze. La Malvasia è la varietà principe che ha vissuto la leggenda dei grandi vini dolci naturali, scoperti dagli Inglesi e dai regnanti di mezza Europa. Un nettare reso unico dal calore siciliano, dal vento eoliano che soffia dal mare e dalla dedizione umana che si impegna ad allevare vigneti ricchi di storia, valori e cultura.Con questa decima edizione l’Isola Verde di Salina ripropone la sua centralità: è infatti capofila di un progetto che collega differenti isole del Mediterraneo, con l’obiettivo di riaccendere i riflettori sull’identità agricola e la ricchezza delle tradizioni di comunità che da secoli sono le custodi di paesaggi straordinari, capaci di esprimersi in prodotti unici, come appunto il vino, insieme capperi e cucunci, eccellenze di queste terre. LEGGI TUTTO

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    Quale sarà il futuro del vino?

    Secondo una recente indagine (Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor
    2020), solo un’azienda vitivinicola italiana su 10 nel 2020 avrà aumentato
    il proprio business, mentre per oltre 7 imprese su 10 le vendite totali
    vireranno in negativo.

    Per questo è diventato cruciale riflettere su quale futuro aspetta il vino.
    Viticoltura ed enologia devono affrontare sfide importanti e per farlo il
    futuro va immaginato, discusso e scritto. LEGGI TUTTO

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    Come incontrare buyers senza spostarsi da casa

    E’ facile. Basta accendere il computer (o il tablet, o perfino lo smartphone), iscriversi all’Italian Wine Week (è gratis) e mettersi comodi. Dal 26 al 28 maggio si svolgerà l’Italian Wine Week, una fiera del vino online organizzata da Wine Events Worldwide e indirizzata a produttori, buyers e importatori. Lo scopo è lo stesso di […] LEGGI TUTTO

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    5 sorsi di Vinitaly

    Una manifestazione oversize come il Vinitaly può sembrare di impossibile approccio per i temerari che l’avvicinano per la prima volta in vita loro, e anche per chi la frequenta da un ragguardevole numero di anni è sempre più difficile dare delle dritte. Ogni consiglio rischia sempre di apparire sottodimensionato, rispetto alla ricchezza e varietà di eventi che […] LEGGI TUTTO

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    Rosa rosae rosae…a Cannes

    Cosa c’è di meglio quando la temperatura esterna viaggia ancora raso terra (perchè è solo febbraio) che proiettarsi con la mente ai giorni lunghi e caldi della prossima primavera estate? E in genere, nulla come un meraviglioso vino rosato richiama quelle stagioni, anche se poi lo beviamo tutto il tempo dell’anno (compreso a Natale). Se […] LEGGI TUTTO