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    Argea – risultati e analisi di bilancio 2023

    Grazie all’acquisizione di Zaccagnini, nel 2023 Argea è diventata la seconda azienda viticola in Italia per fatturato nel 2023, con 438 milioni. Se considerassimo soltanto GIV e non il consolidato GIV-Cantine Riunite, sarebbe la prima. Possiamo dire che combinazione di Botter e Mondo del Vino ha avuto un 2023 molto fruttuoso. Al di là del primato commerciale (senza Zaccagnini le vendite sarebbero calate del 2%, invece che +3% riportato), i margini sono migliorati (dal 12% al 14% per l’EBITDA) e soprattutto l’azienda è riuscita a comperare Zaccagnini per 47 milioni di euro senza far crescere il debito, grazie alla generazione di cassa e al controllo del circolante, che ha restituito ben 30 milioni di euro nel 2023. Anche per Argea il 2024 si presenta piuttosto sfidante, anche se l’azienda ha alcuni potenziali vantaggi da sfruttare, quali il completo consolidamento di Zaccagnini (altri 5 milioni di fatturato)  e l’integrazione non ancora completata del nuovo gruppo nella parte logistica e vendite. Bene, passiamo a qualche commento più dettagliato con la tabella riassuntiva e alcuni grafici.

    Le vendite di Argea 2023 crescono del 3% a 438 milioni di euro, di cui 393 milioni all’estero (+3%) e 44 milioni in Italia (-1.6%). Il contributo di Zaccagnini dovrebbe essere stato circa 20 milioni, considerato vendite dell’azienda comperata di 25 milioni nel 2023 e circa 5 milioni di fatturato non consolidato nel primo trimestre. Quindi senza Zaccagnini probabilmente le vendite sarebbero calate del 2% circa.
    A livello di margini la situazione è in miglioramento dopo un 2022 difficile. Il peso degli acquisti esterni cala di 1 punto percentuale al 67.7%, lo stesso vale per i costi dei servizi, -1 punto al 12.7% e il personale resta stabile. Ne risulta un miglioramento dell’EBITDA da 52 a 61 milioni di euro, con un margine che sale dal 12.3% al 13.9%. Non abbiamo il contributo preciso di Zaccagnini, che probabilmente potrebbe essere stato 3-4 milioni di euro.
    L’utile operativo tocca quota 15 milioni, da 12 dello scorso anno. Se rimontiamo gli ammortamenti dell’avviamento e dei marchi, poste puramente contabili che di fatto derivano dalle acquisizioni, arriveremmo a un utile operativo di 49 milioni circa, per un margine dell’11%, rispetto ai 40 milioni e 9.5% dell’anno scorso.
    L’utile netto purtroppo resta negativo a -16 milioni contro -5 dell’anno scorso a causa del forte incremento degli oneri finanziari, in parte per via dei cambi (5 milioni in più dell’anno scorso) ma anche per un aumento degli interessi derivante dalle nuove linee di credito. Ovviamente la perdita è fortemente influenzata dagli oltre 30 milioni di euro di ammortamenti di cui abbiamo discusso sopra.
    A livello finanziario l’indebitamento resta praticamente invariato a 121 milioni di euro, cui si aggiungono 34 milioni di prestito soci, per arrivare a un totale di circa 155 milioni, che significano 2.5 volte l’EBITDA contro 3 volte dello scorso anno.

    Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Argea (fu Botter) – risultati e analisi di bilancio 2022

    Analizziamo oggi il primo bilancio di Argea, l’azienda nata dalla combinazione di Botter e Mondodelvino e che ha appena acquistato Zaccagnini (consolidata da marzo 2023). I numeri non sono semplici da leggere: il 2022 e il 2021 vedono un differente arco temporale di consolidamento (9 mesi per Botter, 7 per MondodelVino), ma non solo. Il 2021 esposto in questo bilancio è diverso dal 2021 esposto l’anno scorso dalla società corrispondente (“Venere”) e quest’anno non ci sono i dati pro-forma, che invece c’erano nel bilancio 2021. Penso che per avere un quadro coerente della situazione si debba fare riferimento a questo confronto “pro-forma” e penso sia anche corretto rimontare nel calcolo dell’utile operativo gli ammortamenti molto rilevanti dell’avviamento e dei marchi, poste emerse a valle dell’acquisizione (in totale 28 milioni). Ultimo punto: la relazione degli amministratori nel bilancio non offre spunti per comprendere l’andamento gestionale dell’azienda, anche se va notata una descrizione molto dettagliata dei costi nella nota integrativa del bilancio. Passiamo al commento dei numeri nel resto del posti, che evidenziano un leggero incremento del fatturato e una significativa riduzione dei margini di profitto, per quanto la posizione finanziaria dell’azienda resti solida (2.3x debito su EBITDA). LEGGI TUTTO

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    Botter – risultati e analisi di bilancio 2019

    Botter ha chiuso il 2019 con una crescita a doppia cifra delle vendite e ha ulteriormente arricchito la dotazione di cassa, ma ha deciso di effettuare un accantonamento straordinario di 10 milioni di euro, sia come mossa preventiva nell’ottica delle crisi COVID che in considerazione di una serie di potenziali oneri che potrebbero emergere nell’ambito dell’evoluzione della struttura societaria. Non ci sono ulteriori specifiche salvo che l’accantonamento “si lega ad un evento (in se’ positivo) del tutto eccezionale e non destinato a ripetersi”. Comunque, tornando ai numeri, le vendite crescono del 12% a 218 milioni di euro e l’utile operativo cala da 24 milioni a 21 miloni, ma sarebbe stato 31 senza l’accantonamento. Gli investimenti restano molto contenuti, anche se l’azienda ha messo a segno una piccola acquisizione nel Prosecco Bio (crediamo per 2 milioni di euro) e ha degli obiettivi ambiziosi, purtroppo per nulla specificati nella relazione degli amministratori (striminzita e poco curata rispetto a quello di altre aziende vinicole, pur potendo contare su eccellenti risultati). Passiamo ai numeri.

    Le vendite crescono del 12% a 218 milioni di euro. L’Italia resta un mercato marginale a 13 milioni anche se in crescita del 38% sul 2018. Sono calate le vendite in Europa da 111 a 90 milioni di euro (-19%), mentre crescono del 50% quelle nei paesi extraeuropei (+52%). Purtroppo nessuna spiegazione viene fornita e nessun confronto con il 2018 viene proposto nella nota integrativa del bilancio.
    Il margine operativo lordo cala da 28 a 24 milioni di euro, per un margine dell’11% contro il 14%, ma sarebbe stato del 16% (34 milioni di euro) senza l’accantonamento straordinario. Intendiamoci, questi sono costi che emergeranno in futuro e quindi sono straordinari perchè tutti caricati nel 2019 ma sarebbero dovuti magari essere contabilizzati negli anni precedenti o futuri.
    L’utile netto passa da 17 a 15 milioni di euro, anche qui colpito dall’accantonamento non deducibile di 10 milioni di euro.
    Dal punto di vista finanziario le cose sono più semplici da leggere: la cassa netta cresce da 9 milioni a 30 milioni. Considerato i 5 milioni di dividendi distribuiti questo significa che la generazione di cassa nel 2019 per gli azionisti è stata di 26 milioni di euro, beneficiata tra l’altro da un calo da 35 a 31 milioni del capitale circolante. Un risultato molto simile al 2018 quando la cassa generata fu di 27 milioni di euro.
    Dal verbale degli azionisti si evince la struttura del capitale: famiglia Botter 39%, Dea Capital 39%, Lutob investments 22%. Ci sono tante azioni proprie ed è probabile che questo assetto possa notevolmente cambiare di qui in avanti.
    Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Botter – risultati e analisi di bilancio 2018

    L’entrata del private equity nel capitale di Botter del 2017 (la quota di Dea Capital in base al verbale dell’assemblea è del 16%) ha avuto I suoi effetti nei numeri del 2018, soprattutto per quanto riguarda la generazione di cassa. Stiamo parlando di una forte ottimizzazione del capitale circolante (meno magazzino, meno crediti concessi ai […] LEGGI TUTTO

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    Botter – risultati e analisi di bilancio 2017

    Il 2017 è stato un anno da ricordare per Botter, sotto due punti di vista: primo, per la qualità dei risultati, vista soprattutto in confronto con quelli delle altre aziende. Oltre alla crescita del 10% delle vendite non si è registrato il deterioramento dei margini visto in altre situazioni, anche se va detto che l’azienda […] LEGGI TUTTO